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Autore: So_Vi_Potter    18/06/2023    0 recensioni
Eccomi tornata con la seconda storia di Crossover System! I nostri portali preferiti sono tornati a rovinare la giornata alla carissima Sofia. Riuscirà la nostra amica a sopravvivere ad assassini, avventure e animali parlanti?
Genere: Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 10 - Il secondo anno finisce (ma non le nostre avventure)

 

Fine anno. L’ultimo giorno di scuola erano tutti vestiti al loro meglio, pronti per le vacanze estive. Io indossavo un paio di pantaloncini di jeans sfilacciati sotto, che secondo Susan mi stavano maledettamente bene. Bonnie aveva una minigonna e un top, ma non che lei avesse motivo per nascondere il suo corpo. Audrey era vestita come se avesse dovuto correre i cento metri piani. Susan indossava un abitino corto davvero molto carino, viola e azzurro con ricamati dei fiori. Daragon, dall’altro lato della sala, indossava una maglietta larga rossa e un paio di pantaloni dorati. Era orgoglioso di essere Grifondoro, a quanto pareva. Alcuni indossavano abiti parecchio strani, come l’anno prima, ma nessuno era troppo vistoso. Indossammo ancora le spille con le gemme, stavolta due, e quelle emisero ancora un debole luccichio.

Sentivo il peso del mio arco sulla spalla e sapevo che non appena ne avessi avuto bisogno sarebbe diventato visibile e tangibile, pronto per essere afferrato e utilizzato.

Sentivo la mia mano bionica, ricoperta di pelle per sembrare reale. Ci avevo messo molto meno ad accettare la mano che non la spalla, il che mi fece rabbrividire. Ormai mi stavo abituando alle mutilazioni. Il pensiero corse alla mia mano, abbandonata per terra in quella grotta. Bleah. Mi costrinsi a restare attenta alle istruzioni che la preside ci stava fornendo, le stesse dell’anno precedente.

Pochi minuti dopo, io e Susan stavamo trascinando i nostri bauli giù dalle scale. Accidenti, avevo scordato quanto pesava il mio bagaglio! Decidemmo di usare ancora la Forza e li trascinammo tenendoli sollevati di qualche millimetro. Ora pesavano molto meno. Li portammo fino alla stazione, dove vennero caricati sul treno. Salimmo anche noi e ci trovammo uno scomparto. Daragon passò a salutarci e io non potei fare a meno di pensare quanto fosse cambiato dall’anno precedente, quando mi chiamava Sanguemarcio e quando ci menavamo… Ora era meno maleducato, più gentile… ci teneva di più a noi. A me. Solo all’inizio dell’anno non l’avevo creduto possibile, ma era successo. E, per qualche motivo strano e misterioso, anche io tenevo di più a lui, anche se Susan avrebbe dovuto lottare per anni per riuscire a cavarmelo di bocca. Non le avrei dato soddisfazione. Non ancora. E soprattutto non l’avrei ancora detto a Daragon, non finché non me l’avesse detto lui per primo. E l’avrebbe fatto dopo molto, moltissimo tempo.

Mi addormentai e mi svegliai alla stazione, appena prima di dover scendere dal treno. Trascinai giù il baule, stavolta senza usare la Forza perché c’era troppa gente. Il fatto è che, mentre cercavo di farlo scendere dal treno, mi scivolò e mi cadde addosso, facendomi perdere l’equilibrio. Dove caddi? Provate ad indovinare.

- WHOA! - sentii, mentre qualcuno dietro di me mi afferrava per le braccia e mentre il mio bagaglio finiva a testa in giù sulla banchina.

Mi sentii arrossire mentre Daragon mi rispingeva in piedi. Mi spolverai la maglietta, in imbarazzo, mentre lui mi guardava.

- Cosa stavi cercando di fare? Almeno fatti aiutare, no?

Afferrò il mio baule da un lato e io lo afferrai dall’altro.

- Scusa, Susan era già impegnata con il suo…

Lui sorrise.

- Non importa, io avevo già scaricato. Stavo venendo a salutarti…

Ci misi qualche secondo di troppo a realizzare che aveva detto “salutarti” e non “salutarvi” e cercai di evitare di guardarlo negli occhi per evitarmi ulteriore imbarazzo.

- Be’, ciao, allora…

- Ci vediamo l’anno prossimo!

- Sì, cadendo in un altro portale!

Recuperai la gabbia di Lord (che, per chi se lo fosse scordato, è il mio gufo) e trascinai il baule fino alla mia famiglia, che mi aspettava.

- Sofiiiiii, chi era quel tizio? Non è il tuo ragazzo, vero? Dai, dimmelo…

Fantastico, ci mancava solo mia sorella Irene con tutte le sue domande… a volte è peggio di Susan.

- Non è nessuno, solo un amico - tagliai corto, seccata.

- E allora perché sei diventata tutta rossa quando ti ha preso?

- Ire, dai…

- E c’è una novità!

- Ah sì?

Irene mi sventolò una busta sotto il naso, contentissima. Io riconobbi il sigillo di Hogwarts.

- Sei stata ammessa a Hogwarts?!

- Sì!

Le diedi il cinque, contenta. Probabilmente lei e Susan avrebbero fatto squadra per farmi fidanzare con Daragon, ma in quel momento ero troppo contenta che la mia sorellina sarebbe venuta a Hogwarts con me. Ci avviammo verso l’aeroporto per tornare in Italia, dirette verso le vacanze.

 

FINE

(e spero che vi sia piaciuto).

Ci rivediamo in Crossover System 3!

Sofia chiuse il computer. Aveva appena terminato di raccontare il suo secondo anno a Hogwarts. Uscì dalla sua stanza, ricordando le avventure vissute e le relazioni intessute. Ora toccava al terzo anno, gli intrighi, i salvataggi e gli incroci di epoche e storie. Ora toccava alla terza storia.

ANGOLO AUTRICE:
Ciao, spero che questa seconda storia vi sia piaciuta... Lasciate una recensione per farmi sapere! (Guardate che conto che lo facciate!)
Presto arriverà la terza storia, promesso!

So_Vi_Potter

 
   
 
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