Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Deilantha    23/12/2023    2 recensioni
L'amore ha tante facce e a volte può mostrarsi nell'aspetto di una mano pronta a spazzolare i capelli dell'amato. Che sia un figlio, un compagno o se stessi, poco importa. Raccolta di One Shot legate da un filo conduttore: il desiderio di pettinare dei particolari capelli argentati (e nodosi).
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, izayoi, Kagome, Kikyo | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

2)     Kikyo

 

 





Kikyo sedeva sulla sponda del torrente, godendosi una pausa tra le attività giornaliere imposte dal suo ruolo di sacerdotessa. Lo scorrere dell’acqua aveva un effetto rilassante sul suo animo e si ritrovò a sospirare, lasciando andare le spalle contratte. Erano pochi i momenti in cui si concedeva quel lusso: quando era in servizio tutto il suo corpo era contratto, intento ad assolvere il suo compito con ogni cellula di cui disponeva e spesso dimenticava di dare sollievo alle sue membra.

Dinnanzi a lei il cielo era sfolgorante: le sfumature calde e vibranti del tramonto riempivano la sua vista, il sole calante stava lasciando dietro di sé una scia dorata, lo stesso colore degli occhi di Inuyasha.

Sorrise al pensiero di quel nome, che per lei aveva un valore immenso. Aveva capito da tempo di provare qualcosa per lui e quel sentimento non faceva che rinforzarsi giorno dopo giorno, dandole un nuovo motivo per vivere. Era stanca di essere vista da tutti solo come una sacerdotessa: grazie al suo grande potere spirituale, era immersa nel suo ruolo da quasi tutta la sua vita, senza sosta; non ricordava come fosse vivere una giornata da semplice essere umano, perché a lei non era consentito mostrarsi debole e vulnerabile. Come lei, anche Inuyasha fingeva: fingeva di essere cattivo, di essere invincibile, ma in realtà aveva un codice morale che non si addiceva a un demone malvagio, si atteggiava a tale solo per difendersi, perché in quanto hanyou, un mezzo demone, non poteva dimostrare di essere debole ed esposto.

Proprio come lei fingeva di essere forte, di non essere umana, ma dentro si sentiva sola e fragile.

Erano così simili loro due!

Forse si erano incontrati proprio per salvarsi a vicenda. Forse, un giorno, avrebbe potuto smettere di essere una sacerdotessa, smettere di rinnegare se stessa. L’unica cosa che voleva era essere una donna.

Una donna libera di amare.

E forse, un giorno, avrebbe potuto vivere la sua vita insieme a Inuyasha, se lui l’avesse voluto.

Come se l’avesse evocato, sentì i passi del ragazzo sempre più vicini e attese, senza voltarsi, di scorgere con la coda dell’occhio la figura che veniva ad accucciarsi a poca distanza da lei.

«Visto che bel tramonto, Inuyasha?»

«Hmm.»

Kikyo si voltò verso di lui: come si aspettava, si era seduto nella sua tipica posizione con le ginocchia piegate in alto e le braccia dritte, poggiate sull’erba. Era buffo ma anche molto tenero: le ricordava costantemente che nelle sue vene scorreva il sangue di un inuyoukai, un demone cane, anche se, a differenza di molti suoi simili, aveva un cuore gentile, eredità probabile della sua madre umana.

Inuyasha non era tipo di molte parole ed era facile vederlo assorto nei suoi pensieri. Un’altra cosa che li accomunava: quando viaggiavano insieme potevano trascorrere delle ore in silenzio, ognuno immerso nel proprio mondo. Tra di loro non servivano molte parole perché si capivano, l’avevano fatto dal primo momento.

Approfittò di quel momento di pace per osservare il suo compagno. La vista di Inuyasha la lasciava sempre senza fiato: aveva incontrato altri inuyoukai e sapeva che tendevano a essere tutti molto belli, ma la loro era un’algida bellezza, fredda e distaccata. Inuyasha invece aveva un fuoco che ardeva nei suoi occhi dorati, c’era un calore nei suoi tratti che era vitale, confortante e appassionato; la sua era una bellezza unica, che lo rendeva diverso da tutti i suoi simili. E in quel momento, la luce dorata del tramonto, così simile a quella dei suoi occhi, si riflesse anche sui suoi capelli, facendoli risplendere in uno scintillio d’oro e argento. Il mezzo demone sembrava emanare luce propria. Kikyo rimase ammaliata da quella vista.

«I tuoi capelli sono davvero belli!»

«G…grazie.» il ragazzo arrossì.

Inuyasha non era abituato ai complimenti: l’unica persona che gli aveva rivolto parole gentili era stata sua madre, tanti troppi anni prima, e quando Kikyo si rivolgeva a lui con quelle frasi dirette, non sapeva mai cosa rispondere.

Kikyo gli aveva sconvolto la vita. Si erano incontrati come nemici: lui un mezzo demone e lei una sacerdotessa che i demoni li uccideva, eppure nessuno dei due aveva mai attaccato seriamente l’altro. Come se entrambi avessero capito che dietro le apparenti differenze tra loro, si celavano due anime molto simili, due anime sole che si facevano compagnia, si confortavano e si comprendevano. E forse si amavano. Lui era certo dei sentimenti che provava per lei: non poteva più immaginare di vivere la sua esistenza solitaria, non poteva più concepire un mondo in cui Kikyo non fosse accanto a lui. E un giorno, forse, gliel’avrebbe detto apertamente.

«Sai, spazzolare i miei capelli è l’unica cura che concedo a me stessa. Mi piace tenerli sempre in ordine.  Prima di iniziare la mia giornata sistemo anche quelli di Kaede, perché voglio che anche lei impari a essere sempre ordinata.»

«Uhm.» quelle parole echeggiavano le stesse dette da Izayoi tanti anni fa, una vita fa. Non riuscì a dire altro. Nonostante i suoi sentimenti per lei, c’erano degli argomenti che non era pronto ad affrontare con la ragazza, come quello dei suoi capelli, perché gli riportavano alla mente ricordi troppo dolorosi che lui teneva chiusi in un angolo nascosto del suo cuore.

«Tu possiedi una spazzola?» tempo prima, Inuyasha le aveva detto di avere solo due oggetti appartenuti alla madre: la veste dell’Hinezumi e il rossetto che aveva donato a lei. Quel rossetto che conservava come un tesoro prezioso.

«No.» Inuyasha chiuse le braccia intorno alle ginocchia, e non proseguì. Tuttavia quella risposta aveva incuriosito la sacerdotessa.

«Come fai a pettinare i tuoi capelli?»

«Non lo faccio.» la voce del mezzo demone era ovattata: il viso era nascosto in parte dalle ginocchia.

«Non ti piace?»

«Non ne ho bisogno, va bene così.»

Kikyo era stupita dal fatto che quei capelli potessero essere così belli nonostante non venissero curati. Forse era dovuto al fatto che non fossero del tutto umani. Cercò tuttavia di non mostrare troppo il suo stupore, perché aveva notato l’atteggiamento insicuro e sulla difensiva del mezzo demone, e lei invece voleva che il ragazzo le aprisse il suo cuore, che si fidasse di lei.

«Se vuoi, posso pensarci io. Kaede non si lamenta quando le spazzolo i capelli, sono brava.» cercò di parlare con un tono conciliante, voleva infondere fiducia nelle sue parole, ma l’espressione imbronciata di Inuyasha non cambiò.

Quello era un argomento su cui l’hanyou non voleva indugiare ancora. Kikyo comprese che non avrebbe dovuto insistere, perché sapeva che se avessero fatto lo stesso con lei, si sarebbe alterata e non voleva risultare sgradita a quel ragazzo, che iniziava a essere la sua ragione di vita. «Se non ti fa piacere va bene lo stesso, sono i tuoi capelli, del resto.» gli sorrise, comprensiva.

La voce di Kikyo era dolce, così diversa da quella autoritaria e fredda della sacerdotessa. Quando usava quel tono, Inuyasha sapeva che stava parlando la parte più vera di lei, quella che nascondeva a tutti tranne che a lui. Alzò il viso e si voltò verso la ragazza, il cui viso sorridente fu come un abbraccio caldo per lui.

«Kikyo, io…»

«Non ti preoccupare, quando avrai voglia sarò pronta con la mia spazzola.» la ragazza sorrise e il cuore di Inuyasha si sentì in pace. Le era grato perché non aveva insistito e aveva compreso. Era sempre più convinto che loro due fossero fatti per stare insieme.

Se sarà necessario, darò la vita per te, Kikyo; ti proteggerò sempre.

-

-

-

-

-

-

«Inuyasha, sei sicuro?»

«Di cosa?»

«Che una come me è veramente ciò che vuoi?»

«Keh, non fare domande che non hanno bisogno di risposta.»

Aveva trovato il coraggio di rivelare a Kikyo i suoi sentimenti e le aveva dato la risposta che la ragazza voleva: ormai era certo, sarebbe diventato umano e avrebbe vissuto accanto a lei come suo compagno di vita. Era sicuro di fare quella scelta perché il pensiero di vivere il resto dei suoi anni accanto alla donna che amava, gli bastava a non desiderare altro. La ricerca del potere non aveva più senso perché il suo cuore era pieno.

«Domani a mezzogiorno, davanti all’albero divino del bosco ovest. Aspettami lì, verrò con la Sfera dei Quattro Spiriti.»

«Sì… va bene.»

Era notte e stavano tornando al villaggio: per la prima volta nella sua vita, Inuyasha guardava al futuro con gioia e speranza. L’emozione che stava provando era tale che prese la mano di Kikyo, ancora incredulo che l’indomani sarebbe cambiato tutto per loro e avrebbero iniziato una nuova vita insieme.

Quella gioia sembrava spazzare via tutto il dolore vissuto fino a quel giorno, persino quello più profondo.

Si fermò, per guardare negli occhi la donna che amava. «Kikyo… Quando sarò un umano, vorresti spazzolarmi i capelli?»

Gli occhi di Kikyo scintillarono di gioia, e il sorriso sul suo volto si ampliò. Prese l’altra mano di Inuyasha e la strinse nella sua «Molto volentieri.»

Rimasero a guardarsi negli occhi per un po’, felici come non era mai accaduto nelle loro vite, impazienti che arrivasse l’indomani.

-

-

-

-

-

---------------------------------------------------------------------------------

Eccomi con la seconda One Shot. Questa mi ha fatto un po' penare perché nell'ultima revisione prima di pubblicarla, mi sono resa conto di aver sbagliato tutta la cronologia della loro storia! -_-' 

E quindi ho riscritto il brano cercando di mantermi in canon, ma non sono del tutto soddisfatta del risultato. 

Spero che per voi, invece, sia stata una lettura piacevole. Che siate o meno fan di Kikyo, io sono convinta che i sentimenti che provavano lei e Inuyasha fossero profondi e sinceri, altrimenti la reincarnazione in Kagome non avrebbe avuto senso. 

Grazie per essere arrivati/e fin qui, se vi va lasciate pure i vostri pensieri su questa piccola OS, li leggerò con piacere. ^^

E Buon Natale!

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Deilantha