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Autore: vul95    03/04/2010    3 recensioni
"...-Vediamo, ehm…Nuovo mondo. Isola. Mare intorno all’isola. Ci servi tu, perché di certo il numero VI non può crearsi l’illusione di una barca e navigare tutto contento- spiegò il numero VII.
-Ah, vado con Zexion?- gia che il Notturno Melodico fosse passato dal
dovrei andare al vado, era una buona cosa. Cominciò a riconsiderare la proposta –Bhe, non basta un varco oscuro? E poi è un po’ d’acqua, non vorrai mica dire che…-
-Non sa nuotare, Demyx- chiaro, conciso.
-Ah-...
"
Per ricordarvi che guardare Trilli fa male, ecco a voi una piccola fanfiction ambientata sull'Isola che non c'è!
[Zemyx]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Demyx, Zexyon
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dirigiti a nord, oltre l’Isola che non c’è,

Dirigiti a nord, oltre l’Isola che non c’è,

Finchè un’altra isola lontana non vedrai di fronte a te,

Ti sei perduto, ma non sei solo,

l’arco di pietra guiderà il volo,

Se il nordico crinale dell’isola vorrai attraversare,

c’è un pedaggio, al vecchio ponte dei troll, che dovrai pagare,

Alla fine del viaggio l’asse calcherai,

della nave che affondò, ma non affondò mai.

Un desiderio è ancora là,

e un giorno diventerà realtà.

 

Zexion recitò le parole a memoria e ad occhi chiusi, sotto lo sguardo ammirato di Demyx, che lo osservava estasiato –E questa cos’è?- chiese, curioso.

Il numero VI gli lanciò un’occhiata esasperata, poi cominciò a spiegare –Sono riuscito a trovare questa leggenda in un libro della biblioteca del castello. E’ un punto di partenza per trovare lo specchio…Almeno spero.- sospirò.

-Come in una caccia al tesoro!- gridò eccitato il biondino, con una nuova luce neglio occhi.

Zexion si chiese come fosse possibile vhe il Notturno Melodico riuscisse a simulare così bene dei sentimenti. A volte poteva sembrare anche reale, ciò che simulava; lui non ci riusciva, rimaneva spesso apatico, come la faccia di una bambola adagiata su un comò da tantissimo tempo.

-Allora, dobbiamo andare a nord, ora…- Demyx corrugò la fronte, poi lanciò un veloce sguardo al compagno –Zex, dobbiamo attraversare il mare, per arrivare all’altra isola.- mormorò preoccupato allo sguardo stralunato di Zexion, che era indietreggiato leggermente, scuotendo la testa –No, no, scordatelo- biascicò deglutendo a vuoto e spostando rapidamente lo sguardo dal mare al numero IX, dal mare al numero IX, in preda al panico.

-Zex, è una missione importante, ricordi…?- Demyx piegò lievemente la testa di lato, avvicinandosi al ragazzo dai capelli indaco, il quale prontamente scacciò via la mano che il biondino gli stava offrendo.

Che vergogna, pensò, ansimando. Era solo acqua, non poteva dimostrarsi così debole di fronte a un suo sottoposto!!

Non fece in tempo a finire di pensare, che si ritrovò a un metro da terra, ben sorretto dalle braccia del Notturno Melodico, il quale si muoveva di buon passo verso la riva del mare, non tanto lontana da quello spazio verdeggiante.

-Mettimi subito giu!- gridò Zexion, agitando goffamente le gambe.

Demyx scosse la testa –Zex...- sembrò pensarci su, poi scosse la testa –Dobbiamo muoverci, sennò Saix si arrabbia- sorrise innocente, mentre le sue scarpe nere venivano bagnate dall’acqua salata del mare. Se le tolse, rimanendo a piedi nudi, e avanzò dentro quell’enorme pozza azzurra.

-Demyx, per favore, prima che mi arrabbi seriamente, fammi scendere!!- sbraitò il numero VI che, contrariamente alle sue parole, si era aggrappato al collo del compagno. Quest’ultimo lo guardò come per dire “non puoi arrabbiarti” e continuò ad andare avanti.

Zexion piegò il capo, rassegnato. Gli prudeva il petto.

I piedi di Demyx cominciarono a velocizzarsi, mentre, invece di affondare, rimanevano a pelo d’acqua –Reggiti forte!- esclamò, per poi cominciare a correre, seguito dalle grida di Zexion.

 

-Brutto idiota!- Zexion puntò il dito contro il numero IX –Potevi ammazzarci, lo sai!?- gridò. Si accorse che sapeva simulare la rabbia in modo impeccabile.

-Zex, ma siamo arrivati!- Demyx allargò le braccia, come a dimostrare quanto aveva detto, e in effetti era vero: un’isola leggermente più piccola dell’altra, sempre ricca di vegetazione ed animali, si stendeva di fronte a loro, e sullo sfondo svettava un enorme arco di pietra grigia.

-…- Zexion rimase un attimo in silenzio, valutando la situazione -…Dove hai imparato a camminare sull’acqua?- chiese.

Il Notturno Melodico si strinse nelle spalle –Era la prima volta che lo facevo.- sorrise innocentemente.

-…COSA!?- aveva rischiato di affogare perché Demyx non aveva mai provato una tecnica di quella portata. Aveva rischiato di affogare perché Demyx non aveva mai provato una tecnica di quella portata!! –Demyx...- lo fissò malissimo –Cos’è, mi prendi in giro?-

Il numero IX scosse la testa, sincero –Voglio finire presto questa missione, così sarai contento!- regalò al ragazzo dai capelli scuri uno dei suoi meravigliosi sorrisi.

Ma quest’ultimo non la prese bene –Io non provo gioia. O felicità. Nemmeno tu. Non serve fingere, di fronte ad un tuo simile. Noi non proviamo, Demyx.- se avesse avuto un cuore, quelle parole lo avrebbero colpito talmente forte da togliergli il respiro.

Zexion alzò il mento e fece qualche passo in avanti –Non voglio essere in squadra con un pazzo iperattivo senza un minimo di buonsenso.- gli dava le spalle –Io procedo da solo, tu fai come ti pare- e si incamminò.

-Ma, Zex…-

-Mi chiamo Zexion. E sono un tuo superiore, non devi mancarmi di rispetto!- ringhiò, voltandosi di scatto e incrociando i suoi occhi scuri con quelli acquamarina del compagno, il quale abbassò la testa, dispiaciuto.

Quando la rialzò, Zexion non c’era più.

 

Non sarebbe tornato a casa. Insomma, Zexion rischiava di affogare ogni minuto che passava, non poteva di certo lasciarlo solo su quell’isola!

E poi, era troppo chiuso a riccio. Era vero, erano Nessuno. Però… Non avere un cuore significa non provare qualsiasi sentimento, nemmeno la rabbia che il numero VI aveva provato qualche minuto prima.

Ma forse aveva solo finto…?

Ah, non ci capiva proprio niente di tutta quella storia sui cuori e sulle anime.

Perché a lui, quando era in compagnia del numero VI, capitava spesso di sentirsi contento. Sentiva uno strano calore pervadergli il petto, e gli veniva da sorridere.

Demyx non fingeva.

E non fingeva nemmeno in quell’occasione: si era fatto buio, e tutt’intorno a lui si udivano rumori agghiaccianti. E non riusciva a capire dove stesse andando.

Sarebbe probabilmente inciampato su un intricato cunicolo di rametti alto circa mezzo metro, se un gruppo di lucciole non fosse passato in quel momento facendoglielo notare.

Incuriosito, si abbassò per analizzarlo meglio, ma venne preso d’assalto da due figuri che gli arrivavano si e no al ginocchio.

Cadde malamente all’indietro –Fermo tu!- una vocina stridula gli perforò le orecchie –Da qui non si passa, straniero!- si aggiunse una voce più bassa, quasi baritonale, che aggravò ancor di più la situazione del suo apparato uditivo.

-Argh…- biascicò tentando di scollarsi di dosso quei due…esseri?

Uno basso e tarchiato, l’altro leggermente più altro e longilineo. Dalla pelle olivastra, tendente al marroncino sbiadito, e con grandi occhioni neri che parevano perforare tutto ciò che osservavano.

Vestiti in modo improponibile, Demyx arrivò a capire che si trattasse dei troll di cui parlava la leggenda. E che quindi quel labirinto di legnetti e rami secchi era il percorso giusto da seguire.

-Ragazzi, parliamone con calm…- una raffica di pugni e calci totalmente innocui si abbattè sul biondo, che tentava di liberarsi dalla presa dei due troll.

-Il passaggio è chiuso. Dietrofront!- urlò quello basso.

-Ma devo passare!- piagnucolò Demyx, dimenandosi per tentare di liberarsi –Devo arrivare alla nave!- e, al tentativo di resistenza dei due assalitori, evocò il Sitar, colpendoli con un getto d’acqua che li fece barcollare all’indietro.

Il troll più alto inciampò su una pietra, e cadde malamente addosso al compagno, trascinandolo con sé lungo disteso per terra.

Demyx si rialzò un po’ intontito, facendo sparire la sua adorata arma.

Sospirò, dirigendosi verso i due poveri troll, che erano svenuti, e gli sventolò di fronte al volto una mano, per assicurarsi che non fossero svegli –Cavolo, per un pochino d’acqua…- perplesso, estrasse dalla tasca il piccolo anellino argentato che Saix aveva dato a lui e Zexion e se lo infilò al dito.

Si, credo vi siate persi qualche pezzo, nevvero?

Eravamo rimasto che l’anello lo aveva Zexion.

Però Demyx, durante la traversata del mare, per paura che il piccolo oggetto cadesse in acqua, lo aveva preso dalla tasca del compagno e lo aveva riposto nella sua, per evitare qualsiasi inconveniente.

Quindi Demyx, invaso da una strana eccitazione, premette il pulsante rosso.

 

*

 

-T’oh, che male…- i troll si tirarono su a fatica, barcollando.

-Tutto bene, amico?- domandò quello più basso al compagno, aiutandolo a tenersi in piedi.

-La mia testa…- biascicò per tutta risposta quello, tenendosi il capo.

-Ehm…- l’attenzione dei due venne attirata da un figuro alto e snello, coperto da una tunica scura, che altri non era che Zexion.

-Intruso!!- sbottò uno dei troll, zompandogli addosso.

Ma il ragazzo dai capelli scuri evitò l’esserino, che cadde a faccia in avanti, come il suo compagno, che ritentò l’impresa di acchiapparlo.

-Non puoi passare!- gracchiarono, tentando di afferrare il numero VI.

Spostandosi agilmente, il Burattinaio Mascherato evocò il Lexicon, svanendo immediatamente agli occhi dei troll.

-…Sparito…- mugolò allibito quello alto, indicando come in trance il punto in cui prima si trovava il ragazzo.

-…- il troll basso, invece, si guardò intorno -…Meno lavoro, fratello.- rassicurò il compagno -…Io vado a farmi una dormita.- e così dicendo si sistemò sotto un albero lì vicino, e poco dopo venne raggiunto dall’altro.

“Perfetto…” Zexion si gustò la scena, complimentandosi da solo per la sua efficienza. Molto probabilmente Demyx non era nemmeno a metà strada, si ritrovò a pensare. “Bene, ora devo solo infilare l’anello e…Oh…Oh no…No no…” cominciò a dimenarsi, cercando nelle tasche della tunica il piccolo oggetto, che ovviamente non trovò.

“Dannazione! Ma dove…” la traversata con Demyx. Come un lampo a ciel sereno, Zexion trovò la risposta “Sarà caduto n-nell’acqua…” rabbrividì al solo pensare a quel piccolo anello sperduto nei meandri più remoti e profondi degli abissi.

“Tutta colpa di Demyx!” sbraito dentro di sé, maledicendo il numero IX, Xemnas che se ne era uscito con quella missione, e Saix che gliel’aveva affidata “Tutta colpa sua!” senza che se ne accorgesse, il Lexicon gli scivolò di mano, cadendo a terra.

-Ohi, hai sentito?- il troll più alto si alzò da sotto l’albero, scrutando in lontananza.

-Ehi, è lo straniero di prima!- tuonò l’altro, alzandosi e cominciando a correre verso Zexion.

-No…No no no no!- il numero VI raccolse in tutta fretta il suo libro e cominciò a correre, inseguito dai troll.

L’unica cosa che gli rimaneva da fare, era seguire il passaggio di rami dall’esterno, prima o poi sarebbe sbucato fuori dalla foresta. Perciò, armato di tutta la forza fisica che aveva (quindi, ben poca) si inoltrò nel fitto del bosco, con le urla dei due troll che lo inseguivano alle calcagna.

 

*

 

Ed ecco il secondo capitolo dello sclero!

Si, lo so, scelta infelice quella di farli litigare gia al secondo capitolo, ma ciò serve per scopi ben più alti, muahahahah xDD!!

Povero Zexion, in ogni mia fic, è sempre lui quello a cui va tutto storto xDD Forse perché a Demyx è impossibile che qualcosa vada storto xD E’ una cosa naturale xDD

Bene, ringrazio tantissimo tutti coloro che hanno letto, Lusty (*O* Grazie *O*) che ha messo la fic tra le seguite, e chi ha recensisto*^*:

 

Tikal: Mi trovo d’accordo con te… E’ davvero difficile vedere quei due (adorabili, meravigliosi) ragazzi in situazioni diverse dal fluff ò-ò Si, anche io penso sia per via di Demyx xDD Povero Zexion, che deve sempre badare a lui… (anche se secondo me…mmm, sotto sotto gli fa piacere…xDD).

Per quanto riguarda Trilli…Si, fa davvero taanto male O.o E’ pericolosa!! xDD E anche io mi faccio i filmini mentali sui pairing che mi piacciono *^* E mi piace *O* xDD

Mi fa davvero piacere che la fic ti piaccia, e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto^^

 

Lusty: Ciao*^* No! Le Winx no, ti prego xDD!! Mi guardo tutto Winnie The Pooh, ma le Winx no xDD!!

Finalmente ho trovato qualcuno che adora la Zemyx ai miei livelli *ç* Sono ossessivo-compulsiva se si tratta di quei due ragassuoli *çç*!! Sono perfetti insieme *^^*!!

Ce lo vedevo troppo bene Zexion che ha paura dell’acqua xDD E poi, quale miglior paura per farlo avvicinare a Demyx che oh! Guarda caso con l’acqua ci sa fare… *andata xDD*

Spero che la trama non deludi le tue aspettative*O* e che continuerai a seguirmi >.

Grazie mille per la recensione^^

 

Grazie a ancora a tutti >.<

 

Greta

 

 

 

 

 

  
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