Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: xela182    23/07/2010    4 recensioni
1989. Una sedicenne strega punk vola a Helga's Valley per il concerto del secolo. Un giovane licantropo invece si trova lì per caso...
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Wotcher Wolvie'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Splashing through the sand bar (gli spruzzi attraverso la spiaggia)
Talking by the campfire (parlando accanto al fuoco)
It's the simple things in life, like when and where (è una cosa semplice nella vita, come dove e quando)
We didn't have no internet (non avevamo internet)
But man I never will forget... (ma amico, non dimenticherò mai...)

La linea dell’ orizzonte era completamente sfocata, gli occhi non riuscivano a rimanere aperti, ogni cellula del suo corpo sembrava dovesse prendere fuoco da un momento all’ altro.

Stava strusciando i piedi, movimento che le costava immenso dolore, ad ogni passo percepiva la pelle talmente bruciata da doversi staccare, non riusciva più a muovere la mano sinistra per quanti sforzi facesse; alzare il dito mignolo equivaleva a sollevare un peso di una tonnellata.

La gola era arsa più del terreno e con tutta se stessa desiderava solo un bicchiere d’ acqua. Grande quanto il Windermere.

Quando, lottando con tutte le sue forze, riuscì a muovere le palpebre si rese conto di non essere nel bel mezzo del deserto, come si era aspettata; lentamente mosse la testa e guardandosi finalmente attorno ricostruì dove fosse.

Doveva essere giorno fatto, aveva la bocca impastata, i vestiti fastidiosamente appiccicati addosso e tre zanzare sul braccio destro, che non sembravano per nulla turbate dai suoi tentativi di scacciarle. Il sinistro invece era completamente addormentato, avendoci dormito sopra costringendolo ad un’ innaturale posizione, ovviamente scomoda.

Faticosamente si mise a sedere, girandosi per verificare in che condizioni fosse il suo nuovo compagno d’ avventura; l’ uomo accanto a lei stava dormendo pacificamente, con il volto disteso ma, come lei del resto, il volto imperlato di sudore, la camicia umida incollata al torace e i capelli attaccati al volto.

Silenziosamente si mise in piedi, facendo il giro del sacco a pelo, cercando a tastoni (non per il buio, oramai inesistente nella piccola stanza, ma per i suoi occhi non ancora sufficientemente abituati alla luce) la bacchetta magica del suo amico. Seppe di averla trovata quando una scossa le riattivò il braccio formicolante.

“Hai capito il lupetto?” disse tra sè “Ci ha messo una protezione!”.

Esclusa quindi la possibilità di usare la magia senza svegliare il povero licantropo, Tonks gattonò fino al suo zaino, dal quale estrasse una boraccia e ne bevve avidamente il contenuto.

Era ancora stanca ma consapevole che riaddormentarsi in quella fornace era presochè impossibile; lanciò un’ occhiata dalla finestra apprendendo a malincuore che la zona di stava popolando di turisti o abitanti del posto che approfittavano dei benefici del lago per ristorarsi da quella calura estiva.

Il lago.

Senza rifletterci troppo, com’ era solita fare del resto, aprì la porta appendendosi alla maniglia per aiutarsi a rizzarsi; la vista di quell’ immensa distesa d’ acqua ancora solitaria le diede la forza necessaria per intraprendere una corsa e gettarvisi con un tuffo.

- Aaaaah! – strillò una volta riemersa - È gelata! – piagnucolò nuotando a cagnolino nuovamente verso la riva.

Stringendosi le braccia per avere (paradossalmente come accade in questi casi) un po’ di tepore, si diresse a passo svelto, facilitato dalla riattivazione della circolazione, verso la casa, inciampando un paio di volte sul terreno, forse per le scarpe bagnate o forse perchè ormai era del tutto sveglia.

Avvertì il caldo appena entrata, insieme a un poco allettante odore di chiuso e stantio che le fece passare del tutto la voglia di coricarsi ancora.

Dato che il lupo mannaro seguitava a dormire si tolse senza remore i pantaloni, restando in maglietta e mutandine; con le mani si pettinò i capelli all’ indietro e si inginocchiò accanto al bell’ addormentato.

Era intenzionata a svegliarlo per suggerirgli il bagno ristoratore che aveva fatto lei quando le balenò un’ idea altrettanto buona.

Si sfilò la maglietta, restando con indosso solo la biancheria, la strizzò da una parte e la passò delicatamente sul volto del licantropo, scostandogli con le dita i capelli dagli occhi, lavando via il sudore dagli occhi e dalla barba.

Il sonno in cui era caduto era talmente profondo che non accennò minimamente a destarsi sebbene la ragazza avvertì un leggero mugolio di piacere.

Mordendosi un labbro, continuò nella sua opera, sbottonandogli lentamente la camicia e passando la t-shirt bagnata sulla pelle che via via scopriva, facendogli accaponare la pelle per il contatto fresco, mentre le cicatrici che ornavano il torace parevano brillare come sale al sole.

Tonks continuò fino a toccare la cintura, dove si fermò di colpo.

Arrossì vistosamente prima di controllare che l’ uomo stesse effettivamente dormendo, dopo di che si lasciò andare ad una sommessa risatina imbarazzata.

Non era un’ ingenua e sebbene non avesse avuto ancora un riscontro pratico era a conoscenza del sesso, tuttavia per lei Lupin era poco più che un estraneo eppure si trovava a pochi centimetri dal suo attributo, che a quanto sembrava, non era affato contento di starsene chiuso nei jeans.

Sarà stata la curiosità o forse una sincera voglia di dargli sollievo, fatto sta che le parve una buona idea slacciargli i pantaloni.

“Dopotutto non può stare comodo così... non faccio niente di male... mica voglio sbirciare... avrà degli slip sotto, no?” rifletté mentre dolcemente gli sganciava la cintura.

Diede una fugace occhiata al volto dell’ uomo, e poi con tocco deciso sbottonò i jeans.

“Ecco fatto!” pensò “Sì, però non è cambiato un accidenti... forse dovrei aprirgli la cerniera... ma se mi becca, che gli dico? E se lo venisse a sapere Josh? Beh ma io lo faccio per lui! Voglio dire se Josh fosse al posto di Remus... a proposito che bel nome! Dicevo, se fosse con un’ altra e lei... ehi! No, non vorrei! Però qua non c’ è Josh... c’ è Remus... sì è proprio un bel nome! Ed è anche carino... forse un po’ troppo magro... e quante cicatrici... povero caro, chissà come soffre... però... gli danno un’ aria così sexy... e poi... il resto... Ehi! Cosa accidenti vaia pensare! Sei fidanzata! Certo Josh non l’ ho mai visto nudo... non che veda Remus adesso... ma se queste sono le premesse... cavoli! Devo solo far scendere leggerissimamente la zip e mica salta fuori, no? Io non lo faccio per guardarglielo... cioè guardarlo! Uff!” scrollò un paio di volte la testa come a scacciare un incubo dalla mente.

Tirò un sospiro, si fece forza e, preso tra le dita il tiretto, abbassò la lampo, lentamente temendo di sveglialo o fargli incautamente male.

- Devo preoccuparmi? – chiese una voce roca e bassa alle sue spalle.

Tonks trasalì virando i capelli a un rosso peperone, in coordinato con il volto.

- Io non... cioè stavo per... ma non volevo... non è come sembra! – balbettò indietreggiando a carponi.

- Mmm... sei minorenne, scappata di casa, sei entrata qui con un’ effrazione, hai proposto ad un estraneo di dormire con te e al suo risveglio ti trova mezza nuda che traffichi con i suoi pantaloni. Ho dimenticato niente? – disse Lupin con calma mettendosi seduto guardandola di sottecchi.

- Ok, questa è una versione della questione. – rispose lei riprendendo vivacità. – Che sono minorenne è vero, anche se poco...

- Come si fa ad essere poco minorenni? – chiese di getto l’ uomo sorridendo.

- Ho sedici anni, manca meno di un anno. Dicevo, sono minorenne, ma non sono scappata di casa, sono qui per un concerto e non avrei effratt... effrazio... ehm, e non sarei piombata qui se non per i tuoi incantesimi. E non ti avrei fatto dormire con me se non ti avessi visto così stanco. E non ti avrei slacciato i pantaloni se non... – la ragazza s’ interruppe, apparentemente impegnata a fissarsi le unghie.

- Se non? Ti prego continua. – la esortò lui.

- Hai capito!

- No, te l’ assicuro.

- Sì, invece!

- No, mi sfugge al momento.

- Perdindirindina! Faceva caldo, mi sono tuffata nel lago, sono tornata qui e mi sono tolta i pantaloni perchè zuppi mi davano fastidio, poi ho visto che eri accaldato e ti ho slacciato la camicia tamponandoti con la mia maglia.

- E poi? – domandò lui visto che si era taciuta ancora.

- Ho visto che ce l’ avev... ehm, che avevi un’ erezione, ho immaginato ti dessero fastidio i jeans e volevo slacciarli. Tutto qui. Non volevo violentarti.

Lupin non si trattenne più e scoppiò in una risata fragorosa, gettandosi all’ indietro sul cuscino.

- Quindi è tutta colpa mia? – esalò tra le lacrime. – Sei uno spasso, Ninfadora!

- Non-chiamarmi-Ninfadoraaaa! – sibilò saltandogli addosso a cavalcioni con l’ intento di prenderlo a sberle.

- Ehi! Che fai? Couff!

- Non fare finte stupide! Lo so che non sono sulle tue parti basse!

- Sei sul mio stomaco e ti assicuro che fa altrettanto male!

Fulminea la ragazza si spostò qualche centimetro più in giù.

- Ora sì che sei sulle mie parti basse! – ridacchiò lui.

- Lo sento! – esclamò lei – Ma non ti è ancora passata?

- È piuttosto difficile con tutto il panorama che mi stai offrendo, non credi? – ribattè Lupin indicandole col mento il seno, che a causa della lotta appena ingaggiata, strabordava dal reggiseno.

- Ehi! Non puoi guardare! Sono minorenne! – strillò lei coprendosi il petto con le mani. – Più che un lupo mi sembri un porco!

- Ma sei tu che ti sei lanciata mezza nuda su di me e ti stai dondolando sul mio pisello! – protestò lui cercando di disarcionarla.

- Accidenti! Scusa! – mormorò Tonks scendendo dal licantropo e ranicchiandosi da quella che era stata la sua parte di sacco pelo – Senti, potremmo dimen... ehi, dove vai?

- Non voglio darti altri pretesti per spogliarmi, quindi eviterò di farmela addosso! – rispose facendole l’ occhiolino, chiudendosi la porta alle spalle per avviarsi verso il bosco.

 

*****

 

Al suo ritorno, Lupin non era ancora riuscito a cancellarsi il sorrisetto dalla faccia; doveva ammettere che erano anni che non si risvegliava in un modo così divertente.

Rimase un poco deluso varcando l’ uscio, trovandosi di fronte una Tonks dai capelli di uno sgargiante verde mela perfettamente ordinati, vestita, che aveva sistemato il loro piccolo rifugio ed era intenta a svuotare il suo zaino nell’ evidente ricerca di qualcosa.

- Serve aiuto? Carina con i capelli così. – esordì prendendo la propria sacca per cambiarsi con qualcosa di pulito che non sapesse di… lupo.

- Grazie! – sorrise lei radiosa.

- Sei sbalorditiva come Metamorfomagus. – dichiarò.

- L’ hai capito subito, eh? Non ti sfugge nulla! Accipolla! – esclamò setacciando la borsa - Ero convinta di avere ancora delle provviste… - si lagnò la ragazza perseverando con la testa ormai infilata nella tela.

Lupin approfittò della sua distrazione per svestirsi senza darle l’ opportunità di combinare qualcos’ altro, anche se dovette lottare con se stesso, dato che non aveva potuto fare a meno di notare che era incredibilmente carina se imbarazzata.

- Niente… - si arrese Tonks alzando lo sguardo sul licantropo che stava per infilarsi una t-shirt – Sei incredibilmente veloce a vestirti, lo sai?

- Sopravvivenza, cara. Lo sa Merlino cosa potresti farmi se mi distraessi troppo!

- Malfidente e malfidato! Intanto ero io che ho quasi mostrato… le mie vergogne, non tu! – rise.

- E secondo il mio modesto parere non hai nulla di cui vergognarti.

- Era un complimento signor Lupin? Perché in tal caso devo avvisarti di essere già impegnata…

- Mi avrebbe stupito il contrario. E chi è il fortunato che riesce a tenerti testa, un ippogrifo?

- Ah ha ha. Molto spiritoso. È un ragazzo carino, molto carino. Si chiama Josh, è Corvonero, gioca a Quidditch come portiere e vuole diventare… cos’ è che vuole fare? Ah sì, qualcosa che ha a che fare con le piante… non ho mai capito bene.

- Wow! Un ottimo partito davvero. – commentò ironico Lupin. Stranamente sentiva di odiare il nome “Josh” e anche i Corvonero.

- Sì, non male. Piace molto anche ai miei. Anche se…

- Se?

- Manca il pepe. Cioè è sempre così… pieno di sé che ogni tanto si dimentica di me. Lui ha i suoi sogni, la sua squadra, le sue piante…

- Legali spero… - sorrise Lupin – Senti, siete giovani e…

- Ti prego, dimmi che stai scherzando! – implorò con un faccino decisamente cupo lei - Tu hai mai dimenticato il compleanno della tua ragazza per una partita di Quidditch?

- No. Anche perché non ero nella squadra.

- Va bene, allora hai mai dimenticato in generale la ricorrenza? – sospirò delusa.

- Dimenticato no. Una volta ho portato a Mary Ellen il regalo con un po’ di ritardo. – aggiunse sperando di salvare lo sconosciuto Josh, anche se dentro di sé si chiedeva come si facesse a preferire il Quidditch a una ragazza come Ninfadora.

- Per la luna piena? – chiese Tonks cogliendo il segno dato che annuiva – Ma non vale! Eri più che giustificato! E poi se stavi con una che si chiamava “Mary Ellen” eri scusato a prescindere!

- Guarda che forse Josh…

- Non voglio parlare di lui adesso. – tagliò corto alzandosi di scatto – Voglio assistere al concerto, divertirmi e non pensare al fatto che mi trascura, mi dimentica e non mi abbia ancora baciata. Andiamo?

Lupin riflettè un attimo poi si mise in piedi di fronte a lei, pateticamente serio.

- Sicura di volermi con te? Sono abbastanza certo di non essere uno spasso per una sedicenne.

- Beh, ti sbagli. Sei simpatico, intraprendente ma soprattutto sei un bravo ragazzo. Mi posso fidare. – disse con gli occhi scintillanti di chi ha appena trovato un tesoro sepolto.

- Ok… allora come ci spostiamo? Non puoi materializzarti immagino. – rispose pacato tirando fuori una vecchia Scopalinda impolverata.

- E tu non puoi certo volare con quella. – sentenziò Tonks studiandola.

- Ha sempre fatto il suo dovere! – ribattè Lupin alzando un sopracciglio – Più o meno… - aggiunse poi grattandosi pensieroso la nuca.

- Possiamo andare entrambi con la mia. – propose entusiasta Tonks.

- Devo proprio? – chiese scettico il licantropo.

- Puoi guidare tu se ci tieni, ma sappi che ti stringerò come un Avvincino!

- Farò questo sacrificio, ma almeno avremo qualche speranza di atterrare interi!

Ridacchiando si diressero sul retro della casa, dove i Babbani non li avrebbero visti, perché celati dagli alti alberi.

Lupin si mise alla guida, con Tonks che, come promesso, salita dietro di lui, lo stava già cingendo con le braccia.

- Cosa stai facendo? – domandò curiosa, dato che il ragazzo aveva tirato fuori la bacchetta e stava evocando qualcosa che comparì ben presto tra le sue mani. – Che cos’ è?

- Un paio di occhiali da sole. Voglio essere sicuro di non sbagliare rotta. Metti che ci sia un iceberg…

- Non dobbiamo andare nell’ Artico, Remus. – sospirò Tonks.

- Anche il capitano del Titanic lo diceva. – replicò lui.

- Non bastava un incantesimo contro il riverbero del sole?

Lupin riflettè un attimo; era evidente che non gli era neanche passato per la mente, ma non voleva rovinare l’ immagine da mago capace che Tonks si era fatta di lui.

- Ehm… certo, lo so… però devi ammettere che gli occhiali da sole fanno molto più macho! E ora… siiiii parteeee! Say it ain't so, I will not go, turn the lights off, carry me home…

- No, no, no, no ehi! Hai intenzione di cantare tutto il viaggio?

- Non ti sento! Keep your head still, I'll be your thrill, the night will go on, my little windmill

- Luuuuupiiiiiin!

 

Ok, eccomi di nuovo qua, sperando di non essere andata troppo fuori dal seminato...

Grazie a tutti coloro che hanno recensito questa fic, che l' hanno letta, che l' hanno apprezzata.

P.S.: ho un problema con il computer, non mi funziona bene il controllo ortografico, quindi ho letto e riletto ma qualche errore ci scappa sempre, me ne scuso e vi prego di segnalarmi le cose non corrette!

x quigon89: Non mi ero resa conto della citazione! Ora che me l' hai scritto, direi che è piuttosto evidente! ehehehe! Remus è pur sempre un malandrino (qui più che mai...) e a maggior ragione a 29 anni!

x Niki_Black: grazie mille ^^ anche io li trovo adorabili!

x TINAX86: sono lusingata che tu abbia fatto un' eccezione, mi auguro di essere all' altezza. Non avendo concepito questa fic come una storia a capitoli saranno pochi e aggiornerò abbastanza frequentemente.

x fri rapace: Era un po' che mi ronzava quest' idea; all' inizio mi sembrava assurda, poi ha preso una forma più accettabile. Per la battuta di Tonks che hai citato, diciamo che "Frostbite" mi ha aperto un mondo ;)

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: xela182