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Autore: Nanyscia    20/11/2009    1 recensioni
Mode contro ELLE: una vecchia storia. Ma questa volta non basterà un abito o qualche tiro a softball per batterli.. molto più utili saranno un vecchio pulmino stile hippy, un vassoio di hamburger super plus e un gruppo di galeotte selvaggie. Ma se si mettono di mezzo questioni di cuore? [SPOILER alla fine della stagione 3!]
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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VI

VI.

 

“Io.. che diavolo state borbottando qui?”

 

“A quanto pare tra circa mezz’ora qui si terrà una gara di tango, e in palio ci sono 100 dollari.” Le rispose Matt.

 

“E a noi..?”

 

“Siamo in sei, tre coppie, abbiamo tutte le possibilità di questo mondo contro questi buzzurri di campagna” esclamò allora Marc.

 

“Oh certo, perché qua siamo tutti esperti ballerini di tango…” gli rispose polemica Amanda, mentre Daniel tra sé si chiedeva chi avesse avuto l’idea di una gara di tango in un fienile della Virginia.

 

Cara mia miss polemica, si dà il caso che il sottoscritto abbia passato sei mesi a Buenos Aires. Sapete, c’era questo argentino, Jorge..

 

“Vai al punto.”

 

“Beh, quei sei mesi mi hanno trasformato in un esperto di tango, muchachos.”

 

“Marc” disse Daniel spaventato “sia chiaro, io con te non ci ballo.”

 

“Oh Daniel, per quanto l’idea di strusciarmi con te su una pista da ballo mi attiri,” (Daniel deglutì terrorizzato) “temo che il regolamento non contempli coppie omosex. Il che è un’idiozia, insomma, siamo nel terzo millennio...

 

“Quindi con chi ballerai, asso del tango?” chiese Betty.

 

“Beh, se lei è d’accordo.. Amanda?”

 

Questa lo guardò piuttosto perplessa per qualche secondo. Poi gli rispose.

 

“Nemmeno morta.”

 

“Amanda” cercò di convincerla Betty “fallo per la squadra.”

 

“Amanda” intervenne allora Wilhelmina “fallo o ti licenzio.”

 

L’ex receptionist fece una smorfia, ancora poco convinta, pur sapendo di essere obbligata ad accettare.

 

“Ok va bene.. qualcuno si procuri della musica decente per provare però.”

 

Provare?” chiese Daniel.

 

“Oh certo, manca ancora mezz’ora, non posso mica permettervi di andare là fuori ad agitarvi come degli elefanti sgraziati che si accoppiano!”

 

“Ho sentito bene, vi serve della musica?”

 

Il gruppo si voltò verso l’origine della domanda. A porla, un signorotto sulla cinquantina, a guardare il quale l’osservatore non poteva fare a meno di fissarsi sulla splendente pelata che ostentava orgoglioso.

 

Questi, cercando di distrarre i suoi ospiti dall’ipnotica pelata, continuò “Scusate, non mi sono nemmeno presentato. Il mio nome è Bill, e sono il proprietario di questo locale.

 

“Oh, complimenti davvero. Abbiamo mangiato benissimo” Betty cercò di ritentare il piano A “Con una cucina del genere, quattro stelline non gliele toglie nessuno!”

 

“Che gentili, mi aveva detto Magda che voi eravate dei giornalisti o qualcosa di simile. A proposito, non vi ho visto alla cassa, avete già pagato?

 

“Ehm.. a tal proposito, stava dicendo prima per la musica?”

 

“Ah certo.. beh, ho sentito che volete allenarvi un po’, prima della gara. C’è uno stereo sul retro del locale, credo che ci sia ancora dentro un cd di musica adatta. Jojo, il mio tesoro, ha provato fino a poco fa. Sapete, è in suo onore che ho organizzato questo concorso. Ci siamo conosciuti due mesi fa, e ora ha accettato di venire con me qui a Stauton.. volevo fargli capire quanto tengo a lui..”

 

“Bellissima storia, davvero romantica sì.. dov’è l’uscita sul retro?” sbottò improvvisamente Wilhelmina.

 

“Scusate.. per di qua, seguitemi.”

 

La compagnia andò dietro a Bill verso il retro del fienile. Camminando, Marc cercò di prendere una mano ad Amanda, ma tutto quello che ottenne fu un pugno in un fianco.

***

 

“Perché devo ballare con lui?”

 

“Wilhelmina” le rispose lui “è stata fatta una regolare estrazione per deciderlo. E comunque potresti evitare tutte queste scene, considerando che qualche ora fa ti sei calata così bene nei panni della mogliettina.

 

“Ma se mi hai tradito con Sharlene!”

 

Betty aggrottò un sopracciglio “Mi sono persa qualcosa?”

 

“Betty, fidati, è meglio che tu non ne sappia niente..

 

“Siamo sicuri…?”

 

“Betty, smetti d’insinuare e pensa al tuo ballerino.”

 

Lei alzò gli occhi al cielo, poi li portò su Matt che armeggiava con lo stereo. Sì, era una bella gatta da pelare.

 

“Scusate un attimo, perché voi altri siete stati accoppiati  per estrazione e invece avete obbligato me a ballare con—”

 

“Bababababa” Portandosi a pochi centimetri dal suo naso, Marc zittì Amanda “chiudi il becco e senti il ritmo. Gente” si rivolse poi agli altri quattro “vi mostrerò come io, un gay, possa ballare con lei, una donna, la quale tra l’altro ora mi odia, e rendere il tutto non solo vincente per la competizione, ma addirittura sensuale.”

 

“Non credo di aver capito l’ultima parola..” borbottò Amanda

 

..sensual-”

 

“Zitta” Amanda, in un attimo, tappò la bocca a Betty.

 

Et voilà!”

 

Poco lontano, Matt era finalmente riuscito a far funzionare lo stereo, che in quel momento cominciò a diffondere nell’aria di Stauton le note di Santa Maria Del Buen Ayre.

 

Marc tese la mano sinistra ad Amanda, assumendo nel contempo lo sguardo più intenso che gli potesse riuscire con una donna.

 

Señorita, mi concede questo ballo?”

 

“Se proprio devo..” ancora riluttante, Amanda unì la sua mano destra alla sinistra del coinquilino.

 

Immediatamente Marc la tirò forte a sé, cingendola intanto con l’altro braccio.

 

“Ehi, non ti allargare troppo, gringo!”

 

Ma Marc ormai aveva portato il viso vicinissimo al suo.

 

“E’ per scopi didattici, cosa credi” improvvisamente girarono su loro stessi “però, te la cavi piuttosto bene.”

 

“Credi di essere l’unico ad aver passato qualche mese di fuoco a Buenos Aires?”

 

“No, per niente..

 

Per la prima volta dall’incidente a Carlisle Amanda non sentì il desiderio di prenderlo a badilate sui denti.

 

“Sai cosa sarebbe meraviglioso ora?” le chiese ancora, stringendola ormai così forte da impedirle quasi di respirare.

 

“Cosa?” riuscì solo a rispondere lei con un sussurro.

 

“Lasciati andare.”

 

Solo allora Amanda, che pure aveva cercato per tutta la durata del ballo di evitare la cosa, finalmente lasciò che i loro sguardi si incrociassero. Decise quindi che forse valeva la pena cercare di mettere da parte per qualche minuto la rabbia, la tristezza, la delusione, solo per lasciarsi andare al ritmo del tango, e lasciarsi guidare da lui nella danza. Sorprendentemente, si accorse che le era più facile del previsto, anche se non poteva fare a meno di chiedersi se aveva a che fare con la straniante quanto tuttavia stranamente piacevole sensazione delle sue mani giù per la sua schiena ed oltre..

 

***

 

Per la gioia e la meraviglia degli spettatori, alla fine Amanda era davvero riuscita ad obbedire alla richiesta di Marc. Rispondendo perfettamente a quell’idea che vuole per un buon tango una ballerina completamente abbandonata al partner, la fiducia accreditata dalla ragazza all’amico permise infatti loro di eseguire una prova tale che, se eseguita sotto gli occhi dei giudici, li avrebbe sicuramente condotti alla vittoria. Di certo, aveva lasciato a bocca aperta, anzi spalancata, il resto della compagnia.

 

“Che dire… beh, complimenti.. davvero, sbalorditivo”

 

Daniel aveva praticamente gli occhi fuori dalle orbite.

 

“Tra l’altro Marc, devo ammetterlo, credo sia stato il momento meno gay della tua vita” aggiunse.

 

“Oh, decisamente, te lo assicuro…” Confermò Amanda avvicinandosi, e ansimando ancora vistosamente.

 

“Ve lo avevo promesso” esclamò Marc, asciugandosi intanto il sudore in un modo che di etero aveva ormai ben poco “eccolo, un ballo vincente e sensuale..

 

“Sento già il centone tra le mani” aggiunse fiducioso Matt.

 

“Straordinari!”

 

Di colpo, si sentirono degli applausi. Bill era ricomparso sull’uscio, portando nuova luce grazie alla splendida pelata.

 

“Ora però andate a cambiarvi, lo spettacolo inizia tra poco!” e così com’era apparso, se ne andò.

 

“Cambiarci? Già? Ma noi dobbiamo ancora provare!”

 

Betty era entrata nel panico più totale.

 

“Oh, non fare scene, noi andiamo giusto a far numero. Quei due hanno la vittoria in pugno..” Risposto a Betty, Wilhelmina passò a rivolgersi a Daniel “Anzi, sembra non ci sia più bisogno che anche noi ci uniamo alle danze.”

 

“Oh, Willie, ho paura che invece sarà necessario…

 

A parlare era stato Marc, che in un baleno era andato a nascondersi dietro al suo capo, mentre il gruppo entrava nell’area del fienile che era stata attrezzata per il cambio d’abito e il trucco (dove per attrezzata s’intende una serie di tende malamente sistemate a formare dei loculi detti “camerini”).

 

“Marc, cosa diavolo vuoi dire?”

 

“Jorge è qui!!!

 

“Lascia stare Jorge, date un’occhiata agli altri concorrenti!”

 

Intorno a loro infatti, anziché una folla di contadini e massaie con l’hobby del ballo quale si aspettavano, fremevano i preparativi per la gara di giovani aitanti e ragazze che polli e galline probabilmente li avevano visti solo in qualche film d’ambientazione country.

 

“Come mai quelle facce sorprese?” Bill era apparso ancora una volta dal nulla “Cosa credevate, che nei dintorni vivessero solo agricoltori e operai? Guardatela , la meglio gioventù di Stauton!” .. riapparso, scomparso.

 

“Siamo nei guai, siamo rovinati, verremo arrestati…

“Betty, te l’ho già detto, niente scene drammatiche.. Marc? Dove diavolo è finito?” Senza volerlo, anche Wilhelmina si ritrovò travolta dal panico.

 

“Credo sia nascosto dietro quella tenda..” rispose Matt.

 

Si avvicinarono a lui, Wilhelmina in testa, con aria per niente rassicurante.

 

“Si può sapere chi è questo Jorge e perché ti stai nascondendo come un dannato coniglio?”

 

“E’ QUEL Jorge! Laggiù, insieme a Bill-pelata-di-luce.”

 

“Ma quello non è il suo Jojo?” chiese perplessa Betty.

 

“Ehm, Betty” Amanda, ancora un po’ scossa per il ballo, le si avvicinò alle spalle “Temo che Jorge e Jojo siano la stessa persona…


“Oh… Marc, ma perché ti nascondi? Non potresti far leva sui vostri trascorsi per un aiutino..?”

 

“Stai scherzando?”

 

Marc, sempre più terrorizzato, aveva portato la tenda a coprirlo quasi del tutto, ad eccezione del volto.

 

“Cerco di essere più chiaro: l’ultima volta che io e lui ci siamo visti è dovuta intervenire la polizia per evitare che il sottoscritto diventasse solo un bel ricordo. Per colpa sua, un intero quartiere di Buenos Aires mi vuole morto..

 

“Vuoi dire che io e te non balleremo più insieme?”

 

Amanda era tornata vicino a Marc, anche lei con uno sguardo quasi truce.

 

“Mandy, temo dovremmo rinunciare…”

 

 “Lo sapevo.. ed io stupida che mi sono fidata. Non fai altro che fuggire…”

 

E senza aggiungere altro lasciò i camerini. Decisamente l’era tornata voglia di prenderlo a badilate sui denti..

 

***

 

Con l’abbandono della competizione da parte di Marc e Amanda, gli altri quattro si erano ritrovati schierati al mezzo della pista più terrorizzati che mai.

 

“Sapete tutti come si balla il tango vero?” Wilhelmina cercava disperatamente di trovare qualche sicurezza.

 

“Oh beh, più o meno.. ho letto un libro una volta” le rispose Betty “Vale lo stesso?”

 

Wilhelmina dovette sforzarsi più del solito per non mettersi a urlare “Beh.. meglio di niente, suppongo. E tu Daniel?”

 

“Amante argentina”

 

Wilhelmina non resistette alla tentazione “Chi, Sharlene?”

 

Daniel accennò un sorrisetto “Ti è proprio piaciuta la nostra recita eh?”

 

“Beh, ammetterai che è stata ben condotta, modestamente..

 

Ma Daniel non riuscì a risponderle a tono, perché Bill, salito su un palchetto, aveva preso la parola per dare il via alla gara. Meno di un minuto dopo, partiva la musica. 

 

“Matt, sembra tu stia ballando con una scopa

 

Wilhelmina non avrebbe potuto trovare paragone migliore a descrivere la danza di Matt e Betty, se danza si poteva chiamare. La povera Suarez infatti veniva tenuta da Matt a una distanza tale che, non fosse stato per il numerino sul petto, sembrava più che altro stessero solo parlando, anzi, litigando.

 

“Ha ragione, Matt, stiamo ballando un tango.. guarda che non mordo.”

 

“Betty, è meglio così, fidati..

 

Ma lei decise che non era il momento di dargliela vinta. Con un colpo deciso lo tirò a sé.

 

“Se tango deve essere, che lo sia davvero” aggiunse poi, con quello sguardo che Matt ricordava di aver visto solo quella terrificante sera in cui tentò di sedurlo a causa dei consigli di Marc e Amanda..

 

“Betty, mi hai appena messo una mano sul sedere?”

 

“Sì, è un tango, ricordi?”

 

Matt non poté far altro che rinunciare per il momento ai suoi propositi di ostilità nei suoi confronti e finì per sorriderle.

 

“Oh, finalmente!” esclamò Betty “ora ti va bene questa distanza media o vuoi tornare a ballare con la scopa?”

 

Stavolta Matt ridacchiò proprio “No no, va benissimo così.”

 

“Vorrei vedere.. voglio dire, se riescono a ballare quei due..guardali: secondo me possono anche vincere.”

 

Daniel e Wilhelmina in effetti più che come due litigiosi colleghi di lavoro, ex potenziali matrigna e figliastro, con anni di intrighi e pugnalate di vario genere alle spalle, erano finiti a ballare in un modo che piuttosto faceva pensare ai litigiosi coniugi interpretati a Carlisle.

 

“Sai, sto cominciando quasi a divertirmi..” sussurrò a un certo punto Wilhelmina a Daniel.

 

“Quasi?” Rispondendole, anche Daniel per un attimo ebbe la tentazione di uniformarsi a quello che aveva visto fare a Marc e Betty ai rispettivi partner, ma ricordandosi immediatamente di cosa era capace di fare la sua mogliettina, decise di trattenere la mano al di sopra della cintura di Wilhelmina.. per il momento. Alla fine si accontentò solo di stringerla un po’ più forte.

 

“Fossi in te non me ne approfitterei troppo

 

Wilhelmina dal suo canto non riusciva a trattenersi dal provocarlo almeno un po’. Che rischio poteva correre con un vedovo di fresco che a giorni alterni la desiderava morta?

 

“Io approfittarmene? Scordi con chi stai ballando”

 

“In realtà lo so benissimo”

 

A quel punto, i precedenti buoni propositi di Daniel passarono in secondo piano, ed egli decise che era anche il suo turno di dare quel tocco in più alla loro esibizione.. Approfittando della quanto mai indovinata chiusura del brano, mentre accompagnava il corpo della Slater per un casquet,  lasciò anche lui che una mano scivolasse sotto la cintura..

 

***

 

Pochi minuti dopo, ma lontano dalla pista da ballo, Amanda cercava di rifarsi il trucco nonostante il barilotto di birra che aveva preso in prestito dalle cucine per goderne in solitudine fuori dal locale. Era riuscita a centrare appena metà labbro superiore quando delle voci poco lontane annullarono anche quel poco di concentrazione che era riuscita a raccogliere.

 

“Allora è tutto confermato? Ho visto il tuo splendente fidanzato sorridere in direzione di quei due newyorkesi, non vorrei facesse saltare tutto..

 

Amanda rinunciò definitivamente al rossetto e cercò di capire da dove arrivasse la voce, che riuscì alla fine a individuare come proveniente dal corridoio antistante i bagni.

 

Nonostante l’andatura decisamente ondeggiante, ancora merito del barilotto di cui sopra, Amanda riuscì comunque a raggiungere la porta, e ad accostarla quel tanto da permetterle di sfamare la propria curiosità.

 

Estai tranquilla me amor, el pelaton lascia tutte le decisioni a me, estarete voi a vincere”

 

“Sarà anche il caso.. abbiamo bisogno di quel denaro..”

 

Jojo prese tra le mani il viso della giovane (una stangona mora, dal fisico mozzafiato, ma un naso che, pensò Amanda, da solo poteva fare contea..) e, dopo averla baciata dolcemente, tornò a rassicurarla.

 

Estai tranquilla, tra poco avremo il nostro dinero per andare a Richmond e iniziare la nostra nueva vita!”

 

Ma proprio mentre Jojo tornava a baciare la sua bella, Amanda cadde rovinosamente a terra. Evidentemente, non era stata una buona idea stare così sporta con tutto quell’alcool in corpo.

 

Per sua fortuna comunque non ce n’era abbastanza da impedirle di sollevarsi in tempo e correre a buttarsi di fuori dalla finestrella del bagno. Era fuori quando Jojo e la stangona si risolsero a venire a controllare a chi appartenesse la chioma bionda che era sembrato loro di intravedere, accompagnata da un pungente odore di birra.

 

***

“Bene Stauton, finalmente saprai chi è il vincitore!”

 

Wilhelmina guardò Daniel. Nemmeno un’ora prima non avrebbe scommesso nemmeno un cent sul fatto che proprio loro sarebbero arrivati in finale. Certo, il fatto che ci fossero arrivati non implicava necessariamente potessero addirittura vincere la gara, considerando soprattutto che la coppia avversaria aveva tutta l’aria di prendere la cosa dannatamente sul serio.

 

Le sue previsioni sulla vincita però tornarono presto a recuperare vorticosamente quota quando il campione rientrò a passo spedito nella sala e, appena fu davanti alla sua compagna, la colpì con un vigoroso schiaffo.

 

“Sgualdrina!” urlò “dopo tutto quello che ho fatto per te!”

 

Nella sala calò il silenzio più assoluto, mentre tutti gli sguardi convergevano al centro.

 

“Ma di cosa stai parlando tesoro?” balbettò lei “Sai che non potrei mai tradirti..

 

“Qualcuno di voi ha pop-corn a portata di mano?” bisbigliò Matt al resto del gruppo “Prevedo fuochi d’artificio.”

 

“Oh puoi scommetterci” rispose Daniel “anche se mi chiedo con chi potrebbe averlo tradito.. voglio dire, bel fisico non c’è che dire, ma ha quel naso..”


“Già, dovrebbero instituire una nuova contea solo per quello” finì per lui Marc. Gli altri due annuirono in accordo.

 

“Come siete cattivi. Non è poi così.. grande....” Ma nel dirlo Betty fu la prima a rendersi conto di non credere nemmeno lei a quel che stava dicendo.

 

“Vi ho visti sai” riprese urlando il campione “vi ho visti insieme, quindi è inutile che neghi! Però adesso voglio sapere come hai fatto.. voglio dire, è gay!”

 

La nasona capì che era inutile continuare a negare “Beh, evidentemente non così tanto..

 

A quel punto Bill scese di corsa dal palco e raggiunse i due.

 

“Voi due non state parlando del mio Jojo vero?” chiese, con un tono però che tradiva il fatto che, purtroppo, conosceva già la risposta.

 

“Mi dispiace Bill, ma è proprio Jorge.. li ho visti, li ho visti..e ora scusate, ma non ho più motivo di rimanere qui.” E così come era arrivato, velocemente se ne andò, nonostante la nasona gli fosse corsa dietro supplichevole.

 

“Beh..” tutti notarono che la splendente pelata aveva perso improvvisamente di lucentezza “beh, pare che sia rimasta una sola coppia in gara” portò lo sguardo mesto su Daniel e Wilhelmina “complimenti, vi dichiaro ufficialmente vincitori di questa gara.. passate in cassa per ritirare il premio..”

 

Al tono assolutamente monotono del povero Bill corrispose un’esplosione di gioia da parte dei nostri. Marc era uscito da dietro la sua tenda per andare a stringersi a Willie, assolutamente incredula, e insieme si erano uniti a una sorta di grande abbraccio di gruppo che era andato a crearsi. Proprio in quel momento poi tornò in sala anche Amanda, la quale vedendo tale esplosione di gioia capì che la sua piccola chiacchierata con il campione aveva avuto gli effetti sperati…

 

***

 

“Beh, lo confesso, non avrei mai pensato ce l’avremmo fatta” esclamò Daniel, mentre tutti ormai si avviavano al pulmino.


“Beh, di sicuro non è merito tuo.. mi hai pestato i piedi almeno un paio di volte..” gli rispose pungente Wilhelmina.

 

“Perché, tu no?”

 

“Ehi voi due, smettetela di beccarvi.. abbiamo vinto, questo è l’importante” li interruppe Betty.

 

“La verità è che senza l’intervento di Amanda non avremmo concluso niente” s’intromise ulteriormente Marc “E’ stata lei a raccontare tutto a quel ballerino.”

 

“Già, è tutto merito suo. A proposito, dov’è?”

 

“E’ andata a sistemarsi il trucco credo” rispose Marc a Betty “non so se hai notato che aveva rossetto solo su metà labbra..

 

Amanda per l’appunto era tornata nei bagni a finire di sistemarsi, approfittando soprattutto del fatto che l’hamburger offertole come premio per il suo fondamentale contributo alla causa le aveva fatto passare un po’ il capogiro ereditato dal barilotto di birra.

 

Era appena uscita dai bagni, soddisfatta come non mai di non somigliare più a un clown, quando andò a sbattere contro qualcuno di molto alto, e dai pettorali decisamente ben sviluppati.

 

Esta colpa tua se è esuccesso tutto questo casino!”

 

“Ehm, ci conosciamo?”

 

Jorge l’afferrò e quasi la sollevò da terra.

 

“Tu hai fatto saltare tutti i miei progetti,  por questo ora dovrai pagare”

 

Solo a quel punto Amanda capì che si era decisamente messa nei guai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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