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Autore: alex di gemini    16/11/2009    1 recensioni
Ecco l'ultima (per ora) mia traduzione Una gradevole storia tutta solo per Maya e Ritsuko Spero vi piaccia
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Maya Ibuki, Ritsuko Akagi
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Era tardi al quartier generale della Nerv, da due ore non c’era anima viva, o meglio, ce ne erano due

La dottoressa Akagi aveva deciso un’altra volta di stare nel suo ufficio per tutta la notte. Aveva detto a tutti di avere molto lavoro da fare Non che avesse molta voglia di tornare a casa e, in un certo senso, in ufficio era davvero a casa Passava più tempo li che nel suo appartamento e, a parte i gatti, nessuno aspettava il suo ritorno

Aveva promesso al comandante che avrebbe finito l’update dei magi entro la fine della settimana e ora era innanzi la computer, ma più che leggerlo semplicemente lo fissava… per quanto lo volesse non riusciva a tenere gli occhi aperti Finì col cadere in una sorta di deliquio, con la testa che riposava sulla tastiera

L’altra persona nell’edificio era alla porta del di lei ufficio: il tenente Ibuki, per altre ragioni, non voleva tornare a casa nemmeno lei Era preoccupata per la senpai che non lasciava la Nerv da ormai ben tre giorni

Maya si guardò intorno: tutto era deserto, le uniche luci erano quelle delle uscite d’emergenza

Dato che era da molto che non si vedeva un angelo, il comandante aveva annullato i turni di notte per tutti

Il tenente  aveva dei sospetti sulla di lui onestà, ma non si sarebbe certo lamentata di questa decisione

Teneva in mano una tazza di caffè caldo: sapeva bene che la dottoressa era fissata su questa bevanda non meno di quanto non lo fosse il maggiore con la Yebisu, e intanto fissava la porta piena di incertezze su come la senpai avrebbe preso  il suo gesto Nelle ultime settimane il loro rapporto era diventato più stretto, non vi era dubbio, ma non era comunque stretto quanto Maya avrebbe voluto e, probabilmente, non le era nemmeno da permetterle di violare il santuario della dottoressa durante la notte: la AKagi le aveva instillato paura e rispetto e Maya, probabilmente perché era la persona più timida del mondo, temeva davvero la sua senpai, eppure, allo stesso tempo, teneva davvero molto al suo rapporto con lei  Come se ancora no bastasse, una vocina le diceva di bussare subito a quella porta

Bussò

 

Aspettò

Non ci fu risposta.. la dottoressa era probabilmente troppo oberata di lavoro anche solo per aver sentito

Maya stava per andarsene quando notò una cosa strana: nel profondo silenzio della Nerv non udiva nulla, proprio nulla, nemmeno il rumore delle dita della dottoressa che battevano sulla tastiera.

Che le fosse successo qualcosa di brutto?  La brunetta andò in panico, aprì la porta e si fiondò dentro

Rimase di sasso quando vide ciò che vide

LA dottoressa era sdraiata sulla scrivania, piacevolmente addormentata, una sottile bava le scendeva dalla bocca e i capelli arruffati le cadevano sugli occhi nelle zone in cui non erano trattenuti dagli occhiali, il suo russare era sonoro

LA vista era insolita e, Maya non potè impedirsi di pensare, graziosa  Poggiò la tazza sulla scrivania e chiamò la dottoressa a bassa voce.

Lei cambiò leggermente posizione, ma non si svegliò; una ciocca di capelli le cadde sul naso, facendoglielo prudere Maya sorrise  e le rimise i capelli dietro l’orecchio Anche addormentata Ritsuko Akagi aveva influenza sulla sua subordinata: la pietrificava con la sua sola presenza, le faceva venire i brividi senza motivo e l’avrebbe fatta stare in adorazione compiendo un gesto semplice come bere caffè o dormire  MA stasera la piega della sua bocca era davvero troppo per Maya, vedeva la sua senpai estremamente bella e sexy. Voleva esplodere e approfittare di lei nel sonno o raccogliere la sua saliva con il pollice; così fece e la dottoressa si svegliò  Aprì a fatica un occhio e, tra le nebbie del suo cervello, vide la sagoma di un angelo piegato sopra di lei Sorrise  IN effetti era la sua assistente che ricambiava il sorriso LA sua sorpresa aumentò ma, non appena capì tutto, la suddetta assistente aveva ritirato la mano come se fosse stata sul fuoco e arrossì vistosamente

  
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