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Autore: DarkFeiry    09/09/2009    5 recensioni
Kaory stanca dei comportamenti di Ryo va in America e si trova una nuova identità...come farà Ryo a ritrovarla? FanFiction scritta un pò di tempo fa che ora ho deciso di pubblicare anche su questo sito...recensite please...spero che vi piaccia...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Per l’ennesima volta l’aveva fatta soffrire, per l’ennesima volta le aveva fatto capire che non era cambiato niente tra di loro anche dopo quella mezza dichiarazione. Ora si era totalmente stufata di tutto ciò e aveva preso la decisione definitiva di prendere tutte le sue cose e andare via. È vero lo aveva pensato mille volte ma non aveva mai trovato il coraggio per farlo, ora era tutto diverso ed era decisa a farlo come non lo era mai stata prima. Si alzò dal letto prese la sua valigia e cominciò ad infilarci tutte le sue cose in fretta e furia, cercando di non far svegliare il suo coinquilino. Quando tutto fu pronto prese un foglio di carta ed una penna ed iniziò a scrivere le sue ultime parole rivolte a lui:

Ho sopportato abbastanza, pensavo che ora la situazione tra di noi sarebbe cambiata, ero già preparata al fatto che non si sarebbe ribaltato tutto. Ma almeno pensavo che mi avessi trattata in modo diverso, pensavo che mi avresti considerata di più ma così non è stato. Per anni ho sopportato questa situazione a volte in silenzio e a volte dimostrandoti la mia frustrazione ma ora non posso più tacere. Non posso più sopportare il peso della tua indifferenza per me è troppo ora. Per giorni ho meditato sulla decisione di andare via e ora che l’ho presa non tornerò sulla mia vecchia strada. Non posso negarti che sto soffrendo…ma vederti così indifferente nei miei confronti…l’amore che provo per te è troppo grande che non posso più sopportare di sentirmi la ruota di scorta, forse mi sto dilungando troppo e quindi cercherò di essere breve. Me ne vado…vado via da qui…via da te sperando che un giorno possa dimenticarti come sono sicura che tu farai molto facilmente…Non provare a cercarmi…ora vado… TI AMO

Addio Ryo

 

Kaory

 

Lasciò la lettera sul tavolo del salotto e chiuse la porta dietro di se. L’indomani mattina, Ryo, si svegliò tardi, ma sentiva che qualcosa mancava… ma non riusciva a capire cosa , la sbronza di quella notte era stata più pensante si quello che pensava e la conseguenza era la testa che ora minacciava di esplodergli. La casa quella mattina era stranamente silenziosa. Entrato in salotto disse –Kaory ma che fine hai fatto, mi hai preparato la colazione?-

La risposta non ci fu

-Kaory dai non giocare a nascondino che non ho voglia-

Nulla. Nemmeno un sospiro. Si avvicinò al tavolo del salotto è notò un biglietto. Lesse tutto in un fiato ciò che c’era scritto. Dopo aver finito fece ricadere la lettera sul tavolo e si prese la testa fra le mani. Ma ormai era troppo tardi per cambiare il passato e rivalutare i suoi comportamenti. Kaory era già sul primo volo del mattino diretto a New York per andare da sua sorella , per cambiare totalmente vita e per cercare di dimenticare definitivamente l’uomo che amava.

 

UN ANNO E MEZZO DOPO

 

Quella notte era rientrata tardi come ormai capitava da alcuni giorni a causa del suo nuovo incarico. Si era appena svegliata e si dirigeva ancora sbadigliando verso la cucina.

-Buongiorno Kaory ti sei svegliata… hai fatto le ore piccole questa notte!!-disse Sayuri mentre preparava le ultime cose per la colazione.

-è il prezzo del lavoro se voglio guadagnare e pagarti la mia parte di affitto alla fine del mese- rispose Kaory ancora un po’ assonnata.

-guarda cara sorellina che non sono stata io a dirti che dovevi versarmi una quota mensile, hai fatto tutto da sola, quindi non puoi lamentarti-

-e chi si lamenta e poi è anche giusto che ti versi una quota mica posso mangiare pane a tradimento tutti i giorni, comunque il piccolo Andrw? E Erick?-

-Andrw è andato all’asilo ed Erick è già andato a lavoro che aveva un lavoro urgente da fare- Kaory ormai viveva a casa della sorella che si era sposata da 4 anni e aveva un bambino di 3 anni. Kaory per mantenersi faceva due lavori: di mattina era la segretaria di un avvocato mentre di notte o all’occorrenza si trasformava in bravissima SWEEPER. Gli anni passati con Ryo le avevano insegnato molte cose e negli ultimi periodi aveva affinato moltissimo la sua tecnica. Nessuno conosceva la sua identità e aveva visto il suo aspetto fisico. Quando lavorava indossava sempre un cappello da cow-boy e degli occhiali da sole scuri ed, in inverno, indossava un lungo cappotto di pelle. Aveva fatto crescere i capelli che oramai le arrivavano quasi al disotto delle spalle. Il suo nome in codice era Unicol. Era temuta e rispettata da tutti i teppisti della zona e aveva fatto anche un patto indissolubile con il più grande malavitoso di quella zona che si faceva chiamare Red Dragon.

-com’è andato il lavoro sei riuscita a scoprire qualcosa??- disse Sayuri mentre passava la colazione alla sorella che per il sonno non riusciva a muovere nemmeno un dito.

-non ci sono risvolti, la mia cliente è terrorizzata da questo squilibrato ma sinceramente non credo che sia una cosa così grave anche perché ormai sono tre settimane che seguo questo caso e non si fa vivo nessuno.-

-ti sta fruttando molto questo lavoro, se continui così puoi vivere di rendita.-

-si mi frutta molto , io a differenza di qualcuno che conoscevo mi faccio pagare in denaro non in natura-

-cosa sento dire dalla mia sorellina, erano mesi che non nominavi Ryo-

-è stato solo un caso non preoccuparti, comunque la colazione era buonissima ma ora è meglio che vada perché se arrivo tardi Joe mi uccide, ho tantissimi documenti da sistemare, ma tu non dovevi andare a lavoro?-

-si ora vado buon lavoro sister-

-buon lavoro anche a te-

Si cambiò ed usci per andare al lavoro che faceva alla luce del giorno.

 

NEL FRATTEMPO….

 

-Ma chi può essere che bussa a quest’ora alla porta?- Disse Ryo irritato perché qualcuno aveva disturbato la sua dormitina che durava dalle 3.00 di notte e ormai erano le 12.00 a.m.

-arrivooo- aprì la porta che e si trovò davanti quell’armadio di Falcon.

-E quanto tempo ci hai messo ad aprire? Per caso ti trovavi in Siberia??-Disse Falcon

-Per tua informazione caro, dormivo-

-Poverino, ho disturbato il sonno di un povero bambino indifeso, scusami tanto-

-noto un tantino di ironia nella tua voce…lasciamo stare che cosa sei venuto a fare a quest’ora qui?-

-ti ho portato qualcosa che ti interesserà, la classifica che hanno stilato degli sweeper più forti-

-e che novità, di solito è in questo periodo dell’anno che la stilano, ma come mai questa faccia? Mica ti stupirai ancora che sono sempre io il primo della lista?-

-non fare lo sbruffone e leggi!-

-ma cosa ci pu… ma che significa? Chi è questo qui? E come ha fatto ha detenere il primo posto?-

Al primo posto di quella lista non c’era Ryo, come al solito, le carte in tavola erano cambiate e lui si trovava ad affrontare un nuovo avversario: Unicol.

-non l’ho mai sentito nominare… qualche informazione??- chiese Ryo ancora un po’ attonito

-nessuna, ma io non mi stupirei così tanto se un pivellino ti ha sopraffatto, in questo ultimo anno non ti sei dato da fare, anzi hai battuto in riturata e sinceramente non ti chiedo nemmeno il perché…tanto già so la risposta e so che tu non me la diresti lo stesso, comunque se vuoi sapere qualcosa in più ti conviene chiedere a Saeko. Ora ti saluto perché ho lascito Miki da sola al Cat’s Eye e devo tornare da lei-

-ok ci vediamo armadio ambulante-

Ma Falcon non aveva sentito ciò che gli aveva detto Ryo perché si era già dileguato. Ryo si lasciò cadere sul divano ancora stupefatto dal fatto che qualcuno era riuscito a superarlo nella classifica che ormai erano anni che lui dominava. Falcon però aveva ragione, nell’ultimo periodo si era abbandonato, non lavorava quasi più, era trasandato, usciva la sera e rientrava molto tardi solo perché si fermava al molo a pensare e tutto questo era riconducibile solo all’assenza della persona che amava:Kaory. Nemmeno lui voleva ammetterlo ma era così e non c’erano scuse che potessero evitare ciò. Si alzò, si cambiò e si diresse verso la centrale di polizia deciso a chiedere informazioni a Saeko su questo misterioso sweeper.

Saeko era più impegnata che mai ma trovò facilmente il tempo per lui.

-ciao topo in gattabuia, finalmente sei uscito alla luce, attento che potresti liquefarti, il sole fa male ai vampiri!- disse Saeko ridendo a crepapelle

-non ci trovo niente da ridere, invece di fare la gallina guarda qui! È la classifica dei migliori sweeper e sono stato sovrastato da questo pivellino arrivato dal nulla, inconcepibile-

Saeko guardò il foglio e lesse il suo contenuto.

-sbagliato! Devi correggerti sei stato surclassato da UNA pivellinA.-

-COSA?-

-è inutile che fai il maschilista questa Unicol è una ragazza, almeno dalle nostre fonti, e opera nella zona di New York, nessuno l’ha mai vista in volto e sinceramente non mi sorprendo che ti abbia superato così, perché è stata capace di mettere il freno a quel brigante di Red Dragon.-

-ma quel Red Dragon?-

-si il moccioso genio che ha mandato in til più di un milione di computer e ha terrorizzato centinaia di persone.-

-ma nemmeno la polizia era riuscita nulla contro di lui-

-invece pare che Unicol abbia sottoscritto una specie si patto che lo ha messo a cuccia.-

-incredibile!-

-se vuoi riprenderti il tuo primo posto ti conviene metterti di nuovo a lavoro caro mio, ora devo salutarti che ho un po’ di lavoro da fare.-

Ryo alzò i tacchi e se ne andò diritto al Cat’s Eye per parlare delle ultime novità che aveva ricevuto a Umibozu. Ancora incredulo scese dalla sua Mini e si diresse all’interno del locale.

-Buongiorno dolcissima Miki, vederti mi rallegra la giornata lo sai che sei più bella del solito?- esordì Ryo appena aperta la porta

-non fare il ruffiano che con me non attacca, come mai già qui, sono le 14.00 e a quest’ora ancora sei nel mondo dei sogni di solito.-

-dillo al tuo carissimo maritino che questa mattina è venuto a turbare il mio sonno così delicato, comunque dov’è ora Umibozu?-

-povero Ryo sai non ti compatisco per niente, comunque Umibozu e nel retro se vuoi puoi andare a cercarlo lì-

-ok grazie dolcissima Miki-

Si diresse nel retro del locale e trovò falcon intento a sistemare degli scatolini contenenti presumibilmente delle bottiglie di liquore, stando al rumore che producevano. Si muoveva molto lentamente perché voleva fare uno scherzo a falcon, ma purtroppo Umibozu, grazie alle sue capacità sensoriali molto sviluppate riuscì lo stesso a percepire la sua presenza

-è inutile che cerchi di spaventarmi non ti riesce molto bene, ma come mai sei qui?-

-perché volevo dividere con te le novità che ho saputo sul quella cosa che mi sei venuto a dire questa mattina, sono andato da Saeko subito dopo che tu te ne sei andato e mi ha detto che non è un ragazzo ma che è una RAGAZZA.- Ryo raccontò tutto quello che aveva saputo da Saeko.

-perché ti meravigli tanto in fondo sei tu che hai voluto questo- gli rispose Falcon continuando il suo lavoro.

-se devo dirti la verità sono arrabbiato, non posso sopportare che qualcuno mi soffi il posto così-

-di la verità sei più arrabbiato con te stesso che con lei-

-e già, mi sono accorto che non posso andare avanti….-prese e se ne andò senza nemmeno dire “ciao” ma Falcon aveva già capito il perché.

Uscì dal locale senza salutare nemmeno Miki, entrò in macchina e si diresse a casa. La giornata passò come ormai la passava da un anno e mezzo a questa parte, disteso sul letto a guardare il soffitto, la sua mente era proiettata su un pensiero che ormai lo attanagliava da più di un anno, il suo pensiero fisso era Kary. Pensava a quanto l’aveva fatta soffrire e a come se l’era fatta scappare. Ma adesso pensava anche alla ragazza che gli aveva tolto il primato ed era deciso più che mai a riprenderselo. Era deciso a partire per New York e incontrarla.

 

 

Kaory a differenza di Ryo si era ricreata una vita. Stava controllando la sua e-mail e trovò un messaggio di Red dragon. Rispetto alle opinioni che tutti avevano su di lui, Kaory lo conosceva bene. Era un ragazzo di 25 anni un vero e proprio Haker informatico e c’era stato un periodo in cui aveva fatto sudar freddo a tantissime persone mandando in tilt centinaia di computer e paralizzando l’intera borsa americana. Ma lo aveva fatto solo perché aveva bisogno di attenzione. I suoi genitori era morti ed era rimasto solo, visto che non aveva nessun fratello, e così per far attirare l’attenzione a se si era comportato in questo modo. Kaory aveva subito capito come si sentiva. Era stata proprio la borsa americana ad ingaggiarla per cercare di fermarlo visto che nemmeno la CIA ci era riuscita. Kaory era stata sulle sue tracce per molto tempo ed era riuscita a trovarlo. Una volta capite le sue ragioni lo aveva indotto a smettere perché non era certo in quel modo che sarebbe riuscito a sentirsi meno solo. Yury, alias Red Dragon, era l’unico a conoscere l’identità di Kaory e quando poteva l’aiutava a cercare informazioni su le persone che lei stava cercando. Ora conduceva una vita normale ed aveva aperto un grandissimo Hotel nel cuore della città. Un Hotel in cui avevano sostato numerose star del mondo dello spettacolo e della politica. Kaory si recava sempre li quando aveva un minuto di tempo libero. Aprì l’e-mail e vi trovo una lista con una piccola introduzione:

“ciao bellissima mentre navigavo un po’ nella rete ho trovato questa lista che penso ti farà piacere riceve, ci vediamo un bacio ^^”

Di seguito c’era la lista dei migliori sweeper e con suo grande stupore notò che la prima della lista era proprio lei…

Non riusciva ancora a credere hai suoi occhi, era sulla piazza da poco e si era già guadagnata il primo posto, pensandoci meglio non era così imprevedibile, era riuscita a mettere il freno al più grande haker degli ultimi anni. Però appena vide il secondo nome della lista ebbe una stretta al cuore…aveva superato City Hunter, il più grande che ci fosse mai stato. Non sapeva se essere contenta o sentirsi in colpa. La sua testa in quel momento era invasa da mille emozioni e non sapeva nemmeno lei spiegarsi il motivo. Decise che per il momento era meglio lasciar perdere la questione e chiuse il documento. Dopo aver finito lavorare di riaprì l’e-mail e la stampò, spense tutto e si diresse verso casa. Appena aprì la porta si trovo subito tra le braccia il suo nipotino al quale voleva n bene inimmaginabile:

-ciao Andrw che bello vederti così di buon umore…-disse lei mentre lo prendeva in braccio

-sono contento di vederti zia, ieri sera sono andato a letto e tu non mi hai dato la buonanotte e io ero triste ma adesso non ci sono più-

-meno male, scusami  se non ti ho dato la buona notte ma zia ha lavorato fino a tardi ieri sera- lo mise a terra e si levò il cappotto.

Entrò in cucina e vide che la sorella aveva preparato una cena con i fiochi e sentì il suo stomaco che reclamava cibo.

-che buon profumino, sei imbattibile in cucina…ora che ci penso ma…questa sera era il mio turno, scusami ho avuto parecchio lavoro da fare- disse Kaory mentre si sedeva a tavola.

-non ti preoccupare questa sera ho fatto prima io, lo farai la prossima volta, adesso mangia che si fredda- rispose Sayuri con un sorriso enorme stampato sul volto. La serata passo con molta leggerezza, come ormai faceva da un mese uscì alle 23.00. Si era completamente scordata la lista. Ma non sapeva che molto presto avrebbe avuto una visita dal suo passato.

 

 

 

  
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