Solo, sconfitto, desolato.
Il sergente Derek Westbrook lasciò scivolare le piastrine dei suoi compagni e fratelli d’armi: Truck, Grinch, Sandman.
Tutti morti.
Non capiva perché fosse ancora vivo.
Per sua fortuna la guerra non era ancora finita. Nonostante Makarov fosse stato ucciso e la pace dichiarata tra le nazioni, alcuni gruppi di ultranazionalisti russi continuavano con la loro crociata sia sul territorio americano che in Europa.
Aveva ancora la possibilità di offuscare i suoi pensieri con il dolce rombare delle armi.
“Sergente Westbrook?”, domandò qualcuno.
L’uomo si alzò, lanciò un’ultima occhiata alle piastrine. Ormai non si poteva fare niente per i morti, soltanto vendicarli.
“Chiamami Frost.”