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Autore: Eynes    02/07/2010    3 recensioni
Rebecca ha 16 anni e conduce una vita quasi normalese si toglie il fatto che è una motociclista professionista di New York.A causa di un imprevisto sarà costretta a tornare a Sidney per stare con suo fratello Alec di 18 anni. A casa Rebecca incontrerà però una persona che susciterà in lei emozioni mai provate prima.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Bzzz. Bzzz.

Pronto?” cercai di mormorare al telefono, anche se la mia testa si trovava nel mondo dei sogni.

Ehi Bec, buongiorno!” Dannazione mi ero completamente dimenticata di Jace.

J ti sei dimenticato che sto a Sydney e che ci sono dei fusi orari, per cui io stavo beatamente tra le braccia di Morfeo?!”

Oddio Bec mi dispiace. Me ne sono completamente dimenticato. Scusami” chiese con tono dispiaciuto.

Solo se ora mi fai tornare a dormire”

Promesso. Ti chiamo dopo. Sogni d'oro B”

Ciao Jace e scusami se non ti ho chiamato quando sono arrivata”

Non ti preoccupare” riattaccò.

Provai a riaddormentarmi,ma purtroppo ero ben sveglia. Avevo freddo,mi faceva male la testa e i muscoli di tutto il corpo. Mi toccai la fronte e constatai che avevo la febbre. Bene,i complimentai con me stessa. Ero tornata a casa dopo chissà quanto tempo e riuscivo a prendermi la febbre.

Presi il telefono e chiamai Jace. Rispose al primo squillo.

Ma non volevi dormire?”

Si ma non riuscivo ad addormentarmi. Perché non ti va di parlare con me?”

Certo che mi va. Bè allora... Come è andata con tuo fratello?”

Non c'è male... Inoltre ho scoperto che si stava frequentando con Demetra” dissi con voce contrita.

E ora stanno insieme?”

Magari... Dem l'ha scoperto insieme ad un'altra ragazza e non ne ha voluto più sapere. Quella ragazza è così orgogliosa a volte!” dissi sospirando.

Guarda, mi ricorda qualcuno” disse ridendo.

Vedi che Dem è molto più orgogliosa di me”dissi offesa.

Hai già parlato con Isabelle?”

No, perché?”

Abbiamo una sorpresa per te....Però non ti dico niente”

Ma perché adorava giocare in quel modo?!

Dai non farmi stare sulle spine. Lo sai che non mi piacciono le sorprese”

Te lo dico ma solo ad una condizione”

Cos'è una minaccia?!”risi “Accetto”

Promettimi che la prossima volta che ci vedremo faremo una gara, io e te!”

Certo Jace, però poi non andare a piangere da tua sorella quando ti straccerò”

Ah si?Mi tratti in questo modo? Non solo mi preoccupo di chiamarti perché tu te ne dimentichi, non solo do il tuo numero al signor Breaker che vuole offrirti un ingaggio per non farti abbandonare le corse e in più io e Isabelle verremo da te fra qualche settimana per portarti la tua moto e tu hai anche il coraggio di trattarmi così?!” disse scherzosamente.

...” Le parole mi morirono in bocca. Non mi aspettavo assolutamente che Jace, il MIO Jace potesse dire una cosa del genere.

Rebecca sei ancora viva?Lo so che non è da me fare quello che ho fatto però un minimo di comprensione me lo merito!”

Jace ti meriti molto più della mia comprensione. Grazie J non so davvero cosa dirti di più. Non avrei mai immaginato una sorpresa più bella di questa. Sei davvero il migliore Jace”

Non c'è bisogno che tu me lo dica. Lo so che sono il migliore!”

Che razza di montato mi tocca avere per migliore amico!

Con te non si può parlare mai seriamente. Riesci sempre a rovinare i bei momenti”

E' per questo motivo che non ti stanchi mai a parlare con me” Dovevo ammetterlo aveva centrato il bersaglio.

J ho la febbre...E se ti azzardi a dire ciò che stai pensando giuro che appena arrivi qui ti foro le ruote delle moto!”

Non puoi farlo per il semplice fatto che ho a portata di mano la tua moto e tu non vuoi che si rovini vero?”

Tu, sporco ricattatore, sottospecie di invertebrato, azzardati anche a sfiorarla con le tue sudicie mani e giuro che ne pagherai le conseguenze!” dissi adirata, prendendomela col telefono perché non avevo a portata di mano il collo di Jace.

Anche io ti voglio bene, Becca. Però ora devo andare che devo prepararmi. Prendi delle medicine. Ci sentiamo durante il pomeriggio. Ciao Bec”

Ciao Jace”.

****

Buongiorno sorellina! Che brutta cera che hai...”disse Alec entrando sbadigliando in cucina.

Lo so, ho la febbre. Sarà stato lo stress... o i troppi pensieri per la testa”

Ci credo che hai troppi pensieri, hai così tanto spazio a disposizione sotto l'attaccatura dei capelli!”

Ah Ah Ah, era una battuta quella? Seriamente dovresti farti controllare... Il tuo livello di infantilità sta aumentando pericolosamente!” risposi mentre sgranocchiavo un po' di cereali.

Oh finalmente! Credevo che a New York ti avessero f

atto il lavaggio del cervello invece sei sempre la stessa acida Rebecca Hartley!” mi disse abbracciandomi “ Senti, ma con chi parlavi stamattina?”

Con Jace. Mi ha detto che verranno a trovarmi fra qualche settimana per portarmi Elektra e che il mio capo vuole propormi una specie di nuovo lavoro!” gli dissi euforica abbracciandolo più forte.

E chi sarebbe questa Elektra?”

E' la mia moto che domande!” ribattei offesa “Ieri dovevo chiederti una cosa, ma non ho potuto...”

Chiedimi tutto ciò che vuoi!” disse sedendosi sul tavolo.

Cosa è successo tra te e Demetra? Quando è venuta ieri non vi rivolgevate nemmeno la parola, così ho indagato un po' e ho scoperto che vi stavate frequentando...”

Probabilmente Demetra ti ha detto che l'ho tradita, ma in realtà non è andata così. Quel giorno la stavo aspettando ed è arrivata una mia amica e ci siamo messi a parlare. Quando vidi Demetra salutai la mia amica e andai verso di lei ma si voltò e se ne andò. Ho provato a spiegarle ciò che era successo realmente ma non volle ascoltarmi...” Non mi guardava, era immerso nei suoi pensieri.

Rispondimi sinceramente:sei innamorato di lei?”

Rebecca ti sembra logico che io mi possa innamorare?” Era evidentemente a disagio e si contorceva le mani e eludeva il mio sguardo.

Alexander Hartley per il culo prendi le supposte non me! Non sono come le tue miriadi di ragazze che se rivolgi loro uno sguardo sono subito ai tuoi piedi. Io, a differenza loro, non mi faccio influenzare da nessuno e so benissimo quando non mi dici la verità!” Avevo perso la pazienza. Odiavo quando mi parlava in quel modo. Ero sua sorella, non la vicina di casa!

Non venirmi a dire cosa provo! Tu che mi hai lasciato qui da solo a marcire mentre te ne andavi in giro a fare la bella vita a New York! Non hai la minima idea di ciò che ho passato! Dove fare i conti con ciò che mamma e papà continuavano a dire su di te: Rebecca di qua, Rebecca di là. Ho perfino creduto che ce l'avessero con me per quante poche volte mi rivolgevano la parola. Pertanto non sei nella posizione adatta a farmi la paternale” mi urlò contro, dicendomi ciò che mi aveva tenuto nascosto durante tutti i mesi che avevo passato a NY.

Credi che per me sia stato facile come pensi? Hai idea di cosa voglia dire essere la nuova arrivata?Per di più essere la più piccola e dimostrare il tuo valore a tutti i meccanici che lavorano alla pista?Hai idea di quante volte ho rischiato di fratturarmi qualche osso perché durante le gare venivo presa di mira?Credi davvero che tu,mamma e papà non mi siate mancati? Che per me sia stato facile lasciare la mia vita e cercarmene una nuova, in un'altra città?Se non fosse stato per Jace e Isabelle non sarei durata neanche un mese! Quindi non venirmi a dire che qui non ti sentivi accettato perché quella che aveva problemi ero io!Ero io quella che veniva messa sotto esame ogni volta che apriva bocca!” gli urlai di rimando,sfogando su di lui tutta la mia frustrazione. Sentivo che la febbre stava salendo, ma non mi importava. In quel momento avrei voluto prenderlo a schiaffi.

Si certo per te esistono solo i tuoi adorati Jace e Isabelle” disse adirato.

Non ti permettere di insultare i miei amici! Loro non centrano niente con questa faccenda! E se la pensi in questo modo non rivolgermi più la parola fino a quando non ti sarai chiarito le idee!” sbottai alzandomi dalla sedia. Lasciai la cucina come un tornado e mi chiusi in camera.

La tensione e le urla avevano contribuito ad alzare la temperatura del mio corpo. Sapevo che ciò che avevo in mente mi avrebbe procurato solo danni, però in quel momento non m'importava. Volevo solo andare via da mio fratello. Così mi vestii in tutta fretta,cercando di coprirmi per non prendere troppo freddo. Presi le chiavi di casa e uscii, dirigendomi quasi di corsa verso il cancello. O almeno ci provai.

In realtà andai a sbattere contro qualcosa. Per il colpo chiusi gli occhi e quando li riaprii, vidi che ero andata a sbattere contro il torace ben scolpito di un ragazzo.

Justin!”

Ehi, non credevo avessi così tanta voglia di finire tra le mie braccia!” disse con un sorriso.

Scusa non ti avevo visto...” risposi leggermente imbarazzata.

Vai di fretta?Sembra che tu abbia visto un fantasma!” disse lasciandomi andare.

Ho litigato con Alec” sentii rimontarmi la rabbia al solo pensiero di ciò che ci eravamo detti.

Ti va di parlarne?” chiese preoccupato.

Voglio solo andare via da qui” dissi quasi a mezza voce.

Mettiti questo!” e sorridendo mi porse un casco.

Non sapevo avessi una moto!” dissi infilandomi il casco.

Ci sono così tante cose che non sai di me” disse ridendo mentre accendeva la moto.

****

Mi portò in una caffetteria e mi offrì da bere.

Grazie” dissi alzando lo sguardo da sopra la tazza

del tè che avevo ordinato “Non sei obbligato a restare con me”

Lo so. Però hai la febbre e non dovresti andartene in giro in queste condizioni, quindi preferisco non lasciarti da sola”.

Quando ti sei accorto che ho la febbre?” dissi stupita.

Quando mi sei saltata addosso!” rispose provocandomi.

Io non ti sono saltata addosso! Sei tu che ti sei messo sulla mia strada!” ribattei.

Ok ora basta. Raccontami cosa è successo”.

E lo feci. Gli raccontai tutto ciò che era successo quella mattina. Gli dissi tutto ciò che ci eravamo detti. Parlai per almeno 20 minuti e alla fine avevo la gola secca.

Strano non piangi” disse dopo avermi ascoltato.

Io non piango mai” risposi guardandolo negli occhi.

Mi dispiace per ciò che è successo. Non devi pensare che Alec non voglia che tu stia con lui. E' molto orgoglioso di te. Solo che ha sofferto molto quando te ne sei andata” mi rivelò.

Anche per me è stato difficile, non ti credere!” dissi guardandolo.

Lo so. Ti sto solo dicendo che secondo me avevate bisogno di sfogarvi”.

Non so,Justin. Non avevamo mai litigato così...” dissi abbassando lo sguardo.

E' il tuo cellulare che squilla?”

Si scusa. Probabilmente sarà Demetra!” dissi prendendo il cellulare.

Non era Demetra però.

Pronto?” dissi incerta rispondendo alla chiamata.

Intanto Justin continuava a studiare la mia espressione. Non ci facevo molto caso ma quando riattaccai la chiamata avevo un'espressione sconvolta.

Rebecca cosa è successo? Chi ti ha chiamata?” nella sua voce c'era un tono di preoccupazione.

E'... Era....” non riuscivo a proferire alcuna frase di senso compiuto “Era l'ospedale” riuscii a dire con un filo di voce.

Perché l'ospedale ha il tuo numero di telefono?”

Perché Alec ha avuto un incidente”.

 

 

Angolo della scrittrice

Salve a tuttii! Lo so sono in ritardo di quasi 4 mesi ma sono stata molto impegnata!E lo sarò per il resto dell'estate per cui non credo di riuscire a postare i prossimi capitoli. Bè non so più cosa dirvi per cui ringrazio tutta quella gente che ha letto la mia storia e vi prego,anzi no, vi scongiuro di recensire... mi basta anche un “bella storia” oppure “ma non ti vergogni di scrivere e pubblicare simili assurdità??”. Sono sempre aperta ai commenti sgradevoli!:)

Un enorme bacioneee.

 

 

 

  
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