Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: simply_me    20/11/2009    2 recensioni
riprendo a scrivere dopo tanto tempo con una storia su Maya e Masumi : "Bé! In fondo era così che si faceva, no? Si dava fiducia alle persone che si amavano. E, per quanto fosse stato difficile e lento comprenderlo e ammetterlo, per quanto nessuno, forse anche lei stessa, avrebbe mai potuto ritenerlo possibile, lei amava quell’uomo."
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 2

nota dell'autrice:eccomi qui con il secondo capitolo di questa storia, che spero possa piacervi e incuriosirvi come il primo.Perdonate il ritardo con cui l'ho uppato qui su efp,ma mi ci è voluto un pò per formattarlo.Bè! che dire? ringrazio tutti coloro che stano leggendo questa storia, in particolare grace88 che ha commentato qui e briky che mi ha lasciato un breve commento sul forum. buona lettura a tutti! (^__^)/




Capitolo 2

 

-          No, mio caro, non sono d’accordo. –

 

Quelle parole, come pugnali squarciarono le orecchie di Masumi insinuandosi affilate dentro il suo petto.

Era confuso, sconvolto, preoccupato.

 

Nel sentire le urla della sua fidanzata, alla vista di quell’anello cadere dalla borsetta di colei ch’ egli avrebbe voluto essere la “sua” ragazzina, non era stato capace di fare molto.

Non era stato capace di fare nulla.

 

Aveva assistito inerte al triste spettacolo che gli si parava innanzi, fino a che non aveva notato per bene Maya: era pietrificata, sconvolta al pari di lui, terrorizzata.

 

Se solo la lucidità che lo caratterizzava negli affari fosse stata lì in quel momento avrebbe evitato tutto ciò che adesso gli si presentava, ma non c’era stata.

Una amara costatazione della quale avrebbe voluto ridere volentieri in quel momento: quando si trattava di Maya Kitajima, lui era tutto fuorché lucido da anni ormai.

 

Poteva credere a ciò che i suoi occhi avevano visto?

Poteva credere che davvero quella ragazzina avesse rubato l’anello della sua fidanzata?

Non sapeva ancora cosa fare.

 

Quello che sapeva per bene, ciò che lo agitava da quando Maya Kitajima era corsa via, era che lui, solamente lui, era stato fautore di quella fuga.

Si, erano state le sue parole, quelle due parole appena sussurrate tra gli strepiti della fidanzata alle sue spalle, le uniche due parole che Maya aveva sentito, percepito.

Era stato lui, lui a farla fuggire.

 

E adesso, proprio in quel momento, si rendeva conto dell’errore madornale che aveva commesso.

 

Nel momento in cui Maya era scappata, quando Shiori aveva gridato al ladro con tutte le sue forze, lui l’aveva condannata alla colpevolezza. L’aveva condannata agli occhi della sua fidanzata, l’aveva condannata agli occhi di tutti i presenti in quell’atelier.

Facendola allontanare a quel modo non si era reso conto di non averle permesso di difendersi, di spiegarsi.

 

E neppure lui poteva farlo, lui che non sapeva la verità.

Lui che per primo non sapeva il perché.

Per quale motivo l’anello si Shiori era caduto dalla sua borsa?

 

Forse… no!

Per quanto Maya potesse detestarlo non se la sarebbe mai presa con una persona che non c’entrava nulla, non avrebbe mai colpito Shiori

 

Maya Kitajima era una ragazzina leale.

Di questo Masumi era ben certo. Un così basso motivo non sarebbe stato mai il movente di un gesto simile.

 

E allora… perché?

Si trovava forse in ristrettezze ancor più gravi?

Forse era così, forse era stato talmente cieco, accecato dalla gelosia e dalla frustrazione, da essersi dimenticato, come ammiratore, delle condizioni economiche nelle quali versava la ragazzina.

 

Oh! Ma lui era ben più dell’ammiratore!

Ne era innamorato, oltre ogni logica.

 

E, per quanto lei lo odiasse, per quanto quella ragazzina si stesse allontanando sempre più, la figura dell’ammiratore era divenuta per Masumi la sua ancora di salvezza: grazie ad essa egli aveva la consapevolezza di poter far parte della sua vita, relegandosi almeno a quel ruolo che gli stava ormai stretto da anni.

 

Se solo avesse smesso di detestarlo...

Un desiderio folle, così come folle era distrarsi in questo momento.

Doveva trovare una soluzione al momento, doveva trovarla e in fretta.

Ma, prima di ogni altra cosa, doveva trovare lei, doveva trovarla e parlarle. Doveva ascoltare la sua voce.

 

Sciocco! Sciocco Masumi! Dirle di andare è stata la cosa più stupida che potessi fare! Devi trovarla… e in fretta!

 

Era questo il suo pensiero più ricorrente, quello che aveva sovrastato tutti gli altri sin da allora, più pressante del momentaneo svenimento della fidanzata, più dei bisbigli sottovoce che li circondavano da parecchie ore.

 

Forse era proprio a causa di questo che non c’era riuscito.

Forse era proprio questa la ragione per la quale tutte le parole e i gesti spesi sino a quel momento per tranquillizzare Shiori e mettere a tacere quei bisbigli si stavano rivelando inefficaci.

 

-          No, Masumi, non sono affatto d’accordo – Shiori ripeté la sentenza con assoluto distacco – Denunciare l’accaduto è importante! Io non so perché quella ragazza, Maya Kitajima, mi abbia rubato l’anello, – riprese – ma è un dato di fatto che il mio anello era nella sua borsetta. E, benché adesso il mio anello sia proprio qui al mio dito, – continuò sfiorandosi  il dito – è un dato di atto che non c’era... e se non le fosse “accidentalmente” caduto dalla borsa, non l’avremmo mai scoperto. – una breve pausa – Maya Kitajima merita di essere punita: – aggiunse poi sopprimendo a stento il suo rancore – Stava per rovinare il nostro matrimonio. –

 

Riusciva a percepire la sua rabbia in ogni singola parola di quell’ultima frase.

Non riusciva a biasimarla: per quanto il loro matrimonio fosse per lui ben poca cosa, per la sua fidanzata aveva tutt’altra importanza.

 

-          Non sarebbe stata la mancanza di quell’anello a impedirmi di sposarti. – cercò di calmarla – Ti sposerei comunque anche senza l’anello, Shiori, e questo tu lo sai – le sorrise – La ritengo piuttosto una scusa ideale per regalartene uno adeguato alla tua bellezza, alla tua virtù, anche se dubito che al mondo ne esista uno del genere. –

-          Mio caro… - gli sorrideva adesso dolcemente.

 

Si faceva ribrezzo.

Lusinghiero e svenevole oltre ogni modo. Menzognero, con chi non se lo meritava affatto.

Ecco cosa era, ecco cosa era sempre stato.

Con l’unica differenza che finora si era sempre trattato di affari, adesso la sua vittima era una donna innocente, una donna così buona e onesta da farlo sentire in colpa. Stava per sposare una donna che stimava, che apprezzava, una donna così dolce, una donna meritevole di ogni sua premura, ma che non era quella che amava.

 

-          Shiori, - proseguì concentrandosi – se tu denunciassi l’accaduto alle autorità son certo che la notizia farebbe ben presto il giro  di tutti i giornali, anche dei peggiori, e non è mio desidero che il tuo nome venga associato a un evento del genere in riviste di bassa lega. –

-          Ma… se i giornali ne parlassero… non pensi che tutto questo possa tornare a tuo favore? –

 

Per un istante Masumi rimase come inebetito: che cosa intendeva?

 

-          Se la notizia che Maya Kitajima, - riprese a parlare Shiori – l’altra candidata al ruolo della “Dea Scarlatta” è sospettata di furto apparisse sui giornali, magari questo potrebbe rendere la strada di Ayumi Himekawa più semplice. Magari potrebbe influenzare il giudizio degli spettatori e magari… anche della signora Tsukikage! – esclamò – Si! Forse in quel caso la signora potrebbe convincersi ad ascoltare i tuoi consigli e magari tu potresti ottenere l’allestim-

-          Shiori, - la interruppe severo, incapace do credere alle proprie orecchie.

 

Possibile che un’idea del genere venisse fuori dalla mente della signorina elegante e di buona famiglia che aveva scelto come fidanzata?

La osservò dritto in svolto, aggrottando leggermente le sopracciglia. Per un solo istante vide gli occhi della fidanzata spalancarsi, poi le sue palpebre si abbassarono, concentrandosi su un punto imprecisato del pavimento.

 

-          Per quanto abbia più volte dichiarato che avrei fatto qualunque cosa per avere la “Dea Scarlatta” pensi davvero che voglia ottenerne i diritti di allestimento in questo modo? Credi che Ayumi Himekawa sarebbe soddisfatta di ottenere i diritti solo perché la giuria e la signora potrebbero farsi una pessima opinione di Maya Kitajima? Pensi che la signora Tsukikage accetterebbe di concedermi l’allestimento dello spettacolo Finale per il solo fatto che quella ragazzina possa rivelarsi una ladra? – la incalzò senza rendersene conto.

-          Ha-hai ragione caro. – rispose lei con voce tremula. – Scusami. I- io… non so che mi è preso. - aggiunse incrociando le braccia leggermente tremanti al petto come a volerle fermare.

 

Masumi sospirò, ritenendo di aver esagerato e di aver messo a dura prova i deboli nervi della fidanzata.

 

-          Scusami tu, Shiori. Non era mia intenzione essere sgarbato. – le disse posandole la mano destra sulle braccia ancora tremanti – So che per te è stata una giornata molto dura e devi essere molto stanca. –

-          S-si! È così! Deve essere stata la stanchezza! Oh!- esclamò portandosi le mani alle guancie – Come è possibile che abbia detto una tale assurdità?! Perdonami, perdonami caro – aggiunse aggrappandosi al suo braccio.

-          Non ha più importanza, sul serio. – le sorrise – Adesso però è meglio che ti riposi per bene. Vieni, – aggiunse offrendole il braccio come sostegno – ti accompagno a casa.

 

Shiori accettò il suo braccio con naturalezza e procedette aggrappata al fidanzato verso l’uscita, dove l’auto di quest’ultimo li attendeva.

 

Doveva sbrigarsi, doveva trovarla  e in fretta.



continua...





nota2: piccolo appunto che avevo scordato a indicare in testa... ho modificatoil finale del primo capitolo, nulla di particolare, ma mi sono accorta di aver usatno il narratore interno alla fine del primo capitolo mentre in questo ho usato quello esterno che userò anche nel resto della storia, quindi mi è sembrato giusto correggere l'ultimo rigo del capitolo precedente. bè! grazie per aver letto anche questo qui...a presto!

 

  
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