Eguaglianza
- fammi entrare...-
- che cazzo vuoi
Malfoy? Ti avevo detto di andare a quel paese-
- mi fai entrare
oppure vuoi che qualcuno ci scopra e ci
cacci?-
Aveva colpito il punto
debole della ragazza infatti irritata liberà la porta della sua presenza.
Era entrato nella tana
della preda.
- mi spieghi una cosa?
Chi cazzo credi di essere? Quello è il mio letto.-
Spaparanzato lassù
sembrava uno di quelle sculture greche
dopo aver trovato il canone della bellezza perfetta.
Lui era la perfezione.
Non era tempo di perdersi in quelle fantasie,
lui era la persona che aveva distrutto la sua esistenza.
- granger lo sai che
con quel baby-doll fai venire voglia
di…-
Si alzò noncurante
della sua eleganza che sfiorava le soglie dell’erotismo. Le si avvicinò
cingendola col braccio e avvicinandola
- … di strappartelo da
dosso a morsi, ma non con violenza, lentamente molto lentamente per poi
sfociare nel mondo della pazzia, della lussuria.-
La sua voce era calda
sull’orecchio, seducente e la
razionalità avrebbe potuto esplodere
all’improvviso. La sua mano perfetta sfiorava la stoffa leggera. Una qualunque
ragazza sarebbe caduta ai suoi piedi. Una qualunque ma non lei. Lo sapeva
- le tue tecniche non
funzionano con me…-
Con la stessa
noncuranza di prima si ributtò sul letto, ghignando.
- Già, lo so. Ma tentar
non costa nulla, no?-
Dal taschino sfilò una
sigaretta. Non avevano un gusto particolare ma erano utili per farla arrabbiare.
Era così divertente prendersi gioco di lei.
-spegni quella cosa.-
-hai mai provato?-
- non ci tengo a morire
per un tumore o meglio rischiare l’espulsione!-
- ah Granger pensi
troppo alle conseguenze. Oppure queste sono solo scuse?-
L’orgoglio… meglio non averlo troppo smisurato. Porta a
male, questo non lo sai piccola, Granger?
- non sono scuse…-
Il pesciolino sta per
abboccare all’amo…
- allora è qui… tra le
mie labbra. Prendila! -
- non mi tiro mai
indietro.-
CATTURATA!
La preda già catturata
aspettava solo di essere gustata. Sicura di sé, bella e imperfetta era ciò che
di meglio c’era in lei. L’imperfezione è la dote migliore degli essere umani.
La mano sicura si avvicinò alle labbra, ma afferrarono il vuoto. Furono unite a quelle del bel ragazzo di
fronte a lei. Era sopra di lui. Labbra
contro labbra. Caduta in pieno nella trappola ora stava per essere divorata dal
suo predatore.
- malf..-
- non parlare granger…-
Le labbra ancora più
voraci, volevano mangiare quel frutto così dolce ma così peccaminoso allo
stesso tempo. Un gusto particolare e ricercato. La voleva tutta per sé, solo
per sé. Era pregiata, era unica. È
questo che prova un vampiro quando dopo averla cercata, dopo tanto, trova la
sua cantante . non si può smettere di assaporare finché non ne
rimane neppure un goccio. Una droga,
pura e semplice. La personale Belladonna.
Le dita liberarono qualche bottone dalle strette
asole e la mano cadde su quel seno così prosperoso.
- no, Malfoy. Basta.-
La realtà ritorna, lei,
lei non ti guarda più. Sai che ora non avrai più nulla da lei.
Questo è il risultato
dell’esagerazione.
- Granger-
- non dire il mio nome,
io non sono la tua piccola-
Un bacio sulle labbra.
- Non voglio baciarti –
Uno stretto abbraccio
- Non voglio toccarti. Vattene
–
Una scia di baci sul
collo casto. Le spalle furono liberate dalle bretelle, così belle, così
amabili, così appetitose.
- ti ho detto vattene-
- dirlo più volte ad
alta voce non lo renderà reale. Io non mi muovo da qui.-
Catturò le sue labbra
ancora, ancora e ancora. Lei era fredda.
- Malfoy che cosa vuoi
da me? Vuoi il mio corpo? Eccolo tienilo, guardalo, fanne ciò che vuoi se lo
desideri!-
Il Baby-doll cadde giù
e la rabbia esplose dentro e fuori di se.
- Granger, copriti-
- è questo ciò che
vuoi. Prendilo!-
- Non è ciò che voglio…. Non mi interessa il
tuo corpo. Io voglio te. -
Detto ciò, se ne andò.
Abbandonò quella
stanza un’altra volta. Varcò quella
porta di nuovo. La lasciò li, sola nella sua solitudine con il rimbombo del suo
sussurro che urlava forte la verità che non aveva compreso.
Entrare uscire = vivere
morire
P.S.: in realtà la fitc
sarebbe dovuta finire qui, ma… dubito che possa mai finire in questo modo. O
sbaglio? Ad un certo punto c’erano frasi del tipo: “non dire il nome, non sono
la tua piccola, non voglio baciarti non voglio toccarti” per chi non lo sa sono
frasi tradotte della canzone “ Alejandro” di Lady Gaga. Avevo in testa il
ritornello e mi è parso esatto per la scena che stavo descrivendo. E quindi…
Ringrazio la buonanima
di gardella che ha recensito e che mi ha
rimembrato il nome dei due cantati. Grazie! Inoltre ringrazio tutti voi che
siete giunti sin qui nella lettura e spero che in seguito qualcun altro
recensisca.
Ora vi lascio liberi di
fare altro..
Un bacio per salutare
la morte e un abbracci per richiamare la vita.
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