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Autore: Shireith    26/08/2023    1 recensioni
Ma la testa trova sempre una spaccatura da cui sbirciare nello spazio dove si annidano tutte le sue paure, e per quanto Shiho ci provi, è come se la felicità non potesse durare più di un battito prima che la carne si faccia di nuovo cosa viva per mangiarla da dentro.
[Shinichi/Shiho]
‣ Sei spaccati nella loro relazione scritti per la #CoAiWeek2023.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'CoAi Week(s)'
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Atto secondo


02. disaster

 «Ce n’è ancora un po’?»
 «Di caffè o di fondotinta?»
 La risata di Shinichi in risposta è puramente canzonatoria, ma non sembra avere particolare effetto su di lei.
 «Non ti farebbe male coprirti quelle occhiaie.»
 «Stai benissimo anche tu.»
 Shiho gli scocca un’occhiata sornione da sopra la spalla e Shinichi si domanda se lei sappia che dopotutto è la verità. La sua capacità di apparire impeccabile anche nella peggiore delle ipotesi è ammirevole, per quanto preoccupante.
 Shiho si sofferma ancora una volta sul suo riflesso nello specchio, apparentemente soddisfatta. Gli si fa vicino senza che lui sia capace di staccarle gli occhi di dosso.
 «Se non vuoi», tenta lui, «siamo ancora in tempo per inventarci una scusa.»
 Pochi centimetri li separano e Shinichi può vedere il movimento degli occhi di Shiho che si alzano al cielo, le sue mani impegnate a sistemargli la cravatta più per tenersi occupata che per rimediare a un effettivo errore. «Te l’ho detto, non è un problema.»
 Shinichi si stringe nelle spalle, inseguendo un pensiero che assume la forma di una patetica scusa non appena gli dà voce. 
 «Non è esattamente la cosa più romantica del mondo passare le vacanze a una festa organizzata dal distretto di polizia.»
 «Perché il tizio trovato morto in mutande era romantico?»
 Shinichi schiocca la lingua. È successo solo… una volta? Due? No, in effetti no: è successo spesso, più spesso di quanto non voglia ammettere. È imbarazzante, davvero, la quantità di sfortuna che ha.
 Ma da quando stanno insieme, è successo solo una volta.
 Shiho piega la testa di lato. «Devo riconoscerlo, però», aggiunge, «che era la prima volta che mi capitava di vedere qualcuno essere ucciso mentre faceva la pipì.»
 E non ha bisogno di sapere quante volte è successo a lui. (Shinichi non sa se conti nella lista di persone uccise mentre facevano la pipì, se il tizio in questione doveva ancora slacciarsi i pantaloni. Pensa di no, ma è difficile da dire senza molti precedenti di sorta.)
 «Poteva andare peggio. Poteva non essere pipì.»
 C’è qualcosa di stranamente divertente nell’immagine che gli si presenta in testa che Shinichi non può fare a meno di scoppiare a ridere alla sua stessa battuta – e Shinichi sa che sfiora il patetico, ma sa anche che gli sta bene così non appena vede che fa un certo effetto anche a Shiho. Non è una che si arrende così facilmente, ma Shinichi è sicuro di vedere un sorriso malcelato danzarle sulle labbra per il tempo di un battito. 
 «Mi farò perdonare, te lo prometto.»
 «È quello che hai detto anche l’anno scorso.»
 «Non ho detto che mi sarei fatta perdonare quest’anno.»
 Per un attimo, una parte di Shinichi teme che Shiho possa strangolarlo con la cravatta – con affetto, o come monito, al massimo – ma l’attimo passa e Shinichi è ancora vivo. Shiho si gira e lo lascia lì, il ticchettio dei suoi passi sul pavimento che scompare piano piano.
 «Ti aspetto in macchina.»
 Shinichi non si fa intimorire – sa che sarà una serata indimenticabile.
 
 
 I disastri, dopotutto, contano come esperienze indimenticabili. 
 Giusto? 
 In sua difesa…
 «Come potevo sapere che qualcuno sarebbe stato ucciso in una stazione di polizia?»
 «È la prima volta che succede, in effetti. Ed è la prima volta che sei stato invitato.»
 Dietro le spalle di Takagi, Shiho contrae le labbra in un ghigno così familiare che per Shinichi è come uno schiaffo in faccia. 
 Shinichi incassa il colpo conficcando la testa tra le spalle. «Grazie, Takagi»
 C’è stato uno scandalo nell’università per cui lavora Shiho. Il suo (ex) capo è stato licenziato per aver inviato foto sconvenienti alla persona sbagliata. Shinichi l’ha presa in giro per circa un mese prima che la cosa smettesse di essere divertente, ma Shinichi si è goduto ogni minuto. Un uomo che tradisce la moglie con la sua segretaria – e Shiho dice sempre che è lui il folle per aver scelto una carriera in cui scandali matrimoniali e amanti gelosi sono all’ordine del giorno.
 Ma questo?
 Questo le batte tutte.
 «Dimmi, per l’anno prossimo», dice Shiho una volta che sono di nuovo soli, «un Babbo Natale morto, forse?»
 Shiho piega le labbra in un sorriso sempre più ampio. Shinichi le stringe quasi fino a farle scomparire. Ha sempre saputo a cosa andava incontro nel momento stesso in cui si è reso conto di essersi innamorato di lei, ma a volte – solo a volte – non gli dispiacerebbe avere l’ultima parola.
 
   
 
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