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Autore: Secret    12/07/2010    5 recensioni
La morte è un puntino alle tue spalle. è pronta ad assalirti e a distruggerti in un attimo. perchè poi alla fine di noi essere umani resta questo. un corpo vuoto senz'anima. nulla resta... forse, forse solo ciò che si prova. Perchè anche s equalcosa o qualcuno andrà mia, nei nostri cuori resterà per sempre.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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eguaglianza

Eguaglianza

- fammi entrare...-

- che cazzo vuoi Malfoy? Ti avevo detto di andare a quel paese-

- mi fai entrare oppure  vuoi che qualcuno ci scopra e ci cacci?-

Aveva colpito il punto debole della ragazza infatti irritata liberà la porta della sua presenza.

Era entrato nella tana della preda.

- mi spieghi una cosa? Chi cazzo credi di essere? Quello è il mio letto.-

Spaparanzato lassù sembrava uno di quelle sculture greche  dopo aver trovato il canone della bellezza perfetta.

Lui era la perfezione.

 Non era tempo di perdersi in quelle fantasie, lui era la persona che aveva distrutto la sua esistenza.

- granger lo sai che con quel baby-doll  fai venire voglia di…-

Si alzò noncurante della sua eleganza che sfiorava le soglie dell’erotismo. Le si avvicinò cingendola col braccio e avvicinandola

- … di strappartelo da dosso a morsi, ma non con violenza, lentamente molto lentamente per poi sfociare nel mondo della pazzia, della lussuria.-

La sua voce era calda sull’orecchio, seducente e  la razionalità  avrebbe potuto esplodere all’improvviso. La sua mano perfetta sfiorava la stoffa leggera. Una qualunque ragazza sarebbe caduta ai suoi piedi. Una qualunque ma non lei. Lo sapeva

- le tue tecniche non funzionano con me…-

Con la stessa noncuranza di prima si ributtò sul letto, ghignando.

- Già, lo so. Ma tentar non costa nulla, no?-

Dal taschino sfilò una sigaretta. Non avevano un gusto particolare ma erano utili per farla arrabbiare. Era così divertente prendersi gioco di lei.

-spegni quella cosa.-

-hai mai provato?-

- non ci tengo a morire per un tumore o meglio rischiare l’espulsione!-

- ah Granger pensi troppo alle conseguenze. Oppure queste sono solo scuse?-

L’orgoglio…  meglio non averlo troppo smisurato. Porta a male, questo non lo sai piccola, Granger?

- non sono scuse…-

Il pesciolino sta per abboccare all’amo…

- allora è qui… tra le mie labbra. Prendila! -

- non mi tiro mai indietro.-

CATTURATA!

La preda già catturata aspettava solo di essere gustata. Sicura di sé, bella e imperfetta era ciò che di meglio c’era in lei. L’imperfezione è la dote migliore degli essere umani. La mano sicura si avvicinò alle labbra, ma afferrarono il vuoto.  Furono unite a quelle del bel ragazzo di fronte a lei.  Era sopra di lui. Labbra contro labbra. Caduta in pieno nella trappola ora stava per essere divorata dal suo predatore.

- malf..-

- non parlare granger…-

Le labbra ancora più voraci, volevano mangiare quel frutto così dolce ma così peccaminoso allo stesso tempo. Un gusto particolare e ricercato. La voleva tutta per sé, solo per sé. Era pregiata, era unica.  È questo che prova un vampiro quando dopo averla cercata, dopo tanto, trova la sua cantante . non  si può smettere di assaporare finché non ne rimane neppure un goccio.  Una droga, pura e semplice. La personale Belladonna.

Le dita  liberarono qualche bottone dalle strette asole e la mano cadde su quel seno così prosperoso.

- no, Malfoy. Basta.-

La realtà ritorna, lei, lei non ti guarda più. Sai che ora non avrai più nulla da lei.

Questo è il risultato dell’esagerazione.

- Granger-

- non dire il mio nome, io non sono la tua piccola- 

Un bacio sulle labbra.

-  Non voglio baciarti  

Uno stretto abbraccio

- Non voglio toccarti. Vattene –

Una scia di baci sul collo casto. Le spalle furono liberate dalle bretelle, così belle, così amabili, così appetitose.

- ti ho detto vattene-

- dirlo più volte ad alta voce non lo renderà reale. Io non mi muovo da qui.-

Catturò le sue labbra ancora, ancora e ancora. Lei era fredda.

- Malfoy che cosa vuoi da me? Vuoi il mio corpo? Eccolo tienilo, guardalo, fanne ciò che vuoi se lo desideri!-

Il Baby-doll cadde giù e la rabbia esplose dentro e fuori di se.

- Granger, copriti-

- è questo ciò che vuoi. Prendilo!-

 - Non è ciò che voglio…. Non mi interessa il tuo corpo. Io voglio te. -

Detto ciò, se ne andò.

Abbandonò quella stanza  un’altra volta. Varcò quella porta di nuovo. La lasciò li, sola nella sua solitudine con il rimbombo del suo sussurro che urlava forte la verità che non aveva compreso. 

Entrare uscire = vivere morire

 

P.S.: in realtà la fitc sarebbe dovuta finire qui, ma… dubito che possa mai finire in questo modo. O sbaglio? Ad un certo punto c’erano frasi del tipo: “non dire il nome, non sono la tua piccola, non voglio baciarti non voglio toccarti” per chi non lo sa sono frasi tradotte della canzone “ Alejandro” di Lady Gaga. Avevo in testa il ritornello e mi è parso esatto per la scena che stavo descrivendo. E quindi…

Ringrazio la buonanima di gardella che ha recensito e  che mi ha rimembrato il nome dei due cantati. Grazie! Inoltre ringrazio tutti voi che siete giunti sin qui nella lettura e spero che in seguito qualcun altro recensisca.

Ora vi lascio liberi di fare altro..

Un bacio per salutare la morte e un abbracci per richiamare la vita.

Secret

 

   
 
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