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Autore: Beliar    17/11/2009    2 recensioni
1)Prompt 012.Rabbia: "Ho capito - continuò lui - che tu, Maxwell Green, sei un coglione."
2)Prompt 081.Tema a piacere [innocenza]: "Ron, tu c'entri qualcosa in questa storia?" disse severo l'uomo, e il bimbo scosse la testa energicamente.
3)Prompt 050.(Il) Vuoto: Si rigirò nel letto, inquieto, stendendosi su un lato e raccogliendo le ginocchia contro il petto; chiuse gli occhi a forza e tentò di non pensare, ma era impossibile.
4)Prompt 056.Felicità: Era una giornata stupenda quella della foto: dietro la chioma nera di Max (e il suo volto, il suo volto fottutamente bello) lui poteva vedere il sole che brillava sfacciato, ridendo del suo sorriso.
5)Prompt 009.Distruzione: Max spalancò la porta del bagno e si inginocchiò fra le sue gambe; gli poggiò una mano sulla guancia e l’altra sul petto, all’altezza del cuore.
6)Prompt 088.Pausa: Era abbastanza monotona la vita, lì. [Raccolta Mannie]
7) Prompt 037.Giusto: Era la sua preferita e lui lo sapeva.
Autrice: L i a r
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Max Green , Ronnie Radke
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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I personaggi non mi appartengono ( ehi, sono maggiorenni, appartengono a loro stessi!) e questa storia non tratta di fatti realmente accaduti (anche se io ne sono convinta.)

E non mi pagano. Non ancora *bwahahahah*

I'll be... your rage.

Non aveva nemmeno avuto il tempo di oltrepassare la soglia della stanza che Ronnie si era gettato sulla sua bocca, dirigendosi alla ceca verso il centro della camera – o meglio, verso il letto di Max.
Incapparono imprecando nel comodino e poi ricaddero sul materasso, in un groviglio di lenzuola e gambe e mani e capelli.
Max sentiva un sottile senso di angoscia prendere possesso del suo stomaco, anche se le mani del cantante sopra di sé lo distraevano non poco; il più piccolo lo scansò d’improvviso e si diresse dall’altro lato della stanza, accendendo la luce.
 Si fissarono, leggermente ansanti. “Cosa? Ti eccita di più farlo con la luce accesa?” ghignò Ronnie “Adesso però torna qui e- ”
“Vaffanculo.” Sibilò l’altro.
Ronnie si rialzò lentamente; conosceva quello sguardo, era lo sguardo di quando si arrabbiava sul serio. Si chiese cosa avesse fatto questa volta.
“Che significa?”
“Forse dovrei chiedertelo io, non credi?” la sua voce era isterica, sembrava arrivato al limite della sopportazione.
“…Non ti seguo, Max.”
“Cosa significa questo? – indicò prima sé e poi l’altro – cosa significano tutte le volte che mi salti addosso senza alcuna ragione?”
“Ragione?” ok, Max era totalmente uscito fuori di testa. “Non…non c’è una ragione! Non c’è un cazzo di significato! Non può esserci, quale dovrebbe essere?”
Max rise, anche se non sembrava divertirsi affatto “Giusto. Certo, ehi, hai ragione. Hai finito le scuse. ‘Ero totalmente fatto, ero ubriaco, mi andava.’- lo citò, acido – e ora non sai più cosa inventarti. Capisco. E capisco che le prime volte poteva anche essere divertente e-”
E il bassista si ritrovò con le spalle contro il muro, le mani di Ronnie una premuta sulla spalla e una alla gola “Credi che sia per divertimento, Max?! Dio, non puoi dire una cosa del genere. Non puoi nemmeno pensarla, Cristo! – lo sbatté di nuovo e violentemente al muro - Non dirlo mai, mai più.”
Aveva gli occhi sgranati, Max, la schiena che pulsava per l’impatto ma vi prestava a malapena attenzione “E allora cos’è, Ronnie?! – stava urlando, ormai – E, cazzo, ti è mai passato per quella fottuta testa che io non sopporto più il fare sesso?”
Ronnie si sentì molto stupido, in quel momento; sbatté le palpebre più volte, borbottando “In che…senso?”
La sua voce tremava e lui, dannazione, non poteva farci nulla. Guardare dritto negli occhi la persona che lo inchiodava al muro, alla sensazione di essere sbagliato e alla vita quello si, poteva farlo.
“Vaffanculo, Ronnie. Vaffanculo, mi sono innamorato di te, ok?!”
Lo spinse via sentendo la sua presa allentarsi e si lasciò cadere sul letto, allungandosi per afferrare il basso.
“Ora puoi anche uscire, grazie.” Disse, sottolineando l’ultima parola con sarcasmo.
Impugnava il basso e lo fissava abbastanza inutilmente, senza riuscire a fare alcunché. Sapeva che Ronnie non se ne sarebbe andato così. Sapeva che avrebbe preteso di fare sesso con lui di nuovo, e che non avrebbe dato nulla in cambio, e che Max non avrebbe ricevuto alcuna risposta e che...
E Ronnie gli si era seduto affianco, fissandosi le mani. "Ho capito." mormorò dopo un po' di tempo in cui erano rimasti entrambi immobili, senza fiatare.
"No. Non hai capito nulla."
"Ho capito - continuò lui - che tu, Maxwell Green, sei un coglione."
"Cos...?" rantolò l'interessato, guardandolo basito. Il basso era finito da qualche parte, dimenticato...Sotto il letto, forse...
Non che a Max importasse perché, Dio, aveva ragione e Ronnie lo stava baciando di nuovo ma. Ma. Questa volta era diverso.
Perché era dolce. Ronnie Radke?! Dolce?! Stiamo scherzando?!
"Non so se ci eri mai arrivato ma ti amo, coglione che non sei altro. Insomma, non pensavo ci fosse bisogno di dirlo."
"Ovvio che c'è bisogno di dirlo! Sei impazzito?!"
"Mh. Forse hai ragione. Davvero, dovremmo discuterne, dopo..."
Max lo fermò - ma dove trovava tutto quell'auto-controllo? - e disse "Aspetta un attimo. Non..."
"Non hai voglia." era un'affermazione, quella di Ronnie.
"Mh. Già, si."
Ronnie sorrise - era tempo che non sorrideva così, e sembrava tanto un ragazzino di tredici anni quando lo faceva - e lo abbracciò. "Ok, mh. Però dormo qui." Non si sa mai.





Angolo dell'autrice.
Volevo fare qualcosa in cui ci fosse tensione fra Ronnie e Max D: il finale è orribile. Boh.
Questa raccolta avrà 14 componimenti fra one-shot, flash-fic e song-fic (e anche drabble, se riesco) e parleranno tutti di Ronnie e Max <3
Questo perché! E' dedicata - la raccolta - ad Ory. E' un regalo per il suo compleanno e, uhm, glie la dedico perché mi aveva gentilmente chiesto di non dedicarle nulla mia più <3
E poi perché non le ho fatto un vero regalo. Quindi eccolo. Un po' in ritardo, ma c'è.
Tanto, lei mi perdona sempre <3
L i a r.

  
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