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Autore: ValeAlcazar    27/08/2023    5 recensioni
Una ff scritta con Manu Roja spin off della Sequenza estiva e realizzata per il compleanno di Andre'
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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ALLA SCOPERTA DI NOI Seconda parte Spin off Le stagioni del cuore Sequenza estiva Passarono un paio di giorni, mentre erano in centro a fare la solita passeggiata per portare la piccola Carlotta sulle giostre situate nella piazza principale, Oscar fece ritorno nella bottega dell'antiquario per cercare il regalo per Andrea. "Buonasera Madame, che piacere rivedervi. Capitate a proposito, se non foste venuta voi qui da me mi ero ripromesso di venirvi a cercare." "Buonasera a voi Monsieur, il piacere è mio. Innanzitutto non vi ringrazierò mai abbastanza per il dono del prezioso volumetto...è stato molto gentile da parte vostra. Scusate, ma avete detto che sareste venuto a cercarmi?" "Sì è così. Vedete Madame sistemando il resto delle scatole nel retrobottega mi sono ritrovato tra le mani un altro libricino. Mi sono reso conto aprendolo che risale al 1700 e che forse avrebbe potuto suscitare il vostro interesse...venite ve lo mostro. Eccolo, anche questo è ben conservato come vedete. Oscar, prese delicatamente quel volumetto, dalla semplice copertina nera, apertolo, in mezzo alla prima pagina ancora si leggeva una scritta in una chiara e bella calligrafia corsiva, un nome André Grandier Oscar ebbe un tuffo al cuore, non era possibile che in così pochi giorni avesse trovato, quasi per caso, i due importanti diari che non si era nemmeno sicuri esistessero veramente e che chissà per quale forza del destino fossero arrivati fino a loro proprio in quel momento le testimonianze legate alla storia della famiglia di cui era discendente. Adesso non le restava che dedicarsi a quel "Journal" come appariva sulla copertina prima del nome di chi apparteneva. "Monsieur, non sapete quanto vi sia grata, sono pagine che non avrei minimamente pensato di trovare e leggere." Questa volta Oscar non lo sfogliò, avrebbe scoperto Andrea il suo contenuto. Lo fece confezionare e lo pose dentro la borsa, non avrebbe detto niente al marito essendo il suo regalo di compleanno. I giorni trascorsero tra escursioni nelle vicine colline, cavalcate nei dintorni e passeggiate al fresco della sera in centro del piccolo borgo. Finalmente arrivò il giorno tanto atteso...il compleanno di Andrea. Quella mattina si alzò all'alba, preparò la tavola per la colazione, poi tornò in camera si sedette al bordo del letto, lo guardava innamorata mentre Andrea dormiva ancora beatamente. Gli accarezzò la testa affodando la mano tra quei ricci neri, morbidi e lucenti. Andrea a quel tocco si mosse, aprì gli occhi e le sorrise. "Buongiorno signora Grandieri." "Buongiorno e buon compleanno amore mio." si abbassò per baciarlo. Nel frattempo anche la piccolina si era svegliata e con i suoi gridolini festanti salì sul letto abbracciando e baciando il padre. "Babbo, babbo, auguri." Era stata Oscar a dire alla piccola, la sera prima mettendola a letto, che appena alzata doveva fare gli auguri al padre. "Grazie tesoro mio." rispose Andrea stringendola al petto sotto lo sguardo dolce della moglie. "Dai pigrone, alzati che la colazione ci aspetta." lo canzonò Oscar ridendo prendendo la figlia in braccio e portandola con lei in cucina. Dopo la colazione tra una risata e una coccola Oscar andò in camera per prendere il regalo da dare ad Andrea. "Cosa mi hai preso? Non dovevi farmi necessariamente un regalo, tu, il tuo amore e Carlotta siete il mio più bel regalo per il resto della mia vita." "Non immagini neanche cos'è. Non potevo non darti questo regalo e tra poco scoprirai il perché...dai, aprilo!" incalzò impaziente Oscar Con un sorriso divertito Andrea scartò il pacchetto, guardò il volumetto girandoselo tra le mani, quando si decise ad aprire la prima pagina, sbarrando gli occhi increduli lesse con un filo di voce il nome posto al centro della prima pagina "Andrè Grandier" Rimase imbambolato per qualche attimo poi disse "È proprio quello che penso Oscar?" "Sì. Non potevo crederci neanch'io quando l'antiquario me lo ha mostrato qualche giorno fa. Stavolta non l'ho sfogliato, voglio che sia tu a scoprire cosa c'è scritto." "Grazie amore mio, grazie davvero." "Siamo stati fortunati che in così breve tempo abbiamo trovato entrambi i diari e dallo stesso antiquario. Poi ti racconterò dove li ho trovati." promise Oscar "Questa vacanza e questo compleanno rimarranno stampati nella mia memoria." "Allora...oggi voglio trascorrere questa bellissima giornata con voi, al diario penserò domani, tanto non scappa, ormai è in mano nostra. Dai prepariamoci per uscire. Andando in giro con Carlotta ho scoperto un ristorantino caratteristico, ho già prenotato." "Bene, andiamo a prepararci piccolina?" esortò Oscar "Sììììì" fu la risposta della bimba saltellando gioiosa sotto lo sguardo divertito di Andrea e Oscar Durante il pranzo Oscar raccontò quello che l'antiquario aveva fatto e che quando trovò il secondo diario aveva pensato di rintracciarla sicuro potesse interessarle. La giornata trascorse serenamente tra i festeggiamenti e dedicandosi l'uno all'altra felici di essersi trovati in quel borgo al momento giusto. Per concluderla, Oscar tornando a casa, volle fermarsi in una pasticceria per comprare un dolce e continuare i festeggiamenti per la gioia della piccola Carlotta che a cavalcioni sulle spalle del padre canticchiava felice. Dopo la cena Oscar chiese ad Andrea di accomodarsi nel portico e di aspettare lì, lei e la piccola Carlotta andarono in cucina. La piccola si stava divertendo insieme alla madre a posizionare le candeline sulla torta, ogni tanto tuffava il suo ditino nel dolce per poi leccarselo facendo facce buffe a cui Oscar non riusciva a trattenere una risata. Dopo averle accese si diressero verso il portico cantando la canzoncina di auguri. Dopo aver spento le candeline e togliendole dalla torta, Andrea notò le impronte che la loro piccola peste aveva lasciato, guardò Oscar che ridendo fece spallucce, prese la bimba in braccio posizionandola sulle sue ginocchia ridendo immaginando la scena. Quella bellissima giornata era arrivata alla sua conclusione, era tempo adesso di mettere a letto la piccola che si era addormentata tra le braccia di Oscar con il visino sporco di cioccolato e dedicarsi un po' a loro due. La mattina seguente Andrea, dopo colazione, uscì per recarsi in centro dall'antiquario, voleva ringraziarlo per aver donato ad Oscar il taccuino del Generale Jarjayes e per aver conservato il diario di André Grandier, pensando addirittura di cercarla personalmente, per farglielo avere. Entrò nel piccolo negozietto ricco di libri, Andrea affascinato pensò: <>. Scorse l'antiquario al bancone, si avvicinò e con garbo si presentò "Bonjour mousier, mi chiamo Andrea Grandieri, sono il marito della signora a cui qualche giorno fa ha donato il taccuino del Generale De Jarjayes e venduto il diario di André Grandier. Non può immaginare che grande regalo ci ha fatto e che aiuto ci ha dato con quei diari. La ringrazio dal più profondo del cuore...posso farle una richiesta?" "Bonjour a lei mousier Grandieri...Jean-luc, mi chiami Jean-luc. È stato un grandissimo piacere potervi aiutare anche se il merito non è propriamente mio. Quando sua moglie ha trovato il diario dei De Jarjayes era visibilmente commossa, poi mi ha spiegato e quando ho trovato il secondo diario, una volta capito che era dello stesso periodo ho pensato che poteva interessarle ma non credevo fossero collegati alla stessa famiglia. Ad ogni modo sono felice che abbiate trovato ciò che cercavate. Se posso mousier, vi aiuto volentieri...cosa vi serve?" "Le lascio il mio indirizzo e il mio numero di telefono, se dovesse trovare qualche altra cosa di quel periodo o della famiglia De Jarjayes, quadri, libri che vanno dalla metà del 1700 ai primi del 1800, potrebbe cortesemente avvisarmi?" "Sarò ben felice di farlo mousier Grandieri." Dopo aver ringraziato ancora una volta l'antiquario fece rientro a casa, prese il diario e sistemandosi nel portico iniziò a leggerlo. Lo aveva lasciato in camera senza aver letto una sola riga perché voleva trascorrere il suo compleanno insieme ad Oscar e alla piccola Carlotta...adesso era curioso di sapere cosa contenevano quelle pagine. Sfogliò con cautela, per il timore di rompere quel sottile filo di segretezza dei pensieri di André e la voglia di sapere cosa vi fosse scritto tra quelle pagine. Aprì il diario ed iniziò a sfogliarlo ********** Anno domini 1769 Da poco Oscar ha preso il comando delle Guardie Reali al servizio di Sua Maestà, Re Luigi XV . La sua vita da militare come desiderava suo padre è iniziata, so che farà un ottimo lavoro. La sua tempra combattiva, la caparbietà e il suo senso del dovere mi portano a pensare che sarà un ottimo Capitano delle Guardie Reali, anche se io avrei preferito avesse fatto un'altra scelta, non la condivido ma la rispetto. Io sarò al suo fianco e farò di tutto per proteggerla da tutto e da tutti. Il Generale mi ha messo accanto a lei per questo compito e lo farò senza fatica alcuna. L'appoggerò e sosterrò quando sarà necessario farlo, ma sarò pronto anche a consigliarla e ad affrontarla se lo riterrò opportuno in caso stia sbagliando a valutare il pericolo. ********** Andrea continuò a sfogliare il diario...non era aggiornato giorno per giorno. Vi erano lunghi periodi di assenza, probabilmente, pensò Andrea, per i compiti che aveva come attendente alla Reggia al fianco di Oscar François. Erano per lo più notizie sulla vita di Corte, che Oscar mal sopportava, perchè a suo dire covo di malelingue e di complotti, dei suoi sforzi per cercare di captare notizie per sventare qualche pericolo ai danni dei nuovi Sovrani, soprattutto riguardanti la Regina, mal vista perché giovane, inesperta a volte ritenuta dal carattere superficiale e soprattutto austriaca. Ma scriveva anche dei battibecchi affettuosi che aveva con la nonna ed episodi di vita quotidiana a Palazzo Jarjayes Poi trovò uno scritto diverso da tutto quello che aveva letto fino a quel momento. ********** Più passa il tempo e più mi rendo conto che l'affetto che provo per te Oscar sta mutando. Non posso avere altri sentimenti che non siano d'affetto fraterno e di amicizia nei tuoi riguardi, ma so per certo che sono più intensi quelli che provo in questo momento. Non posso amarti, non devo amarti, eppure il mio cuore batte all'impazzata anche solo ad un tuo sguardo. Lo starti accanto mi rende la persona più felice del mondo. Se questo è Amore, lo custodirò dentro di me. Ti amo Oscar e sempre ti amerò. ********** Andrea leggendo quelle poche righe non riuscì ad andare avanti. Chiuse il diario e rimase con lo sguardo perso nel vuoto. Gli sembrò di violare quei pensieri che André aveva lasciato su quei fogli. Oscar, rientrando dal portico con la figlia, lo guardò e notò il suo sguardo perso nel vuoto, non sapeva cosa il marito avesse letto, si avvicinò a lui poggiò una mano sulla sua spalla e gli chiese "Andrea amore, che ti succede?" Lui sembrava non averla sentita, si era estraniato dal mondo circostante. "Andrea, che hai? Mi stai mettendo paura...che hai letto sul diario? Ti prego rispondimi!" Andrea alle domande della moglie si ravvide "Tranquilla amore mio, niente di grave." Avvicinò il diario verso di lei e anche Oscar con timore aprì quelle pagine e lesse il suo contenuto. Si rese conto che André aveva iniziato ad amare la sua antenata e come in una promessa fatta, nessuno avrebbe mai saputo quello che provava per lei. Capì che non sarebbe stato facile per lui provare quei forti sentimenti e tenerli nascosti. I due ragazzi decisero che per il momento era abbastanza...avrebbero continuato più tardi, dovevano metabolizzare quello che avevano solo ipotizzato ma che adesso era chiaro e reale. Quella sera stessa godendosi la frescura della sera sotto al portico Andrea riprese in mano il diario. Continuò da dove aveva interrotto. Tra le annotazioni di vita quotidiana, André lasciava su quei fogli lo struggimento del suo cuore per quell'amore che doveva rimanere nascosto a tutti i costi agli occhi del mondo, compresa la sua amata. Un altro di quei versi attirò l'attenzione di Andrea ed Oscar. ********** Il mio cuore ha perso mille battiti Oscar, quando ho visto e letto nei tuoi occhi l'amore che provi per Fersen..Dimenticalo, non immagini quanto soffro, vorrei gridarti che sei la mia vita. Ti amo Oscar ********** Andrea e Oscar si guardarono "Oscar François era innamorata di un altro uomo? Fersen? Quel Fersen? Non era quello che si diceva fosse l'amante della Regina Maria Antonietta?" chiese Oscar "Sì, credo si parli di lui." rispose Andrea "Ora capisco il dolore di André nelle sue parole. Fersen era un Conte, un nobile, lui un semplice attendente, un servo. Non avrebbe avuto nessuna chance con lei Quindi prima di André, Oscar François si era già innamorata." riflettè Oscar con un filo di voce Continuarono curiosi nella lettura sperando di saperne di più. ********** Una visione celestiale è apparsa stasera davanti a me Splendida, un raggio di sole nel tuo abito da sera. Meravigliosa creatura che irradia grazia e bellezza Una profumatissima rosa delicata ma contornata di spine Mi strazia il cuore che tu lo abbia fatto per lui. Non si accorgerà mai che donna unica e speciale sei. Amami e saprò amarti come meriti ********** Leggere quelle righe e sapere che Oscar François aveva indossato un abito da sera probabilmente per il Conte Fersen lasciò senza parole i due ragazzi. Dopo un attimo di sbigottimento ripresero la lettura del diario ********** La tua lontananza mi sta annientando. Non mi perdonerò mai per quello che ti ho fatto. Il mio compito era di difenderti, e non sono riuscito a proteggerti dal mio folle amore. Non avrei mai immaginato di confessarti i miei sentimenti in quel modo ma immaginarti lontana da me mi fa male da morire. Te ne sei andata per stare da sola...lo capisco ma non allontanarmi dalla tua vita. Perdonami se puoi. Ti amo Oscar. ********** Glielo aveva confessato quell'amore, a leggere quei versi, in modo irruento e disperato. Chissà cosa era successo? Continuarono a sfogliare trovando altri versi. ********** Vedo uno sguardo nuovo quando mi guardi. Quanto vorrei fosse amore. Dimmi che mi hai perdonato amore mio Finché potrò voglio vedere il tuo amore per me nei tuoi occhi. Non so per quanto ancora posso guardare il tuo bellissimo viso, i tuoi occhi blu come il mare e i tuoi meravigliosi capelli che come fili d'oro puro librano liberi al soffio del vento. Ogni attimo passato a guardarti lo fisso nella memoria per ricordarlo quando il buio si farà perenne. Ti Amo Oscar. ********** Vi erano pagine e pagine di versi dedicate ad Oscar. Era riuscito tramite un nuovo amico ad arruolarsi nei soldati della Guardia e seguire così la sua Oscar anche se gli aveva detto di non volere più che lui si occupasse di lei. André annotava anche le giornate trascorse in caserma e qualche avvenimento che preoccupava non poco per la grave situazione che si stava prospettando per le sorti della Francia. L'ultima nota scritta da Andrè risaliva proprio ad un paio di giorni prima dello scoppio della Rivoluzione...il giorno prima della sua morte. ********** Vivo queste note la mattina del 12 Luglio 1789 Ieri il Ministro Necker è stato costretto a dimettersi ed è stato sostituito da un uomo, noto per la sua decisa opposizione alla causa popolare. La folla si è radunata un po' ovunque, ma soprattutto nel parco del Palazzo Reale. Tutti hanno cercato di procurarsi delle armi. Ci sono stati degli scontri a Place Vendome che è presidiata dagli uomini della Royal Almond, scontri che hanno provocato diversi feriti. C'è stato anche un morto nel Giardino dell Tuileries. La città vive nella paura e nell'incertezza. E l'alba del nuovo giorno che sta nascendo, forse ci riserverà altri disordini e nuove violenze. ********** I ragazzi erano, un po' alla volta, riusciti a leggere tutto il diario di André. Oscar era commossa dai versi scritti da André per Oscar. Si ricordò della nota scritta dal Generale, quando uno dei sottoposti di Oscar era andato ad informarlo della loro morte. Aveva detto che si erano uniti la sera prima e si erano giurati amore eterno. Il ricordo la rese triste tutto ad un tratto...trovare l'amore e perderlo nello stesso momento. Andrea vide la moglie con gli occhi lucidi e lo sguardo triste "Oscar amore mio, che ti succede?" "André ha amato Oscar per tutta la vita, sperando che anche lei lo ricambiasse e proprio quando l'amore finalmente li ha uniti la morte li ha portati via." "Amore mio, loro vivono insieme felici in noi. Racconteremo la loro vita e li faremo rivivere amandoci come si sono amati loro." "Sì, lo faremo." Era tempo di tornare a casa. Avevano trovato i due diari che raccontava parte della loro storia e delle loro origini. Avrebbero informato il Professor Grassi Mariani e la professoressa Yvette Fournasier. Era il momento di approfondire le loro ricerche e scoprire qualcosa di più.
   
 
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