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Autore: terryoscar    03/01/2023    8 recensioni
AUTRICI: Aizram_G e TerryOscar
Un piccolo racconto per narrare di un invito per una festa e tutto quelle che ne consegue. I personaggi sono noti, sono gli stessi di Avventura, almeno nei nomi e nei caratteri. Una storia allegra, per questi gironi di festa.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Hans Axel von Fersen, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes, Sorelle Jarjeyes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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UNO STRANO INVITO
 
 
Dicembre 1779
 
Sono seduta nel mio ufficio a Versailles, quando sento bussare alla porta.
"Uff ....  e chi sarà ora Andrè? Sono stanca ....."
Poi alzo il tono della voce ed imperiosa dò l'ordine di ingresso. La porta si spalanca ed entra Victor Clemente Florian de Girodelle, il mio vanitoso secondo, tutto impettito nella sua uniforme azzurrina, con i suoi capelli lunghi, tutti ben acconciati, ed un profumo quasi soffocante.
 
"Comandante .... è arrivato questo invito per Voi!"
 
Vedo Girodelle allungare una mano verso di me con un biglietto bianco.
 
"Un invito?! Da parte di chi?"
"Oh, lo ha portato un valletto della famiglia Liancourt ..... quindi credo che sia di Vostra sorella, la marchesa de Liancourt appunto"
 
Vedo Victor passarsi una mano tra i capelli, ma cosa diavolo fa? Un soldato che si pettina durante il turno di servizio ......
 
“Posate l'invito sulla scrivania!"
"Sissignore ....."
 
Vedo Victor allungare la mano, posare il biglietto ed aggiungere: "Non lo aprite, Colonnello?"
"Adesso non ho tempo, devo occuparmi dei turni di guardia! Potete andare!"
"Sissignore, ai Vostri ordini!"
 
Osservo Victor sbattere i tacchi un poco infastidito, possibile che non possa farsi i fatti suoi? Adesso vorrebbe forse leggere la mia corrispondenza privata? Uff ....
 
Lascio l'ufficio del comandante. Il Colonnello è un tantino agitato. Queste donne, sono così strane!
 
Vedo Victor andarsene, che uomo assurdo. Prendo il biglietto tra le mani, lo giro e lo osservo. "E adesso chissà cosa vorrà mia sorella? Uff .... Andrè .... secondo te?"
"Se tua sorella Joséphine ti ha mandato una lettera a pochi giorni da Capodanno significa solo una cosa: ti invita alla festa di fine anno."
 
Sento la voce di Andrè provenire dalle mie spalle, sempre un passo dietro, sempre ad accorre ad ogni mia richiesta. Preciso, disponibile, servizievole.
 
"Accidenti! Eppure lo sa che non mi piacciono le feste! Mi bastano già queste a Versailles!! E poi ..... cosa ci vado a fare io ad una festa?!"
"Evidentemente desidera la tua presenza."
"Bah .... tu verrai con me, ovviamente!"
"Come sempre ... verrò con te."
Sento la voce calda di Andrè, così rassicurante …. Ma come fa ad essere così calmo e tranquillo?
"Bene, allora non mi resta che aprire questo biglietto ..... " Afferro il biglietto, spezzo il sigillo ed apro.
"Mia cara sorellina,
Non fare quella faccia, perché io lo so che stai facendo una faccia scocciata! Ma insomma ...... si si .... questo è un invito ad una festa ... ma non come guardia .... ma come invitata! E guarda che sto usando il femminile di proposito ...... una festa per la notte di fine anno, un modo per iniziare l'anno nuovo in maniera diversa! Ah ....  e credo che nostro padre sarà impegnato .... quindi sarai libera ..... in tutti i sensi. Dunque ti aspetto a palazzo Liancourt, vedi di arrivare almeno il giorno prima, ovviamente porta con te anche quel gran bel pezzo di attendente, il nostro mancato fratello Andrè! Ovviamente come invitato, per una volta non sarà al tuo servizio! Tutto chiaro? Sei ancora seduta? E muoviti!! Alzati e corri qui, sorellina!!
Joséphine Amélie Marguerite Jarjayes marchesa de Liancourt"
 
Poso il biglietto, mi volto ed osservo Andrè, come sempre al mio fianco, che sorride compiaciuto.
 
"Dalla tua espressione immagino che non ti sia piaciuto il modo in cui ti ha scritto Joséphine."
Faccio un respiro, poi aggiungo: "Joséphine ... talvolta è ... particolare. Comunque ..... la lettera riguarda anche te, sei invitato alla festa di fine anno a casa sua ..... e ti definisce ..... il nostro mancato fratello ....... e dovremo arrivare almeno il girono prima!"
"Quindi hai deciso di andarci?!" domando mentre osservo Oscar.
 
Sembra che abbia ricevuto una condanna invece di un invito ad una festa.
 
"Non credo di avere alternative! Su certe cose mia sorella è peggio di mio padre! Potrebbe offendersi e rinfacciarmi a vita di avere rifiutato il suo gentile invito ...... non credi anche tu?!"
"Già! E poi una distrazione è ciò che ci vuole."
"Distrazione ....... bah .... sarà un supplizio, vedrai! E poi .... mia sorella ha scritto una cosa strana ..... che usa il femminile di proposito ..... "
"Dimentichi che tu sei sua sorella ..." la guardo. "Non vorrai negare che di essere una donna, spero."
"Una donna ..... ma se per anni ho creduto di essere un maschio ....  e poi perché sottolinearlo così! Non ha senso, non trovi anche tu?”
 
Sento una leggera preoccupazione nella voce di Oscar, in effetti Joséphine è una donna piena di sorprese ….. talvolta sorprese imbarazzanti, soprattutto per la sua rigida famiglia.
 
"Scusa la franchezza ma tutti noi ti consideriamo una donna, tutti tranne tuo padre."
"Tranne quindi l'unica persona che conta .... e che comanda. Quindi ...... "
"Tuo padre prima o poi dovrà ricredersi, non pensi che un giorno ti chiederà di dargli un erede?"
"COSA?!!!" Salto in piedi di scatto, osservo Andrè e furiosa rispondo: "Ma sei impazzito? Ci manca solo che mio padre impazzisca del tutto!! Ma ti rendi conto di cosa dici? Insomma .... un erede .....hai idea di come si fa, un erede?!!"
Incrocio le braccia e continuo: "Forse il tuo casato dovrà finire con te? Non credo affatto che tuo padre lo voglia!"
"Andrè .... ma ti rendi di cosa dici? Io dovrei .... dovrei ..... ANDRE'!!!" Sbotto tra l'imbarazzato ed il furioso.
 
Mi rendo conto che Oscar si sta imbarazzando, ha le gote un poco rosse, è ancora più bella quando è così, infervorata ed imbarazzata. Bella …. Molto più che bella!
 
"Forse adesso no, ma in futuro vedrai che il Generale ti chiederà di prendere marito e dare un erede alla famiglia."
"Non ci penso proprio!! Io gli uomini li voglio obbedienti! Pronti ai miei ordini .... e vestiti .... molto ben vestiti!"
"Vorrei poter ridere per ciò che hai detto, ma non posso. Adesso scusami, vado via!"
"Ehi, dove credi di andare? Noi dobbiamo tornare a palazzo Jarjayes, fare i bagagli e raggiungere la residenza di mia sorella ..... se non vogliamo incorrere nelle sue urla! Ed in quelle dei suoi figli ...."
"Vuoi andare adesso?"
"Beh si .... dobbiamo avvisare tua nonna affinché ci prepari i bagagli .... e poi il mio turno è terminato!"
"Andiamo!" Oscar mi precede, la guardo allontanarsi, tiro la porta e vado via con lei.
 
Oscar, un giorno andrai via da me ed io non avrò più motivo di continuare a vivere....
 
A passo spedito raggiungiamo le scuderie, un soldato ci prepara i cavalli e partiamo al galoppo per palazzo Jarjayes.
 
Raggiungiamo palazzo Jarjayes, Andrè mi segue da vicino. Arriviamo davanti alle scuderie e scendiamo da cavallo. Il cortile del palazzo è ricoperto di neve, il paesaggio è davvero bello. Vedo Andrè avvicinarsi e prendere le redini di César dalle mie mani.
"Oscar, tu entra. Io mi occupo dei cavalli e vado a salutare la nonna. A dopo!"
"Va bene!" sussurro mentre mi allontano, poi arresto il passo. "André, ciò che hai detto nel mio ufficio è una follia, io non mi sposerò mai!"
"Tu sottovaluti tuo padre, Oscar. Pensaci ...... prima o poi si renderà conto che dopo di te non ci sarà una nuova generazione ...... e allora ....."
 
Lascio la frase volutamente in sospeso, il seguito è un argomento difficile per Oscar, seppure assolutamente ovvio. Solo che io la perderò, così facendo.
 
"Adesso basta!" Vedo venirci incontro una cameriera, si inchina.
"Buona sera! Colonnello Oscar!"
Dopo avermi salutata, la cameriera guarda con interesse André e dice: "André, ho bisogno che mi prendi dei paioli che sono posti in alto, mi aiuteresti a prenderli? ... Io da sola non ce la faccio."
“Certo Marielle, arrivo subito!"
"Grazie André sei sempre così gentile! Ti aspetto in cucina!" faccio un altro inchino e concludo: "Con permesso Colonnello." Mi allontano.
 
"Sgrunt ..... guarda coma fa la civetta!! Io quella cameriera proprio non la sopporto!! Vai vai ....... a dopo Andrè!!" Borbotto mentre mi allontano dopo avere posato il mantello ed i guanti all'ingresso.
 
Smorfiosetta, ecco cos’è. E anche Andrè, come le ha risposto tutto disponibile, senza neppure chiedermi se IO avessi ancora bisogno dei suoi servigi.
 
"... Oscar ma ..."
"Ma niente!!! A dopo Andrè, e se vedi Nanny chiedile di salire da me ..... e magari fammi preparare un bagno!! Sempre se non sei troppo occupato con quella ..... servetta!" Rispondo stizzita mentre sto già salendo le scale.
"Ma si può sapere cosa ti prende?"
"Nulla!!! Fa come ti ho detto!!!"
 
La vedo andare via. Se non la conoscessi, direi che è gelosa! ... Ma cosa dico?! Gelosa di me?! ... Meglio che mi sbrighi, fa molto freddo.
 
Raggiungo la mia stanza, entro e lascio sbattere la porta. Poso la spada sul comò, sbottono ad uno ad uno gli alamari della giacca e la sfilo. Poi mi siedo e sfilo gli stivali, in attesa che giunga la nonna.
 
 
 
 
Mentre busso alla porta di Oscar, vedo venirmi incontro mio nipote e dico: "Proprio te cercavo."
"Nonna, buonasera!!! Dimmi, cosa posso fare?"
"Poco fa Marielle è venuta in cucina e mi ha chiesto di te. Dimmi André cosa c'è tra voi?"
"COSA? Ma Nonna!!! Nulla, non c'è assolutamente nulla!!! Ma ti pare, Nonna?!!"
"Come nulla?! Ma se non fa che chiedermi di te e poi dice che ti sta aspettando per aiutarla a prendere dei paioli come se non ci fosse più nessuno per farlo! ... André, a me sta pure bene  se quella ragazza ti piace ma se vuoi solo divertirti con lei allora lasciala stare!"
 
 
Sono dietro la porta che ho appena aperto e sto ascoltando la conversazione tra André e sua nonna. Sono turbata, André e Marielle! Ma è mai possibile? Io non li ho mai visti in atteggiamenti amichevoli a parte questa sera.
 
"NONNA!!!! Ma cosa dici? Devo portare i paioli con l'acqua per il bagno di Oscar!! E poi .... dovrei lavarmi anche io, prima di partire"
"Dico quello che vedo mio caro! Fa attenzione André! Nessun uomo della nostra famiglia si è mai burlato di una donna e non vorrei che proprio tu, ti divertissi con le brave fanciulle, Chiaro?!"
"Chiarissimo Nonna .... ma stai tranquilla ..... per me esiste una sola donna ......"
"Uhm ... si, certo ma con lei non hai alcuna speranza. Comunque non vorrei che per consolarti, tu prenda in giro  Marielle. E' una brava ragazza, altrimenti dovrai fare i conti con me, intesi?"
"Intesi Nonna ...." Rispondo pur di liberarmi della nonna, ma come le vengono certe idee poi!!
“Guarda che verrò in cucina a sorvegliare! E adesso va da lei per aiutarla!"
"Si si .... vado e torno, Nonna. Ovviamente con i paioli per il bagno!!"
"Presto, presto che ho già messo a scaldare l'acqua."
"Si si ...." rispondo mentre mi allontano a passo veloce. Uff .... povero me!!
Entro nella stanza, mi accorgo che la porta è aperta, entro. "Buona sera Oscar! ... Ho portato la tua roba ..."
Mi siedo precipitosamente come sento Andrè allontanarsi e la porta aprirsi, non vorrei mai che la nonna pensasse che IO possa averla spiata.
"Buona sera, Nonna. Grazie mille!" saluto simulando assoluta indifferenza.
"Tutto bene Oscar? Come è andata oggi?"
"Uhm .... Nonna .... ho ricevuto un invito da parte di mia sorella Joséphine. Vuole che vada da lei per la festa di fine anno ......"
"Non sarebbe una cattiva idea anzi ... un poco di svago è quello che ti ci vuole."
"Svago ... ma sarà una festa da ballo ....  e Joséphine si è raccomandata di arrivare il giorno prima .....  e poi .... la sua missiva è .... strana, ecco!"
"Cosa ha scritto quella bambina furbetta?"
Porgo la missiva alla nonna ed aggiungo: "Ecco, leggi pure Nonna .....  e dimmi se non ho di che preoccuparmi! Senza contare che i suoi due figli, intendo i due maschi, sono uguali a lei!! Due terremoti!!"
"Uhm ... vediamo ..." prendo il foglio e comincio a leggere. Poi sgrano gli occhi. "Oh beh, ma che apprezzamenti su André! Se non sapessi che Joséphine è felicemente sposata, mi preoccuperei! Possibile che André debba essere corteggiato da tutte le ragazze? ... Beh ... ammetto che mio nipote è un bel ragazzo però ..."
"NONNA!!! Ma cosa dici!! Andrè è ...... Andrè, e basta!!!" Rispondo con un tono di voce un poco duro.
"Ma cosa ti prende?! Perché ti arrabbi in questo modo?"
 
Osservo per bene la mia bambina, mi sistemo meglio gli occhiali, Oscar è strana …. Davvero strana!
 
"Io non sono affatto arrabbiata!! Affatto!!" Rispondo piccata.
"Sarà! ... Comunque ... ascolta Oscar, visto che trascorrerai il Capodanno lontano da palazzo quindi lontano soprattutto da tuo padre ... ecco io avrei un'idea!"
"Un'idea nonna? Uhm .... dimmi ....." rispondo un poco guardinga.
“Perché mi guardi in quel modo?”
“Ultimamente le idee della mia famiglia sono tutte a mio discapito.”
"Non credi di esagerare?”
“Assolutamente no. Dicevi?”
“Ecco .... secondo me ... per il ballo di fine anno, dovresti indossare qualcosa di diverso, di particolare ..."
"Particolare? Spero che tu non abbia in mente uno di quegli orrendi completi che indossa Charles!! Noi Jarjayes siamo nobili sobri!!" rispondo guardinga.
 
Ci manca solo che la nonna voglia trasformarmi in un pavone!
 
"Ma no!!! Che cosa dici?! Dimentichi che sei una donna?! Ma si può sapere come fai?!... Io mi riferisco a un bell’abito da sera ... si, insomma, un abito femminile."
"COSA?!!! No no no, assolutamente no!!! E' fuori discussione!!!" Rispondo preoccupata e terrorizzata, io con un abito da donna ..... mai!
"Mai?! Tzè ... dammi una sola ragione perché tu non debba indossarlo!"
"Perché sono il Comandante della Guardia Reale, un soldato, l'erede del nostro casato e .... sono un Conte, non una contessa, Nanny."
"Oh questa si, che è bella! Ed io credevo che l'unico matto di questo palazzo fosse solo tuo padre! Oscar, per quanto tempo pensi di condurre questo genere di vita? E poi non pensi che prima o poi André si possa trovare una moglie?"
"Andrè? Ma ..... " Rispondo sorpresa dalle parole di Nanny. “Cosa c’entra ora Andrè? E poi …. Perché dovrebbe trovarsi una moglie?”
"Beh forse mio nipote non è un uomo? Pensi, forse, che un giorno non sentirà certe necessità?"
"Certe ..... necessità? Nonna ...... io non ti capisco ......"
"Che strano eppure frequenti Versailles e dovresti sapere cosa succede! ... Ascolta! ... Anche tu prima o poi dovrai pensare al tuo futuro, non penserai mica che rimarrai sola per tutta la vita?! Conosco tuo padre, se prima voleva un erede per il suo casato, in futuro si preoccuperà della discendenza dei Jarjayes. E tu sarai colui o colei …... definisciti come vuoi, dovrà assicurargli la discendenza. E' chiaro?"
"No, certo che no! Io non intendo di certo piegarmi  davanti ad un matrimonio imposto. Assolutamente no!!"
"Oh ma vedrai che un giorno ti innamorerai come accadrà anche a mio nipote e a quel punto le vostre strade si divideranno."
Le parole della nonna mi sorprendono, non potrei mai immaginare la mia vita senza Andrè. Noi siamo cresciuti assieme ..... impossibile. "Uhm ..... Nonna, non mi pare che Andrè sia insoddisfatto della vita che conduce! Quindi ...... il problema non sussiste!"
Mentre chiudo il cassetto, rispondo: "Si, certo! Dimentichi che mio nipote, oltre ad essere il tuo attendente, è un uomo, un bel ragazzo che non lascia indifferenti le donne. Prima o poi troverà chi gli farà perdere la testa ..."
"In tutta onestà Nonna ...... spero proprio di no!!" rispondo a bassa voce, stupita io stessa dalle mie parole.
"Ah no?! Vedrai bambina, vedrai!" vedo entrare mio nipote con un grosso paiolo d'acqua seguito da Marielle. "Presto André, ti spalanco la porta della toilette così potrai versare l'acqua nella tinozza."
"Certo Nonna ..... altri due giri e la vasca sarà colma di acqua calda!" Rispondo entrando nella toilette di Oscar.
Osservo la cameriera, guarda André con occhi languidi e, con tono rabbioso, dico: "André hai detto alla nonna che parti con me?"
"Ecco .... non ancora Oscar. Ma credo che ora lo sappia!"
"Si, si ... dovrò prepararti il bagaglio ..."
Marielle interviene, con tono gioioso, quella smorfiosa di cameriera, non la sopporto, "Nanny, vai a riposare, penserò io al bagaglio di Andrè!"
"Assolutamente no, Marielle. A mio nipote ci penso io! Tu piuttosto ..... vai in cucina a preparare qualcosa per il viaggio ..... uno spuntino serve sempre!"
"Ma perché?! Io voglio aiutarti."
"Non serve Marielle, ed ora vai .... su su .... vai!"
"Uff ... e va bene! .. André, nella tua borsa da viaggio, metterò anche i biscotti che ho fatto."
“Eh, si grazie Marielle" rispondo imbarazzato, non so il perché ma nella stanza di Oscar tira una gran brutta aria, molto brutta!
Con tono serio dico: "André puoi andare ma ricordati che domani ci metteremo in viaggio all'alba!"
"Si certo Oscar, faccio preparare subito la carrozza!" Rispondo cercando di mantenere un tono neutro.
Vedo André seguire la ragazza, borbotto: "Nonna, lasciami sola!"
"Sola? Ma no, Oscar. È meglio se ti aiuto a cambiarti, lavarti e prepararti per la cena!! Su su bambina mia!!"
"Ti ringrazio ma io non ho bisogno di nulla. E adesso va pure!"
"E va bene, vado. Ma tu ricordati di non metterci troppo tempo! La cena è quasi pronta .... UHm .... dove vuoi che te la faccia servire?!"
"Qui! Voglio mangiare nella mia stanza."
"E va bene ..... da sola immagino?!"
“Si.”
"E va bene, a dopo Oscar. Ti farò portare su la cena da Andrè" Mi allontano a passo spedito sospirando.
 
Mi sfilo gli abiti con stizza ed entro decisa nella vasca. Mi appoggio al bordo, chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi. Non so perchè ma vedo il viso di Andrè davanti a me, anche se ho gli occhi chiusi.
Sbuffo, "Accidenti Andrè!!!"
Poi mi lascio sommergere dall'acqua, bagno i capelli, chiudo occhi e bocca e mi immergo.
"Dannazione ... ma perchè non riesco a togliermelo da davanti agli occhi?!! E tutte quelle donnette che gli fanno gli occhi dolci ..... uff ...."
Mi lavo in fretta, esco dalla tinozza e mi rivesto. Poi mi passo l'asciugamani tra i capelli e infine mi avvicino al camino per finire di asciugarli. “Sgrunt …. Neppure un bel bagno in tranquillità …… “ borbotto tra me e me.
Domani sera sarò a palazzo Liancourt, spero che mia sorella non incominci con i suoi soliti discorsi inutili.
 
TOC TOC TOC
"Oscar .... posso entrare? La nonna ti manda la cena!" Busso deciso ma attendo, non vorrei mai che Oscar non fosse ancora vestita.
"AVANTI!"
 
 
Sento la voce decisa di Oscar, quasi scorbutica.
Entro, raggiungo il tavolo del piccolo soggiorno mentre Oscar si alza e mi raggiunge.
 
"Uhm .... cosa mi ha preparato di buono la nonna?!"
“Dello stufato e una torta al limone."
"Uhm .... bene, metti pure tutto sul tavolo. C'è anche del vino?!"
"Si."
"Perfetto, sei libero di tornare dalle tue amichette" aggiungo acida.
Sussulto e mormoro: "Cosa?"
"Beh.....non è forse così? Vorresti negare che metà delle cameriere di palazzo spasima per te .... e l'altra metà ti vorrebbe come genero!!! Su su.....con me puoi essere sincero!!"
“Ma ... Oscar cosa dici?!"
"Dico semplicemente la verità,  André!!!"
“Ma ... io davvero non capisco! ... Forse è meglio che vada a preparare la borsa da viaggio e ..."
"E ....... finisci la frase su!!!" rispondo sospettosa.
 
Chissà cosa vorrà fare dopo avere preparato la sua borsa da viaggio …… forse saltellare con qualche cameriera …..
 
"Niente! ... Sei davvero strana."
"Io? Assolutamente no!! Io sono normale! Come sempre!  Ah .... fai preparare anche i miei bagagli! Abiti sobri, senza eccessi"
"Va bene. Lo dirò alla nonna. Con permesso, Oscar."
"Prego .... vai pure!! Ah .... ricordati di portare su della legna per il caminetto .... ed una cioccolata. Anzi .... facciamo due, così le tue amichette dovranno attendere!!!"
Rallento il passo e all'ennesima provocazione ribatto: "Se hai qualcosa da dirmi, sii chiara! Io non so di quale amichette tu stia parlando."
"Certo certo .... tu non sai mai nulla .... su su Andrè, vai. Ti attendo di ritorno con la legna e la cioccolata" Rispondo con tono leggero, poi come illuminata da una strana idea aggiungo: "Andrè, tu hai già fatto cena?"
"No, non ho ancora cenato."
"Allora ..... resta qui. La nonna ha messo talmente tanto da mangiare che ce ne è per due!! Su forza, accomodati!"
"E la cioccolata?"
"La andrai a prendere dopo, quando porterai di sotto gli avanzi della cena! Allora? Forse non gradisci la mia compagnia?!" Aggiungo le ultime parole un poco offesa.
"Ma no, cosa dici?"
"E allora ..... siediti qui e fai cena con me!" aggiungo indicando la sedia accanto alla mia, davanti al tavolo del mio piccolo soggiorno.
"Ma si, certo!" rispondo mentre prendo posto.
"Oh bene .... così va meglio!" Borbotto.
 
Per un attimo avevo temuto che volesse andare di sotto da quelle sciacquette .....
 
"Oscar sei strana ... cos'hai?"
"Nulla .... ovviamente non ho nulla!! Ed ora mangiamo, forza. Domani mattina partiremo presto per la residenza di mia sorella Joséphine, ricordati che sei invitato anche tu ..... quindi sarai ospite!"
"Chissà cosa le passerà per la testa!?"
"Andrè!!! Ma cosa borbotti?" Domando mentre si siede affianco a me.
"Penso a tua sorella, questo invito è alquanto strano."
"Su questo non posso darti torto ..... infatti sono un poco preoccupata. Di sicuro ha qualcosa in mente ....... ma da qui a sapere cosa ......" Afferro il bicchiere e bevo un sorso di vino mentre passo ad Andrè parte dello stufato.
"Beh ... almeno per stasera meglio non pensarci. Comunque sono sicuro che Joséphine ci riservirà delle sorprese." afferro il bicchiere di vino e bevo un bel sorso abbondante.
 
Per fortuna Oscar non è schizzinosa, così posso condividere il suo bicchiere …. Oltre al piatto, alle posate e a tutto il resto!
 
 
 
Mi stiracchio sulla poltrona mentre spilucchio qualcosa. La compagnia di Andrè mi è sempre gradita, mentirei a me stessa se lo negassi. Lo osservo mentre beve il vino, non posso fare a meno di rendermi conto che è diventato un gran bel ragazzo, per forza che le cameriere gli corrono dietro. Chissà poi se qualcuna è entrata nel suo letto ..... sgrunt, spero davvero di no!
 
 
Sento bussare la porta. "Ma chi sarà?"
"AVANTI!" urlo con tono perentorio
"Scusami Oscar ma hai una visita."
 
Sento la voce della nonna, quasi dispiaciuta di disturbarmi.
 
“Una visita? A quest'ora? Con il freddo che fa lì fuori? Nonna, ma chi è?"
"Il conte di Fersen. Vuole parlare con te!"
"Fersen? Uhm ...  fallo accomodare nel salottino rosso, scendiamo subito. Chissà cosa vuole?!"
"L'ho fatto accomodare. Ti aspetta."
"Scendo! Grazie mille Nonna!!"
"Oscar, ti aspetto qui, spero che non ti intrattenga a lungo."
 
Sento la voce di Andrè un poco triste, ma cosa diavolo gli prende?
 
"ANDRE'!! Ma sei impazzito? TU non resti di certo della stanza di MADAMIGELLA Oscar!! E vedi di chiamarla MADAMIGELLA!!! Chiaro?!! Oscar devi scusarlo, in certi momenti mio nipote è un vero screanzato!!"
"Suvvia ma cosa ha detto di male? E poi André deve chiamarmi con il mio nome! Le formalità non fanno per me! E adesso scusami, devo andare di sotto."
"Sei sempre troppo buona con lui, Oscar!"
"Ma cosa dici?! André è un fratello ... un amico!"
"Andrè è il tuo attendente, non dimenticarlo!"
"Oh ma quante storie! Oggi è davvero una brutta giornata."
Vedo Oscar scendere di sotto mentre la nonna continua a brontolarmi contro, neppure avessi commesso chissà quale nefandezza.
"Nonna ..... porto di sotto il vassoio!"
“Muoviti!! Veloce!!! Uff …..”
“Si si ..... vado Nonna, vado" Afferro il vassoio e mi allontano a passo veloce.
 
 
Sono seduto davanti al fuoco quando odo dei passi, vedo il colonnello Oscar scendere lo scalone e si avvicina. Mi alzo faccio un inchino e sussurro: "Scusatemi se Vi ho disturbato ma volevo porgerVi i mie auguri per il Vostro compleanno passato e per ... gli auguri di fine anno."
 
Osservo il conte Fersen, mi fa un leggero inchino, poi mi porge la mano per un saluto virile, tra uomini.
 
"Fersen! Vi ringrazio sentitamente .... ma non era il caso che Vi avventuraste in giro con questo freddo!"
"Si, ma ... Madamigella sono qui non solo per i convenevoli ma ho bisogno del Vostro aiuto."
"Il mio aiuto ...... per cosa?" domando un poco sospettosa.
"Ecco ... Madamigella, domani sera a corte verrà dato il ballo di fine anno ed io ... ecco ... temo di alimentare le maldicenze a corte con la mia presenza ..."
"Non andateci, mi pare semplice!" rispondo sicura.
 
La soluzione più semplice è disertare il ballo. Ma ovviamente se è venuto qui è perché ha ben altro in mente!
 
"Ma ... io ... possibile che Voi siate sempre così esplicita?"
"Mi pare la soluzione più semplice, non trovate?"
"Oh ma ... Madamigella, io nutro un profondo affetto per la nostra regina e non vorrei che rimanesse male a causa della mia assenza ...."
"E quindi .... cosa vorreste fare?"
"Vorrei che voi veniste a corte in alta uniforme."
"COSA? No no, non è assolutamente possibile! Io ho già un impegno, un inderogabile impegno. E poi la mia presenza non cambierebbe nulla!" rispondo decisa.
 
Per fortuna che Joséphine mi ha invitata, salvandomi così da questo guaio! Per una volta, una volta solamente, sono felice del suo invito!
 
"Quindi non prenderete parte al ricevimento di domani sera!?"
"No, ci sarà però il mio secondo, il conte Girodelle. Potreste chiedere aiuto a lui!"
"Capisco! ... No, no, io mi fido soltanto di Voi."
"Non posso aiutarvi, me ne rammarico ma non è proprio possibile" Rispondo decisa.
 
Non intendo di certo indispettire mia sorella! E neppure prestarmi ai loro giochetti e sotterfugi.
 
Mi concedo con un inchino e dico: "Scusate se Vi ho disturbata, non era mia intenzione."
"Assolutamente, Voi non mi disturbate affatto, Fersen. Ma non posso proprio esservi di aiuto"
" .... Comprendo. Vi rinnovo gli auguri."
"Grazie .... mi ha fatto molto piacere riceverli!" Rispondo un poco imbarazzata.
 
Mi dispiace non poter aiutare un amico come Fersen .... amico .....
 
 
 
 
Sono in cucina, metto nel vassoio le due tazze di cioccolata quando vedo fare irruzione Marielle.
 
"André, mi dispiace tantissimo che non trascorrerai il fine anno qui. Tutti noi sentiremo la tua mancanza, soprattutto io."
"Oh, credo che sarà la nonna a sentire la mia mancanza .... non tu!" Rispondo imbarazzato.
 
 Marielle mi sta asfissiando, è sempre appiccicata ed io non intendo di certo essere scortese.
 
"Ma perché mi parli in questo modo? Certo che sentirò la tua mancanza! Ma possibile che io non ti piaccia nemmeno un po'? Eppure non credo di essere tanto brutta."
"Io non dico che tu sia brutta ..... ma solo che ...... che ...... io amo già un'altra donna!"
"Cosa?! Vuoi dire che hai una donna? No, non è possibile!"
"E invece si, è possibile! Non sono forse un uomo? Marielle ..... insomma!!"
"Un bellissimo ragazzo che non si vede mai con una donna, a parte il colonnello!" mi avvicino, poso le mani sul suo petto, sussurro sulle sue labbra: "Tu mi piaci, ti penso sempre. Possibile che io non sia degna della tua attenzione?"
Spingo con forza via Marielle ed aggiungo: "Come ti ho detto, io amo già una donna. E lei è tutto per me. Ed ora scusami, devo andare!" Rispondo fiero mentre mi allontano.
 
 
 
Dopo aver lasciato Fersen, decido di raggiungere André in cucina. "Chissà se ha preparato la cioccolata!?" entro, vedo André spingere con forza Marielle e ascolto le sue parole: ama un'altra donna. Chi sarà?
 
"DISTURBO?!"
 
"Oscar!!! Ma certo che no! Questa è casa tua!!" Rispondo deciso mentre vedo Marielle abbassare lo sguardo sotto quello tagliente di Oscar.
Osservo il vassoio con sopra le tazze fumanti, ribatto impettita: "Se non ti dispiace, portale in camera mia!" Lascio la cucina velocemente.
Vedo Oscar allontanarsi a passo deciso, prendo il vassoio e la seguo. Saliamo le scale e raggiungiamo la sua stanza.
"Oscar ..... Oscar aspettami!"
"André, si sta facendo tardi, domani dobbiamo partire!"
"Si certo ..... ma vorresti forse rinunciare alla cioccolata?!" domando con voce dolce e suadente.
"No, anche se ormai non ne ho più voglia."
"Non ne hai più voglia? Ma ...... perchè?!" Domando un poco curioso mentre appoggio il vassoio sul tavolo.
"Sono stanca e poi a dire il vero voglio allontanarmi da qui ... ora! André, i bagagli sono pronti, prepara la carrozza, partiamo!"
"Oscar!! E' ormai notte!! Non è possibile! Le strade sono ghiacciate, i cavalli rischierebbero di rimanere feriti"
"Si, hai ragione! ... Bene, che sarà mai una notte?! ... Forza André, beviamo la cioccolata e andiamo a dormire!"
"Certo Oscar!!! Alla tua salute!!" Alzo la tazza a mo' di brindisi e bevo la mia cioccolata.

 
 
 
   
 
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