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Autore: LaDyMaLFoY93    25/05/2010    1 recensioni
Dal 6° cap :" Davvero niente male, direi che ti viene quasi naturale "
Con un sorriso di vittoria mi accomodai accanto a lui cercando di slacciarmi le scarpe, ma una sua mano mi bloccò.
Di scatto mi girai a guardarlo cercando di capire cosa non andasse.
Genere: Generale, Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Il vero amico lo riconosci da come ti mente.





" Sei in ritardo " mi salutò cordiale come al solito.
" Harry doveva parlarmi e comunque sono solo cinque minuti " lo sfidai.
“ Cinque minuti miei sono importanti, ma tu non dai valore al tempo quindi non puoi capire “ disse scuotendo la testa con fare teatrale.
“ Sbrighiamoci, non ho tutto il pomeriggio “
Entrai nella stanza e vidi un divanetto al centro con un grande tappeto ai suoi piedi.
Malfoy entrò subito dopo di me sogghignando alla mia espressione incuriosita.
Dal momento che lui non si degnava di darmi delle spiegazioni gliele chiesi direttamente.
“ Bè? A cosa serve questo divano? “ dissi mentre mi sedevo guardandomi intorno.
“ Il divano è per me “ rispose lui.
“ Sai camminare con i tacchi? “ continuò.
“ Quest’estate li ho portati, ma erano molto bassi. Non vedo però cosa centrano i tacchi con l’essere una Serpeverde “ constatai guardandolo con sfida.
“ Lo capirai prima o poi, ma per il momento si fa quello che dico io “
Si avvicinò ad una seconda porta che non avevo notato prima e l’aprì.
Era un armadio pieno di scarpe a dir poco bellissime, ne prese un paio e me le porse.
“ Fammi vedere quello che sai fare “ detto ciò si buttò letteralmente sul divano aspettando di vedermi camminare con quei trampoli.
Tralasciando il tacco eccessivamente alto erano delle scarpe molto belle, delle decolleté
rosse con un fiocco sul davanti chiuse dietro con il cinturino alla caviglia.
Mi infilai velocemente quelle meraviglie e mi alzai, forse troppo in fretta perché traballai.
Cercai di ricordare come si camminava, un piede davanti all’altro con la testa alta e le braccia lungo i fianchi.
Quello che avevo in mente di fare fu diverso da quello che feci, suppongo, dato il ghigno ancora presente sulle labbra di quel furetto di Malfoy.
Camminai per parecchio tempo facendo su è giù per la stanza acquistando sempre maggiore sicurezza.
Era passata appena una mezzora da quando avevamo iniziato e io mi ero fermata davanti a Malfoy aspettando che mi dicesse qualcosa.
" Davvero niente male, direi che ti viene quasi naturale "
Con un sorriso di vittoria mi accomodai accando a lui cercando di slacciarmi le scarpe, ma una sua mano mi bloccò.
Di scatto mi girai a guardarlo cercando di capire cosa non andasse.
" Non ho ancora detto che va bene, riprova "
Sbuffando mi rialzai e ricominciai a camminare, feci tre passi e sentii una mano sotto il mento che mi teneva alta la testa.
Sorpresa da quell'inaspettato contatto sobbalzai e persi l'equilibrio, sarei caduta se la stessa mano di prima non mi avesse cinto il fianco sostenendomi.
Quella mano mi schiacciava completamente al suo corpo, la mia schiena aderiva perfettamente al suo torace e i nostri bacini erano a contatto.
Riuscii a staccarmi di poco da lui e girai con il corpo fino ad averlo davanti, con la mano che ora si trovava aperta alla base della schiena.
Alzai gli occhi facendo incrociare i nostri sguardi, i suoi occhi erano più scuri del solito, non quel grigio chiaro tendente all'azzurro,
ma ora erano di un grigio fumo intenso e io mi ci stavo perdendo dentro.
All'improvviso mi ritrovai nuovamente schiacciata contro di lui con le mani sul suo petto e il contatto tra i nostri sguardi ancora presente.
La mia mente del tutto sgombra non riusciva a registrare cosa stava accadendo e quando lo vidi avvicinarsi con il viso il mio cuore iniziò a battere davvero forte.
Raggiunse con naturalezza l'orecchio e dopo pochi secondi parlò.
" Attenta piccola, potresti farti davvero male " disse stringendomi ancora di più.
Non capii subito il vero significato di quelle parole, credevo si stesse riferendo alla mancata caduta,
non avevo colto la sfumatura della voce ne la verità celata dietro quella semplice frase.

A volte la donna dice cose che non vanno dette,
ma spesso l'uomo dice cose che è necessario tacere.
Anonimo




" Ehm...grazie Malfoy " dissi e subito vidi i suoi occhi illuminarsi come ridere di una battuta che non avevo capito.
Questa ridata rimase sugli occhi, il resto del suo corpo esprimeva freddezza, algidità.
Di botto mi lasciò, si staccò da me tanto rapidamente da farmi vacillare.
" Per oggi va bene così, sei stata brava, ci vediamo domani alla stessa ora, puntuale " calcò l'ultima parola come se davvero fosse importante per lui e non solo un modo per discutere.
In realtà non era così, lui era preciso, anzi no preciso non era il termine esatto.
Calcolatore si avvicinava di più alla sua indole, avrei dovuto saperlo, prevederlo ma qualcosa mi accecava,
da quel momento non vidi più le cose com'erano ma come volevo che fossero e non mi accorsi di cosa stavo diventando o,
come dicono altri, cosa di me stava venendo fuori, quando aprii di nuovo gli occhi era troppo tardi.

Uscii dalla stanza più soddisfatto che mai, come immaginavo la mia non era un'impressione sbagliata, anzi!
Mi trascinai piano fino ai sotteranei e sempre più lentamente arrivai alla mia stanza non notando però un piccolo scocciatore.
Entrai nella mia stanza seguito da questa presenza e senza dargli peso mi stesi sul letto.
" Ogni volta la stessa storia " disse la vocina.
" Hai qualche problema, Bla? " chiesi al mio migliore amico nonchè miglior scocciatore.
" Certo che si, non puoi farlo " rispose senza perdere la calma.
" L'ho già fatto e non vedo qual'è il problema "
" Non ti reggi in piedi e mi chiedi qual'è il problema?! Sono settimane che va avanti questa storia... "
" Dovevo farlo, non mi avrebbe mai guardato diversamente se almeno nel suo subconscio non si fosse resa conto di me... "
" É davvero così importante? "
" Si lo è "
" Va bene, non mi va di farti il terzo grado quindi ti lascio riposare però stai attento, lo sai che è pericoloso "
Non feci in tempo a rispondere che caddi in un profondo sonno.

Il giorno dopo mi svegliai molto presto e soprattutto di buon umore.
Non appena mi fui preparata scesi per la colazione facendo attenzione a non svegliare nessuno.
Doveva essere molto presto perchè la sala era quasi vuota.
Ero molto riposata. Quella notte non avevo avuto incubi o sogni strani.
Quel giorno decisi consciamente di non dire nulla di Malfoy a Ginny, tantomeno ad Harry o Ron.
Giustificai quest'azione dicendo a me stessa che loro non avrebbero capito, correggendomi subito dopo: non c'era niente da capire.

Una scusa è peggiore e più terribile di una menzogna,
perché la scusa è una bugia guardinga.
Alexander Pope




Non ancora almeno. Nonostante ciò mi sentivo in colpa verso i miei amici così li aspettai a tavola per fare quattro chiacchiere.
Quando finalmente arrivarono si sedettero accanto a me.
Dovevo avere una faccia strana perchè erano parecchio preoccupati.
" Ehi Herm tutto ok? " chiese premuroso Harry.
" Si non ti preoccupare sto bene "
" Come mai così mattiniera? Non ti ho nemmeno sentito rientrare" chiese Ginny.
" Mi sono svegliata molto presto e non volevo svagliare nessuno " risposi.
" Mione mi presteresti un attimo il tema di pozioni? " chiese Ron.
Non potei far altro che accontentarlo a causa dei sensi di colpa.
" Si prendilo pure è nella borsa " con questa risposta attirai gli sguardi attoniti di Harry e Ginny.
Non era la mia solita risposta e inoltre non gli avevo nemmeno detto niente.
" Però è l'ultima volta, dovresti cominciare a studiare " mi salvai in corner.
Mi girai all'improvviso sentendo come uno sguardo che mi trafiggeva la schiena.
Non i soliti, erano blu.
Mi voltai imbarazzata dal nuovo contatto e la colazione proseguì tranquillamente.
Però mi sentivo strana, non me stessa.
Come ansiosa di qualcosa. Quando capii cosa mi vergognai di me stessa.
Non aspettavo altro che la sua entrata. Ma rimasi delusa.
Non si fece vivo in Sala Grande e non era presente nemmeno a lezione.
Pensai che forse sarebbe stato meglio non alzarsi affatto quella mattina.
La delusione era palpabile nonostante cercassi di mascherarla.
Per tutto il giorno non feci caso alle lezioni e sedetti sempre all'ultimo banco.
Naturalmente non si fece mai vivo e a pranzo avevo l'umore sotto i piedi.
" Che ne dite di pranzare fuori? Dopotutto oggi è una giornata bellissima " stava dicendo Ginny.
In effetti non era una brutta idea anzi. Non immaginavo che cospirasse contro di me.
" É una bellissima idea, voi che ne pensate? " rigirai la domanda a Ron e ad Harry.
" Non possiamo venire abbiamo degli allenamenti extra oggi " rispose Ron.
" Ma voi andate non vi preoccupate " continuò Harry.
Uscimmo al portone e notai che non eravamo le sole ad aver avuto quell'idea.
Il cortile era pieno di studenti. Anche se con difficoltà riuscimmo a trovare un angolo libero.
Ci sedemmo sotto una grande quercia e appellammo qualcosa da mangiare.
" Ma scusa non hai gli allenamenti anche tu? " le chiesi un pò dubbiosa.
" O no ieri ho preso una storta e per almeno tre giorni devo stare a riposo. "
" A ok. "
" Allora non mi dici niente? " chiese dopo un pò.
" Cosa ti dovrei dire? " feci finta di niente.
" Sono un paio di giorni che mi eviti e he non vuoi parlarmi "
" Non è vero, è solo che ho avuto molto da fare "
" Cosa sta succedendo? E cosa hai avuto da fare? "
" Non sta succedendo nulla e se così non fosse te l'avrei detto no? Non ti preoccupare è solo che ultimamente studio troppo "
" Lo studio? Solo questo? Lo sai di poter contare su di me, no? La storia col furetto invece? "
" Non c'è nessuna storia, non ci parliamo più "
" Mmm...va bene "

Il vero amico lo riconosci da come ti mente.
Alessandro Morandotti




Sapevo di averla convinta, e da quel giorno non mi chiese più niente su questa storia.
Finimmo il pranzo e dopo aver studiato tornai al mio dormitorio per posare i libri.
Cercai il mio libro preferito, Cime Tempestose per andare a leggere giù al lago.
Quel giorno non vidi Malfoy, il nostro incontro saltò.
Lui non si era presentato a nessuna delle lezioni, pensai che era inutile stare ad aspettarlo.
Al lago mi misi a leggere, ma dopo poco crollai addormentata su quel prato.





Eccomi tornata con il sesto capitolo. Che ne pensate??
Innanzi tutto volevo ringraziare tutti quelli che hanno commentato il cap precedente e hanno messo la fic tra le preferite o seguite.
Volevo scusarmi per l'enorme ritardo ma con la scuola le punizioni e il tempo che manca sempre non è facile aggiornare.
Però sappiate che sono molto avanti con la storia, l'unico problema è trascriverla al pc.
Comunque in qualche modo farò, alla prossima un bacione a tutti e mi raccomando commentate!!!

LaDyMaLFoY93
  
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