premetto:
questo cap non è un granchè
... io preferisco l'altro ... comunque forse i peronaggi
sono un po' OOC .. ^^''' comunque per i personaggio di SIMON volevo
semplicemente chiedervi, tanto per farmi un piacere, ma poi fate come vi pare,
di non leggerlo SAIMON, all'americana, come verrebbe naturale, ma alla tedesca,
ZIMON ^O^ !! io lo
preferisco .. in particolare per lui <3<3<3<3 ... comunque leggete
e, se ce la fate ad arrivare alla fine (tanto è corto XD) commentate, anche
commenti negativi, va bene lo stesso .... solo siate gentili please XD !! ok ... buona lettura
.. un bacio !!
ALEXJS..
OLGA e … IAN
il bambino autistico si isola e chiude in se stesso, è
indifferente a ciò che accade intorno a lui, non guarda negli occhi le altre
persone, non partecipa alla vita sociale e non risponde alle domande.
Solitamente quando un autistico viene chiamato per nome, non solo non risponde,
ma sembra non sentire, tanto che inizialmente questo disturbo viene scambiato
con la sordità.
Alcuni di
loro sono tenacemente attaccati alle medesime abitudini, ai rituali e sono
restii al cambiamento. Allontanarli dalla routine e dalle abitudini significa
sconvolgere il loro mondo interiore e questo può scatenare terribili esplosioni
di rabbia.
due occhi
verde chiaro.
un visetto piccolo e grazioso.
una manina dalle dita corte e paffutelle stretta attorno
ad una sbarra di ferro.
tutto il paesaggio è coperto di neve, ma non fa freddo.
ANZI.
Fa caldo, tanto caldo. Sto
sudando, lo so.
"EHI, TU!"
gridano. Eppure non vedo nessuno. C'è solo bianco...
"EHI TU, ragazzino!!" urlano ancora. "torna indietro, non cercare di
fare il furbo!!"
La ragazzina è scomparsa.
"cosa credevi di fare,
eh?? Volevi scappare?! Aspetta che lo sappia Vorkov!"
Non c'è nessuno: non capisco
chi parla, ma all'improvviso sento un brivido percorrermi l'intera spina
dorsale. Ma non fa freddo.
"Ricorda: Nessuno è mai
scappato da qui, piccolo diavolo, nessuno!"
Il rumore sordo di un
portone di legno chiuso con violenza.
Non c'è nessuno qui. Mi
sento solo. Anche lei mi ha abbandonato ...
"c'è qualcuno
fuori" mormorò Olga. Mi guardava con gli occhi blu scuro,
che sembravano due pozze d'acqua.
Il mare è più scuro dove
l'acqua è più profonda. Gli occhi di Olga fanno uno strano effetto, soprattutto
accostati alle ciocche di capelli rosso-oro che le
scappano via dalla coda di capallo, intorno al viso.
Osservai accigliato il vetro
dell'alta finestra, il picchiettare violento dei rami dell'abete rosso carichi
di pioggia. Sorrisi di fronte all'ingenuità di quella bambina dagli occhi cobalto.
"sicura Olga?"
domandai "chi pensi che ci sia lì fuori con questa tempesta?"
"appunto" esclamò
lei, tirandomi per un lembo del maglione sgualcito. "chiunque sia, avrà
tanto freddo" è impossibile ridere quando Olga ti guarda con quegli occhi
così seri per una bambina di appena cinque anni. Per accontentarla decisi di
controllare, e lei mi precedette saltellando giù per le buie scale del
monastero.
Una volta una guardia mi
aveva spinto con un calcio proprio giù da quella scalinata, dopo avermi steso
con un pugno nello stomaco. Avevo sette anni.
Brutti ricordi, quel che
importava era che almeno Olga non dovesse mai provare ciò che avevo
provato io. Nè lei, nè Dimitri
... nessuno.
Non c'era nessuno oltre il
pesante portone di legno dell'ingresso, solo un'immensa distesa incolore... e
neve, tanta neve, che impediva di vedere il cancello cigolante. Stavo per
richiudere, quando Olga slittò accanto a me, e si preciptò
nella tempesta, con indosso solo il suo misero maglioncino rosa scolorito. Lo
steso che indossava ogni giorno. Fui costretto a rincorrerla per tutta la
lunghezza che separava il monaster dal cancello
d'entrata. La vidi accostarsi ad un fagottino scuro e tremante, completamente
coperto di neve.
Lo portammo dentro, al caldo.
Era un ragazzino magro e
tremante, completamente zuppo da capo a piedi.
Piangeva. Non ha smesso di
piangere per un bel po', e appena si è calmato ha divorato due razioni
intere di brodo caldo. Olga era rimasta vicino a lui tutto il tempo e lo teneva
per mano.
Boris aveva commentato in
tono secco che non facevo altro che portarmi tutti i cuccioli smarriti che
trovavo per strada. "a malapena riusciamo a sfamarci da soli" poi se
n'era andato sbuffando.
Comunque sapevo che non lo
pensava sul serio.
è tanto che sono qui, solo. Non c'è nessuno che viene
a portarmi via?
In verità so di non essere
veramente solo. C'è qualcuno, vicino.
Ma non parla, è come se non
esistesse. O forse sono io che non esisto.
Poi la presenza inspira, con
un tremito. Come se faticasse a respirare.
Sento qualcosa di caldo
sulla mia fronse, e gocce tiepide che mi bagnano
le guance. Ma non sono le mie lacrime.
Una porta che si apre, poi
una voce di donna, un sussurrò irritato.
"Huznestov!
sapevo che ti avrei trovato qui ... Il dottore mi ha
mandata ancora una volta a cercarti .. quando la smetterai di scappare dalla
tua stanza? Il paziente ha bisogno di riposo ... e anche tu"
Poi esce, e sono di nuovo
solo, ma sul serio, questa volta.
Huznestov ...
Impossibile.
Boris non piange.
"Ian"
lo chiamai. "Ian"
Niente. Continuava a
dondolarsi di continuo, sul suo sgabbello
preferito. Avanti, indietro, avanti, indietro...
In un periodo ho temuto che
fosse sordo.
Ho addirittura cominciato a sperare
che lo fosse ...
Lo sguardo fisso in un punto
indefinito della parete, muoveva le labbra come ripetendo una cantilena
infinita nella sua mente.
"Ian,
andiamo ... dobbiamo andare da una persona che ti aiuterà" Non ho mai
avuto molta pazienza.
E lui continuava a non
rispondermi, chiuso nella sua piccola bolla d'aria, distante dal mondo. Odiavo
quando faceva così... avevo provato di tutto, ma non riuscivo a
scuoterlo. Era come se non esistessi. Sergej era
sulla porta, e mi guardava con i suoi occhi oceano che mettono soggezione.
La ditine di Olga quasi scomparivano nella sua manona.
Il gigante buono.
Capii che era l'unica
cosa da fare.
Olga si avvicinò a me e a Ian.
"Ian"
disse semplicemente, e la sua vocina sembrava il trillo di tanti campanellini.
Gli tese la mano, in segno di invito. Il bambino guardò le dita corte di Olga,
come se quel suono lo avesse risvegliato dal suo torpore. Le labbra si
fermarono. "andiamo insieme dal dottore" Lei sorrise. Dopo un istante
che sembra durare un'eternità Ian stringe la
mano di Olga nella sua, in quella stretta goffa e sbadata con la quale sembra
volersi attaccare alle persone per non staccarsene più. Come se avesse paura di
perderle.
Olga mi guardava: si
aspettava di seguirmi. Ma io mi sentivo impotente di fronte a lei. Non so
come fare con Ian, non so proprio ...
Ultimamente vengono più
spesso a farmi visita.
Adesso sono in tre. Uno di
loro è Boris.
E quella ragazza che sta
sempre con Takao e la sua ciurma. I primi giorni ho
fatto fatica a riconoscerla, e anche dopo mi sono dovuto sforzare per
riordinare i ricordi. Qui, solo con la mia mente e il vuoto, sembra di vagare
per un solaio abbandonato.
Non so perchè
vengano. Io non riesco a muovermi, nè a vedere.
Non ho idea di dove siamo,
di come ci sono arrivato. I ricordi e le sensazioni ritornano a galla lentamente,
disordinati e confusi.
Lo svedese, il natale al monastero, Olga, Boris che cade a terra sotto i
colpi dello svedese, la frusta, Ian ...
Ian.
Invidiavo Olga. La invidiavo
da morire.
Era il momento di partire
per il Giappone, per partecipare al torneo nazionale. E per vincerlo.
Ivan sarebbe rimasto a
badare ai bambini del monastero. Sapevo che si dispiaceva di non poter partire
con noi, ma sapevo anche che sarebbe morto d'apprensione sapendo di averli
lasciati da soli, anche se Simon poteva benissimo badare a loro. Ma da solo non
poteva farcela, e comunque Ivan è troppo apprensivo quando si
tratta dei bambini.
Olga aveva stretto Boris
come se volesse strangolarlo, poi era scoppiata a piangere, dicendo che
dovevamo tornare presto, e lui si era ritrovato a cercare goffamente di
consolarla.
"ci porterete un
premio tutto d'oro?? e quando
tornate faremo un festa?!!" aveva chiesto ingenuamente il piccolo Dimitri,
al di sopra della testa di Sergej.
Non la smetteva più di fare
domande.
Simon si era limitato ad una
pacca sulla spalla, allungandosi il più possibile sulla sua sedia, almeno per
quanto gli permettevano le gambe paralizzate.
"portateci qualche
prelibatezza quando tornate" Certe volte mi chiedevo come fosse ancora in
grado di sorridere. Io avevo quasi dimenticato come si fa a sorridere .... prima di Olga. Lei fa sorridere tutti. Fa sorridere
anche Ian.
"che c'è?" chiesi
"non mi saluti?" Ian si era rintanato in un
angolino. E ci ignorava, come al solito.
"ci hanno salutato
tutti .. manchi solo tu"
Invidiavo Olga perchè solo lei riusciva a strapparlo a quel mondo tutto
suo.
Solo lei conosceva quel
mondo nel quale io non potevo entrare.
"Tu vai via"
A malapena ero riuscito a
sentirlo, ma almeno si era degnato di parlarmi.
"si,
ma è solo per un po'. Vedrai che ritorneremo presto..."
"Anche
tu vai via. Come mamma. Diceva che ritornava" stava piangendo. Mi chiesei se fosse il caso di abbracciarlo, di dire qualcosa.
Maledizione, che cazzo
faccio??
"ma
io ritornerò. Solo che ora devo
andate. Ti ... ti voglio bene" balbettai, impacciato.
Quelle tre parole suonano così inappropriate con la mia voce.
"se mamma mi voleva
bene allora ritornava anche lei .." mormorò lui.
Ma io sono un vigliacco, e sono scappato.
ok,
questa roba ce l'avevo sul pc da non so quanto ...
volevo migliorarla ancora un po', ma probabilmente mi davate gia per morta .. quindi mi son detta "vabbè alè, che ti frega xD !! postalo, tanto no sarà mai
perfetto!!
effettivamente
di bambini autistici io so poco e niente ... e forse Yurij
è un po' OOC .. verso la fine ho cercato di mettere in mostra la sua difficoltà
ad interagire con gli altri .. e a mostrare i suoi sentimenti ... comunque non
mi andava molto di andare per le lunghe, lo ammeto
XD .. il primo capitolo era mejo .. :( !! comunque .. si lo so, me ne son fregata di MAIUSCOLE o
minuscole ... non mi andava di correggerle tutte .. sono troppe!! O.O||| .... comunque grazie per aver letto, ma soprattutto ... COMMENTATE IN TANTIIIIIIIIIIIIIIII !!!!!!!
bacio ...
arisu kon
alexjs
alessia ..... the best ù.ù XDDDD
risposte
ai commenti del capitolo precedente ^_^ :
Kaifan91: grazie tantissime :D !! in realtà spero che questo capitolo non ti deluda …
se lo leggerai XD !! comunque
sono felice che anche tu abbia letto il libro ^O^ io
l’ho trovato molto grazioso *.* !!! un bacio … :*
PICH_91: grazie per i
consigli ^_^ cercherò di migliorare, anche se forse in questo cap ho messo pure più virgole che nell’altro XDDDD grazie
comunque della recensione … baciiii ^^
Iria: grazie della
recensione :P sei stata molto carina ^O^ .. in effetti anche io penso che gli angeli possano
benissimo SGUAZZARCI all’inferno … ma immaginavo che yurij
volesse in qualche modo giustificare quella bambina che lui credeva un angelo
.. J !!
grazie tante per i complimenti … spero che questo cap
ti sia piaciuto … se l’hai letto XD…………….. kiss …
Aphrodite: quanti complimenti ….
u\\\u mi fai imbarazzare xDD
sono felice che ti sia piaciuta *-* non speravo così tanto … quindi anche tu
hai letto il libro?? Non è dolcissimoooo *.* ????? bacioni … ^_^
Ria: grazie per i complimenti …. Sei molto
gentile ^^ spero che tu legga anche questo capitolo … e che ti piaccia .. bacio <3 !!
Helens: grazieeee
^-^ sono stra-contenta che ti piaccia .. e grazie per
il commento … spero che questo capitlo extra ti
piaccia …. bacioneeee …
billina 96: amore!!! Grazie ^\\^ sono iper
felice che ti piaccia .. il tuo e quello di merry
sono i pareri a cui tengo di più … <3 TANTI BACINI .. ^^
tom angel: come ho già detto,
amore .. (vedi billina 96, sopra) i vostri sono i
commenti più importanti … anche se non vi frega un emerito cavolo di beyblade XDDDD EHEHH .. KISS
un enorme GRAZIE a chi ha
aggiunto la mia storiella ai preferiti: ^^
1
- BenHuznestova
[Contatta]
2 - Kaifan91 [Contatta]
3 - tom angel [Contatta]
E a chi
l’ha aggiunta alle storie seguite: ^^
1
- Iria
[Contatta]
2 - Loxaris [Contatta]
3 - Ria [Contatta]