12°
capitolo: at the airport
La
luce solare illuminò il mio viso. Quel viso bagnato dalle lacrime amare versate
la sera precedente. Non ricordo di essermi addormentata. Non ricordo di aver
smesso di piangere. Infatti credo di aver pianto anche durante il sonno. Guardo
il calendario. Il cuore mi si stringe e l’aria scompare dai miei polmoni. Oggi
Ryan avrebbe preso l’aereo delle 11.00 verso l’ America e sarebbe uscito per
sempre dalla mia vita. Mi avvolsi nuovamente nelle morbide coperte che emanavano
un odore dolcissimo. Inebriata da quel profumo, mi riaddormentai.
Mi
svegliai di soprassalto. Mi sembrava di aver dormito per pochi minuti, invece
erano passate ben due ore, erano le dieci e un quarto.
In
preda ad uno stato ansioso inspiegabile, mi diressi verso le finestra. Spostai
la tenda rosa che copriva la visuale e presi a guardare il paesaggio
metropolitano. Qualcosa mi diceva che non era la solita visuale di tutti i
giorni. Qualcosa non quadrava, ma non riuscivo a capire cosa. Richiusi la tenda
e mi sedetti sulla sedia a crogiolarmi nei miei interrogativi.
Improvvisamente,
quasi mossa da una forza esterna, mi diressi di nuovo alla finestra spostai
nuovamente la tenda e riguardai fuori. Passarono alcuni secondi prima che il mio
sguardo si posasse sul muro che era proprio di fronte a casa mia. Quel muro, che
era stato per anni ed anni di un bianco immacolato, adesso era diverso. Mi
strofinai gli occhi perché pensavo fosse un allucinazione, uno scherzo della
mia vista ancora assonnata. Li riaprii. Ma la scritta su quel muro era ancora lì.
Forse non era un allucinazione.
La
scritta blu che deturpava quel muro diceva: CHIEDIMI DI RESTARE !
Rimasi
imbambolata lì per non so quanto tempo. Poi ebbi uno scatto e in niente mi
ritrovai per strada, gia vestita, che correvo verso l’aeroporto con una
miriade di interrogativi: lo voglio
davvero perdere? Sono sicura che lo faccio per lui? sono sicura che io non
voglia rinunciare a lui solo perché ho paura dei miei sentimenti?
Improvvisamente, come se avessi avuto un illuminazione divina, tutto mi fu
chiarito. La verità era che io
avevo fatto tutto quello che avevo fatto, solamente perché avevo paura. Una
fottuta paura di amare Ryan. I miei stessi sentimenti mi facevano paura. Il
fatto che non avessi mai provato simili sentimenti, era come saltare nel vuoto.
Ma adesso sono sicura. Sono pronta ad amarlo come non ho mai amato in vita
mia…
Ero
davanti all’entrata dell’aeroporto. Ero appoggiato alla porta automatica
quando qualcuno mi chiamò da dietro. Mi voltai. Mio fratello era lì impalato,
con un aria da pentito. Quanto avrei voluto prenderlo a pugni, ma non lo feci.
Mi limitai a guardarlo come se fosse il peggiore dei traditori.
Ri:
fammi dire quello che devo dire e poi mi prenderai a pugni, ma prima ti devo
confessare che con Strawberry non è successo niente. Non dovrei dirtelo, ma non
voglio che entrambi rimpiangiate questo stupido errore per tutta la vita. Lei lo
ha fatto solo per te. Voleva che tu te ne andassi libero da ogni legame, così
non saresti tornato. Sperava che tu in America avresti trovato una ragazza
adatta a te, visto che, secondo lei stessa, lei non lo era. Mi dispiace. Non mi
sarei dovuto prestare, ma l’amore a volte tira brutti scherzi, tu lo dovresti
sapere. Nel mio cuore c’era una speranza. La speranza che standoli vicino dopo
la tua partenza, lei, avrebbe imparato ad amarmi. Ma, quando ho visto i suoi
occhi piangere dopo che tu te ne sei andato, anche quella speranza è svanita.
Quasi
commosso, mi diressi verso di lui e lo abbracciai. Un abbraccio sincero,un
abbraccio tra fratelli.
R:
grazie.ma adesso è ormai tardi. Non c’ entra più niente quello che è
successo tra di voi. Lei, anche se con le più nobili intenzioni nei miei
confronti, ha fatto la sua scelta, ed io non posso far altro che accettarla. Ma
tu dove andrai? Vedo che hai una valigia.
R:
come hai detto tu, lei ha fatto la sua scelta: ha scelto te. Io sto
semplicemente scappando. Me ne andrò in Australia. In questo periodo lì ci
sono delle onde magnifiche.
Nel
mio cuore, adesso, c’era solo un rimpianto: non aver trascorso più tempo con
quel simpatico tizio che era mio fratello. Spero che avremo altre circostanze
per essere fratelli, adesso che ci siamo realmente ritrovati.
Entrambi ci dirigemmo verso i nostri rispettivi imbarchi. Prendemmo
strade opposte, ma sapevamo tutti e due che tutta questa storia, anche se solo
alla fine, ci aveva riuniti.
Ero
finalmente arrivata all’aeroporto. Attraversai le porte scorrevoli. Il panico
si impossessò di me. Mi maledii per essermi ritrovata in quella situazione.
Avevo perso ogni speranza. Stavo per girare i tacchi e andarmene, quando vidi
dei capelli dorati. I suoi capelli dorati.
S: RYAN!!! RYAN!!!
Lui
non mi udì. Raccogliendo le ultime tracce di voce che mi erano rimaste, urlai
ancora una volta il suo nome.
Fu
solo allora che lui si voltò per vedere chi lo stesse chiamando. Nel vedermi i
suoi occhi si illuminarono. La stessa luce che li animò quando io gli dissi per
la prima volta ti amo.
Ero
tra una miriade di persone ad attendere il biglietto. Improvvisamente, sentii
una voce che mi chiamava. Non so chi guidò la mia testa, ma si voltò verso la
fonte delle urla. Era lì, con i capelli tutti arruffati per la corsa, il fiato
corto per le urla. Nel momento stesso in cui la vidi tutti i miei buoni
propositi svanirono.
S: te
lo sto chiedendo! Rimani!
Lasciai
cadere a terra la valigia e le corsi incontro. Lei fece lo stesso. Ci
abbracciammo e, come se non ci vedessimo da chissà quanto tempo, ci baciammo.
Non badammo a gli occhi di tutti i presenti che erano puntati su di noi.
Esistevamo solo io e lei. Nessun altro. Ci allontanammo l’una dall’altro e
vidi che lei stava piangendo. Le asciugai le lacrime con il pollice e, non
resistendo all’impulso, la baciai di nuovo.
Solo
dopo ci accorgemmo che tutti ci stavano guardando. Sorridemmo imbarazzati mentre
tutti cominciarono ad applaudire.
S: la
prossima volta, non imbrattare nessun muro, ci siamo intesi?
La
presi imbraccio e le sussurrai all’orecchio…
R: non
credo ci sarà una prossima volta…
Perché,
ogni storia decente deve avere il suo lieto fine, con il solito, ma
intramontabile, “E vissero felici e contenti”
spero vi sia piaciuta, scrivetemi tante recensioni, ditemi anche cosa ne pensate della ff intera! arrivederci alla prossima!