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Autore: terryoscar    27/04/2023    6 recensioni
AUTRICI ARPIE: Aizram_G e Terry Oscar
Con il capitolo di questa sera diamo inizio ad una breve, almeno nelle intenzioni, raccolta di one shot dedicate ancora alla gioventù del nostro beniamino, musa ispiratrice e motore delle nostre risate. Speriamo che siano gradite a tutti voi!
Buona lettura!
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Generale Jarjayes, Madame Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente un amico
 
 
 
Palazzo  Jarjayes, cinque anni dopo
 
 
 
TOC TOC TOC
 
Sento bussare alla porta del mio studio, ho fatto chiamare qui Nanny, purtroppo ho saputo della perdita di suo figlio e della moglie. Voglio farle personalmente le mie più sentite condoglianze.
"Avanti!"
"Signore, mi avete fatta chiamare?"
 
Osservo Nanny entrare, decisa come sempre, ma con un’aria afflitta. Non potrebbe essere diversamente, povera donna.
 
"Si Nanny, entra ed accomodati" Aggiungo indicato una delle poltrone poste davanti alla mia scrivania. Non posso non osservare Nanny, è distrutta, stanca ed affranta.
"Signore, cosa succede?"
"Nanny, ho saputo della dolorosa perdita che hai subito. Voglio dimostrarti tutta la mia vicinanza. Dimmi, c'è qualcosa che posso fare per alleviare il tuo dolore?"
"Ecco ... Signore, sono preoccupata per il mio nipotino, ormai è orfano, non ha ne suo padre e nemmeno sua madre ed io ... ecco è solo al mondo, non ha che me. Signore ..."
Osservo per bene Nanny, poi sorrido e rispondo tranquillo: "Portalo qui, Nanny. Sarà il benvenuto! Se non ricordo male ...... avrà circa l'età del mio Oscar"
"Voi ..... davvero mi permetterete di fare crescere qui mio nipote? Il mio Andrè?!" Domando piena di speranza, quasi sollevata. Forse il Generale è rinsavito!
“Certo Nanny! Crescerà qui, assieme a mio figlio Oscar! Sono certo che diverranno amici!”
"Ma ..... cosa ..... cosa avete in mente, Signore?" Domando perplessa.
"Mio figlio è circondato da femmine e non va affatto bene! Una figura maschile lo renderà più forte."
"Si ma ..... noi .... siamo solo dei .... servi, Signore"
"André riceverà la medesima educazione di mio figlio!"
"La medesima educazione? Cioè ..... Voi vorreste farlo studiare con Madamigella Oscar?"
"Tuo nipote crescerà accanto a mio figlio quindi verrà istruito dai medesi precettori."
"Oh Signore!! Grazie!!! Io davvero non so cosa dire ....."
"Ahhh ... Nanny fa preparare la camera per tuo nipote! ... Voglio che abbia la migliore del piano inferiore!"
"Si .... certo Signore! Provvedo subito! Però ..... dovrò andarlo a prendere, Signore!"
"Vai! Corri, corri! ... Lo voglio immediatamente qui! .... Ih ih ih ... che idea magnifica!"
"Si ...... subito Signore! Se permettete ..... prenderei un calesse ......"
"Calesse?! No, no! Fuori fa molto freddo e non voglio che il mio protetto si ammali. Fai preparare la carrozza."
"Si, grazie Signore. Allora io ..... vado. Con permesso" Faccio un inchino e mi allontano veloce dallo studio.
 
 
 
 
 
 
Dopo un'attesa di un paio di giorni, oggi finalmente Nanny farà ritorno a palazzo con il nipote. Ora non mi resta che avvisare Oscar.
Salgo le scale e raggiungo la sua stanza. Busso.

TOC TOC TOC
 
Sono china sui libri quando sento bussare alla porta della mia camera, mi volto e con tono deciso dico "Avanti".
La porta si apre e vedo entrare mio padre, in abiti quasi domestici, ovvero senza la sua uniforme.
 
"Oscar, devo parlarti!"
"Si Padre, come desiderate!"
Mi avvicino e con tono fiero e deciso domando: "Figliolo, ti piacerebbe avere un compagno di giochi?"
"Un compagno di giochi? In ..... in che senso, Padre?"
"Un amico con cui condividere i giochi, lo studio, le armi ..."
"Davvero? Avrò ..... un fratellino, forse?!" Domando tra l'entusiasta ed il preoccupato.
"Ehm ... si! Un fratello è ciò che ti serve."
“Forse ..... avrete un altro figlio? Io .... io ......."
"No, no! Tu sei mio figlio il mio erede e non mi serve nessun altro!"
Sorrido, quindi non mi metterà da parte. "Padre, credo di non capire"
"Vedi ..." mi accomodo sulla poltroncina di fronte a quella di mio figlio, continuo: "Nanny ha un nipote orfano, ha soltanto un anno in più di te ed ho pensato che potrebbe vivere a palazzo per farti compagnia."
"Un nipote? E .... com'è?!" Domando curioso.
 
Un nipote …. Un bambino, chissà, magari potrebbe essere simpatico, potrebbe giocare con me!
 
 
"Non lo so. Non l'ho mai visto ma so quanto basta: si chiama André Grandièr, è orfano e ha un anno in più di te. Cosa ne pensi?"
"Penso ...... che voglio provarlo prima di decidere se sarà un buon amico o meno"
"Provalo! Tanto sono sicuro che andrai d'accordo."
"E sia ..... gli concederò una possibilità!" rispondo felice.
 
Voglio vedere come sarà avere un amico, uno vero intendo. Finora non ho avuto nessun amico. Sole cinque sorelle che però non vedo mai …… e poi loro sono femmine ….. tutte pizzi, boccoli, merletti, fiocchi …….
 
 
 
 
 
 
Osservo mio nipote, seduto composto di fronte a me, con un'aria così smarrita.
"Andrè .... non fare così, vedrai che andrà tuto bene! Il Padrone non è poi così male, anzi!"
"Sig ... mi mancherà la mia casa, i miei giochi .... mio padre ...."
"Avrai nuovi giochi e nuovi amici. E poi ..... ci sarò io bambino mio"
Tiro su col naso e sussurro: "Non ho alcun ricordo di mia madre ma ….. mio padre mi manca moltissimo"
"Oh bambino mio, manca anche a me ..... non immagini quanto. Sniff ..." mi asciugo una lacrima, non posso piangere davanti a mio nipote, devo essere forte per lui.
"Nonna, io ….. mi sento tanto solo."
"A palazzo non sarai più solo. Avrai il compito di tenere compagnia all'erede del signor Generale, il Signorino Oscar"
"Com'è? Voglio dire, è simpatico?"
 
Vedo Andrè un poco spaventato, intimidito anche se un poco curioso di conoscere il signorino Oscar.
 
"Si. Ha un anno in meno di te .... ed è ..... solo, è un ..... un .... bambino solo." esito un attimo, indecisa se usare il maschile o il femminile. Temo di fare un gran pasticcio! Povero bambino mio, non sarà facile neppure per lui!
"Come solo?! Anche lui è orfano? Non ha nessuno come me?"
“Ma no! Ha cinque sorelle ma non le vede mai. Il Generale non vuole che le frequenti!"
"Non vuole che frequenti le sorelle?! Ma perché? Forse sono così brutte? Forse il Generale teme che suo figlio si spaventi?"
"No .... ecco .... lui ..... vuole che frequenti solo ..... maschi!"
 
Accidenti, e adesso cosa racconto ad Andrè? Accidenti al padrone ….. che pasticcio.
 
"Solo maschi? Che strano! ... Io desidero tanto avere un fratello o una sorella."
"Oh beh .... adesso ..... avrai il signorino Oscar con cui giocare e studiare! Il Generale vuole che tu abbia la sua stessa istruzione"
"Io avrò un’istruzione!? Dici davvero Nonna?"
"Si ....  dovrai impegnarti ovviamente, studiare, imparare ad usare le armi, andare a cavallo .... e dovrai giocare con il signorino Oscar .....  e siccome è di un anno più piccolo, dovrai prenderti cura di lui!"
"Io dovrò prendermi cura di un maschio?! Ma nonna, forse il Signorino non è in grado di badare a se stesso?"
"Beh ....  ecco .... Andrè .... vedi ..... il signorino ..... ecco ..... non è proprio un signorino ......." sussurro imbarazzata, prima gli spiego tutto e meglio sarà, per tutti!
Spalanco la bocca poi sussurro: "Forse si comporta come una femminuccia?"
"Ecco ..... in effetti ..... vedi ..... i padroni .... hanno avuto solo figlie .... sei figlie ..... tutte femmine ..... e quindi ......" lascio la frase in sospeso, come si fa a spiegare ad un bambino di sei anni cosa è passato per la testa del generale?
"Ora capisco perché il Generale non vuole che suo figlio cresca con le sue sorelle! Forse teme che suo figlio diventi come loro?!"
"Andrè .... primo te lo spiego e meglio sarà. Il Signorino è in realtà una Signorina, ma non lo sa e non lo dovrà sapere. Mi raccomando, è importante!"
Osservo Andrè, spalanca i suoi occhi, con sguardo tra il curioso e lo stupito.
"Cosa?! Ma nonna! Come può essere che una femmina non sappia che è femmina?"
"Ah Andrè, quando si tratta del Generale ..... tutto è possibile!!"
"Ma è matto?! Come è possibile convincere una femmina che è un maschio? ... Si, il Generale è matto!"
"Ma no!!! Andrè, non dire mai una cosa del genere!!!" aggiungo preoccupata, non posso controllare mio nipote, ma non posso permettergli di dire certe cose del generale.
"Ma io non ho mai sentito nulla di simile! Nonna, dimmi, è carina?"
"Oh si ...... credo che sia la più bella delle sei sorelle! Non credere, sono tutte molto belle .... ma Oscar ..... Oscar ha qualcosa di speciale. Ma lei ... lei non sa di essere una bambina, lei crede di essere davvero un maschio"
"Però ... che strani questi nobili!"
 
Vedo Andrè sorridere, in certi frangenti i bambini si adattano con una rapidità incredibile.
 
"Ih ih ..... si, in effetti ...... il Generale è un po' strano. Ma tu sarai bravo, vero Andrè?!"
"Ma certo nonna! ... Io sono bravo ... però ... mi manca mio padre! ... Sniff ..."
"Vedrai ..... ti mancherà sempre, ma imparerai a convivere con questo ...... e avrai altre persone al tuo fianco!"
"Mio padre mi mancherà sempre ..."
 
 
 
 
 
Palazzo Jarjayes


Con le mie sorelle sono in giardino a raccogliere fiori, all'improvviso udiamo lo scalpitio dei cavalli susseguito dal cigolio delle ruote di una carrozza, alzo la testa e dico: "Marianne sta arrivando qualcuno!"
"Non sapevo che oggi avessimo visite."
”Joséphine, sarà un nuovo precettore, visto che l'ultimo l'hai fatto praticamente scappare!"
"Ah ah ah….. Ma cosa dici?!"
"Ridi pure ma sappi che è mancato poco che scoppiasse uno scandalo!"
"Solo perché gli ho chiesto qualche lezione di geografia? Suvvia Marianne!"
 
 
"Jo, lo sai che la storia e la geografia sono materie che noi donne non possiamo apprendere?! ... Però ... aspetta! Sta arrivando nostro padre!"
"Ecco ….. a costo di litigarci, io pretendo di imparare le materie sconosciute!" afferro la mano di mia sorella. "Vieni con me!"


Vedo venirmi in contro le mie figlie e con tono affannato Joséphine mi dice: "Padre, anche se avrò un nuovo precettore, io ..."
Marianne continua: "Noi vogliamo apprendere la storia e la geografia!"
"COSA? No no no! Voi siete femmine!!! Non si può!"
Batto i piedi e continuo: "E invece si! Padre, a costo di rubare i libri, noi studieremo le materie che ci negate!"
"E invece no! Voi leggerete le Sacre Scritture, studierete dizione, ricamo e altre ..... altre cose da femmine!! E basta!" Sentenzio deciso mentre osservo le mie figlie.
 
Accidenti che carattere che hanno! La maggiore poi ….. prima la accaso e meglio è, di questo sono certo.
 
 
"Non è giusto! Padre, che Vi piaccia o meno, studieremo le materie proibite!"
"Uhmpf ..... solo tuo fratello potrà studiare la geografia ....... quindi taci e smettila di importunarmi!!"
"E va bene! Ma non lamentateVi se poi dalla Vostra biblioteca spariranno i libri!"
Marianne ribatte: "Jo ma come farebbe nostro padre ad accorgersene, visto che ci sono centinaia di testi!?"
 
La carrozza si avvicina sempre di più, fino ad arrestarsi a pochi passi da noi, sussurro: "Chi sarà?!"
"E' Nanny, ovviamente!! Ma cosa volete sapere voi! Su, filate in casa che fa freddo qui fuori!!!"
Il vetturino spalanca lo sportello, sbircio all'interno della vettura, mi accorgo che Nanny non è sola. "Sono curiosa di vedere chi è con lei."
Scendo dalla carrozza, aiuto mio nipote a fare altrettanto. Poi mi volto, vedo Jacques scendere. "Per favore, fai portare i bagagli di mio nipote nella mia stanza. E tu Andrè .... vieni con me, forza!"
Joséphine si avvicina e domanda: "Nanny, chi è questo bel ragazzino?"
"Oh, Contessina, è mio nipote, Andrè."
"Tuo nipote?! Però che bel bambino!"
"Si ...... Grazie Contessina. Su Andrè, saluta la contessina Joséphine!" Spingo delicatamente mio nipote verso la maggiore delle sorelle Jarjayes e sorrido. Dovrà conoscerle tutte, prima o poi.
Sono spaventato dall'irruenza della contessina, quasi mi nascondo dietro le gonne di mia nonna e sussurro: "Sono lieto di conoscerVi Contessina!"
"Uhm ...." Osservo per bene questo bimbetto, giro attorno a Nanny per vederlo meglio. "Dimmi Andrè, quanti anni hai?!"
" ... Sei ..."
"Uhm ....  e dimmi, vivrai qui? Con noi?!"
"Si. Il Generale desidera che io viva qui."
"Bene!! Quindi sarai il nostro nuovo compagno di giochi? Uhm .... potremmo studiarti per bene ...." Continuo ad osservare questo bimbetto, un poco più grande di Oscar, timido, imbarazzato.
Udiamo la voce grave di nostro padre: "André non è qui per voi! ... Sarà il compagno di giochi di vostro fratello Oscar!"
"Uff ...... e noi? Perché noi non possiamo avere un compagno di giochi?!"
 
Mia figlia Joséphine è una ragazzina impossibile, sempre a fare domande, sempre a pretendere. Ormai è quasi in età da marito, prima le trovo un pretendente e meglio sarà!
 
 
"Voi siete in cinque mentre vostro fratello è solo!"
"Potrebbe sempre giocare con noi anche lui, non trovate Padre?!" Domando irriverente.
"NO! I maschi non giocano con le femmine!"
"E chi lo ha deciso?"
"Come chi?! E' così e basta!"
"Siete un despota, Padre!" Rispondo mentre mi allontano di corsa, prima che mio padre mi tiri un sonoro ceffone. "Ci vediamo Andrè!! Ih ih! E ben venuto!"
"Grazie Contessina."

Vedo il Generale alterarsi e digrigna: "Le mie figlie hanno i migliori precettori di Parigi eppure Jo ... è così irriverente grunt ... riconosco che ha un brutto temperamento!"
"Signore .... non dite così, Ve ne prego!" Mi intrometto, non mi sono mai piaciuti i metodi educativi di Augustin. Ma una volta .... non era così!
"Ma l'hai sentita?! Joséphine è la ribelle di tutte le mie figlie!"
"Eh .... ci vuole pazienza, Generale. Ora, se posso, vorrei fare sistemare mio nipote ..... e magari fargli un bel bagno, così sarà pronto per conoscere il .... Signorino Oscar"
 
Lo scruto con attenzione, è un ragazzino timido e a modo. I suoi occhi verdi sono così limpidi e dolci, spero che questo ragazzino un giorno diventi saggio e maturo per essere in grado di affiancare il mio erede!
Faccio un passo in avanti e dico: "Avrai dei vestiti nuovi e da domani anche tu avrai dei precettori! ... Apprenderai tutte le materie e sarai istruito nell'utilizzo delle armi. I tuoi precettori saranno gli stessi di mio figlio!" Sentenzio.
"Io .... Grazie Signore ........" sussurro sempre più timido e spaventato.
Nanny sussurra: "Generale, siete un uomo nobile e generoso, grazie!"
"Vai Nanny .... Sono certo che tuo nipote sarà un ottimo amico per mio figlio! Cresceranno assieme!"
 
 
 
 
 
 
 
La nonna mi ha fatto un bel bagno, mi ha dato dei vestiti puliti e si è occupata di me. Mi ha fatto dormire nel suo letto, questa notte avevo degli incubi. Ed ora ..... sono pronto. Devo conoscere questo Signorino Oscar, che Signorino in realtà non è ma non lo sa. Chissà come sarà? Forse .... strano? Insomma .... una femmina che non sa di essere una femmina!!
 
Esco dalla stanza della nonna, seguo il corridoio e raggiungo la cucina. "Nonna ....." sussurro piano mentre le tiro un poco la gonna.
"Dimmi André!"
"Sono pronto Nonna ....... se vuoi ...... posso ..... posso ..... iniziare ad essere l'amico di .... del Signorino ..... insomma ....."
 
Vedo Andrè un poco imbarazzato, è un bambino socievole, solare e allegro. Purtroppo ora è anche spaventato, qui tutto è nuovo per lui.
 
 
 
 
 
Impugno la mia spada mentre comincio a percorrere di corsa lo scalone quando sento alle spalle la voce di Nanny: “Oscar vieni! … Voglio presentarti mio nipote!”
“Nanny!” Mi volto, osservo la nonna e, dietro di lei, un bimbetto. Mi colpiscono i suoi occhi verdi, lo sguardo dolce. Sorrido appena, lo raggiungo.
”Tu devi essere André! Tieni! Questa spada è per te!”
Vedo questo bimbetto dai capelli biondi, gli occhi azzurri come il cielo, il piglio deciso.
 
"Ma io ... non posso ... è troppo per me."
"Mio padre ha deciso che sarai il mio compagno di giochi! Come possiamo giocare se non hai una spada? Forza! Andiamo!" Poi lo osservo e sorrido: "Tu sai come si impugna una spada?"
"Mio padre me l'ha insegnato ma con una spada di legno."
“Beh, questa è una spada vera! Vedi …… c’è anche lo stemma della mia famiglia!”
“Questo?!” domando mentre indico una strana figura incisa sulla spada.
"Certo! Un leone a due code! È il nostro stemma!" Sorrido.
"Ma è troppo! ... Io non posso accettare."
"Devi ovviamente! Ed ora forza! Misurati con me!"
"Ma io ... e va bene sigh ..."
Sorrido, il nipote di Nanny mi piace! Sono contento. Credo proprio che sarà un buon amico!
Incrociamo le spade, mi accorgo che André non ha mai usato una spada.
"André, ti insegnerò io!"
"Dite davvero Signorino?!"
"Signorino? No no no. Io sono Oscar. Tu sei André. E noi siamo amici! E gli amici si chiamano per nome, e si danno del tu!"
"Ecco io ..." guardo timidamente mia nonna, sussurro: "Posso?"
 
Faccio un cenno con la testa, sono solo bambini in fondo.
 
"Dai André, andiamo!"
"Andiamo!"
 
 
 
 
 
Dalla finestra del mio studio sento giungere le voci allegre seguite dal tintinnio delle spade. Mi affaccio alla finestra, vedo il mio Oscar disarmare il giovane Andrè. Eh si, sono proprio orgoglioso del mio erede ma André dovrà essere all'altezza di Oscar!
Guardo con orgoglio mio figlio e sussurro: "Ecco la mia discendenza, il futuro di casa Jarjayes! ... Sono sicuro che Oscar mi darà moltissime soddisfazioni. Ma ….. ora che ci penso con lui non potrà finire il mio casato, in futuro dovrò trovare un buon partito! ….. Ma ….. mi chiedo chi avrà il coraggio di sposarlo, visto che farò di lui un maschio in tutto e per tutto?! ... Beh ... meglio pensarci dopo!"
 
 
 
 
Vedo Augustin osservare dalla finestra del suo studio nostra figlia Oscar giocare in giardino con il nipote di Nanny. Non l'ho ancora incontrato, questo bimbetto, ma a vederlo così ....
"Augustin ...... "
Sento la voce di mia moglie, mi volto, la vedo sorridere, nel suo abitino verde, con dei fiori, elegante senza essere eccessivo, i capelli appena raccolti con alcuni boccoli che le cadono.
Mi volto e rispondo: "Marguerite!"
"Sono contenta dell'arrivo di Andrè. Mi sembra un bel bambino anche se non l'ho ancora incontrato. Questa volta ..... sono felice della tua decisione"
"Mia cara ... le mie sono sempre ottime decisioni."
Sento la voce di mio marito, sorride appena, tutto convinto di se e delle sue idee.
"Ne sei proprio convinto?" Rispondo sospettosa.
Faccio avanti e indietro per la stanza, poi arresto il passo, guardo negli occhi mia moglie e continuo: "André ci serve! ... Quel ragazzino sarà il punto di riferimento di nostro figlio."
"Certo. Ma quando credi di dire a nostra figlia che è nostra figlia! Femmina!!!"
"FIGLIO! Oscar è mio figlio!"
"Figlia!!! Con la A. Femmina. Ti rendi conto che prima o poi lo scoprirà da sola ....  e lo capirà anche Andrè? E sarà peggio!!!"
"Marguerite, mi rendo conto che sei disfattista! Ma perché non mi comprendi?! Oscar è il nostro erede, nulla di più!"
"Oscar è una femmina! Come me! Come le sue sorelle. E prima o poi dovrai fare i conti con la realtà. Comunque sono felice che Andrè sia qui, si terranno compagnia assieme!"
"Ahhhh basta! Oscar è l'erede della nostra famiglia e come tale verrà allevato!" mi porto la pipa alla bocca e dopo aver tirato una boccata continuo: "Riguardo al futuro troverò una soluzione ... certo, il nome della famiglia dovrà perpetrarsi ma adesso non è il caso di preoccuparsi."
"Adesso non è il caso, concordo con te. Ma non potrai rimandare certe questioni ancora a lungo! Oscar è intelligente, quanto credi che ci metterà a comprendere che tra lei e Andrè ci sono alcune differenze ...... sostanziali?!" Mi avvicino a mio marito e lo guardo dritto negli occhi.
"Oh beh ... Oscar ha solo cinque anni e ... certe differenze, come tu le chiami, si manifesteranno tra non meno di  ... dieci anni. Ci penserò dopo!"
"Ah ah ah ah!! Povero caro ...... sei proprio ingenuo ..... sarai un grande generale ..... ma su certe questioni ...... Ah ah ah ah" Scoppio a ridere allegra, non può essere così ...... cieco!
Tiro l'ultima boccata, poso la pipa sulla scrivania e con tono stizzito ribatto: "Cosa hai da ridere?"
"Nulla caro .... lo scoprirai da solo! Ora voglio andare a conoscere Andrè!! A dopo mio caro .... a dopo! Ah ah ah"
"Grunt .... Le donne!"
 
Esco dallo studio allegra e sorridente, Augustin non vuole proprio capire ..... ma prima o poi la natura farà il suo corso .... e Augustin avrà la peggio!
   
 
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