Disclaimer:
Non li conosco.
Non li diffamo. Nulla ci guadagno.
Magic
is Might
A
disturbare la quiete di quel pigro pomeriggio estivo nelle lande
francesi, fu
la risata di Bradley che riscosse Colin dal torpore a cui si era quasi
lasciato
andare.
Quel
giorno non era richiesta la loro presenza sul set – ogni
tanto non era male che
la sceneggiatura non comprendesse Arthur o Merlin in ogni singolo
fotogramma –
e ne avevano approfittato per restare nel residence che era stato
affittato
affinché attori ed entourage potessero sentirsi quasi a
casa. L'Appart City Cap Affaires era
un semplice
residence che, per quanto distante una ventina di minuti in macchina
dal
castello di Pierrefonds, era comunque pratico ed offriva tutti i
servizi di un
hotel e quelli di una casa. Inizialmente Colin e Bradley erano rimasti
sconcertati dall’idea di dividere un appartamento (neanche
fossero stati due
neo-sposini) ma dopo un paio di settimane dall’inizio delle
riprese della prima
stagione quella strana vita di coppia era diventata una piacevole
routine. La
loro era una quotidianità fatta di lavoro, ma
c’era sempre e comunque il tempo
per divertirsi. Agli inizi non era scontato che ci riuscissero, ma
più
velocemente di quanto gli altri – e soprattutto loro stessi
– avessero pensato,
erano diventati dei perfetti coinquilini. Certo, gli screzi e gli
sbuffi
rispetto le cattive abitudini dell’altro erano spesso
all’ordine del giorno, ma
avevano imparato a conviverci, così come avevano imparato a
convivere e
condividere quei momenti di calma, lontano da tutto e da tutti in cui
Colin
poteva prestar fede alla caratterizzazione di Merlin e ronfare
placidamente,
mentre Bradley andava più out of
character, dedicandosi alla lettura di libri più o
meno edificanti… Spesso
più meno che più.
Per
questo l’immagine di Colin vagamente addormentato su un
fianco mentre Bradley
leggeva accanto a lui, rientrava nella loro – seppur rara
– routine dei giorni
o fugaci momenti della giornata senza riprese.
“Cosa
c’è di tanto divertente?”
mormorò Colin senza aprire gli occhi e continuando a
dare le spalle a Bradley.
“Questo
libro è un vero spasso!” fece il biondo del tutto
incurante di svegliare il
ragazzo mezzo addormentato accanto a sé.
“Hmm…”
“Eddai!
Mettici un po’ più
d’entusiasmo!”
“Per
cosa?” brontolò il moro sapendo che se
l’altro aveva deciso di disturbarlo,
neanche il fingersi morto lo avrebbe fatto desistere.
“Senti
qua! Blabla… Piton nello studio di
Silente… per le mutande di Merlino!”
lesse Bradley facendo sbuffare il moro
“Oppure ancora: Nel nome delle
mutande
più sformate di Merlino, cos’è successo?”
“Hmm…”
brontolò ancora Colin ben lontano dall’idea di
dargli retta.
“Non
lo trovi divertente?” gli domandò il biondo
costringendo così l’altro a
lasciare il dormiveglia e articolare una risposta di vago senso
compiuto.
“L’ho
già letto quel libro e – no, secondo me non
è nemmeno dei migliori.”
“Non
sto parlando del libro in sé!”
“Ma
va?” gli rispose Colin caustico.
Bradley
sbuffò posando il libro sul comodino e sdraiandosi poi
comodamente sul letto,
incrociando le braccia dietro la schiena.
“Sai
a cosa stavo pensando?” chiese il biondo.
“Oh,
siamo addirittura in grado di pensare?!” lo
rimbeccò Colin divertito incassando
il silenziò il lieve pugnò che Bradley gli diede
nella schiena.
“A
cosa stavi pensando?” domandò il moro,
assecondando l’infantilismo del biondo.
E dire che era lui il più giovane…
“Che
saremmo potuti essere perfetti per la parte di Harry Potter e Draco
Malfoy.
Insomma, io sono bello e biondo, tu invece magrolino, con le ginocchia
ossute.
Non hai gli occhi verdi, ma neanche Radcliffe ce li ha.
L’unica cosa è che la
Rowling non dice mai che Harry Potter ha le orecchie a
sventola!”
“Hey!”
sbottò Colin irritato girandosi leggermente verso il biondo
“Ancora con questa
storia delle orecchie?!”
Bradley
sorrise e si avvicinò al ragazzo.
“Lo
sai che adoro le tue orecchie” sussurrò, prima di
mordergli delicatamente il
lobo.
Colin
sentì caldo.
Non
era ancora abituato a quella confidenza e a
quell’intraprendenza da parte di
Bradley nel dimostrargli il suo affetto. Sul set e persino in scena non
riusciva a smettere di mettergli le mani addosso. Lui era molto
più discreto e
pacato di fronte agli altri, non gli andava che i fatti suoi venissero
sbandierati ai quattro venti o che il suo rapporto con Bradley
diventasse
troppo di dominio pubblico. Non ancora, per lo meno. Magari quando
avrebbero
finito di girare Merlin. Se in qualche modo il telefilm avesse dovuto
fallire
perché gli interpreti dei due protagonisti si erano rivelati
più vicini di
quanto la sceneggiatura avesse suggerito, non glielo avrebbero mai
perdonato.
Forse.
Certe
volte Colin si domandava se gli sceneggiatori non si fossero fatti
trascinare
nello strano baratro che aveva sessualmente deviato – almeno
in internet – i
protagonisti di Harry Potter. Harry e Draco andavano per la
maggiore…
Il
moro non poté trattenere una risata.
“Vedi
che è divertente?!” gli fece notare Bradley,
distraendolo dai suoi pensieri.
“Non
stavo pensando ai Doni della Morte.”
“A
cosa allora?”
“Che
Harry e Draco sono una delle coppie più quotate in
internet.”
“Vedi?
Noi l’avremmo servita su un piatto
d’argento.”
“Saresti
stato troppo vecchio per interpretare Draco” gli fece notare
Colin “Ai provini
del millenovecentonovantanove avrei avuto tredici anni, e ancora,
ancora sarei
andato bene. Ma tu sedici. Eri troppo… cresciuto!”
“Mi
stai dicendo che sono vecchio?”
Colin
sorrise dolcemente prima di andare a posare le labbra su quelle di
Bradley, che
non protestò quando si ritrovò schiacciato
– o almeno, per quanto poteva
schiacciarlo un mucchietto di pelle e d’ossa – dal
corpo del moro.
“Sto
dicendo che è molto meglio vederti nel ruolo di Arthur.
Certo, anche Malfoy è
altezzoso, irritante, sgarbato, ignorante-”
Colin
s’interruppe nel vedere lo sguardo omicida che gli stava
rivolgendo il biondo.
“Tu
ti sei un po’ troppo calato nel
personaggio…”
“Tzé…
Intanto io sono l’unico che può avere accesso
anche alle mutande più sformate
di Merlino!”
“Hey!”
protestò il moro tirandogli lievemente una ciocca di capelli.
“Chi
è che ora si sta calando un po’ troppo nella
parte?” lo prese in giro Bradley.
“Ma
Malfoy almeno è un mago, come Harry o Merlino. Arthur invece
è un tipo tutto
muscoli e niente cervello…”
“Mi
stai dando dell’idiota?”
“Reale
però, come sempre” ridacchiò Colin
impossessandosi finalmente delle labbra di
Bradley.
Merlin,
Arthur o qualunque strano mago occhialuto al momento non avevano
importanza.
Note
dell’autrice:
Questa
è veramente una storiella senza capo né coda. Un
piccolo spaccato RPS
(contestualizzato ovviamente, perché sia mai che –
seppur inventando – non ci
siano dei fondamenti di realtà XD) sugli interpreti di
Arthur e Merlin. La cosa
positiva è che in questo fandom sono due al prezzo di uno,
è la prima volta che
mi viene da slashare così amorevolmente interpreti e
personaggi… queste sì che
sono soddisfazioni da fandom XD (il fatto che poi non abbia ancora
scritto
nulla di slash tra Merlin e Arthur è del tutto irrilevante
u.u)
Volevo
ringraziare tantissimo elyxyz, Egle,
GiulyB,
bilancina92,
Chiby
Rie_chan,
_ichigo_85
e Mo
Caffrey per
aver letto e commentato Crashing
Mirror, la mia seconda oneshot su Merlin. Grazie
mille <3
Prima
o poi arriverò a slashare anche
loro due, per adesso esultiamo del fatto che ci sono riuscita con gli
attori x3
Note:
-
Il titolo del capitolo è il dodicesimo capitolo di Harry Potter and the Deathly Hallows.
-
Il residence citato esiste realmente e l’ho trovato su Booking.com. Non
è pubblicità occulta, ma il
bisogno fisiologico – seppur inventando – di citare
cose realmente esistenti quando
scrivo RPF x3
-
Il tutto muscoli e niente cervello
l’ho imparato quando ero piccola dal Merlino de ‘La Spada nella Roccia’,
quindi per me l’autore di questo modo di
dire è lui =3
-
Onde evitare equivoci: l'intento di questa shot è non assolutamente quello di proporre due nuovi attori per Harry e Draco, ma solo un modo per far scherzare i due personaggi sulle somiglianze (biondo vs. moro) e collegare in qualche modo la storia ad Harry Potter, non di certo fare un re-casting XD