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Autore: Drops of Jupiter    04/07/2010    9 recensioni
Con questo scritto voglio soltanto far divertire un po' chi leggerà. Premetto di non essere una comica nata, ma l'idea per questa storia nasce da una discussione avuta con mio cugino in una calda sera di inizio luglio.
Certo, Dante mi odierà per questo, e magari anche chi ha già tentato di parodizzare la Divina Commedia. Spero di non aver plagiato l'idea di nessuno con questo scritto, se così fosse, fatemelo sapere.
Per il resto, fatevi quattro risate a discapito di quel nasone di Dante Alighieri :D
Genere: Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita..."

 *DRIN DRIN*

Dante: "Pronto?"
Beatrice: "Ciao caro, dove sei?"
Dante: "Ciao Bea! Mi sono perso..."
Bea: "Dove?"
Dante: "Nella selva oscura, ‘sti bastardi di ghibellini hanno girato tutte le indicazioni per il paese..."
Bea: "Eh, lo sai come sono, ‘sti ghibellini..."
Dante: "Arriverò con qualche minuto di ritardo, già vedo la montagna..."
Bea: "Torni per pranzo?"
Dante: "Certo, a fra poco"

Dante cammina nella selva oscura, imprecando contro il nuovo TomTom che un ghibellino gli ha venduto alle porte di Firenze. A quanto pare, non bisogna mai avventurarsi nei boschi con un satellitare: c’è il rischio di perdere il segnale GPS…

Dante: "Sto ca....volo di un segnale GPS.. TomTom taroccato!!"

A un certo punto gli vien sonno,  e decide di riposarsi all’ombra di un faggio, ricordando che anche un certo Titiro aveva fatto qualcosa di simile. E un vecchietto lo sveglia.

Uomo: "Salve viandante. Bisogno d'aiuto?"
Dante: "Sì, grazie, dovrei andare a trovare... EHY! Ma tu sei Virgilio!!!"
Virgilio: "Sì, Virgilio, VirgiNio, Gerry... Sempre io sono, insomma"
Dante: "Gerry?"
Virgilio: "Sì, quello che conduce il milionario, non so se hai presente..."
Dante: "Ma scotti?"
Virgilio: "Solo quand'ho la febbre... Comunque, alcuni mi conoscono anche come..."
Dante: "Nasone!!!"
Virgilio: "Da che pulpito è_é"
Dante: "Ehi!!!"

Virgilio: "Avresti potuto dirlo con più tatto -.-"
Dante: "Ma tu ti chiami Nasone di cognome O_O"
Virgilio: "Preferirei non si sapesse. Tornando in argomento, dove devi andare?"
Dante: "Dalla Bea, se Dio vorrà arriverò entro il dessert giù in paese"
Virgilio: "Ne dubito, oggi Caronte è in sciopero"
Dante: "Chi?"
Virgilio: "Un tizio che incontrerai. Ah, a proposito, arriverai dopo l'ora di pranzo dalla tua Bea"
Dante: "E come lo sai?"
Virgilio: "Seguimi"
Dante: "Come vuoi..." 

Dante e Virgilio iniziano a camminare, evitando la foresta. A Dante inizia a sorgere il dubbio d'essere incappato in un truffatore. Ma sa anche che Dio non gli manderebbe mai una truffa in pieno giorno. Forse...

Dante: "Dove siamo?"
Virgilio: "Qua"
Dante: "Me n'ero accorto... Chi sono quei tizi e perchè sono nudi?"
Virgilio: "Quante domande, insomma! Hai altre domande idiote da farmi?"
Dante: "No..."
Virgilio: "Sicuro?"
Dante: "Sì"
Virgilio: "L'accendiamo?"
Dante: "Cosa?"
Virgilio: "Lascia perdere -.-"

Camminando a lungo fra i tizi nudi, a Dante sorge un dubbio lecito.

Dante: "Posso farti una domanda?"
Virgilio: "Ancor...?! ehm, cioè, sì, certo, come no, a tua disposizione :D"
Dante: "Siamo in una spiaggia nudisti?"
Virgilio: "Più o meno"
Dante: "E per..."
Virgilio: "Fa' ancora una domanda che ti faccio pungere dalle api giganti è_é"

Dante nota la presenza delle api giganti. Mille e più domande (idiote) gli vengono in mente, tuttavia notando l'espressione scocciata di Virgilio "Gerry" Scotti preferisce tenere per sè le domande, che s'appunta su un foglietto. Virgilio decide di ignorare Dante, comincia già ad averne abbastanza. Dio appare luminoso nel cielo ricordandogli che deve sopportarlo ancora per altri 59 canti.

Virgilio: "Diamoci una mossa, sennò arrivi all'ora di cena da sta Beatrice"
Dante: "Ok"
Virgilio: "Parla italiano, non usare 'sto slang americano, che ancora non l'hanno scoperta l'America"
Dante: "Ma se non l'hanno ancora scoperta tu come fai a sapere che esiste?"
Virgilio: "Me l'ha detto Dio"
Dante: "Lo conosci? *_*"
Virgilio: "Non sono affari tuoi"
Dante: "Ah..."

All'improvviso appare una porta. Dante, convinto d'esser preda di un miraggio, ignora la porta. Virgilio fischia e Dante si ferma.

Virgilio: "Aò, do'vvai?"
Dante: "Da Beatrice"
Virgilio: "Entra qua"
Dante: "Ma c'è scritto qualcosa su quella porta.. Per me.. Ma che ne so, lor senso m'è duro"
Virgilio: "Dio, dammi un pò di pazienza, perchè potrei ucciderlo entro breve -.- ... Senti, ciccio, entra, non c'è niente dietro quella porta"
Dante: "Ma allora per..."
Virgilio: "TI HO DETTO ENTRA!!!"

Virgilio spinge Dante dentro la porta, e con aria rissosa entra a sua volta nella stanza misteriosa.
Il viaggio continua nel silenzio, con Virgilio che saluta tutte le anime prave, finchè un vecchio con i capelli bianchi a bordo di una canoa non si ferma davanti a loro con aria minacciosa.

Caronte: "Qua quello non ci passa"
Virgilio: "Vabbè, affari suoi. Io c'ho il giubbino di salvataggio"
Caronte: "Sali, Gerry"
Dante: "O_O E io?"
Virgilio: "Il giubbino di salvataggio è sotto il sedile, provvedi a indossarlo"

Dante indossa il giubbino di salvataggio. Caronte, minacciandolo con un remo, inizia a far muovere la canoa, che misteriosamente riesce a trasportare almeno un centinaio di anime, sebbene il cartellino di manutenzione riporti in maniera piuttosto chiara che l'imbarcazione è stata omologata per sole due persone. Dante si chiede come sia possibile ciò, ma ormai ha capito che è meglio non discutere con Virgilio, non c’è speranza d’ottenere risposta. Una volta approdati, Dante viene invitato con ben poca grazia a scendere dall'imbarcazione, ma un'anima prava, non per niente condannata all'inferno, lo spinge in acqua, tentando d'annegarlo. Virgilio osserva la scena impassibile, senza curarsi di salvare il "protetto".

Virgilio: “Senti, già sto sprecando il mio tempo prezioso con te, vedi anche di non annegare, eh”
Dante: “Scusami”

Dante esce dall’acqua e si accorge che il foglietto delle domande che avrebbe dovuto porre a Virgilio è andato completamente perduto. Virgilio non lo da a vedere, ma sta esultando inconsciamente. Dante, nel mentre, recupera un nuovo taccuino, e riprende a scrivere della sua avventura, ignaro del fatto che a causa di quel diario segreto si accattiverà gli insulti e l’odio del 99,5% della popolazione umana, Virgilio compreso.
Il viaggio continua…
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Lo ammetto, il genere comico non è ciò che mi si addice. Eppure, ho pensato di mettermi alla prova scrivendo qualcosa di comico, per far sorridere un po' i miei lettori, semmai dovessero essercene. L'intento è quello di prendere un po' in giro Dante, che ormai, dopo anni e anni di studio m'è diventato antipatico. Sono consapevole che il nostro caro amico Dante si starà contorcendo nella tomba, ma noi ce ne freghiamo, vero? ;P
Dai, spero di riuscre a far sorridere un po', se v'annoia smetterò di aggiornare ^^

  
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