Quando
Kyo si ritirò a casa, dopo
mezz'ora di riflessioni, Tohru tra poco gli sarebbe saltata addosso.
- Oh, Kyo-kun! Sei tornato!- gli prese saldamente una mano tra le sue e
lo
guardò con i suoi occhi verdi-azzurri.
- L’hai fatta preoccupare a morte, gattastro –
disse secco Yuki, sfogliando una
rivista, per nulla esaltato dal ritorno del Gatto.
- Stavamo anche per chiamare il W.W.F., Kyo-chan- fece Shigure, il
Cane, in
tutta tranquillità, bevendo una tazza di the fumante.
“ Anche lui con questa storia del W.W.F. Va a finire che
faccio estinguere lui
ed il topastro” alzò gli occhi al soffitto Kyo.
Evidentemente solo Tohru, tra i tre, era quella che si era realmente
preoccupata per lui.
Kyo la guardò, chinando il collo, perché Tohru
era più bassa.
Le sorrise lievemente e le portò una mano sulla testa,
carezzandogliela.
- Non sai che i Gatti sono spiriti liberi, Tohru-kun?-
Lei sorrise radiosa, sicura che Kyo stesse bene, ma prima che potesse
chiedergli dov’era stato, questi fece piatto, quasi
minaccioso:
- Allora, la mia cena?-
- Subito!- Tohru svolazzò rapida in cucina come una
gazzella, Kyo strappò la
rivista dalle mani di Yuki e si sedette a tavola, leggendo e coprendo
un
sorriso, oltre che la fame.
Ci sarebbe stato tempo, pensava Kyo, per raccontare a Tohru della
vicenda con
Yuko.
Se tutto sarebbe andato bene, magari anche un’intera vita a
disposizione,
insieme.
Perché Kyo non volle perdersi d’animo;
perché sentiva che se sapeva desiderare
e non si sarebbe scoraggiato, la Speranza sarebbe stata
l’ultima a morire.
E lui ora desiderava essere felice per sempre con Tohru, anche se la
strada che
aveva davanti a sé sembrava irta di ostacoli.
“ Abbi pazienza, Yuko, presto anche io uscirò da
questo bozzolo e diverrò una
farfalla nera, fiera di volare verso la felicità con ali
fiere”…
Sottoforma della volpe argentata, Yuko accompagnò Kyo a casa
senza farsi vedere
da lui o da altri.
Era soddisfatta di sé.
L’aveva predisposto alla felicità. Questo le
bastava.
" Chissà se la sognerai ancora una Volpe, KyonKyon.
Chissà se avrai
bisogno ancora di me"
Ma ebbe il presentimento, anzi, la certezza che avrebbe realizzato
tutti i suoi
desideri da solo.
Voltò le spalle al suo ex-cliente:
- Gli esseri umani, che meravigliose creature. Non impari mai a
conoscerle del
tutto e non ti stanchi mai di loro, tanto che sono misteriose- disse,
per poi
trottare tra gli alberi, tra altre dimensioni.
Ed anche questa è andata! XD
Ringrazio già adesso Nyx, il mio Drinitino beta che ogni volta tenta di fare commenti lunghi e professionali, non capendo che lo trovo adorabile quando si sforza di farli, non trovate? Li apprezzo perchè so che sono sinceri, grazie darling ^^
Ci si vede alla prossima fic, gente - se ne avrò voglia D=-. Ciau! ~