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Autore: _Alcor    06/12/2023    7 recensioni
Quando Ashley riceve la possibilità di tornare indietro nel tempo per impedire la morte della sua migliore amica, la afferra senza esitazione. Ma deve riuscirci nei minori tentativi possibili, perché ogni reset le strapperà una parte della sua umanità.
Eppure, si dice, diventare un demone pur di salvare quella ragazza non sembra così male.
{ho un debito creativo enorme verso il kagepro | e per la cover di fight song di Izuru | angst&loop temporali}
Genere: Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Warden of humanity'
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Da capo.
[Warden of humanity]

Ashley rimane impalata sull’entrata della galleria ferroviaria, lo sguardo smarrito scende al terreno ghiacciato come se si vergognasse di non ricordare a cosa mi riferisco. Prende un respiro e alza la testa di scatto, i ciuffi rossi le ricadono sugli occhi. «Bene! Tipo, non ci speravo con quel palazzo volante e tutto.»

Si gratta le guance e arrossisce, ma non mi guarda.

Congelo il sorriso sulle labbra per non preoccuparla, non è colpa sua. «Beh, a tra un mese!»

Lei annuisce. «A tra poco!»

Faccio appello alla mia autorità di Guardiana, il palmo si accende di azzurro. Ashley si scolorisce, frammenti di luce viola si staccano dal suo corpo e si condensano nel mio palmo sotto forma di einheri.

La pietra è una collezione di fratture così profonde che è un miracolo che non mi si polverizzi tra le mani. La rigiro, sotto il cristallo l’elettricità di Garuda scorre e trattiene i pezzi perché non si stacchino. Non mi sbagliavo.

La stella trema, richiamata dal legame con Ronye. La trattengo. Se la lasciassi schizzare in cielo da lei, con tutta probabilità si frantumerebbe prima di arrivare a destinazione. Espiro, con ordine…

Vanno chiusi gli strappi che collegano il mondo agli strati dimensionali inferiori, cambiata la logica stessa per giustificare la caduta di un edificio su una cittadina e la presenza di individui con poteri esper. Mi toccherà riscrivere la storia mondiale o inserire qualche società segreta assurda, conviene rileggersi le teorie complottiste maggiori per decidere quale avverare.

Finire il lavoro entro il mese sembra un miraggio, improvvisamente.

Premo l’indice sull’einheri, la pietra si apre come un fiore di loto fin troppo fragile. La punta adibita all’ego è nera e screziata di un solo puntino bianco, pulsa elettricità. La sfioro, la coscienza di Ashley dovrebbe trovarsi qui. Il dito mi si intorpidisce, anche la maggior parte degli errori si è concentrata qui a quanto pare…

Quella della memoria è a pezzi. Cerco qualcosa di salvabile, ma giusto la punta che contiene le variabili ereditate dai genitori è in uno stato accettabile. Torno al puntino bianco, gli do un colpetto con l’indice. Si scastra dalla sua posizione e lo afferro, lo ripongo con cura nella tasca della camicia.

Prima di mettere una pezza su tutto, Garuda mi deve parecchie spiegazioni.

Richiudo la mano, i petali del fiore scivolano e tornano al loro posto. Lascio andare l’einheri. La pietra pulsa, tempo un battito di ciglia e al suo posto c’è di nuovo la spilungona rossa. Un sorriso obliquo le arriccia le labbra, allarga le braccia. «Un’udienza privata con la Guardiana dell’umanità, quale onore!»

«Finiamola con la sceneggiata.» Il tono mi esce più velenoso di quanto avrei voluto, mi mordo il labbro inferiore e conto fino a tre. Garuda attende, senza fretta. «Questo lieto fine è stato fin troppo facile.»

Il sorriso si fa aguzzo. «Non ho sentito né la stupida né Rho lamentarsi.»

«Stai sentendo me farlo.» L’unica cosa consistente lungo i secoli è vedere gli umani sacrificarsi in modo stupido, e poi lasciare a me il dovere di pulire i loro casini. Farsi fregare da una di vent’anni mi irrita.

Garuda si avvicina all’erba congelata e passa il palmo sugli steli appuntiti. «Non c’erano altri finali possibili, perché dovevo renderla complicata? Ronye e l’idiota imparano a collaborare, al prezzo delle normalità mondiale e dei ricordi di Ashley, che se lo merita perché si era cacciata in questo casino.» Ridacchia. Ne parla come se fosse una spettatrice distante della vicenda, non il mostro appena sigillato. «Un po’ di karma, un po’ di conseguenze. È un finale realistico.»

«Dai per scontato che non sistemerò il casino che hai fatto.»

«Puoi?» Garuda si preme le nocche contro la tempia, la nonchalance irritante con cui si pone brucia. «I poteri per eliminarmi non li hai, per ora. Ti conviene creare un setting intorno a me, per non avere una sola elettrocineta che scorrazza in giro per il mondo. Ti vorranno anni prima di potermi cancellare.»

La parte peggiore è che ha ragione.

Si dirige verso il casolare crollato, la seguo. «Proprio perché puoi calcolare le conseguenze di ogni evento, non capisco perché hai fatto una scelta simile.»

«In questo ti assomiglio, no?»

«Non paragonarmi a te!»

Si ferma al dislivello che porta al giardino. Calcia un sasso che rotola giù e si perde in una macchia di soffioni. «Nulla di caratteriale, è semplice. Non puoi avere relazioni normali perché tutti vivranno un solo attimo rispetto a te. Io so cosa succederà da qui alla fine dell’esistenza, perché dovrei giocare all’umana

Mi si attorciglia lo stomaco. «Ashley.»

Garuda si irrigidisce. Caccia le mani nella tasca dei pantaloni e fa un mezzo giro per guardarmi in faccia. «Te la sei messa in tasca un attimo fa, prima di svegliarmi.»

«Tu sei Ashley!»

Sussulta, il sorriso canzonatorio le si congela sul volto, falso e forzato.

Le prendo la spalla. «Quella ragazza che abbiamo salvato è una personalità che tu hai creato, ha vita e desideri ma non è la cretina che si è gettata da un palazzo per convincermi di salvare una sua amica.»

Sbuffa, si allontana con uno scrollone. «Ma davvero…»

«Ho visto abbastanza anomalie, nessuna ha mai accumulato tanti errori e tanto velocemente come te.» Perdere i ricordi è una delle sintomatologie, ma a quel punto la gente si riduce a bestie. Non diventa un’altra persona. «Mi hai bloccato il cuore l’ultima volta sulla spiaggia, e quando Ronye mi ha svegliata non avevo controllo dei miei muscoli.»

«Controllare una delle quattro forze fondamentali ti rende lievemente broken.» Ridacchia, senza energia.

«Avevi paura che rovinassi il tuo climax? Anima sfortunata uccide l’amica che doveva proteggere?»

«Mi piace più idiota per il main character.»

La voglio prendere a schiaffi. Vedere Ronye riemergere con solo i lividi da strangolamento sul collo è stata la conferma che non volevo avere. «E poi, durante “la battaglia finale”, ti lasci sconfiggere dopo aver tentato di strozzare la tua amica. Tu, che nella timeline precedente l’hai fritta viva

Batte le mani. «Beh, hai risolto l’arcano. Complimenti alla grande Guardiana.»

«Risparmiati il sarcasmo.»

Fa un paio di saltelli indietro, atterra alla base del dislivello ferroviario, alza il viso per non perdere di vista il mio sguardo. «Garuda serviva per convincere Ronye che, a forza di sacrificarsi per gli altri, avrebbe danneggiato anche le persone nella sua vita.»

«Non doveva essere per forza così.»

«Doveva. Davvero. So calcolare cosa accadrà di qui alla fine di tutto, posso fingermi umana ma Ronye non merita questo.» Batte il pugno chiuso contro il petto, lì dove si trova il suo einheri in pezzi. «E io non merito questo strazio, preferisco di gran lunga leggere una fiaba dove Rho è tornata a casa felice con Ashley.»

«Anche se è una presa in giro?»

«Anche se è una presa in giro.»

Scendo e le tiro uno schiaffo, lo schiocco risuona nel silenzio che regna sul mondo in stasi.

Garuda sorride. «Da parte di Ronye?»

«Da parte mia.»

Sospira. «Immagino di dovermi scusare ma… lo rifarei.» Una piuma elettrica si manifesta tra i suoi capelli, la stacca e me la porge. «Se mi lasci il ruolo di spettatrice della tua creazione, ti farò un regalo per assicurarti un buon finale.»

Non voglio accettarla. Preferirei di gran lunga resettare tutto e fingere che gli ultimi mesi non siano esistiti ma se lo facessi… vanificherei l’esistenza di troppe persone. Volevo tornare a interagire con l’umanità.

La prendo, la piuma si stende e diventa uno schermo. Un primo piano del mio viso, una crepa attraversa la guancia e si allarga rapida lungo tutta la pelle. Gli occhi si opacizzano, mi osservo andare in pezzi.

Una risata amara mi risale la gola. «Quindi morirò? È questo che volevi dirmi?»

La visione si ripete, non trovo altri dettagli da poter sfruttare. Solo il mio sguardo stanco e poi la mia morte, ancora e ancora.

Scrolla le spalle. «Ti sorprenderà quanto saperlo, risparmierà un disastro peggiore per l’universo.»

«E non puoi darmi altre informazioni…»

«Creerei troppe variabili e mi toccherebbe interferire di nuovo.» Si passa una mano tra i capelli rossicci. «E tu non ne puoi più di me che mi metto in mezzo, no?»





Passo lo scopone sul pavimento e spingo l’acqua oltre il bandone del garage, guardiana dell’umanità e ora donna delle pulizie. Musica pop copre i miei sospiri, dal cellulare di Ronye arriva l’ultima hit estiva, la canticchia sottovoce.

Ashley sfila un cassetto dal mobile di rimpetto al muro, rovescia acqua e carte fradice a terra, proprio lì dove avevo appena passato! Mormora un ops colpevole, non la passerà liscia così facilmente accidenti.

Il crollo della torre delle nebbie sulle coste di Yrff ha generato un’onda anomala che ha spaccato finestre, sfondato steccati e messo a mollo parecchie case. La maggior parte dei giovani della zona si sono adoperati subito per offrire assistenza a chi fosse in difficoltà a causa del disastro.

Non mi considererei tra i giovani, ma quelle due hanno insistito a coinvolgermi.

Limy sbuca da una stanza sul retro, punta lo scopone gocciolante contro la gola di Ashley. «Stavo pensando, amnesia e occhi di colore diverso? Non ci credo.» È una cosina bassa, in salopette sporca di almeno venti sfumature di colore diverso. «Sarai uno di quegli “emersi” che hanno iniziato ad apparire. Fatti avanti, ridammi Palo.»

Ronye le tira una gomitata. «Lasciala stare, sono state settimane dure.» Non saprei dire chi fra le due è più nana.

Limy mi indica. «Non ho finito, quella là è palesemente troppo bella per girare per Yrff. È una città per nonni questa!»

«Oi,» protesta Ash. «Non pensi sia tropp–»

«Chiamo le mele, mele! Abituati in fretta, clone.»

Ashley rotea gli occhi ma non si lamenta. Prende per mano Ronye e si appoggia alla sua testa con il mento, affettuosa come un cane fin troppo grande.



Garuda, davvero sei soddisfatta di questa bugia?





[.note a fine pagina]

Buckle up, buckaroo. Nessuno mi impedirà di essere prolissa ora.



Finché non succede un grosso imprevisto, ho intenzione di scrivere su questo universo con il buon Mixxo (se volete leggere un fantasy più leggero, Kindles è ambientata dopo Laplace ed è già completa! E appare Yelena in un paio di capitoli a continuare ad essere un fricking disastro.)



Ispirazioni

Reset | Drama cinese sullo sventare l’esplosione di un autobus. La storia tende a sviluppare i personaggi secondari tra un reset e l’altro, diversi poliziotti sono piuttosto importanti e responsabili delle sofferenze dei protagonisti. Ottimo mistero e bella ship, poi!

Kagerou Project | Opera multimediale che assolutamente adoro e che mi ha messo in fissa con il concept di loop come device narrativo.

Madoka Magica | Che Ashley vivesse l’arco narrativo di Sayaka in MadoMagi era voluto. Il fatto che finisca per seguire quello di Homura fino a letteralmente Rebellion non era voluto; ma per quanto non ami il setting e la filosofia cinica, credo di essere stata parecchio segnata da questa storia.

Shattered samsara | short animation di Honkai che chiude uno degli archi narrativi, da cui ho preso ispirazione per come gestire la lettura dei ricordi tramite einheri. Potrei anche consigliare di guardarlo fuori contesto, non ha esattamente la stessa potenza ma è una storia che si intuisce bene senza sapere troppo.

Lament of the fallen | un’altra delle short animation di Honkai che chiude uno degli archi narrativi, da cui ho rubacchiato anche la frase “if saving you is a sin, I’ll gladly become a sinner”. È stato la principale ispirazione per il rapporto tra le protagoniste (e mi sa che la causa delle vibe di ship tra Ashley e Ronye è proprio questa, perché le due MC di questo video vivono nel loro giardino di gigli fioriti)

Thus spoke apocalypse | terza short animation di Honkai che cito, non sto a ripetermi. Anche questo sa essere parecchio potente senza il contesto della trama del gioco. È quella che ha ispirato il grande piano di Garuda di arrivare fino all’estremo pur di creare un happy ending per Ronye. Sicuramente Laplace non ha la potenza di Thus, considerato tutto il contesto. Ma non saprei nemmeno dire se è un finale soddisfacente, rispetto a quello che ho costruito fino ad ora. C’è da dire, finché puoi mettere la parola “continua” alla vita dei tuoi personaggi c’è sempre speranza che le cose per loro si sistemino.



Ronye è ispirata a Roxane di Mixxo, che appare in Chiusa nella sua piccola scatola. Di quel personaggio ho sempre amato il contrasto tra persona che odia il contatto con gli altri ed eroismo spiccato anyway.

Onestamente, avrei preferito utilizzare il personaggio con la personalità totalmente intatta, ma non sapevo se la storia avrebbe funzionato senza cambiamenti quindi ecco come è spawnata ‘sta tipa.



Ringraziamenti

Guardatemi urlare perché sarò capacissima di mancare qualcuno.



Mixxo, che ha tenuto accesa la mia voglia di scrivere lungo gli anni di blocco e frustrazioni, grazie per tutti questi anni. Non sono riuscita a muovere Roxane ma spero che Ronye sia stata una degna “copia”, e magari un degno pg a sé stante.

Kirbo, Gungnir e Caem che irl mi hanno dato input per come muovermi, anche se erano occupati. La maggior parte delle idee assurdamente sensate erano loro.

Nella bozza dei ringraziamenti ho scritto “Tubo, bless u e le tue riflessioni approfondite” e non avrei bisogno di dire altro. Ti ho odiato/amato quando hai azzeccato a capitolo dodici chi sarebbe stato il boss finale.

Slane che mi ha riempito di appunti per come modificare la storia, perché sì, ho intenzione di farlo. Il primo atto è inesistente e Wyatt e Marilee sembrano venire fuori dal nulla.

Swan che mi ha fatto rendere conto che Yelena può essere simpatica e le relazioni dei pg non sono totalmente da buttare, e Martha a cui devo chiedere scusa per averla fatta smattare. Megara e Dragun che mi hanno dato un’ottima spinta per iniziare questa corsa in pieno caldo estivo.

Milly e NonLoSo che con le vostre riflessioni mi avete fatto capire cose che io stessa non avevo capito della storia.

Anchestral, EmmaJ, grishaversale, LadyTsuki, Orso Scrive anche a voi grazie.



L’ho detto parecchio, ma lo ripeto, la storia è venuta scritta così anche grazie a voi. Avete reso l’esperienza di scrivere la mia prima effettiva long non fanfiction fino alla fine indimenticabile.

Y’all are great.

  
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