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Autore: maryku    09/02/2010    6 recensioni
I killer. Gente spietata che uccide per soldi. È il loro lavoro e lo fanno. Non devono avere esitazioni, ogni errore, seppur minimo, potrebbe essergli fatale. Se li scoprono finiscono in galera, o in alcuni paesi gli riservano addirittura la morte, per questo preferiscono usare soprannomi quando lavorano.
Falco Rosso sa fare bene il suo lavoro. Lui è il migliore. Ma non sempre le cose vanno come vorresti se ti trasformano in una ragazza e ti devi mischiare a delle adolescenti di un liceo femminile...
Genere: Azione, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Happosai, Ranma Saotome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Hoola! Allora, come va? Vi sono mancata? No? E vabbe', io torno sempre, lo sapete! E anche questo mese un nuovo capitolo di Segreti complicati è arrivato! Ve ne siete accorti che, per ora, riesco a essere abbastanza veloce negli aggiornamenti? ^^ Un mese di distanza fra un capitolo e l'altro non è male, per una con i miei ritmi... Spero di continuare così! E voi continuate a seguirmi, ok?
Piccolo annuncio... SC è FRA LE STORIE SCELTE! Se non ci credete, andate a vederlo coi vostri occhi! Storie scelte! Storie scelte! Ah, che sublimi parole... Sì, sono felice, ma non mi dimentico certo che è grazie a voi se è accaduto tutto questo! ^^ E, sì, in microscopica, minuscola, piccolissima parte anche grazie a me... Ma se non ci fosse la mia beta, che ringrazio diecimila volte, a darmi martellate sulle mani ogni volta che faccio un errore e a supportarmi psicologicamente, a darmi nuove idee e a sopportare i miei scleri sulla trama via msn, e se non ci foste voi, amatissimi lettori (ruffiana? Un pochino... Ma è la verità!), allora probabilmente questa storia non esisterebbe e non sarebbe così apprezzata. Spero davvero che continui a piacervi! Io ce la metterò tutta per scrivere i capitoli, quindi voi mettetecela tutta per commentare e leggerla fino alla fine senza chiudere la pagina web, ok? XD
Però... Eh sì, c'è un però. Io odio fare prediche, e chi mi conosce lo sa, ma è possibile che, nonostante sia fra le scelte, questa ff abbia avuto meno recensioni? O.O Che stare fra le scelte non sia bello? Che sia scelte per essere cestinate? Devo informarmi...
Scherzi a parte, vi lascio al capitolo. Ci vediamo in fondo con le risposte alle recenzioni, altri ringraziamenti, vari ed eventuali scleri.
Buona lettura.





Segreti complicati

6° capitolo: Rose blu?

 

Ma come aveva fatto a cacciarsi in quel pasticcio? Doveva farsi amica Akane, non combatterla!

Sì, forse aveva esagerato dicendo che il cibo che le aveva offerto, cucinato da lei, faceva veramente schifo. Doveva dire che era orrendo, sarebbe stata meno volgare.

E adesso si trovava nella palestra, le lezioni erano finite, e in piedi davanti a sé c’era Akane. Indossava una tuta bianca, l’obi stretto in vita.

Non pensava che un semplice commento sulla sua disastrosa cucina avrebbe causato tutto questo. Happosai non gli aveva detto nulla né sulle sue abilità culinarie, né sul fatto che si arrabbiava tantissimo se qualcuno osava dirle che non erano buoni i suoi manicaretti. Ma non era colpa sua se aveva avuto i conati di vomito e stava tossendo, gli occhi lacrimanti, le guance arrossate e lo sguardo di chi è appena sfuggito alla morte per un soffio. No, non era affatto colpa sua, ma dell’orribile cibo – se si poteva chiamare tale – che le aveva propinato Akane.

Ma questo, alla sua compagna, non importava.

Se non ci fosse stata Aiko, che aveva fermato per tempo Akane, a quel punto sarebbe già stato fatto a fettine, visto che non poteva far del male alla figlia del suo obiettivo.

Però, adesso che ci pensava… in realtà era stata Aiko ad avere l’idea di far offrire ad Akane il cibo a lei – nessuna voleva mangiarlo. Ed era sempre stata Aiko ad avere l’idea di quell’incontro per fermare la disputa, – visto che erano all’ultima ora la palestra era vuota – mettendosi sulla traiettoria del pugno che Akane aveva fermato appena in tempo per non colpire l’amica.

Sì, perché, contro ogni logica, aveva scoperto che quelle due erano amiche d’infanzia che si conoscevano fin dalle elementari, e che erano capitate moltissime volte nella stessa classe.

- Quella bambina viziata la pagherà cara appena sarà finito tutto questo –  si promise Ranko; per un attimo ebbe un intento omicida verso Aiko, ma lo trattenne con tutte le sue forze. Non poteva permettersi di fare qualcosa che andasse contro qualcuno, in quel momento. Doveva ingraziarsi Akane, e uccidere Aiko non era la cosa migliore che potesse fare.

Respirò a fondo e guardò davanti a sé. Akane aveva già cominciato ad attaccare. Ranko alzò il sopracciglio. Da quant’è che andava avanti schivando i suoi colpi? Non lo sapeva... Non si era nemmeno accorta che avevano cominciato il combattimento.

- Combatti, invece di schivare soltanto!

Quella ragazza non aveva idea di ciò che aveva detto. Però, in fondo, glielo aveva chiesto lei…

Ranko si preparò a dare un leggero pugno ad Akane, lasciando per un momento la difesa scoperta. Quella ragazzina avrebbe visto con chi aveva a che fare… Strano, però; di solito dare un pugno non ti fa sentire un bruciore all’altezza del collo. In un attimo si ritrovò scaraventata a terra. Restò per qualche momento immobile, sorpresa. Come aveva fatto quella ragazzina a ridurlo così? Ci doveva esser un motivo logico! Non poteva essere più forte di lui

All’improvviso gli arrivò l’illuminazione. Come aveva fatto a non pensarci? Non aveva diciannove anni, non era un maschio. Non era abituato a quel corpo.

Però doveva ammettere che aveva sottovalutato un pochino Akane. Ma pochissimo! I suoi colpi erano forti per essere una ragazza; doveva avere anni di allenamenti alle spalle. E Aiko, sicuramente, lo sapeva… Forse era solo curiosa di vedere chi fosse più forte fra loro due, data la sua indole molto curiosa, e lei era cascata nel tranello.

Ranko si rialzò, poi scoppiò a ridere.

- Ti avevo sottovalutata. Sei più forte di quel che credessi – disse ad Akane.

- Allora combatti!

- Per te è solo un allenamento, vero?

- Come…?

- Non sei più tanto arrabbiata. Lo vedo dalla tua aura – Ranko la guardò negli occhi, poi scattò e le arrivò dietro le spalle.

- Ma non sei in grado di sconfiggermi…

Akane stava per caricare un altro pugno, stavolta Ranko era sicura di schivarlo, quando si sentì una risata risuonare per la palestra.

All’improvviso il braccio di Ranko fu attorcigliato da un nastro, usato nella ginnastica ritmica, che le impedì di sferrare il colpo; Akane bloccò il pugno a mezz’aria.

Una miriade di petali di rosa nera caddero dall’alto colorando di scuro l’intera palestra.

- Ohohoh. Come avete osato non invitare la rosa nera a questa riprovevole sfida?

Una ragazza alta, vestita solo con una tuta da ginnastica ritmica, fece in suo ingresso nella palestra da una finestra. Aveva una rosa nera in mezzo ai denti e capelli corvini legati a una coda messa di lato.

- Chi sarebbe quella? – chiese Ranko, fissando attonita Akane.

- Kodachi, la rosa nera – rispose Akane, fissando scocciata la nuova arrivata, ma nei suoi occhi Ranko vide anche un pizzico di rancore. La sua aura negativa sembrava non essere più diretta verso di sé, e questo non poteva che essere una cosa buona.

Ranko aspettò qualche secondo, mentre Kodachi continuava a ridere come una pazza, poi perse la pazienza.

- Questo non mi dice granché!

- È una svitata che si crede la regina del mondo e crea sempre un sacco di guai, ma si riesce a battere.

- Tu la batti?

- Sì!

- Ok…

Non era sicura di ciò che aveva detto Akane, ma lasciò perdere e fissò Kodachi. Più la guardava, più si convinceva che quella non ci stava con la testa. I motivi? Prima di tutto rideva da sola, stava facendo un monologo lunghissimo sull’incapacità di Aiko di capire chi fossero le persone che valevano davvero, anche se nella palestra c’era solo la sua classe, e quel body la faceva sembrare una pazza scappata da un manicomio.

Tutte si stancarono presto della sua parlantina e la palestra si spopolò velocemente.

- Sì, fuggite! Abbiate paura della rosa nera!

- Non hanno paura, si sono annoiate – disse Ranko, giocherellando con il nastro che era ancora legato al suo braccio.

- Come osi dire una simile sciocchezza?

Non rispose. Tirò semplicemente il nastro, facendo cadere Kodachi sul pavimento della palestra. Per sfortuna non si fece male.

- Come hai osato farmi una cosa simile, ragazzina?

- Mi annoiavo…

Ranko sbadigliò, mentre la rosa nera si alzava, facendo volare nella palestra altri petali neri.

- Kodachi, lascia stare Ranko. Veditela con me! – esclamò Akane, mettendosi in posizione d’attacco.

- Credi davvero che una come me possa mettersi al pari di una plebea come te? Ohohoh, devi essere proprio fuori!

- Lei è fuori... - mormorò Aiko; era rimasta indietro per vedere come si evolveva la situazione, ma forse sarebbe stato meglio andarsene.

- Hai detto qualcosa? – chiese Kodachi, guardandola.

- No, nulla…

- Kodachi, non barare!

La rosa nera aveva approfittato della confusione per tirare fuori, non si sa bene da dove, e lanciare contro Akane una palla con una lama affilata di ferro.

- Questo non è barare…

Appena lo disse, la lama si ritirò.

Ranko osservò la scena con un vago senso di vendetta personale, anche se non aveva molto senso. Però, dopo un po’, la risata di quella ragazza le fece desiderare che non fosse mai entrata.

Decise che ormai si era divertita abbastanza e che poteva anche fare qualcosa per Akane. Quindi, con uno scatto improvviso, afferrò la rosa nera per la vita e la buttò verso la finestra.

- Mi sono divertita abbastanza a vedervi combattere… - disse quando vide lo sguardo interrogativo di Akane.

- Divertita? Ti sembra che io mi stavo divertendo?

- No, ma io sì. Però, ammettilo, alla fine ti ho aiutata.

Sorrise. Era un sorriso beffardo, da presa in giro, e questo ad Akane non piaceva.

- Non hai fatto proprio nulla! Sei intervenuta troppo tardi mentre stavo per sopraffarla, e…

- Non ho alcun obbligo verso nessuno – la interruppe, il viso dipinto dal gelo. Subito dopo si diede della stupida, quel gelo faceva scappare le persone.

- Ma… Quella Kodachi non sembra simpatica, anzi, è una pazza, quindi ti aiuterò quando ti servirà.

Ranko incrociò le mani dietro la testa. Si era lasciata troppo andare, aveva mostrato un viso gelido all’obiettivo. Questo non andava bene… Happosai non ne sarebbe stato felice, nemmeno un po’.

- Ranko, senti…

- Ranko, sei stata magnifica! – urlò Aiko, interrompendo Akane. – Sconfiggere in quel modo Kodachi… Akane le mette sempre i bastoni fra le ruote, certo, però, ma è l’unica che ci riesca e quella fa lo stesso come le pare… Ma con te sarà tutto diverso!

- Che vorresti dire?

- Kodachi si crede chissà chi; e, visto che il preside e suo padre sono amici, le viene sempre perdonato tutto, quindi non ha mai ricevuto una sospensione per i disturbi che fa durante le lezioni. Invece tu hai saputo metterla fuori gioco così facilmente… Che ne dici di aiutarci sempre quando non c’è Akane?

- Non sono sicura di poterla mettere fuori gioco di nuovo… - tentennò la rossa. E che diamine, doveva fare da balia a quella ragazzine? Mettersi alla pari con delle sedicenni? Con delle ragazze? Giammai!

- Ma…

- Aiko, adesso calmati.

Aiko sospirò. Si vedeva che non voleva mollare, ma lo sguardo d’intesa che si scambiarono le due fece capire a Ranko che era solo una piccola tregua.

- Va bene… Devo tornare di fretta a casa. Ma tu pensaci, d’accordo, Ranko?

Aiko afferrò lo zaino e, dopo un saluto frettoloso, uscì dalla palestra.

Un silenzio carico di tensione e, forse, di imbarazzo scese fra le due. Ranko non sapeva cosa dire, eppure doveva trovare qualcosa. Qualsiasi cosa. Peccato che nella sua mente ci fosse spazio solo per la missione e i combattimenti.

- Ti va di venire al bar con me? – le chiese Akane, asciugandosi con la manica il sottile velo di sudore sulla fronte.

- I… Sì! – disse, cercando di rimettere in ordine i pensieri. Il suo obiettivo l’aveva invitata a uscire tra amiche… Era un’occasione da non perdere! Ma le sembrava strano che glielo chiedesse proprio dopo un combattimento, e era convinta che ancora non l’avesse perdonata per quella faccenda dei biscotti.

- Bene. Allora prendi le tue cose – disse, indicandole lo zaino. Ranko evitò di ribattere per non litigare, ma avrebbe voluto dirle che non aveva bisogno che lei glielo ricordasse.

Uscirono dalla palestra in silenzio, nessuna delle due provava a intavolare un discorso. Ranko cercava in tutti i modi di trovare qualche argomento, qualcosa in comune, ma più ci pensava più si convinceva che, qualunque cosa avesse detto, ad Akane non sarebbe andata bene.

Era così immersa in quei pensieri che quasi non si accorse che Akane si era fermata. Quasi.

- Ti piace il gelato?

- Sì… - rispose, riluttante. Che volesse vendicarsi facendole mangiare del gelato preparato da lei? Sperava ardentemente di no. Nel caso, si sarebbe ricordata di un impegno assolutamente importante e non rimandabile.

Akane entrò nel bar che avevano di fronte, seguita da Ranko. Si sedettero su uno dei tanti tavolini.

- Qui fanno un gelato molto buono. Ti consiglio quello alla frutta, è il migliore!

Ranko la guardò, incerta se crederle o meno; quando capì che poteva stare tranquilla fece un sospiro di sollievo. Non avrebbe dovuto mangiare il gelato preparato da Akane!

- Ranko…?

- Eh? Ah, sì! Prendo quello, allora…

Akane la guardò per un attimo sospettosa, sembrava indecisa se considerarla strana o pazza, poi decise che le due cose non erano molto diverse e lasciò perdere.

Dopo aver ordinato, Ranko decise che non poteva continuare a stare in silenzio, così parlò della prima cosa che le venne in mente.

- Non capisco Aiko…

- Come?

- Dicevo, Aiko è strana.

Akane non rispose subito e Ranko pensò di aver affrontato un argomento sbagliato. Stava per dire qualcos’altro quando Akane parlò.

- Sì, ed è anche capricciosa, sarcastica, diretta…

- Curiosa – aggiunse Ranko.

- Sì, molto. Ma non è cattiva. Anzi, per essere la cugina di Kodachi sta fin troppo bene mentalmente…

- La cugina della pazza dalle rose blu?

- Rose nere.

- Fa lo stesso, sempre rose sono.

- Sarà… Ma sei stata brava a sconfiggerla, nonostante la pazzia, è una brava combattente.

Ranko non commentò. Secondo lei, la sua forza non era un granché, però per una sedicenne, forse, quella era forte… Se le avesse fatto vedere come combatteva lui da ragazzo, con un corpo da diciannovenne, cosa avrebbe pensato?

- Dove hai imparato a combattere così?

La domanda fu così repentina che lo prese alla sprovvista. Sospirò e cercò di rispondere nel modo più verosimile possibile.

- Mio padre voleva che fossi abbastanza forte da non avere problemi nella vita, quindi mi ha allenata per un certo periodo, ma ho avuto diversi maestri. Diciamo che combattere fa parte di me, come di te, se non sbaglio. Tu dove hai imparato? – rigirò la domanda per evitare altre questioni spinose. Però, in fondo, non aveva detto una cosa così lontana dalla verità. Suo padre voleva renderlo un killer, come lo era stata tutta la sua famiglia, per questo si era sempre allenato.

- Anche io grazie a mio padre. Quand’ero piccola aveva una palestra di arti marziali e voleva a tutti i costi un successore, ma gli nacquero tre figlie femmine. Sembrava disperato, ma quando vide che io ero interessata si riprese. Purtroppo non mi allena più, da quando è così preso dal lavoro…

- Devi volergli molto bene…

L’espressione di Akane le fece capire che era stato un bene leggere il libro “Mille e più frasi dolci da dire” datole da Happosai.

- Sì, e…

- La vostra ordinazione!

La cameriera la interruppe, mettendo i gelati davanti alle due e Ranko sbuffò. Era un vero peccato, le sembrava quasi che si stesse aprendo con lei, nonostante tutto ciò che era successo. Senza starci attenta, prese con cucchiaino il gelato e lo portò alla bocca. Sgranò gli occhi.

- È buonissimo! – esclamò, guardandolo come fosse un tesoro. Akane ridacchiò.

- L’avevo detto.

Ranko annuì e si strafogò, finendolo in pochissimo tempo. Quando si accorse che non ce n’era più, si rabbuiò.

- Sì, finisce sempre troppo in fretta – ridacchiò Akane; lei, però, aveva ancora metà gelato da finire.

Ranko annuì, pensando che poteva quasi prendersene un altro, ma sicuramente Happosai non le avrebbe pagato nulla prima della fine della missione, quindi doveva rinunciarci.

- Non ti avevo mai vista così vivace – disse Akane, mentre mangiava il gelato.

- No?

- No. A scuola sembri sempre annoiata o scocciata, e tutte le volte che una ragazza prova a fare amicizia con te la mandi via. Solo Aiko riesce a starti vicina.

- E tu.

- Cosa?

- Anche tu mi sopporti.

Akane posò il cucchiaino prima di parlare ancora.

- Non sembri cattiva, ma se continui così acquisirai una fama da antipatica. Ranko, lo dico per te: se vuoi farti delle amiche dovrai modificare questo tuo carattere.

Falco Rosso rise interiormente. Quella ragazza non capiva che lei non voleva farsi amici? Se fosse successo… Sarebbe stato tutto solo più difficile.

- Vedrò che posso fare…

- Ecco, brava! Oh, caspita, è tardissimo! Tieni, pago io stavolta, per ringraziarti di aver sconfitto Kodachi, però adesso devo scappare! Ci vediamo domani a scuola, Ranko.

Akane lasciò i soldi sul tavolo e si alzò dalla sedia. Ringraziò frettolosamente la cameriera e uscì.

Ranko guardò i soldi. Bene, per quel giorno non aveva fatto spese inutili! Guardò il gelato che era avanzato nella coppa di Akane.

Si guardò intorno, sperando di non essere vista da lei, ma Akane era ormai lontana. Avvicinò il gelato e mangiò anche quello.

In fondo, quel giorno non era andato tanto male.






E siete arrivati alla fine del capitolo. Stavolta è più lungo! Felici? XD Ma non vi ci abituate, probabilmente il prossimo sarà più corto... ^^''' Ah, stavo per dimenticare... Per il titolo, sono stata insicura fino all'ultimo, ma alla fine ho scelto questo. Purtroppo vi fa subito capire il nuovo personaggio, ma penso che vada bene... Se la pensate diversamente, siete liberissimi di dirlo! Sono aperta a critiche, basta che siano costruttive, o non mi servono a molto. ^^'''
Ok, aspettate impazienti le risposte alle recensioni? No? Eh, mi dispiace, ma ve le scrivo lo stesso!
Però, prima, un grazie a chi mette la storia fra le preferite, fra le seguite, o anche a chi solo legge! ^^

Tiger Eyes: Eh sì, Akane è persino migliorata... Chissà com'era prima! XD Ma credo che in pochi lo vorrebbero vedere... Comunque, scene comiche con la cucina forse ce ne saranno... Ma non dico nulla! ^^ SOno felice che ti sia piaciuta quella frase! E spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!
Riccardo: Eh sì, lo so che Ranko nell'anime è brava a cucinare, forse per questo mi è venuta l'idea di farla cucinare! E poi, così non si annoia... Ha trovato qualcosa da fare, visto che sa già tutto! XD Se ti preoccupavi dell'arrivo di Kodachi, be', con questo capitolo i tuoi dubbi saranno scomparsi! Però, purtroppo, questo personaggio farà poche apparizioni in questa fanfic... Ma lìimportante è vedere Ran...ko fare figurac.. portare a termine la missione, no? XD
Akane 25: Ma guarda, ti ho anche fatto venire fame! XD Chissà se anche questo capitolo... Sono contenta che i personaggi ti sembrino IC! ^^ Spero di non essere andata nell'OCC proprio stavolta! XD Piaciuto il "nuovo personaggio"? Anche se, da quel che so, non è proprio il tuo preferito... Ho aggionato abbastanza presto! Avrei voluto farlo prima, ma causa influenza non ho potuto. ^^'''' Be', spero che ti sia piaciuto! ^^ Continua a seguirmi, eh! XD
Bizzarre Biscuit: Sono contenta che Aiko ti piaccia! Essendo un mio personaggio messo in mezzo, sono timorosa nel vedere cosa ne pensano i lettori... All'inizio nemmeno era in programma, ma si è, come dire... fatta strada da sola! XD Ha deciso lei di stare nella storia, e adesso ci sta! All'inizio l'avevo pensata troppo simile a Nabiki, quindi potrebbe avere ruoli meno importanti, andando avanti, ma resterà sempre un appiglio in SC! Curiosità fra Akane e Kodachi appagata? XD Be', non sarà un personaggio molto presente, ma qualche guaio l'ha combinato o lo combinerà... I misteri si risolveranno pian piano, e se ce ne sono alcuni ancora da risolvere, dovrai dirmelo, ok? XD Per quanto riguarda Akane... Qui ti sembra IC? Spero che il capitolo ti sia piaciuto! ^^

Accidenti, mi sa che mi sono divulgata un po' troppo... Be', la prossima volta mi conterrò! ^__-
Alla prossima!
   
 
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