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Autore: STACY    07/03/2010    6 recensioni
- finalmente poteva toccare con mano quel prezioso zaffiro... -
Doveva fare in fretta, qualcuno poteva acorgersi di lui.
La lucina azzurra, quasi fluorescente, che emanava il gioiello sembrava perfetta.
Forse questa volta l'aveva trovata.
con mani tremanti alzò la pietra sopra la sua testa facendola risplendere sotto la luce fioca del lampione...
Poteva vedere la sua trasparenza...
- MERDA!-
sasu/naru of course ma non spinta...almeno per ora...
P.s. credetemi l'identità di Kyo non è così scontata come sembra...
.°..o0O FINALE ON LINE O0o..°.
Genere: Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara , Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Tsunade
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Allora finalmente sono tornata a postare nella sezione di Naruto!

Vorrei dire due righe di presentazione alla storia, onde evitare ritardi assurdi dovuti all’università la storia è già scritta tranne l’ultimo capitolo che può essere sempre soggetto a variazioni e quindi preferisco non scrivere.

 

Non sarà a rating rosso perche non vedo proprio dove mettercela una lemon, ma ovviamente ci sarà una buona spruzzata di yaoi qua e là, ma dovrete aspettare un pochetto.

 

La storia parla di un ladro/mago che si diverte a rubare e a far sfigurare la polizia o almeno così sembra.

Mentre scrivevo la trama e i capitoli ho notato che c’è in giro un'altra storia con più o meno questa tematica, che ho preferito non leggere per evitare di non essere assolutamente influenzata, ma giusto per dovere io avviso e chiedo scusa per eventuali somiglianze.

 

Preciso che il personaggio che mi ha ispirato è Kaito Kid  (in Detective Conan)

 

Credo che aggiornerò regolarmente ogni lunedì.

Buona lettura!

 

STACY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con un salto aggraziato atterrò nel vicolo proprio accanto alla scuola.

Lo zaino sbattè contro la sua schiena.

Si sistemò meglio la camica nei pantaloni, sbottonò il primo bottone.

Perfetto.

Come in un gesto spontaneo si portò una mano tra i capelli biondissimi per sconpigliarli e dar loro l'aspetto di capelli attraversati dal vento, come se avesse fatto la strada di corsa…

Gli altri di sicuro erano già in classe, doveva solo entrare come suo solito e salutare il suo migliore amico.

Poi avrebbe fatto arrabbiare la ragazza per cui aveva una colta da tempi immemorabili e infine si sarebbe fatto perdonare con qualche trucchetto che gli riusciva bene.

Perfetto.

La sua giornata sarebbe stata perfetta mente normale.

Avanzò con passo deciso verso l'edificio scolastico superando qualche altro ritardatario.

Si fermò solo davanti alla porta della sua classe, l'unica su cui mancava al cartello “ 5 B” in quanto era stato usato proprio da lui qualche giorno prima per fare un'interessante giochino con le carte.

Inspirò e sorrise aprendo la porta con un leggero calcio.

 

 

- Buon giorno gente!  - fece Naruto sorridente entrando in classe.

A mo' di buon giorno ricevette l’occhiata truce di Sasuke: lui odiava le persone che facevano casino e Naruto era il casino fatto persona.

Il biondo ridacchiò per la reazione del compagno, mentre rispondeva ai saluti che gli altri compagni di classe gli rivolgevano.

- Ehi biondo come va?- gli aveva urlato Kiba dall'altro lato della classe, avanzando  verso di lui con una mano alzata, la camicia sbottonata e i capelli castani più scompigliati del solito.

Nanto gettò malamente lo zaino sul banco e battè forte un “ cinque “  a Kiba, abbracciandolo subito dopo.

- Benissimo fratello! –

- Passata la febbre?-

- sono mai stato a letto più di una sera per una semplice febbre? –

- Si, la settimana scorsa quando ti sei assentato appunto TUTTA LA SETTIMANA! - intervenne una voce femminile.

 

Naruto mise su un broncio adorabile, scuotendo leggermente i capelli dorati.

- Sakura quelli sono dettagli! – aggiunse Kiba in difesa del suo amico e Sakura inarcò un sopracciglio fissando i due con i suoi intensi occhi verdi.

Naruto si riprese quasi subito e con un gesto estremamente elegante schioccò le dita facendo apparire uno sbuffo di fumo.

Sakura tossì mentre il resto della classe voltava la testa per vedere quello che stava succedendo.

Quando il fumo si diradò pochi secondi dopo, nella mano di Naruto apparve un grazioso mazzo di fiori di una tonalità di rosa molto delicato.

 

- Ecco, per te mia gentile donzella, dello stesso colore dei tuoi capelli - fece il ragazzo con un mezzo inchino, scatenando gli applausi divertiti di Kiba, le risatine stupite degli altri e una leggera irritazione da parte di Sakura.

La ragazza prese il mazzo e lo schiaffò poco gentilmente in testa al biondo.

- Sei un IDIOTA! Siamo in una scuola, smettila di esibire i tuoi stupidi giochi di magia – e tornò irritata a sedersi al suo posto.

Kiba battè una mano sulla spalla dell'amico in maniera comprensiva .

- ti è andata male, ma tranquillo prima o poi cadrà ai tuoi piedi! -  disse non troppo convinto mentre scoccava uno sguardo in direzione di Ino, la bella biondina della prima fila con cui ci stava provando dai tempi del primo anno di superiori, senza successo.

Naruto sorrise ringraziando Kiba dell'incoraggiamento e si diresse verso il banco della compagna dai capelli rosa, che lo guardava furente.

Prese posto accanto a lei.

- Sakura-chan ti sei arrabbiata? Il mio era solo un giochino! –

- Non mi piace la magia! - rispose decisa Sakura - lo sai che sono mesi che mio padre cerca di catturare quel maledetto ladro che si crede un grande mago e tu continui ad emularlo come un imbecille! –

Naruto passò di nuovo una mano fra i capelli (nelle situazioni di imbarazzo era un gesto che faceva spesso), mentre nei profondi azzurri appariva un luccichio divertito.

- Via SaKura! Tu la prendi tropposeriamente!... da quello che dicono i giornali Kyo è molto amato dalla gente, restituisce sempre quello che ruba e non ha mai fatto male a nessuno, e...-

-  E' un LADRO! un criminale rimane sempre un criminale, e per di più é anche un buffone visto che si crede un grande mago ! –

Naruto (più per farla smettere di urlare che per altro, ma questo non lo avrebbe mai ammesso nemmeno sotto tortura ) ripeté un gesto repentino della mano e questa volta fece apparire un unico fiore che mise tra i capelli della ragazza.

- A me piace. – disse con una semplicità unica.

Per evitare che la rosa ricominciasse ad urlare prese ad argomentare questa sua affermazione.

- magari ha imparato i suoi trucchi in una scuola di magia come quella di nonna Tsunade, e compie quelle azioni eclatanti per rendere fiero il suo maestro o ricordarlo in qualche modo. Sarebbe una storia così affascinante! Magari anche io un giorno diventerò abastanza bravo da indossare un mantello bianco e divertirmi a sfidare la polizia …-

Stava parlando senza riflettere troppo su quello che diceva ma a giudicare dalla faccia scura che aveva assunto la ragazza, decisamente le sue parole dovevano aver peggiorato la situazione.

Sakura si alzò in piedi fissando il biondo con aria minacciosa e dichiarò a gran voce :

-  prima che arrivi quel giorno mio padre avrà già catturato quel ladruncolo da strapazzo, oppure ci avrà pensato Sasuke, non è vero Sasuke-Kun?-

Nel sentire pronunciare il suo nome il moro alzò la testa dai fogli che aveva sul banco per rivolgere la sua attenzione alla ragazza che lo aveva Interpellato.

Naruto poté sentire chiaramente Sakura sospirare e mormorare sottovoce "Quanto è bello”. Fece una smorfia.

Giusto: nel suo programma della giornata perfetta aveva dimenticato la parte più divertente: SFOTTERE SASUKE.

Con un sorrisetto irriverente si voltò verso il ragazzo.

Il moro distolse subito l'attenzione da Sakura puntando i suoi occhi scuri in quelle azzurri dell'altro.

Era sempre così che cominciava: si fissavano, poi il biondo ghignava e diceva qualcosa di stupido e Sasuke per qualche strano motivo invece di ignorarlo, come faceva con gli altri, era portato a rispondere con quel suo tono saccente che li faceva finire sempre, inevitabilmente a litigare.

Sarebbe successo anche quel giorno, in quel preciso momento, nella stesso identico modo delle altre volte.

Naruto sorrise e, come se si fosse ricordato solo in quel momento disse:

- Giusto! Sasuke tu vuoi diventare un investigatore privato! E sentiamo come procedono le tue indagini sul famoso Kyo? -

Ferirlo nell'orgoglio! Era il modo migliore se volevi bisticciare con Sasuke.

Il moro non ebbe il tempo di controbattere che l’altro si avvicinò a lui sparpagliandogli i fogli che aveva sul banco.

Mentre imprecava, appellandolo in modi non molto simpatici ne educati, un foglio attirò la sua attenzione.

Riportava una notizia presa dal quotidiano in data odierna.

Naruto lo raccolse e lesse con una certa soddisfazione.

 

 

“ ENNESIMO COLPO DI KYO”

Il ladro vestito di bianco ha colpito ancora rubando “ La stella del mare”, un prezioso zaffiro conservato nel museo di Tokio, durante la scorsa serata mentre al museo era gremito di gente.

Come dal nulla, il ladro è apparso nel bel mezzo della sala salutato dagli

applausi della gente mentre.. “

 

 

Non fece in tempo a leggere nient’altro che Sasuke gli strappò il foglio dalle mani.

- Non ti azzardare a farlo mai più DOBE ! Ogni volta che ti avvicini fai danni! –

- oh scusami tanto mister perfettino! - fece il biondo sedendosi di fronte a lui.

Non aveva bisogno di leggere il resto dell'articolo per sapere quello che era successo al museo.

La notizia aveva già fatto il giro della città.

Il ladro Kyo amava apparire in mezzo alla folla e ai poliziotti, confondendoli con i suoi trucchi di magia.

Quella volta aveva fatto lo stesso, era apparso al Museo e aveva rubato la gemma azzurra chiamata “STELLA DEL MARE”  beffando tutti, agenti e sistemi di sicurezza,  per poi restituire la gemma qualche ora dopo.

- Allora - chiese -  hai fatto qualche progresso?-

Sasuke sbuffò e raccolse velocemente i fogli mettendoli sotto il banco.

- Commetterà qualche errore - disse risoluto - e quando succederà io sarò lì -.

A Naruto sembrò tanto una di quelle frasi che si pronunciavano in quei film noir ambientati nei quartieri malavitosi.

Avrebbe tranquillamente preso in giro l’altro ragazzo per questo paragone, ma il suo sguardo determinato indicava che non stava affatto scherzando.

Qualsiasi commento avesse voluto fare fu bloccato sul nascere dal’ingresso in ula del professore che li costrinse a prendere posto e a ritenere quella conversazione ufficialmente conclusa.

 

 

 

 

Questo capitolo ovviamente era solo di presentazione.

Abbiamo inquadrato i personggi (non tutti)  e i ruoli che avrenno in questa storia.

Ringrazio chi ha letto il capitolo e lo aspetto a lunedi prossimo.

Se volete lasciare un commento ne sarei felice.

 

p.s.

credetemi, l’identità del ladro kyo, non è così scontata come sembra^^

   
 
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