VI.
“Io..
che diavolo state borbottando qui?”
“A quanto pare tra circa
mezz’ora qui si terrà una gara di tango, e in palio ci sono 100 dollari.” Le
rispose Matt.
“E a noi..?”
“Siamo in sei, tre
coppie, abbiamo tutte le possibilità di questo mondo contro questi buzzurri di
campagna” esclamò allora Marc.
“Oh certo, perché qua
siamo tutti esperti ballerini di tango…” gli rispose polemica Amanda, mentre
Daniel tra sé si chiedeva chi avesse avuto l’idea di una gara di tango in un
fienile della Virginia.
“Cara
mia miss polemica, si dà il caso che il sottoscritto abbia passato sei
mesi a Buenos Aires. Sapete, c’era questo argentino, Jorge..”
“Vai al punto.”
“Beh, quei sei mesi mi
hanno trasformato in un esperto di tango, muchachos.”
“Marc” disse Daniel
spaventato “sia chiaro, io con te non ci ballo.”
“Oh Daniel, per quanto
l’idea di strusciarmi con te su una pista da ballo mi attiri,”
(Daniel deglutì terrorizzato) “temo che il regolamento non contempli coppie
omosex. Il che è un’idiozia, insomma, siamo nel terzo millennio...”
“Quindi con chi ballerai,
asso del tango?” chiese Betty.
“Beh, se lei è d’accordo.. Amanda?”
Questa lo guardò
piuttosto perplessa per qualche secondo. Poi gli rispose.
“Nemmeno morta.”
“Amanda” cercò di
convincerla Betty “fallo per la squadra.”
“Amanda” intervenne
allora Wilhelmina “fallo o ti licenzio.”
L’ex receptionist fece
una smorfia, ancora poco convinta, pur sapendo di essere obbligata ad
accettare.
“Ok va bene.. qualcuno si procuri della musica decente per provare
però.”
“Provare?” chiese Daniel.
“Oh certo, manca ancora
mezz’ora, non posso mica permettervi di andare là fuori ad agitarvi come degli
elefanti sgraziati che si accoppiano!”
“Ho sentito bene, vi
serve della musica?”
Il gruppo si voltò verso
l’origine della domanda. A porla, un signorotto sulla cinquantina, a guardare
il quale l’osservatore non poteva fare a meno di fissarsi sulla splendente
pelata che ostentava orgoglioso.
Questi,
cercando di distrarre i suoi ospiti dall’ipnotica pelata, continuò “Scusate,
non mi sono nemmeno presentato. Il mio nome è Bill, e sono il proprietario di questo locale.”
“Oh, complimenti davvero.
Abbiamo mangiato benissimo” Betty cercò di ritentare il piano A “Con una cucina
del genere, quattro stelline non gliele toglie nessuno!”
“Che gentili, mi aveva
detto Magda che voi eravate dei giornalisti o qualcosa di simile. A proposito,
non vi ho visto alla cassa, avete già pagato?”
“Ehm..
a tal proposito, stava dicendo prima per la musica?”
“Ah certo.. beh, ho sentito che volete allenarvi un po’, prima della
gara. C’è uno stereo sul retro del locale, credo che ci sia ancora dentro un cd
di musica adatta. Jojo, il mio
tesoro, ha provato fino a poco fa. Sapete, è in suo onore che ho organizzato
questo concorso. Ci siamo conosciuti due mesi fa, e ora ha accettato di venire
con me qui a Stauton.. volevo fargli capire quanto
tengo a lui..”
“Bellissima storia,
davvero romantica sì.. dov’è l’uscita sul retro?”
sbottò improvvisamente Wilhelmina.
“Scusate.. per di qua, seguitemi.”
La compagnia andò dietro
a Bill verso il retro del fienile. Camminando, Marc cercò di prendere una mano
ad Amanda, ma tutto quello che ottenne fu un pugno in un fianco.
***
“Perché devo ballare con lui?”
“Wilhelmina” le rispose lui “è stata fatta una regolare
estrazione per deciderlo. E comunque potresti evitare tutte queste scene,
considerando che qualche ora fa ti sei calata così bene nei panni della mogliettina.”
“Ma se mi hai tradito con
Sharlene!”
Betty aggrottò un
sopracciglio “Mi sono persa qualcosa?”
“Betty, fidati, è meglio
che tu non ne sappia niente..”
“Siamo sicuri…?”
“Betty, smetti
d’insinuare e pensa al tuo
ballerino.”
Lei alzò gli occhi al
cielo, poi li portò su Matt che armeggiava con lo stereo. Sì, era una bella
gatta da pelare.
“Scusate un attimo,
perché voi altri siete stati accoppiati per estrazione e invece avete
obbligato me a ballare con—”
“Bababababa” Portandosi a
pochi centimetri dal suo naso, Marc zittì Amanda “chiudi il becco e senti il
ritmo. Gente” si rivolse poi agli altri quattro “vi mostrerò come io, un gay, possa ballare con lei, una donna, la quale tra
l’altro ora mi odia, e rendere il tutto non solo vincente per la competizione,
ma addirittura sensuale.”
“Non credo di aver capito
l’ultima parola..” borbottò Amanda
“..sensual-”
“Zitta” Amanda, in un
attimo, tappò la bocca a Betty.
“Et
voilà!”
Poco lontano, Matt era
finalmente riuscito a far funzionare lo stereo, che in quel momento cominciò a
diffondere nell’aria di Stauton le note di Santa Maria Del Buen Ayre.
Marc tese la mano
sinistra ad Amanda, assumendo nel contempo lo sguardo più intenso che gli
potesse riuscire con una donna.
“Señorita, mi concede questo ballo?”
“Se proprio devo..” ancora riluttante, Amanda unì la sua mano destra alla
sinistra del coinquilino.
Immediatamente Marc la
tirò forte a sé, cingendola intanto con l’altro braccio.
“Ehi, non ti allargare troppo, gringo!”
Ma Marc ormai aveva
portato il viso vicinissimo al suo.
“E’ per scopi didattici,
cosa credi” improvvisamente girarono su loro stessi “però, te la cavi piuttosto
bene.”
“Credi di essere l’unico
ad aver passato qualche mese di fuoco a Buenos Aires?”
“No, per niente..”
Per la prima volta
dall’incidente a Carlisle Amanda non sentì il desiderio di prenderlo a badilate
sui denti.
“Sai cosa sarebbe meraviglioso ora?” le chiese ancora, stringendola ormai così
forte da impedirle quasi di respirare.
“Cosa?” riuscì solo a
rispondere lei con un sussurro.
“Lasciati andare.”
Solo allora Amanda, che
pure aveva cercato per tutta la durata del ballo di evitare la cosa, finalmente
lasciò che i loro sguardi si incrociassero. Decise quindi che forse valeva la
pena cercare di mettere da parte per qualche minuto la rabbia, la tristezza, la
delusione, solo per lasciarsi andare al ritmo del tango, e lasciarsi guidare da
lui nella danza. Sorprendentemente, si accorse che le era più facile del
previsto, anche se non poteva fare a meno di chiedersi se aveva a che fare con
la straniante quanto tuttavia stranamente piacevole sensazione delle sue mani
giù per la sua schiena ed oltre..
***
Per la gioia e la
meraviglia degli spettatori, alla fine Amanda era davvero riuscita ad obbedire
alla richiesta di Marc. Rispondendo perfettamente a quell’idea che vuole per un
buon tango una ballerina completamente abbandonata al partner, la fiducia
accreditata dalla ragazza all’amico permise infatti
loro di eseguire una prova tale che, se eseguita sotto gli occhi dei giudici,
li avrebbe sicuramente condotti alla vittoria. Di certo, aveva lasciato a bocca
aperta, anzi spalancata, il resto della compagnia.
“Che dire… beh,
complimenti.. davvero, sbalorditivo”
Daniel aveva praticamente
gli occhi fuori dalle orbite.
“Tra l’altro Marc, devo
ammetterlo, credo sia stato il momento meno gay della tua vita” aggiunse.
“Oh, decisamente, te lo assicuro…” Confermò Amanda avvicinandosi, e
ansimando ancora vistosamente.
“Ve lo avevo promesso”
esclamò Marc, asciugandosi intanto il sudore in un modo che di etero aveva
ormai ben poco “eccolo, un ballo vincente e sensuale..”
“Sento già il centone tra
le mani” aggiunse fiducioso Matt.
“Straordinari!”
Di colpo, si sentirono
degli applausi. Bill era ricomparso sull’uscio, portando nuova luce grazie alla
splendida pelata.
“Ora però andate a
cambiarvi, lo spettacolo inizia tra poco!” e così com’era apparso, se ne andò.
“Cambiarci? Già? Ma noi dobbiamo ancora provare!”
Betty era entrata nel
panico più totale.
“Oh, non fare scene, noi
andiamo giusto a far numero. Quei due hanno la vittoria in pugno..” Risposto a Betty, Wilhelmina passò a rivolgersi a Daniel
“Anzi, sembra non ci sia più bisogno che anche noi ci uniamo alle danze.”
“Oh, Willie, ho paura che
invece sarà necessario…”
A parlare era stato Marc,
che in un baleno era andato a nascondersi dietro al suo capo, mentre il gruppo
entrava nell’area del fienile che era stata attrezzata per il cambio d’abito e
il trucco (dove per attrezzata s’intende una serie di tende malamente sistemate
a formare dei loculi detti “camerini”).
“Marc, cosa diavolo vuoi
dire?”
“Jorge è qui!!!”
“Lascia stare Jorge, date
un’occhiata agli altri concorrenti!”
Intorno a loro infatti, anziché una folla di contadini e massaie con
l’hobby del ballo quale si aspettavano, fremevano i preparativi per la gara di
giovani aitanti e ragazze che polli e galline probabilmente li avevano visti
solo in qualche film d’ambientazione country.
“Come
mai quelle facce sorprese?” Bill era apparso ancora una volta dal nulla “Cosa
credevate, che nei dintorni vivessero solo agricoltori e operai? Guardatela , la meglio
gioventù di Stauton!” .. riapparso, scomparso.
“Siamo nei guai, siamo
rovinati, verremo arrestati…”
“Betty, te l’ho già detto, niente scene drammatiche.. Marc? Dove
diavolo è finito?” Senza volerlo, anche Wilhelmina si ritrovò travolta dal
panico.
“Credo sia nascosto
dietro quella tenda..” rispose Matt.
Si avvicinarono a lui,
Wilhelmina in testa, con aria per niente rassicurante.
“Si può sapere chi è
questo Jorge e perché ti stai nascondendo come un dannato coniglio?”
“E’ QUEL Jorge! Laggiù,
insieme a Bill-pelata-di-luce.”
“Ma quello non è il suo Jojo?” chiese
perplessa Betty.
“Ehm, Betty” Amanda,
ancora un po’ scossa per il ballo, le si avvicinò alle spalle “Temo che Jorge e
Jojo siano la stessa persona…”
“Oh… Marc, ma perché ti nascondi? Non potresti far leva sui vostri trascorsi
per un aiutino..?”
“Stai scherzando?”
Marc, sempre più
terrorizzato, aveva portato la tenda a coprirlo quasi del tutto, ad eccezione
del volto.
“Cerco di essere più
chiaro: l’ultima volta che io e lui ci siamo visti è
dovuta intervenire la polizia per evitare che il sottoscritto diventasse solo
un bel ricordo. Per colpa sua, un intero quartiere di Buenos Aires mi vuole
morto..”
“Vuoi dire che io e te non balleremo più insieme?”
Amanda era tornata vicino
a Marc, anche lei con uno sguardo quasi truce.
“Mandy, temo dovremmo
rinunciare…”
“Lo sapevo.. ed io
stupida che mi sono fidata. Non fai altro che fuggire…”
E senza aggiungere altro
lasciò i camerini. Decisamente l’era
tornata voglia di prenderlo a badilate sui denti..
***
Con l’abbandono della
competizione da parte di Marc e Amanda, gli altri quattro si erano ritrovati
schierati al mezzo della pista più terrorizzati che mai.
“Sapete tutti come si
balla il tango vero?” Wilhelmina cercava disperatamente di trovare qualche
sicurezza.
“Oh beh, più o meno.. ho letto un libro una volta” le rispose Betty “Vale lo
stesso?”
Wilhelmina dovette
sforzarsi più del solito per non mettersi a urlare “Beh..
meglio di niente, suppongo. E tu Daniel?”
“Amante argentina”
Wilhelmina non resistette
alla tentazione “Chi, Sharlene?”
Daniel accennò un
sorrisetto “Ti è proprio piaciuta la nostra recita eh?”
“Beh, ammetterai che è
stata ben condotta, modestamente..”
Ma Daniel non riuscì a
risponderle a tono, perché Bill, salito su un palchetto, aveva preso la parola
per dare il via alla gara. Meno di un minuto dopo, partiva la musica.
“Matt, sembra tu stia
ballando con una scopa”
Wilhelmina non avrebbe
potuto trovare paragone migliore a descrivere la danza di Matt e Betty, se
danza si poteva chiamare. La povera Suarez infatti
veniva tenuta da Matt a una distanza tale che, non fosse stato per il numerino
sul petto, sembrava più che altro stessero solo parlando, anzi, litigando.
“Ha ragione, Matt, stiamo
ballando un tango..
guarda che non mordo.”
“Betty, è meglio così,
fidati..”
Ma lei decise che non era
il momento di dargliela vinta. Con un colpo deciso lo tirò a sé.
“Se tango deve essere,
che lo sia davvero” aggiunse poi, con quello sguardo che Matt ricordava di aver
visto solo quella terrificante sera in cui tentò di sedurlo a causa dei
consigli di Marc e Amanda..
“Betty, mi hai appena
messo una mano sul sedere?”
“Sì, è un tango,
ricordi?”
Matt non poté far altro
che rinunciare per il momento ai suoi propositi di ostilità nei suoi confronti
e finì per sorriderle.
“Oh, finalmente!” esclamò
Betty “ora ti va bene questa distanza media o vuoi tornare a ballare con la scopa?”
Stavolta Matt ridacchiò
proprio “No no, va benissimo così.”
“Vorrei vedere.. voglio dire, se riescono a ballare quei due..guardali:
secondo me possono anche vincere.”
Daniel e Wilhelmina in effetti più che come due litigiosi colleghi di lavoro,
ex potenziali matrigna e figliastro, con anni di intrighi e pugnalate di vario
genere alle spalle, erano finiti a ballare in un modo che piuttosto faceva
pensare ai litigiosi coniugi interpretati
a Carlisle.
“Sai, sto cominciando
quasi a divertirmi..” sussurrò a un certo punto
Wilhelmina a Daniel.
“Quasi?” Rispondendole,
anche Daniel per un attimo ebbe la tentazione di uniformarsi a quello che aveva
visto fare a Marc e Betty ai rispettivi partner, ma ricordandosi immediatamente
di cosa era capace di fare la sua mogliettina,
decise di trattenere la mano al di sopra della cintura di Wilhelmina.. per il momento. Alla fine si accontentò solo di
stringerla un po’ più forte.
“Fossi in te non me ne
approfitterei troppo”
Wilhelmina dal suo canto
non riusciva a trattenersi dal provocarlo almeno un po’. Che rischio poteva
correre con un vedovo di fresco che a giorni alterni la desiderava morta?
“Io approfittarmene?
Scordi con chi stai ballando”
“In realtà lo so
benissimo”
A quel punto, i
precedenti buoni propositi di Daniel passarono in secondo piano, ed egli decise
che era anche il suo turno di dare quel tocco in più alla loro esibizione.. Approfittando della quanto mai indovinata chiusura del
brano, mentre accompagnava il corpo della Slater per un casquet, lasciò anche lui che una mano scivolasse
sotto la cintura..
***
Pochi minuti dopo, ma
lontano dalla pista da ballo, Amanda cercava di rifarsi il trucco nonostante il
barilotto di birra che aveva preso in
prestito dalle cucine per goderne in solitudine fuori dal locale. Era
riuscita a centrare appena metà labbro superiore quando delle voci poco lontane
annullarono anche quel poco di concentrazione che era riuscita a raccogliere.
“Allora è tutto
confermato? Ho visto il tuo splendente fidanzato
sorridere in direzione di quei due newyorkesi, non vorrei facesse saltare tutto..”
Amanda rinunciò
definitivamente al rossetto e cercò di capire da dove arrivasse la voce, che
riuscì alla fine a individuare come proveniente dal corridoio antistante i bagni.
Nonostante l’andatura
decisamente ondeggiante, ancora merito del barilotto di cui sopra, Amanda
riuscì comunque a raggiungere la porta, e ad accostarla quel tanto da
permetterle di sfamare la propria curiosità.
“Estai tranquilla me amor, el pelaton lascia tutte le decisioni a
me, estarete voi a vincere”
“Sarà anche il caso.. abbiamo bisogno di quel denaro..”
Jojo prese tra le mani il viso della giovane (una stangona mora, dal fisico
mozzafiato, ma un naso che, pensò Amanda, da solo poteva fare contea..) e, dopo averla baciata dolcemente, tornò a rassicurarla.
“Estai tranquilla, tra poco avremo il nostro dinero per andare a Richmond e iniziare la nostra nueva vita!”
Ma proprio mentre Jojo tornava a baciare la sua bella,
Amanda cadde rovinosamente a terra. Evidentemente, non era stata una buona idea
stare così sporta con tutto quell’alcool in corpo.
Per sua fortuna comunque
non ce n’era abbastanza da impedirle di sollevarsi in tempo e correre a
buttarsi di fuori dalla finestrella del bagno. Era fuori quando Jojo e la stangona si risolsero a venire
a controllare a chi appartenesse la chioma bionda che era sembrato loro di
intravedere, accompagnata da un pungente odore di birra.
***
“Bene Stauton, finalmente
saprai chi è il vincitore!”
Wilhelmina guardò Daniel.
Nemmeno un’ora prima non avrebbe scommesso nemmeno un cent sul fatto che
proprio loro sarebbero arrivati in finale. Certo, il fatto che ci fossero
arrivati non implicava necessariamente potessero addirittura vincere la gara, considerando
soprattutto che la coppia avversaria aveva tutta l’aria di prendere la cosa dannatamente sul serio.
Le sue previsioni sulla
vincita però tornarono presto a recuperare vorticosamente quota quando il campione rientrò a passo spedito nella
sala e, appena fu davanti alla sua compagna, la colpì con un vigoroso schiaffo.
“Sgualdrina!” urlò “dopo tutto quello che ho fatto per te!”
Nella sala calò il
silenzio più assoluto, mentre tutti gli sguardi convergevano al centro.
“Ma di cosa stai parlando
tesoro?” balbettò lei “Sai che non potrei mai tradirti..”
“Qualcuno di voi ha
pop-corn a portata di mano?” bisbigliò Matt al resto del gruppo “Prevedo fuochi
d’artificio.”
“Oh puoi scommetterci”
rispose Daniel “anche se mi chiedo con chi potrebbe averlo tradito.. voglio dire, bel fisico non c’è che dire, ma ha quel naso..”
“Già, dovrebbero instituire una nuova contea solo per quello” finì per lui
Marc. Gli altri due annuirono in accordo.
“Come
siete cattivi. Non è poi così.. grande....” Ma nel dirlo Betty fu la prima a rendersi
conto di non credere nemmeno lei a quel che stava dicendo.
“Vi ho visti sai” riprese
urlando il campione “vi ho visti
insieme, quindi è inutile che neghi! Però adesso voglio sapere come hai fatto.. voglio dire, è gay!”
La nasona capì che era inutile continuare a negare “Beh, evidentemente
non così tanto.. “
A quel punto Bill scese
di corsa dal palco e raggiunse i due.
“Voi due non state
parlando del mio Jojo vero?” chiese,
con un tono però che tradiva il fatto che, purtroppo, conosceva già la
risposta.
“Mi dispiace Bill, ma è
proprio Jorge.. li ho visti, li ho visti..e ora
scusate, ma non ho più motivo di rimanere qui.” E così come era arrivato,
velocemente se ne andò, nonostante la nasona
gli fosse corsa dietro supplichevole.
“Beh..”
tutti notarono che la splendente
pelata aveva perso improvvisamente di lucentezza “beh, pare che sia rimasta una
sola coppia in gara” portò lo sguardo mesto su Daniel e Wilhelmina
“complimenti, vi dichiaro ufficialmente vincitori di questa gara.. passate in
cassa per ritirare il premio..”
Al tono assolutamente
monotono del povero Bill corrispose un’esplosione di gioia da parte dei nostri. Marc era uscito da dietro la sua
tenda per andare a stringersi a Willie, assolutamente incredula, e insieme si
erano uniti a una sorta di grande abbraccio di gruppo che era andato a crearsi.
Proprio in quel momento poi tornò in sala anche Amanda, la quale vedendo tale
esplosione di gioia capì che la sua piccola chiacchierata con il campione aveva avuto gli effetti
sperati…
***
“Beh, lo confesso, non
avrei mai pensato ce l’avremmo fatta” esclamò Daniel, mentre tutti ormai si
avviavano al pulmino.
“Beh, di sicuro non è merito tuo.. mi hai pestato i
piedi almeno un paio di volte..” gli rispose pungente Wilhelmina.
“Perché, tu no?”
“Ehi voi due, smettetela
di beccarvi.. abbiamo vinto, questo è l’importante” li
interruppe Betty.
“La verità è che senza
l’intervento di Amanda non avremmo concluso niente” s’intromise ulteriormente
Marc “E’ stata lei a raccontare tutto a quel ballerino.”
“Già, è tutto merito suo.
A proposito, dov’è?”
“E’ andata a sistemarsi
il trucco credo” rispose Marc a Betty “non so se hai notato che aveva rossetto
solo su metà labbra..”
Amanda per l’appunto era
tornata nei bagni a finire di sistemarsi, approfittando soprattutto del fatto
che l’hamburger offertole come premio per il suo fondamentale contributo alla
causa le aveva fatto passare un po’ il capogiro ereditato dal barilotto di
birra.
Era appena uscita dai
bagni, soddisfatta come non mai di non somigliare più a un clown, quando andò a
sbattere contro qualcuno di molto
alto, e dai pettorali decisamente ben sviluppati.
“Esta colpa tua se è esuccesso
tutto questo casino!”
“Ehm, ci conosciamo?”
Jorge l’afferrò e quasi
la sollevò da terra.
“Tu hai fatto saltare
tutti i miei progetti,
por questo ora dovrai
pagare”
Solo a quel punto Amanda
capì che si era decisamente messa nei guai.