< BELLA! NOO!!
>
Il mio urlo invase
l’enorme sala e parecchi volti confusi si girarono in cerca
della provenienza
di quel grido di terrore.
Cominciai a
correre senza più badare a tenere una velocità
umana. Mi diressi velocissimo
come un disperato verso l’ascensore che si stava per
richiudere tra me e la mia
ragione di vita. Joshua aveva sentito il mio urlo di paura e questo lo
stava
divertendo molto da quanto potevo capire dal suo sorriso maligno che
andava ad
allungarsi su quella faccia, che non avrei esitato a cancellare dalla
faccia
della terra appena ne avessi avuto l’occasione.
Ero a pochissimi
metri da quel maledetto ascensore, una quindicina forse, ma in quel
momento
qualcuno mi si parò davanti per sbarrarmi la strada. Non mi
fermai, o almeno
non lo feci di mia spontanea volontà. Due braccia mi
bloccarono impedendomi
così la corsa che avevo intrapreso per raggiungere mia
moglie.
< Dove credi di
andare ragazzino? > Philip strinse ancora di più la
presa sulle mie braccia
e me le rigirò dietro la schiena bloccandomi.
< Lurido
bastardo.
Mollami, o ti giuro che quando avrò finito con il tuo amico
ti verrò a cercare
e non risparmierò neanche te > ero maledettamente
arrabbiato con lui e il
suo amico che mi stavano portando via la mia Bella. Dovevo liberarmi
assolutamente. Dovevo impedirli di portarmela via, fosse stata
l’ultima cosa
che avrei fatto.
< Ahahahahah!
Non penso tu sia nella condizione di minacciare, non pensi? Ora tu
verrai con
me facendo il bravo, altrimenti finisce male, molto male, per la tua
mogliettina. Chiaro? > Mi disse le ultime parole avvicinando la
sua bocca al
mio orecchio e stringendo ancora di più la presa.
Riluttante decisi
di fare come mi diceva, anche perché in mezzo a tutta quella
folla non avrei
concluso niente ingaggiando un duello, quindi decisi di aspettare di
trovarci
al piano interrato dove, ne ero sicuro, non ci sarebbe stato nessuno.
Mi condusse
spingendomi e facendo finta di niente attraverso la folla verso
l’ascensore
opposto a quello nel quale avevo visto Bella.
Una volta che le
porte automatiche dell’ascensore si chiusero Philip mi
mollò il braccio
sbattendomi contro la parete metallica creando in questo modo
un’ammaccatura
che aveva la forma delle mie spalle.
< Cosa diavolo
vuoi da me? Cosa volete da mia moglie? Se le avete fatto del male giuro
che...
> ringhiai contro di lui rialzandomi, ma lui non mi fece finire
il concetto.
Mi prese per il collo e mi ribatté contro la parete di prima
con una forza
inaudita. Ma come faceva ad essere così forte?
< Cosa? Cosa
fai eh? COSA? > mi urlò contro.
Ok. Adesso basta.
Mi aveva stufato.
Gli presi la mano
che mi aveva attaccato al collo e la staccai velocemente e la rigirai
all’indietro per bloccarlo.
In quel momento le
porte si riaprirono e lo gettai con tutte le forze sul pavimento grigio
del
parcheggio in cui ci trovavamo.
Lui si
rialzò
fulmineo e fece per venirmi in contro ma poi una figura alle sue spalle
lo
richiamò
< Philip. Calma
fratello. Non è necessario > era Joshua. Ma se lui
era lì, dov’era Bella?
Sentii la furia
divampare in tutto il corpo e cominciai a gridarli contro <
DOV’è BELLA??
DOVE DIAVOLO è MIA MOGLIE?? COSA LE HAI FATTO?? >
Mentre urlavo mi
gettai contro di lui ansioso di strapparli definitivamente quel
sorrisino che
amava tanto mostrare.
Però una
forza a
me sconosciuta mi bloccò, come pietrificato, a
metà strada.
Cosa stava
succedendo? Philip mi fissava concentrato e sempre con quel maledetto
sorriso
soddisfatta stampato sulla faccia, che aveva in comune con il fratello.
< Calma
ragazzo. Non vorrai mica che succeda qualcosa alla tua carissima
mogliettina
vero? No eh...allora non fare lo stupido e non provare ad attaccarci.
Tanto, da
come puoi vedere tu stesso, con noi non hai nessuna
possibilità. Vero fratello?
>.
Joshua mi
schernì rivolgendosi
anche al fratello
che se la stava ridendo di gusto.
< Philip, vai a
prendere la ragazza in macchina, così ci divertiamo un
po’ prima di partire,
che ne dici? > chiese rivolgendosi al fratello.
Philip
annuì e
corse a velocità vampira verso l’altra parte del
parcheggio.
La rabbia mi stava
assalendo e la paura per Bella mi divorava. Quei maledetti non la
dovevano
toccare nemmeno con un dito. Dovevo fare assolutamente qualcosa per
impedire
loro di farle del male.
Philip
tornò da
noi con Bella in braccio, ancora inerme. Sembrava addormentata, ma
anche tormentata.
Come se stesse facendo qualche incubo, ma questo non era possibile.
< Eccola qui
> esclamò Joshua prendendo Bella dalle braccia del
fratello e poggiandola
sul pavimento d’asfalto del garage dell’aeroporto.
Ringhiai quando le
toccò i capelli e le accarezzò la guancia ancora
bagnata dalle lacrime.
< Incredibile
vero? Un vampiro che versa lacrime. Davvero stupefacente. >
disse il vampiro
più grande dei due.
Ringhiai ancora e
con più vigore < Lasciala stare. Non la toccare.
>
Lui mi
fissò con
un’espressione falsamente dispiaciuta < Oh. Non ti
preoccupare. Non sentirà
niente, è sotto il mio potere, quindi è come se
stesse dormendo. Non sentirà
alcun dolore. >
Quelle parole mi
fecero sgranare gli occhi dal terrore < Cosa le vuoi fare
maledetto?! Giuro
che se la tocchi ti faccio a pezzi >.
< Ahahahah, e
come pensi di fare eh? > disse Philip avvicinandosi < Sei
bloccato dal
mio potere, non ti puoi muovere, non puoi nemmeno girare la testa.
>
Era vero. Non
potevo fare niente finchè lui non avesse tolto da me il suo
potere. Non avrei
potuto far un bel niente per Bella. Né portarla via,
né proteggerla da
qualunque cosa quei due volessero farle.
< Bene. Vedo
che ti sei calmato. > disse Philip tornando vicino Bella, ancora
inerme e
distesa sul quel pavimento freddo. Il fratello fece la stessa cosa. Si
chinò
con le gambe piegate e il busto leggermente in avanti vicino il viso di
Bella.
Cominciò ad
accarezzarle i capelli e scostarle le ciocche dal viso.
< Sai...i
nostri ordini erano di prendere la tua cara mogliettina e di portarla
dai Tre
Volturi, ma nessuno ci ha vietato di divertirci un po’.
> disse Joshua
ridendo maligno.
Un’orribile
presentimento si stava facendo strada nella mia testa furiosa e
spaventata, ed
ebbi conferma alle parole di Philip che, come il fratello, si era
chinato
vicino Bella, ma dalla parte opposta < La tua mogliettina
è davvero un bel
bocconcino. Sei fortunato > rise.
No! Non potevano
farlo! Dovevo impedirlo, ma come? Come avrei fatto a salvare Bella dal
supplizio che il futuro, troppo vicino, le stava presentando?
<
Mmm...però
così non c’è gusto. > disse
Joshua arricciando le labbra.
Lanciò
un’occhiata
più intensa a Bella che cominciò ad agitarsi e
poi riaprii gli occhi.
Non respirava e
non si muoveva e si guardava intorno spaesata, confusa e impaurita.
< Cos...
>
farfugliò, ma poi capì chi erano quelle figure
che la sovrastavano.
Sgranò gli
occhi e
cominciò a tremare impercettibilmente. Aveva paura, glielo
leggevo negli occhi.
Vederla
così,
indifesa, spaventata, con gli occhi sgranati dalla paura e impotente
davanti
coloro che le volevano fare del male, mi feriva in un modo atroce.
Finalmente mi vide
e una lacrima risolcò di nuovo quei fiumi ormai secchi sulle
sue guance. Non
riuscii a sostenere il suo sguardo ferito e spaventato.
< Edward...
> sussurrò con la voce impregnata di terrore.
< Oh, il tuo
caro maritino al momento è impedito, ma non ti preoccupare,
ci siamo noi due
qui. Fidati, ti divertirai. > rise Joshua lanciandomi
un’occhiata divertita.
Non ce la feci a
reprimere il ringhio che uscì prepotente dalla mia gola e si
diffuse per tutto
il locale.
Bella era sempre
più spaventata e cercò di alzarsi, ma Philip la
bloccò prendendola per le
braccia e facendola sbattere di nuovo sul pavimento.
Le stavano facendo
del male. E io non potevo impedirlo.
< Vi prego.
Vi... > chiusi gli occhi per impedirmi quell’immagine
dolorosa < Vi
scongiuro non fatele del male. > Supplicai, nella speranza che
l’ultima arma
che avevo a disposizione funzionasse, ma sapevo già che era
una battaglia persa
in partenza.
Joshua si
alzò e
mi venne vicino lentamente stupito < Come?
L’Orgoglioso Edward Cullen
che...supplica. Ma questa cosa è da ricordare come un evento
straordinario.
>
Mi era a un palmo
e abbassò il volto per guardarmi dritto negli occhi che
avevo riaperto.
<
Sai...Edward...
Mi hai stufato con i tuoi ringhi e con i tuoi tentativi vani di
salvarla. >
Mi fissò
cattivo,
mi prese per il collo e mi lanciò verso il muro
dall’altra parte del locale
sfondandolo.
< EDWAAARD!!!
>. Bella gridò vedendomi andare a sbattere
così violentemente.
Sentii i suoi
passi diventare più veloci e venire sempre più
vicino a me.
Ero disteso sulle
macerie della parete distrutta e non mi potevo muovere. E avevo
l’ampia visuale
del soffitto grigio come il pavimento. Poi vidi il suo volto spaventato davanti a me.
<
Edward...Ed...Edward! Amore mio >
Mi
abbracciò
prendendo la mia testa tra le sue braccia e portarla al suo petto.
Cominciò a
singhiozzare e a piangere. < Ed...Edward che ti hanno fatto?
Perché non ti
muovi? Cosa sta succ...AAAAH >.
La mia testa
ricadde bruscamente sul pavimento e lei sparì dalla mia
visuale. La sentii
urlare mentre si allontanava.
Poi sentii due
braccia sollevarmi e mettermi seduto così da avere la
completa visuale di
quello che stava accadendo.
< Spero ti
divertirai
Cullen. Goditi lo spettacolo > Mi sussurrò piano
Joshua all’orecchio.
< No...
>.
Fu solo un sussurro ma racchiudeva tutto il dolore e la paura che
provavo nella
consapevolezza di quello che mia moglie stava per subire.