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Autore: Evie08    27/07/2010    4 recensioni
Salve gente!!
A grande richiesta, questa one-shot che ho pubblicato da poco diventerà una serie di shot su Carlisle e questo nuovo e misterioso personaggio di nome Isabella..(non ho tempo per fare una vera e propria storia al momento)... quindi fate attenzione agli aggiornameti!
Spero che l'idea vi piaccia.
[One shot numero 1 Carlisle/Isabella]
Era notte.
Una fredda notte di quattro secoli or sono.
La ricordo come se fosse ieri.
Le strade di Londra bagnate dall’umidità, deserte e scarsamente illuminate.
Io ero un neonato da più o meno qualche mese.
Passavo il tempo a nascondermi dagli esseri umani, a fuggire da loro, a fuggire da quello che ero diventato.
Un mostro.
Ma quella notte ero inspiegabilmente inquieto.
Genere: Introspettivo, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Nuovo personaggio
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga, Contesto generale/vago
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Te amo
te amo

Fu l’utima cosa che le sentii dire.
Te amo.
Poco prima che se ne andasse.
Sentii il dolore nella sua voce.
Te amo.
Quasi cent’anni fa.
Te amo.
Lei mi aveva avvertito.. lo sapevo che sarebbe finita prima o poi.
Ma non credevo mi avrebbe fatto tutto quel male.
E ora era di nuovo lì, di fronte ai mie occhi.
Era tornata per offrirmi il suo aiuto.
Eppure la credevo morta nella sua disperata follia vendicatrice…
Sorrideva appena, di una finta allegria, tradita dalla luce spenta negli occhi di un meraviglioso color ambra.
Ricordavo bene quel suo sorriso.
Fu la prima cosa che vidi di lei quella volta.
Le sue labbra carnose, il suo sorriso luminoso, il volto coperto da un cappuccio nero.
Era notte.
Una fredda notte di quattro secoli or sono.
La ricordo come se fosse ieri.
Le strade di Londra bagnate dall’umidità, deserte e scarsamente illuminate.
Io ero un neonato da più o meno qualche mese.
Passavo il tempo a nascondermi dagli esseri umani, a fuggire da loro, a fuggire da quello che ero diventato.
Un mostro.
Ma quella notte ero inspiegabilmente inquieto.
Mi aggiravo per le varie vie, ben attento a non farmi vedere da nessuno.
Camminando camminando ero arrivato nella piazza centrale senza neanche rendermene conto.
All’improvviso sentii dei passi alle mie spalle.
Il panico si impossessò delle mie terminazioni nervose.
Un essere umano: e adesso?
Come avrei reagito ad un contatto diretto?
Avrei di certo perso il controllo… alla faccia della coerenza.
Non avevo il coraggio di girarmi, quando un profumo inebriante invase l’aria: era talmente forte e denso da sembrare palpabile.
“Scusatemi? Avete forse smarrito la strada di casa?”
Una donna.
Mi voltai e nella semi-oscurità riuscì solo a notare le sue labbra rosse come le ciliegie mature, perfette.
Si avvicinò seriamente preoccupata.
“Non temete, non vi farò del male”, la rassicurai facendo qualche passo indietro.
Le mie parole suscitarono la sua ilarità.
“Oh, questo è certo. Non sono io a dover temere voi… semmai è il contrario”, sibilò sorridendo.
Fece qualche altro passo e la luce inondò la sua figura.
Era magra, non molto alta. Si stringeva in un mantello nero come la notte ed il suo abito in pizzo scuro e volant mi suggeriva che era appena stata ad una festa.
Prestai maggiore attenzione ai dettagli, ora che i miei nuovi occhi da mostro me lo permettevano.
Era veramente una bella donna…
Ma non di quelle che si vedono in giro, graziose, con le guancie appena arrossate da un complimento troppo audace, con i cappellini colorati adornati di nastri e fiori, i vestiti a balze..
No, lei era molto diversa.
Pallida come la luna crescente, sensuale come il peccato, appariscente si, ma non volgare; aggraziata come una farfalla, e nello stesso tempo inquietante come un’ombra.
Avevo colto tutto questo in un solo secondo.
Ma ciò che mi era stupidamente sfuggito era un piccolissimo particolare: il suo cuore non batteva.
Come avevo fatto a non accorge mene?
Ciò significava che non avevo niente da temere perché anche la bella sconosciuta era un vampiro.
Almeno sapevo che per quella notte non avrei fatto del male a nessuno.
“Siete un neonato molto affascinante. Mi è concesso di sapere il vostro nome, o mi giudicate troppo impudente per rispondere alla mia innocente domanda?”, si tolse il cappuccio scoprendo i lunghi capelli corvini, uniti in parte dietro la nuca da un fermaglio tempestato di diamanti.
“Oh, nient’affatto milady. Il mio nome è Carlisle Cullen.”
“Cullen? Come il pastore Cullen? Ignoravo avesse un figlio… e tantomeno che questi fosse un vampiro”, rise divertita dalla sua stessa constatazione.
Effettivamente era un po’ un controsenso.
Non risposi.
“Che sbadata! Sicuramente avrete bisogno di darvi una ripulita. Voi neonati siete sempre così.. trasandati.. Venite, la mia carrozza ci attente”.
E si incamminò verso la fine della piazza, dove una carrozza color rubino aspettava l’arrivo della signora.
Esitai.
Lei si arrestò.
“Allora che avete intenzione di fare? Forza, non costringetemi a supplicarvi..”, disse esibendo un ghigno che aveva un chè di adorabile.
Mi decisi a seguirla pensando “Sarà solo per questa volta..”.
Ma quanto mi sbagliavo.
Salimmo in carrozza.
“Torniamo a casa”, ordinò lei e il cocchiere, silenzioso, partì.
“Posso farvi una domanda?”, chiesi fissando i suoi grandi occhi scarlatti.
“Certo. Ne avete il diritto dopo le mille con cui vi ho inondato io..”
“Posso sapere il vostro nome?”
“Isabella.”



Salve gente!!
Qualche giorno fa ascoltando la canzone di Rihanna "Te amo", ho avuto questa illuminazione e mi sono detta : perchè non scrivere una bella serie di one-shot su Carlisle e un nuovo personaggio, ambientata magari prima della formazione della famiglia, quando lui era ancora un neonato??
Ed ora eccomi qui, e questo è il risultato e spero che vi piaccia (anche perchè è la mia prima one-shot!).
Me lo lasciate un commentino???
Grazie a tutti!

Altre mie storie:


The Voice Of Heart
Damned Souls
Bright Smile
I Wish You Were Here


Besos

Evie
   
 
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