Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Albusseverus1996    17/01/2023    0 recensioni
Cosa fareste se doveste scoprire che il vostro romanzo fantasy preferito si rivelasse essere, in realtà, "TRATTO DA UNA STORIA VERA (O QUASI)? In questa FF "il protagonista", per così dire, sarò io. Amante dei libri di Harry Potter da quando ho memoria, dopo aver vinto un viaggio a Londra per visitare gli Harry Potter studios, ad aspettarmi e, farmi da guida, ci sarà qualcuno che mai avevo aspettato di vedere
-Scusi- faccio io sperando di non avere un tono sconvolto nella voce -Ma lei chi è?- lui posa il giornale sul tavolino, si aggiusta gli occhiali che gli erano caduti sul naso e fa, con un tono di voce di un uomo che si sta chiaramente divertendo un mondo
-Oh che sbadato, non mi sono nemmeno presentato. Io sono Harry. Harry Potter
Genere: Comico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Ron/Hermione
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Salve a tutti e benvenuti in un altro capitolo di questa FF.
Siamo quasi arrivati in doppia cifra e sinceramente non so di quanti capitoli
verrà fuori alla fine questa storia.
Vi preannuncio che questa è solo l'inizio di una storia più grande e misteriosa.
Chi vorrà leggerla lo scoprirà con il tempo ma qui sotto vi lascio un assaggio.
Buona lettura a tutta e ritenetevi cruciati per non aver recensito il capitolo anteriore.

Albusseverus1996

 

Capitolo 9



 
 

Dopo esserci goduti a pieno il concerto di Ed era l’ora di cena. Decine e decine di tavoli apparvero dal nulla ricoprendo la metà dell’immenso giardino della villa. Avrei voluto parlare un po’ con il mio cantante preferito ma purtroppo doveva partire per un tour in America e quindi, una volta terminato il concerto, se ne andò in fretta e furia. Al momento mi trovavo seduto accanto a James Sirius, figlio di Harry, che mi tartassava di domande sul mondo babbano a cui cercavo di rispondere al meglio delle mie possibilità. Il ragazzo continuò fino a quando la madre non gli lanciò un occhiataccia delle sue che lo fece smettere. In realtà non mi dava fastidio rispondere alle sue domande. Era molto divertente come un ragazzo come lui, cresciuto in una famiglia come la sua fosse interessato a cose per me all’ordine del giorno nonostante la tecnologia babbana iniziava ad essere utilizzata sempre di più. Perso nei miei pensieri com’ero faccio un balzo sulla sedia quando sento una voce chiamarmi

 

-Oh, scusa se ti ho spaventato- fa una ragazza seduta accanto a me. Io sorrido imbarazzato

 

-No, assolutamente. Ero perso nei miei pensieri. Dimmi, volevi qualcosa?- faccio io facendola ridere. Era oggettivamente una bella ragazza con i capelli neri come la pece, lunghi e lisci con occhi di un marrone chiaro. Portava un vestitino decisamente corto, scollato e attillato nero ed un paio di scarpe con il tacco anch’esse di colore nero. Il mio colore preferito 

 

-Oh no. Volevo solo farti i complimenti per prima. Sei stato molto bravo- lei mi sorride e io inizio a ridere imbarazzato

 

-Ti ringrazio ma non è stato nulla di eccezionale rispetto al vero cantante. Sinceramente non sapevo che Ed fosse il cugino di Penelope. Avrei cambiato artista perché il confronto tra noi è stato abissale- dico io sconsolato mentre con lo sguardo inizio a cercare la festeggiata. La trovo al posto da capotavola intenta a sorseggiare un po’ di Whiskey e quando mi accorgo che anche lei mi stava fissando sposto subito lo sguardo verso il mio piatto

 

-Ti piace non è così?- fa la ragazza riportandomi nel mondo reale. Quasi mi strozzo con una patatina fritta

 

-Cos..- inizio a dire tossendo tra una lettera e un’altra -No… Cioè è meravigliosa ma… No. Non la conosco così bene- lei scoppia a ridere prima di tirarmi dei colpi sulla schiena per aiutarmi a non soffocare

 

-Tranquillo- fa lei sempre sorridente -Mica è un crimine. Comunque io mi chiamo Cloe, molto piacere- alzo lo sguardo e vedo Harry avvicinarsi per dire qualcosa a Penny che ancora mi fissava. Subito dopo la ragazza quasi gli lancia un piatto in faccia. Io scoppio a ridere prima di rivolgermi nuovamente a Cloe

 

-Il piacere è tutto mio- faccio io sorridente -Come conosci la nostra festeggiata?- continuo. Lei prende un sorso di vino

 

-Hogwarts, come la maggior parte degli altri invitati- io annuisco prima di svuotare il mio bicchiere di Whiskey incendiario

 

-Mi sarebbe piaciuto frequentare la scuola da piccolo- faccio io pensando ad alta voce. Lei mi fissa più intensamente. Sembrava che quegli occhi marroni mi trapassassero il corpo

 

-La scuola babbana è così male?- fa lei con tono dolce. Io scoppio a ridere 

 

-Molto meno interessante che studiare incantesimi, creature magiche e trasfigurazione sicuramente- lei fa per dire qualcosa quando Harry inizia a battere con una forchetta su di un calice di vino per attirare l’attenzione 

 

-Scusate l’interruzione- inizia lui con un sorriso enorme sul volto -Questo sarebbe dovuto essere stato il momento in cui la festeggiata scartava i regali ma trattandosi della mia impaziente e rompipluffe sorellina sapete tutti che sono stati già scartati nel momento in cui gliel’avete consegnati meno uno che è riuscito a sorprenderla- tutti iniziamo a ridere e molti degli invitati iniziano a fissarmi io mi accendo una sigaretta nel mentre leggermente imbarazzato 

 

-Quindi proporrei un brindisi prima di far sparire i tavoli e iniziare con il momento discoteca come ogni anno. Alziamo alti i calici signori per festeggiare i 27 anni di questa meravigliosa quanto acida giovane donna. A Penelope!- tutti vuotiamo d’un sorso i nostri bicchieri prima di alzarci in piedi. Come preannunciato da Harry tutti i tavoli scompaiono in un secondo mentre dei globi luminosi di diversi colori iniziavano a fluttuare tutto intorno agli invitati e la musica iniziava a suonare. “Reggeton perfetto” penso io prima di vedere Lily seduta insieme a James a qualche metro da me.

 

-Lily- la chiamo io con molta fatica per via della musica alta mentre tutti iniziavano a ballare

 

-Ehi, Silvio- mi sento chiamare da dietro. Era Cloe. 

 

-Ti va di ballare?- dice lei con un sorrisetto malizioso sul volto. 

 

-Sono un pericolo pubblico ballando, Cloe. Magari se dovessi trovare una bottiglia di Gin ci farei un pensierino- dico io a mo’ di scusa. Odio ballare. Lei continua a fissarmi con lo stesso sorriso prima di estrarre la bacchetta ed evocare l’alcol da me richiesto. Io fisso la bottiglia stupito mentre lei inizia a ridere

 

-Ti prendo in parola allora- fa lei scuotendo i suoi lunghi capelli lisci

 

-Oh si. Tra poco ti raggiungo- replico io aprendo la bottiglia e bevendone un sorso. Lei mi fa un occhiolino e si getta tra la folla mentre io vado a sedermi vicino a Lily e James

 

-Non vai a ballare con gli altri?- fa la donna con tono curioso

 

-Sono sicuro che a Cloe piacerebbe molto che tu gli stia attaccato come con il Magiscotch- fa James con un sorrisetto guadagnandosi una manata da parte della moglie. Io inizio a ridere anche grazie all’alcol che avevo ingerito prima di far no con la testa

 

-Odio ballare. In realtà vorrei discutere con Lily di una cosa se fosse possibile- la donna mi sorride facendo segno con la mano di sedermi al suo fianco

 

-Certo che puoi parlare con mia moglie, Silvio. Sei di famiglia ormai. Di cosa volevi discutere?- io fisso confuso James mentre Lily sospirava esasperata 

 

-Emh..- inizio io non sapendo bene come continuare il discorso. La donna mi capisce al volo come se mi avesse appena letto nel pensiero

 

-James, tesoro. Perché non vai a cercare Sirius e Remus?- fa lei facendomi un occhiolino. L’uomo scuote la testa vigorosamente

 

-Il ragazzo vuole parlare con noi, Lily. Li cercherò dopo- la donna sbuffa nuovamente

 

-Con me vuole parlare. Adesso vai prima che ti affatturi- James piagnucola per un po’ per poi darsela a gambe una volta che la donna persa definitivamente la pazienza estrasse la bacchetta dalla veste. Io durante questo simpatico siparietto stavo guardando gli invitati ballare al centro del prato. Un ragazzo alto e ben piazzato stava facendo volteggiare Penelope e mi faceva sentire strano la cosa. Il mio cervello desiderava non vedere quella scena ma non riuscivo a staccare gli occhi da lì. Poi i due si avvicinano uno all’altro sempre di più. I loro volti erano a un centimetro uno dall’altro mentre continuavano a dondolare a ritmo di musica. Senza sapere come mi ritrovo con in mano la mia bacchetta da cui punta fuoruscivano scintille rosse preoccupanti

 

-Tutto bene Silvio?- fa Lily una volta liberatasi dal marito. Io scuoto la testa e torno a fissarla

 

-Oh, si. Credo di sì- lei mi sorride. Il suo sorriso era il più dolce e gentile che avessi mai visto.

 

-Di cosa volevi parlarmi?- chiede lei non distogliendo lo sguardo dal mio volto. Io prendo un grosso respiro

 

-Volevo sapere se vorresti raccontarmi la tua storia con Severus Piton. Non so se lo sai ma nel libro è completamente diverso da come mi ha raccontato Harry e tu sei l’unica che sa qualcosa in più su di lui. Non credo che la versione di James o Sirius sia la più obbiettiva diciamo- Lily mi fissa un po’ sorpresa. Afferra un ciuffo d’erba e inizia a girarselo fra le dita come se la cosa l’aiutasse a rilassarsi o a pensare

 

-Ho letto i libri. So com’è descritto Severus. Quello che non capisco è perché i babbani lo venerino- l’indignazione era chiara sul suo volto

 

-Se non ne vuoi parlare io lo capisco. Non sei obbligata Lily- faccio io per alleggerire la tensione che si era creata. Lei scuote la testa e riecco la dolcezza pura del suo sorriso ritornare a illuminarle il volto

 

-Oh no. Scusami. È solo che moltissimi babbani fan della saga lo idolatra come fosse un eroe ma io non lo vedo così. Un uomo che maltratta un ragazzino perché aveva dei problemi con suo padre, che maltratta degli 11enni perché di una casa diversa della sua, che vende una famiglia ad un signore oscuro e poi solo perché si ricorda di amare una donna torna strisciando da colui che potrebbe salvarla. Non mi pare molto eroico. Comunque che vuoi sapere di Piton?- io la fissavo sbalordito

 

-Ah però- inizio io molto sorpreso -Vedo che hai letto molto intensamente i libri su tuo figlio- lei scoppia a ridere di gusto 

 

-Certo. È mio figlio- risponde lei facendo ridere anche me

 

-Vorrei sapere un po’ tutti in realtà su te e Piton- lei annuisce e prende un grosso respiro

 

-Bene. Allora come saprai dai libri, la famiglia Piton abitava nello stesso paesino in cui vivevo io con la mia famiglia. Lui era un mezzo-sangue quindi sapeva già del mondo magico e tutto il resto mentre io no. Da piccoli giocavamo insieme molto spesso anche con mia sorella e con il resto dei bambini del villaggio. So che può sembrare strano ma da piccolo era un bambino normale gioioso, spiritoso e gentile. Tutto cambiò quando i suoi genitori iniziarono a litigare. Giorno dopo giorno, litigio dopo litigio, il solare e divertente bambino s’incupiva sempre di più. Dopo qualche mese rimanemmo solo io e lui a passare i pomeriggi ai piedi di un albero o a scalare sui rami o semplicemente a stare sdraiati a guardare il cielo e a parlare di qualsiasi cosa. Pian piano i miei poteri iniziavano a sgorgare in magia accidentale. Credo che lui avesse capito cos’ero. Aveva allontanato tutti gli altri tranne me. Quindi mentre io scoprivo di essere una strega e mia sorella mi cancellava dalla sua vita per questo, lui era lì a sentirmi piangere, a rispondere alle mie domande e a consolarmi. Così è nata la nostra amicizia. Poi venne il momento di andare ad Hogwarts. Io credevo che li il ragazzo gioioso che avevo visto in lui tempo fa sarebbe riuscito fuori ma mi sbagliavo. Non mi disse mai cosa lo cambiò così drasticamente. Conoscemmo James e Sirius sul treno e da lì con quei due fu guerra. Poi si aggiunsero alla combriccola anche Peter e Remus che tra i tre era il più sensato diciamo ma sapevo che sarebbe finita in malo modo fra loro e Severus. Io gli volevo bene davvero ma sapevo che dovevo tenerlo d’occhio ma lui fu smistato a Serpeverde e io a Grifondoro. L’ho visto perdersi nella magia oscura anno dopo anno e non potevo fare nulla per salvarlo. Una sera i suoi compagni di dormitorio per poco non mi uccidono. Se non fossero arrivati James e Sirius forse lo avrebbero fatto e sai cosa mi ha detto quando gliene ho parlato? “Stavano solo giocando non ti avrebbero fatto del male sul serio”- la vedo iniziare a ridere. Una risata triste, malinconica. Ci teneva davvero a quell’uomo nonostante fosse un mangiamorte. Quella donna aveva un cuore enorme 

 

-Eravamo al quarto anno quando lui e James iniziarono a duellare. Io tentai di fermarlo e mi colpì sul volto chiamandomi sangue sporco. Per poco James non lo uccise. Dovevi vederlo aveva perso la ragione quando mi ha vista per terra. Allora non lo sapevo e nemmeno lui in realtà ma mi amava davvero e io in cambio lo odiavo. Comunque dovette intervenire Silente a sedare gli animi e entrambi si beccarono la più lunga punizione della storia di Hogwarts, almeno così dice sempre James. Sta di fatto che da quel giorno non ci siamo rivolti più la parola. Io al settimo anno ho capito di non odiare James grazie a Voldemort… Non sei sorpreso della frase che ho appena detto?- lei mi fissa confusa. Io inizio a ridere di gusto scuotendo la testa

 

-Tuo figlio mi ha raccontato già la storia. Certo che però 20 minuti di cruciatus per renderti conto che ti amava è un esagerazione se posso permettermi- Lily mi tira un buffetto sul braccio

 

-Ero giovane e molto testarda. E poi lui non era mica privo di colpe. Vabbè tornando a noi, dopo che io e James ci siamo messi insieme lui si è trasformato definitivamente in un mangiamorte al 100%. Affatturava i ragazzini del primo anno nei corridoi, tentava di attaccarci in ogni modo. Lui e i serpeverde che poi successivamente si sarebbero uniti a Voldemort quel settimo anno ne hanno combinate di cotte e di crude. Una volta usciti da Hogwarts non ho più saputo niente di lui fino a quando una sera al paiolo magico l’ho visto con i suoi amichetti mangiamorte ubriachi fradici. Mi ha detto che gli dispiaceva per come è andata che potevamo stare insieme dopo che il suo padrone avrebbe ucciso James e Harry che mi avrebbe protetta e stronzate simili- io ero lo stupore fatto persona. Quando riesco a riprendermi domando

 

-Lui ti ha detto queste cose? E come sei uscita da lì?- lei scoppia a ridere di gusto alzando al cielo la sua bacchetta

 

-Con questa. Sai non me la cavo poi tanto male. Sapevo già che Voldemort ci dava la caccia e che Peter aveva cantato ma eravamo pronti. Dopo averlo schiantato quella volta al Paiolo ci siamo incrociati un paio di volte al ministero che passeggiava fiero con la moglie che quella feccia di Malfoy gli aveva trovato. Non so come abbia fatto quella donna a sposarlo e ad averci un figlio. Ne lui teneva a lei ne il contrario. Comunque l’ultima volta che ci ho parlato è stata alla nascita di suo figlio. Avevo lasciato Penny con James. Era nata da pochi mesi e piangeva in continuazione. Sembra brutto dirlo sopratutto da una madre ma volevo smettere di sentirla per qualche ora. Perciò mi sono smaterializzata a Diagon Alley e li era lui che prendeva le ultime cose per suo figlio appena nato. Me lo disse senza la minima gioia nella voce. James sia per Harry che per Penny dovettero sedarlo in medici per farlo smettere di saltare. Lui no. Cupo e serio come sempre. L’unica cosa che mi disse fu “ti trovo bene per essere una sangue-sporco” io gli risi in faccia. Quella fu l’ultima volta che sentì la voce di Severus Piton prima di ucciderlo nella battaglia di Hogwarts chiaramente. Nonostante lo odiassi in tutti questi anni mi sono sempre chiesta cosa da piccolo lo fece cambiare così tanto ma suppongo che non lo saprò mai- io inizio a boccheggiare in cerca d’ossigeno 

 

-Tu…. Tu… Tu cosa?!- faccio io completamente disorientato. Lily mi fissa preoccupata 

 

-Calmo. Respira, bravo così. Respira- io obbedisco con molta, moltissima fatica

 

-Tu hai ucciso Piton?- faccio quando riesco a calmarmi. Lei annuisce con tranquillità come se mi avesse appena detto la ricetta di una torta di mele. Io afferro la bottiglia di gin che stava vicino ai miei piedi e ne prendo un gran bel sorso.

 

-Ancora Harry non ti ha mostrato la battaglia immagino. Si comunque. Voldemort attaccò Hogwarts con tutte le forze che gli erano rimaste dopo che quello screanzato di mio figlio, Ron e Hermione, trovarono gli horcrux. Malfoy mi stava dando del filo da torcere e quindi Sirius venne in mio soccorso. Una volta schiantanto lui, Piton ci attaccò alle spalle disarmando Sirius. Io stavo a terra quando ho visto James scagliarsi verso Piton. Lo avrebbe sconfitto facilmente se Bellatrix non avesse fatto crollare un’arcata del portone d’entrata del castello. Piton rise quando vide James impotente bloccato dalle macerie. Non ci ho pensato due volte. Ho recuperato la mia bacchetta e ho usato l’anatema che uccide. Stava cercando di uccidere James. La mia anima gemella, padre dei miei figli. Ho fatto quello che andava fatto- dice lei risoluta come a voler chiudere il discorso. Le passo la bottiglia mentre ritorno a fissare i ballerini che non sembravano essere minimamente stanchi 

 

-Grazie per avermi raccontato la storia, Lily. Lo apprezzo molto- lei mi sorride dolcemente

 

-Quando vuoi. Adesso vai a ballare che a mia figlia serve un cavaliere- fa lei. Io la fisso confuso prima di vedere Penny sola soletta al centro dell’enorme quantità di ragazzi. Io mi alzo a fatica per via dell’alcol 

 

-Ah l’ultima cosa, Lily- faccio io ricordandomi di un quesito fondamentale

 

-Si?- fa lei con il suo bel sorriso stampato in faccia

 

-Ma se la scrittrice dei libri è babbana. Come fa a sapere così tante cose sulla vostra famiglia e in particolare su Harry?- lei scoppia a ridere di gusto mentre io lo fissavo ancora più curioso di prima

 

-Beh, questo perché lei è in realtà…..- qualcuno mi tira verso il centro del prato e mi fa perdere l’ultimo e vitale pezzo di frase che avevo così tanta curiosità di sapere. Quando mi volto per vedere l’artefice di tale cattiveria, vedo un bellissimo e pallido volto leggermente sudaticcio che mi sorrideva facendomi dimenticare del resto

 

-Vuoi ballare con me?- fa Penelope visibilmente ubriaca. Io sorrido e le metto i mani sui fianchi prima di avvicinarmi un po’ di più a lei

 

-Non posso dire di no alla star di serata- lei scoppia a ridere e mi trascina verso l’epicentro dell’improvvisata sala da ballo. Non ero molto a mio agio circondato da sconosciuti che mi fissavano ma l’alcol dava sempre una mano in questi casi. Io sono sempre stato un disastro nel ballo perciò lascio che sia Penny a guidare il tutto per evitare di pestarle un piede. Dopo una decina di minuti nella quale le nostre labbra si erano pericolosamente avvicinate tra loro decido di allontanarmi dalla festeggiata. Non perché non volessi baciarla. Diciamo che non volevo farlo sotto gli effetti dell’alcol. Non volevo che si dovesse sentire in colpa o pentirsi di qualcosa. Soprattutto nel giorno del suo compleanno. Lei non sembrò molto contenta della mia decisione. Mi mise il broncio prese Micheal per il colletto della camicia e iniziò a ballare con lui. Mi diede parecchio fastidio ma cercavo di non darlo a vedere. Magari era vero che mi stava iniziando a piacere Penny ma probabilmente è solo l’effetto dell’alcol.

 

-Silvio!- sento strillare da qualche parte nel giardino. Io mi volto e vedo Remus seduto con la sua famiglia, Harry, James e Sirius che mi faceva segno con la mano di raggiungerli. 

 

-Come sta andando la prima festa targata Potter?- fa lui facendo ridere tutti

 

-Mi aspettavo un apparizione di Re Carlo all’inizio perciò diciamo che abbastanza noiosa- altri scrosci di risate. Io mi metto a sedere con molta fatica di lato a Teddy mentre Harry mi porgeva l’ennesimo bicchiere di Whiskey. Quando faccio per berlo la musica diminuisce il suo volume fino a spegnersi del tutto. Io fisso tutti per cercare chiarimenti quando Teddy si alza in piedi con un balzo e fa per aiutarmi a fare lo stesso

 

-Si va in discoteca!- strilla lui mentre io lo fissavo confuso -Tu vieni con noi no?- 

 

-Immagino di si- faccio io alzandomi. Dopo aver salutato i vecchietti io, Teddy, Penny e un piccolo gruppo di coloro che stavano ballando, prettamente donne, ci avviamo verso il cancello

 

-Tu mi devi ancora un ballo- Cloe spunta dal nulla provocandomi un micro infarto

 

-Stiamo andando in discoteca no?- faccio io dopo aver ritrovato il fiato -Sono un uomo di parola non preoccuparti- lei mi concede un occhiolino e un rapido bacio sulla guancia prima di superare il cancello della Villa e smaterializzarsi. Sento Penny sbuffare infastidita prima di imitare Cloe e sparire nel nulla. Alla fine gli unici ancora davanti al cancello eravamo io e Teddy

 

-Silvio, non preoccuparti- fa lui dopo il mio 25esimo tentativo di smaterializzarmi andato a vuoto -Rischi di spezzarti e non sei ancora pratico- io sbuffo molto nervosamente

 

-Me lo ha insegnato, Harry porca troia. So di esserne…. Aspetta, hai sentito?- un rumore forte di rami spezzati proveniente alle mie spalle mi blocca la frase in gola. Anche Teddy sembrava averlo sentito perché aveva estratto la sua bacchetta. 

 

-Sarà stato un anima…..- di nuovo non riesco a terminare la frase. Un raggio luminoso mi colpisce sul fianco e mi fa cadere a terra. Sembrava come se un coltello incandescente mi si fosse infilato e non voleva saperne di uscire. Poco prima di perdere i sensi noto che la maledizione si stava espandendo provocando altre ferite in altre parti del mio corpo. L’ultima cosa che vedo è il volto concentrato di Teddy che si chinava su di me sussurrando formule strane poco dopo il buio.

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Albusseverus1996