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Autore: Meli    30/06/2005    6 recensioni
Ciao a tutti!Questa mia ff di 11 capitoli vede come personaggi il trio Harry,Ron,Hermione in una Hogwarts per il sesto anno consecutivo,apparentemente calmo,ma Harry viene turbato dai suoi sogni. Per saperne di più,leggete il primo capitolo...!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Remus Lupin, Ron Weasley, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si alzò di scatto. La fronte imperlata di sudore,il letto sottosopra e la luna che entrava debole dalla finestra. Erano appena le tre del mattino,e una lacrima rigava il volto del ragazzo,che si stava guardando intorno,spaesato,ancora nel mondo dei sogni… L’aria era silenziosa,tutto era calmo,tranne qualche spiffero di vento che giocava con le tendine tirate….e si gonfiavano e si sgonfiavano,intorno alla finestra… Si alzò dal letto per andare in bagno;si bagnò la faccia e i capelli,prima di alzare lo sguardo verso lo specchio…i capelli arruffati,gli occhi spenti,l’aria stanca…ecco cosa vide nello specchio. E non si riconosceva in quell’aria da trasandato,ma era lui…si proprio lui,che per l’ennesima notte si guardava allo specchio,come succedeva da tempo,ormai…e dato che succedeva da tempo,sapeva anche quello che sarebbe successo per tutto il resto della notte:lui,con la sola compagnia del silenzio…e della tendina che si gonfiava e si sgonfiava,che si gonfiava e...


“Non puoi continuare così,Harry…guardati!Sembri appena uscito da Azkaban!” Harry alzò lo sguardo dal suo bacon e guardò Hermione. La ragazza lo stava fissando con aria interrogativa,mentre con una mano reggeva La Gazzetta del Profeta;cosa poteva saperne lei di cosa stava passando? E cosa ne sapeva lei di come si stava ad Azkaban? Per quanto spento poteva essere lo sguardo da Harry,rese bene l’idea persino a Ron,che pestò il piede di Hermione per zittirla.
“Ron!Sto solo cercando di aiutarlo!Non vedi come si comporta?Non mangia,non dorme,non segue le lezioni… Harry,ma cos’hai?” Hermione era sul punto di piangere,tanto era preoccupata per l’amico. Per tutta risposta,Harry bevve un sorso di succo di zucca,prese i suoi libri e se ne andò,uscendo di gran carriera dalla Sala Grande,sotto le voci rumorose degli altri. Talmente rumorose che a stento quella di Hermione arrivò alle orecchie di Harry in fuga.. La Sala Grande,quel giorno,era di un cielo rosso pallido,in tinta con il colorito di Hermione in quel momento. La ragazza guardò Ron che alzò le spalle e continuò,per nulla preoccupato,a mangiare porridge… Ancora più furiosa,Hermione prese la testa di Ron e la girò con violenza verso di lei,per fissarlo dritto negli occhi.
“RON!ma che diamine hai pure tu?io…insomma,ma non vedi che sta male?Perché è come se non ti interessasse nulla dei suoi problemi!”
“Senti Hermione” disse il ragazzo,liberandosi dalla stretta della ragazza “Non posso farci nulla,e non è colpa mia se,invece di reagire,continua a sognare Sirius ancora vivo…”
“S-Sirius? Cosa ne sai che si tratta di Sirius? Lui ha solo detto che la notte fa sogni strani,incubi…non ha mai parlato di Sirius…”chiese Hermione,scossa da quell’inaspettata notizia.
“Cosa ne so? Lo sento parlare nel sonno,ecco cosa ne so… si agita nel letto,chiama il suo nome… e sinceramente non approvo il suo comportamento,ecco…” rispose lui.
“Quale comportamento?” Ora Hermione aveva incrociato le braccia,buttando la sua copia della Gazzetta sul tavolo in attesa della risposta.
“Harry deve capire che Sirius è morto,non c’è più… inutile piangersi addosso,inutile starci male solo per uno stupido sogno!” disse Ron gesticolando.
“Tu-tu non capisci niente,Ron… Harry,lui ha sofferto molto per i suoi genitori,ed ora si è visto strappare via anche l’ultima persona che poteva fargli da padre,che poteva dargli una casa… Sirius era speciale,era un amico,ed ora non c’è più… come puoi essere così… così insensibile?Cosa avresti fatto tu al suo posto?” Hermione attirò tutta l’attenzione su di se,dato che aveva alzato un po’ troppo la voce. Ron rimase perplesso da quella domanda,tanto che non rispose subito,ma abbassò il capo,e ”Io,io avrei guardato avanti… e poi,ha sempre i Dursley,no?Insomma,sono suoi familiari…” disse. Hermione decise che quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.I Dursley?uh,pensò. Prese la sua borsa, lanciò un ultimo sguardo gelido a Ron e se ne andò,seguita dagli sguardi di tutti quelli che avevano sentito il discorso,compresa Ginny.


La campanella delle lezioni sarebbe suonata da lì a dieci minuti. Harry diede uno sguardo all’orario,poi mise i libri nella borsa e uscì dalla biblioteca,stranamente affollata quella mattina. Mentre attraversava i corridoi fino al portone d’ingresso,il ragazzo decise che dopo la lezione avrebbe chiesto scusa ad Hermione,per come si era comportato con lei poco prima,a colazione. Uscì fuori:la brezza del mattino era piacevole,e l’odore di pioggia della notte passata era ancora forte nell’aria… Harry respirò a fondo e rabbrividì. Poi,si diresse con passo deciso verso la capanna di Hagrid. Le prime due ore erano di Cura delle Creature Magiche,con i Tassorosso,e per fortuna quella mattina,Harry non avrebbe dovuto vedere quella faccia odiosa di Malfoy! La campanella non era ancora suonata,quindi ancora nessuno studente era arrivato. Bene pensò così posso entrare da Hagrid a vedere cosa combina! Superò l’orticello,stava per bussare alla grossa porta di legno,quando si accorse che c’era qualcuno seduto di spalle su di una pietra,intento a leggere un libro. Dalla chioma doveva essere Hermione… La ragazza si girò di scatto… Harry fece finta di non averla vista,e bussò alla porta.
“Inutile che bussi” disse Hermione da lontano “Tanto non ti aprirà nessuno.” Harry si voltò lentamente nella sua direzione e si avvicinò.
“Non c’è?Hagrid?”chiese lui.
“No… sai,è per Grop…per alcuni giorni ci sarà Fiorenzo…”disse lei in tono sostenuto,aggiungendo che era stata avvisata da Silente,e che le aveva dato il compito di avvisare il resto della classe.
“Ah!C’è da preoccuparsi?”fu il commento di Harry. Hermione mosse le labbra,ed Harry capì che non sapeva niente di quello che succedeva al loro amico… Trascorsero secondi silenziosi ed imbarazzanti,mentre Hermione fissava un punto vuoto e Harry guardava per terra,muovendo un piede tra l’erba bagnata.
“Senti io…” I due si guardarono negli occhi,pronunciando le stesse parole nello stesso istante.
“Mi dispiace per averti trattato così,questa mattina…”disse infine Harry.
“E a me dispiace per averti detto quelle cose senza sapere… Ron mi ha detto che è per…che è per Sirius…”disse Hermione.
“Come fa Ron a sapere che si tratta di lui?Non ricordo di averglielo detto… insomma…” Harry confuso,si avvicinò ancora verso la ragazza,passandosi una mano tra i capelli spettinati,mentre lei chiudeva il libro.
“Ha detto che ti sente parlare nel sonno… Harry,mi dispiace! Potevi dirmelo… io voglio aiutarti!” Hermione ora si era alzata;prese le mani di Harry e poi lo abbracciò;il ragazzo la prese intorno alla vita e appoggiò delicatamente la testa sulle spalle di lei… “Grazie”,le sussurrò all’orecchio. Un leggero vento si alzò,ed i capelli di Hermione svolazzavano davanti la faccia di Harry,in quell’abbraccio che sembrava non finire più…


Il suono della campanella arrivò alle orecchie dei due,che si staccarono immediatamente vedendo avvicinarsi un gruppetto di studenti. Hermione scorse Ron che parlava animatamente con Dean e Neville,e fece una faccia schifata… Si girò verso Harry e per fortuna lui non l’aveva vista. Tornò vicino la pietra dove era seduta qualche minuto prima,prese il libro e lo strinse al petto. Il gruppetto di ragazzi arrivò;tutti,o quasi tutti,notarono che Hagrid non c’era e guardarono Harry ed Hermione con aria interrogativa. La ragazza tirò indietro i capelli e parlò :”Allora,siamo tutti?Bene. Dovete sapere che,per qualche lezione,Hagrid non ci sarà. Quindi lo sostituirà Fiorenzo…” Un coro di commenti si alzò;dalle loro facce,non erano affatto dispiaciuti della notizia!
“Bene,vedo che sono contenti!”disse Hermione ad Harry. Il ragazzo annuì,notando che anche Hermione non era affatto dispiaciuta! Certo,era preoccupata quanto lui per Hagrid,ma le lezioni di Fiorenzo erano molto più affascinanti di quelle di Hagrid…
“Fiorenzo arriverà a momenti:lo aspetteremo qui!”continuò,rivolta agli altri. Dopo alcuni minuti,infatti,un rumore di zoccoli sulle foglie secche dell’autunno proveniente dalla foresta,avvisò tutti che il loro maestro di Cura delle Creature Magiche era arrivato.
“Scusate il ritardo,umani… tra poco pioverà,quindi,sarà meglio tornare dentro…”


Erano trascorse quasi due settimane dal primo incontro con Fiorenzo;Harry non aveva più sognato Sirius. L’incontro con Hermione gli era stato di grande aiuto! Però c’era qualcosa che ancora non andava:Ron. Hermione non parlava più con Ron,ed il rosso non dava cenni di dispiacere;così,quando Harry chiese alla ragazza cos’era successo,Hermione colse al volo l’occasione di sfogarsi,e lo fece senza alcuno scrupolo.
“Capisci cosa? Ha i Dursley,no? Queste sono state le sue parole. Che razza di amico…uh!” Cadde su una poltrona della sala di ritrovo,stanca dopo tutto quel gesticolare e sbraitare verso di Ron. Per fortuna la sala era vuota,quindi nessuno si accorse di nulla. Harry,seduto di fronte a lei,si voltò verso il camino,fissando le fiammelle del fuoco che mandavano calore,così tanto da sentirsi la faccia in fiamme…
“Harry?” la voce di Hermione distrasse Harry dal fuoco.
“N-non posso crederci. Ha detto veramente quelle cose?”disse Harry,perplesso. Hermione annuì. Poi aggiunse “E scommetto che è geloso di te… insomma,passi più tempo con me che con lui… e poi si è accorto che non sogni più,quindi non può più darti del pazzo…” disse sarcastica.
“Ah sì? È questo quello che pensavi di me?”disse Harry,che ora era saltato addosso alla ragazza,scompigliandole i capelli.
“Dai smettila… hahaha… dai scherzavo! No… il solletico noo!”


“No,davvero?E lei?” Qualcuno entrò dal buco del ritratto,e quel qualcuno era l’ultima persona che i due volessero vedere in quel momento. La voce inconfondibile era di Ron. Il ragazzo discuteva animatamente con la sorella;entrando e alzando lo sguardo,si rabbuiò:Harry ed hermione in quella posizione non era una scena delle più simpatiche… “Ops,scusate il disturbo” disse,e fece per andarsene.
“Oh,Ron,come sei sciocco! Hermi,devo chiederti un consiglio!” disse la ragazza rossa,mentre prendeva suo fratello per un braccio e lo trascinava verso le poltrone. Harry ed Hermione si alzarono;Hermione si mise alla ricerca della sua molletta..
“Caspita,dov’è?”sussurrò.
“Cerchi questa,forse?”chiese Harry,che allargò un sorriso quando Hermione riconobbe la sua molletta nelle mani del suo amico. Con un gesto rapido,la afferrò e bisbigliò qualcosa che assomigliava vagamente ad un grazie. Harry si diede una sgrullata la mantello,inforcò gli occhiali e salutò le ragazze. “Ci vediamo a cena” disse all’orecchio di Hermione. Intanto Ron si era liberato di sua sorella,e fissava la scena. Quando si accorse che Harry lo guardava,si girò su se stesso e prese a salire le scale del dormitorio. Harry,invece,uscì dal ritratto.


Ancora non sapeva dove andare. Hagrid non c’era,la Sala Grande era vuota a quest’ora. L’unico posto era la biblioteca! Ma si pensò studiare un po’ non mi farà male… Si rigirò per andare a prendere qualche pergamena e una penna. Passò per la sala di ritrovo talmente affollata che Hermione non fece neanche caso al suo ritorno. Salì le scale. Arrivato davanti la porta della camera si fermò bruscamente:qualcuno rideva di gusto lì dentro! Forse sarebbe rimasto lì,invece di studiare! Malgrado la presenza di Ron,che non voleva assolutamente vedere… Entrò;oltre a Ron c’erano Seamus e Dean,che fecero subito silenzio alla vista di Harry.
“Ah,ciao Harry,sei tu!”disse Dean. Harry annuì. “Vi sentivo ridere!” disse,infine.
“Uh,si…Ron…ci s-stava raccontando l’ultima di N-neville…”disse Seamus,con la voce che tremava. Scese un silenzio imbarazzante,mente Ron guardava fuori,Dean si smozzicava le labbra e Harry che decideva che forse era meglio andare in biblioteca a studiare… perché non era di Neville che si stava parlando lì dentro,no…


“Perché non torni da me?”disse il ragazzo.
“Non posso..”disse lui vago.
“Mi hai lasciato.. da solo.. “il ragazzo continuava a parlare,tra i singhiozzi che bloccavano alla gola. Quel cimitero metteva angoscia. I lumini disegnavano strane figure,inquietanti. È solo un gioco di ombre,oppure non siamo soli? Si chiedeva sempre il ragazzo. Voleva stringerlo a lui,voleva farlo di nuovo suo;da accovacciato com’era sotto un albero,protetto dal vento gelido che tirava,scattò in avanti,in cerca del suo corpo. “No,non avvicinarti.. potrei farti del male.. e poi è solo aria quella che vedi,non sono carne..”disse lui,tirandosi indietro.
“Se solo afferri la mia mano.. se solo ci provi.. potrei riportarti indietro.. me l’hai detto tu stesso!”disse ancora il ragazzo,questa volta urlando.
“Lo so,e me ne pento di avertelo detto! Maledetto me..” disse lui,piangendo. Piangeva,perché dentro di lui sentiva il desiderio di tornare a respirare aria,di tornare ad usare i suoi sensi,di tornare a vivere.. Ed era consapevole di aver commesso uno sbaglio rivelando al ragazzo l’unica via possibile..
“Se solo mi tocchi...” continuò il ragazzo,tendendo la mano verso di lui. La tentazione era forte. Ma lui non poteva condannare il ragazzo,lui doveva proteggerlo.. Si tirò ancora indietro,evitando il suo sguardo.
“N-non posso...”disse infine.
“no.. SIRIUUS?” Le urla volarono via con il vento,leggere…solo i morti potavano udirle…

“Sirius..” Di nuovo quel maledettissimo sogno.. Di nuovo quella maledettissima sensazione.. o no?No.. no,non era la stessa! Harry non piangeva,la tendina non si muoveva e non c’era la luna non entrava dalla finestra:al suo posto,un debole raggio di sole,ancora insonnolito. Perché questa volta Harry aveva capito…
  
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