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Autore: alex di gemini    02/11/2009    1 recensioni
In una scena inedita nella diciottesima sottiletta, Ritsuko viene colta da un raptus di follia e cerca di strangolare Rei Sono rimasto impressionato da questa scena così, quando ho trovato questa ff che immagina ciò che sarebbe accaduto dopo, ho deciso di tradurla Spero vi piaccia
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Maya Ibuki, Misato Katsuragi, Ritsuko Akagi
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Ritsuko Akagi sentì la rabbia scorrerle nelle vene come se fosse veleno, mentre, guardando il muro, diceva: “Sei solo una bambola, ecco ciò che penso di te… ma sono impressionata…sia il padre che il figlio sono avvinti attorno alle tue piccole dita

Rei Ayanami la guardò per un momento, poi, a sorpresa, rispose: “IO   io non sono una bambola”  poi proseguì quietamente “E’ vero che mi piace solo il comandante Ikari, ma non è lo stesso sentimento che lei prova per lui dottoressa Aka…”

 

Ritsuko esplose  e la furiosa espressione della sua faccia spaventò Rei.  Stringendo il laccio emostatico tra le mani Ritsuko caricò in avanti, avvolgendo la gomma attorno alla gola della ragazza e tirando senza pietà

 

Rei cercò di liberarsi tirando e intantò gorgogliò: “Hkn..”

 

Ritsuko fissò i denti stretti dela ragazza e provò soddisfazione nel vedere Rei soffocare, ma poi la furia l’abbandonò all’improvviso e lei lasciò la presa e permise alla ragazza di tornare a respirare

 

“Io…”  Ritsuko arretrò, dispiaciuta  “mi dispiace era solo uno scherzo”

 

Rei la guardò con gli occhi pieni sia d’innocenza che di saggezza e Ritsuko non trovò più scuse Aveva voluto, per un attimo, uccidere quella ragazza, semplicemente perché le aveva detto la pura verità  “E perché sono sorpresa del fatto che lei sappia tutto? – si chiese- io non sono certo stata molto discreta”

 

“MI spiace- ripetè Ritsuko – è che sono stata così occupata in questi giorni,  io..”  Rei la guardava, con una lacrima di dolore che le scendeva lungo la guancia  Con una grande, imprevedibile, gentilezza Ritsuko le disse: “NON dimenticare di badare a come parli, Rei”

 

“Si signora” rispose Rei quietamente

 

“Io sono l’unica che mantiene in vita il tuo corpo” Disse Ritsuko con una velata minaccia, considerando per la prima volta che quel lavoro avesse anche dei vantaggi”

 

Non appena Rei lasciò l’ambulatorio, la dottoressa si sedette, lasciando che la memoria si unisse a delle emozioni incomprensibili: “Perché l’hjo fatto? Come ho potuto perdere il controllo in questo modo? “  si chiedeva

 

SI alzò e tornò nel suo ufficio per sedersi alla scrivania, nell’oscurità “No, so esattamente perché”

 

LA gelosia è una bestia astuta, che attacca quando meno te lo aspetti Pur essendo insoddisfatta della sua relazione con Gendo, Ritsuko era comunque possessiva e provava gelosia verso chiunque avesse le sue attenzioni Il suo rapporto con Rei, ovviamente, era ancora più complicato di quanto non potesse sembrare

Per un verso Rei era, almeno in un certo senso, la figlia di Gendo  Lui badava a lei in maniera paterna, guidava la sua vita e tutelava i suoi interessi   Naturalmente solo Gendo, Fuyuzuki, Ritsuko e alcuni  tecnici sapevano che Rei era di fatto un clone di Yui Ikari, cresciuto in parte con il dna estratto dall’angelo controllato dalla Nerv, Lilith

Ritsuko si stava chiedendo: “Sono in competizione con una  per l’affetto del padre? O sto cercando di rubare il marito ad una moglie?”

“Dottoressa?”  Una voce la stava chiamando e, per Ritsuko, fu come se qualcuno avesse acceso la luce  Maya Ibuki era li, sulla porta. La giovane donna dai capelli bruni la stava guardando con sincera preoccupazione

“Mi chiedo che aspetto abbia” si disse la dottoressa alzandosi  “Mi spiace, ero immersa nei miei pensieri” disse mentre si aggiustava un po’ i vestiti

“Capisco” rispose Maya diplomaticamente  La magra giovane donna camminò in avanti insicura, tenendo la cartellina dei fogli come se fosse una protezione e domandò: “C’è qualcosa che io possa fare per lei?”

Ritsuko si sentì indispettita mentre rispose: “No, sto bene” e, dato che l’espressione di Maya no era molto convinta, aggiunse: “Solo alcuni problemi personali”

“Ah” rispose Maya chiaramente a disagio

“Aggiungere qualcun altro alla lista di chi sa che vado a letto con Gendo?” si chiese Ritsuko con amarezza, ma poi si limitò a chiedere, freddamente: “Hai bisogno di qualcosa?”

Maya impallidì visibilmente: “Dovevo solo consegnarle questi documenti”  Dopo averli passati si scusò e se ne andò, non certo tranquilla, lasciando Ritsuko di nuovo sola

“Non se lo meritava” pensò Ritsuko passandosi una mano stanca tra i capelli per ravvivarseli “Meglio che me ne vada da qui prima di fare altri danni”

Mentre lasciava la Nerv e se ne tornava a casa, provava uno strana sensazione come di non voler riposarsi, di voler fare ancora qualcosa, così, giunta in camera da letto, mise da parte il camice  e il vestito e passò in rassegna l’armadio, per trovare un bel vestito e scarpe alla moda. Un goccio di profumo, i capelli pettinati e si sentì pronta ad uscire, a sparire nella notte

  
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