Crossover
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Autore: Sayman    30/01/2024    0 recensioni
Salve a tutti mortali! Benvenuti nelle cronache di Enoch. Sono Enoch, il Guardiano dell'Omniverso. In queste cronache vi racconterò della mia caduta e di tutte le avventure che ne sono scaturite.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cartoni, Film, Telefilm
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di Enoch'
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Capitolo 4
 
 

Prima di continuare con la trama principale, devo necessariamente parlarvi delle mie origini e di come funziona l'omniverso. Inizialmente volevo farlo un po' più in la, sapete no? Per il mistero, ma mi sono reso conto che prima apprendete queste informazioni meglio è, soprattutto per la mia sanità mentale.

In principio, c'era solo l'Infinità Nera, o il Nulla, se preferite. Era una tipa piuttosto irritabile. Poi, come per magia, una luce apparve a illuminare ogni cosa. Questa potente luce era la creazione allo stato più puro, o, se vogliamo essere più filosofici o teologici, era Dio. O meglio... se per Dio intendete il padre degli angeli, di Cristo e via dicendo, allora non potreste essere più lontani dalla verità. Sto parlando di Dio nello stato più primordiale, unico e infinito.

Il Primario, essendo la manifestazione senziente della creazione stessa, sentì il bisogno di creare. I primi esseri che creò, li fece simili a lui e vennero conosciuti in futuro con centinaia di migliaia di nomi, ma il nome più comune era ed è tuttora Eoni. Sì, io sono uno di loro.

Come potete ben immaginare, l'esistenza all'inizio era piuttosto noiosa. C'eravamo solo noi Eoni, a fluttuare nel nulla. Poi, un giorno, apparve il primo universo e da esso nacquero sia le prime divinità, che le prime forme di vita mortali. Ricordo come se fosse ieri la prima volta che sono entrato in contatto con la materia. Era così... solida! Per non parlare delle prime partite di palla a volo con i miei "fratelli", utilizzando le supernove.

Con il tempo, l'esistenza si era moltiplicata nel tempo e nello spazio in misura infinita, o quasi. Era ben lontana dalla grande vastità dell'omniverso odierno. Era solo un "piccolo" multiverso, conosciuto come Multiverse Prime o Primo Firmamento.

Gli Eoni osservarono la creazione dall'esterno, come un bambino che guardava un formicaio nella sua cameretta. La maggior parte di loro vedeva i mortali come insetti, se non addirittura come batteri. Anche la loro relazione con le divinità minori non era poi così migliore.

Due di loro, però, erano affascinati dal multiverso e da tutti i popoli che lo abitavano. Solo che mostravano il loro apprezzamento in due modi totalmente opposti:

Kósmos adorava stare in mezzo ai mortali, parlare con loro e ascoltare le loro storie. Con un aspetto più o meno mortale, viaggiava tra i vari mondi, dispensando conoscenza e acquisendone molta altra. Nel corso dei millenni, ebbe molti nomi. Dagli Arcangeli era chiamato Metatron, dagli Indù era Lord Brahmā, dagli esseri quadridimensionali della Sesta Dimensione era soprannominato 234748274 e così via. Tuttavia, il suo nome più famoso fu quello datogli dagli umani: Enoch. E sì, sto parlando di me, del mio "io" adolescente.

Xάος invece adorava gli dei e soprattutto i mortali in modo perverso. Erano i suoi giocattoli di cui non poteva fare a meno. Una galassia per lui era solo un frisbie cosmico, i pianeti erano le sue biglie e le persone erano i suoi strumenti sessuali, nulla di più nulla di meno. Lucifero era colui che aveva tentato Eva, ma chi aveva tentato Lucifero? Sono quasi certo che ci fosse quel depravato di mio fratello dietro.

Passarono i millenni e data la loro mancanza di interferenza i mortali smisero di venerare gli Eoni, preferendo tutte le altre divinità. Questo per i miei fratelli fu un affronto e decisero di distruggere tutto.

Scoppiò una guerra contro i miei fratelli, che vedeva tutte le divinità dei vari pantheon scendere in guerra contro di loro. Ovviamente io mi schierai dalla parte della creazione, adoravo tutte quelle belle persone e non volevo che venissero spazzate via per uno stupido capriccio. Anche Xάος si unì a noi. Sì, era uno stronzo infame, ma anche lui aveva i suoi motivi per lottare contro di loro: non voleva che i suoi giocattoli venissero danneggiati per sempre.

La guerra fu lunga e violenta e durante quel periodo successero molte cose, come la nascita dei Pilastri, ma questo è un racconto per un'altra volta. Per ora vi interessa sapere solo la fine.

La nostra fazione ovviamente vinse, ma il multiverso era ormai quasi totalmente devastato e stava comunque giungendo alla sua inesorabile fine. In quel momento, durante una riflessione davanti a un bellissimo lago, il Primario mi parlò per la prima volta e mi disse come fare per salvare il tutto. Ascoltando i suoi saggi consigli, legai la mia essenza, o meglio parte di essa, alla creazione, risanandola e fondendomi di fatto con essa. Questo fatto fece orbitare il creato attorno a me, generando il Nexus, il luogo dove risiedo tuttora, o almeno prima di schiantarmi a terra.

Purtroppo, questo mio gesto mi alterò, rendendomi onnisciente. Vedevo tutto, ogni destino di ogni mondo, ovunque. A conti fatti, il mio nome, ovvero Ordine, era diventato davvero il simbolo del grande disegno, dell'ordine cosmico. Tuttavia, questo fatto mi alienò dalla realtà che tanto amavo, perché non potevo più intervenire o fare quello che volevo. Ero "bloccato" nel Nexus e uscivo da esso solo quando ce n'era davvero necessità. Anche se...di recente... beh, ne parleremo poi. 

Come prima cosa, sigillai per bene le essenze (quel poco che rimaneva) dei miei fratelli. Successivamente, combattei una lunga e sanguinolenta battaglia contro Xάος e vinsi. Purtroppo, anche lui si era fuso a un concetto, il caos, l'opposto dell'ordine che rappresento. Quindi, ero solo riuscito a imprigionarlo, ma non a eliminarlo in modo definitivo.

Seduto sul mio trono dorato, osservai interi mondi nascere e bruciare, civiltà sorgere e diventare polvere, per poi rinascere ancora una volta. Osservai universi collidere in maestosi fuochi d'artificio, e molte altre cose, per molto, molto tempo, eoni appunto. Ormai quasi nessuno conosce più il mio vero nome, e quasi nessuno conosce la storia delle origini. Quel multiverso dove combattemmo quella terribile battaglia, ormai non esiste più da tempo immemore.

Ora, siamo arrivati nella parte più tecnica che spiega come funziona l'omniverso, partiamo dalle basi:

L' omniverso è la raccolta di ogni singolo universo, multiverso, megaverso, dimensione (alternativa, tascabile, metafisica e reale) e regno.

Possiamo pensare al concetto di omniverso come all'insieme di tutti i possibili megaversi, multiversi ed universi, con tutte le leggi fisiche possibili.

In una struttura ad albero, l'omniverso è il tronco, ogni megaverso è un ramo, ogni multiverso è un ramoscello ed ogni universo è una foglia. Se invece consideriamo l'omniverso come una foresta, un multiverso allora è un albero nella foresta ed un universo è un ramo su quell'albero. I diversi modi di vibrazioni delle stringhe permettono di concepire un numero enorme, se non infinito, di universi paralleli.

Universo: un preciso continuum spazio-temporale, con tutta la materia-energia in esso contenuta.

Multiverso: tutte le possibili configurazioni di un universo.

Megaverso: tutte le possibili configurazioni di un multiverso.

Omniverso: tutte le possibili configurazioni di un megaverso.

Questi ammassi di multiversi seguono un ciclo di nascita e morte che durano da pochi secondi a diversi eoni.

Alla nascita di un qualsiasi tipo di universo, multiverso e megaverso, si generano anche le loro divinità creatrici. Alcune sono molti simili, altre molto diverse. Ognuna ha il proprio Dio, le proprie entità divine e le proprie dimensioni fisiche e metafisiche come l'aldilà e le proprie leggi divine e non. Questo fatto porta a numerosi alter ego non solo delle creature inferiori, ma anche di quelle superiori e genera non poca confusione nelle menti di voi mortali.

In effetti... ora come ora le uniche creature che non hanno degli alter ego siamo io, "papà" e il fratellaccio confinato, questo perché siamo nati prima di ogni cosa. Ovviamente con l'espansione degli universi sono nati altri Metatron, Enoch e via dicendo, ma nessuno di loro è me. Nessuno è Kósmos.

Detto ciò, spero che questo piccolo viaggio alla scoperta della nascita dell'ominverso e di come funziona vi sia piaciuto e ci vediamo nel prossimo capitolo dove continuerò ad essere mortale e ferito. 

 

   
 
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