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Autore: Lady Lynx    07/08/2010    5 recensioni
[Big Damn Table]
Albus Silente.
100 importanti passaggi della vita di un Mago che ha scritto la Storia.
Dal Capitolo 41:
“Egregio Signor Silente, come dedica alla Sua importantissima vittoria contro il Mago Oscuro Grindelwald e come celebrazione del ricevimento dell’Ordine di Merlino, la Ditta Mielandia & Co. Le manda questa confezione di Cioccorane contenenti la figurina rappresentante la Sua importante persona, sperando che Le sia gradita.
In attesa di istruzioni al riguardo e di un Suo permesso per l’eventuale divulgazione del prodotto,
Le porgo i miei migliori saluti.
Candice Lollels, Responsabile Capo Mielandia”

Storia scritta senza scopo di lucro. I personaggi appartengono a J.K. Rowling.
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Albus Silente, Altro personaggio, Gellert Grindelwald, Minerva McGranitt
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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37.Ombrello rosa

Prompt: 090. Casa

Periodo: maggio 1942
Narratore: Albus Silente
Rating: Giallo
Genere: Generale
Personaggi: Albus Silente, Armando Dippet, Horace Lumacorno, Rubeus Hagrid, Tom Riddle

Il terrore della morte si era sparso irrimediabilmente nella scuola, dopo l’episodio della notte di Halloween. Il susseguirsi di vicende simili di certo non contribuì a rendere serena l’atmosfera e fu per quello che diversi genitori decisero di ritirare i loro figli dalla scuola fino a nuovo ordine.
La casata di Serpeverde era quasi completamente sgombra, come anche quelle di Corvonero e Tassorosso. I membri di Grifondoro – anche quelli del primo anno - avevano deciso di restare per tentare in qualche modo di fermare la strage di coetanei che vedevano operata davanti ai loro occhi.
I pochi studenti rimasti erano per la maggior parte appartenenti a famiglie indigenti, infatti la guerra iniziava irrimediabilmente ad impazzare, o semplicemente orfani.
Persone che non avevano affetti che si preoccupassero di loro, in poche parole.
- La temperatura sembra scendere di dieci gradi al giorno… - mormorò Horace, mentre stavamo facendo la nostra ordinaria ispezione notturna dei piani del castello.
In qualche modo, non potevo fare a meno di dargli ragione. Nonostante fossimo già a maggio, la temperatura era quasi invernale. I nostri mantelli ricoperti di calda pelliccia ne davano la conferma.
- Ti ho già detto che abbiamo degli indiziati, Horace? – sussurrai lentamente, tanto per fare conversazione, mentre una nuvoletta di vapore bianco si addensava nell’aria davanti alla mia bocca.
- Indiziati? No… - rispose lui, aggrottando le sopracciglia cespugliose.
- Dopo aver interrogato Mirtilla Malcontenta, in seguito al suo decesso, ci ha detto che solo tre persone giravano per il corridoio del bagno delle ragazze quella sera… - raccontai con tristezza, sperando che la mia ipotesi non venisse confermata.
- Tre non di Serpeverde, immagino… - borbottò lui, tentando di assumere un’aria sicura.
- Errato, Horace. Due Serpeverde e un Grifondoro… - continuai, tenendolo volontariamente sulle spine.
- Riddle mi sentirà… deve tenere d’occhio i suoi compagni… - replicò Lumacorno, con tono poco deciso.
Un sorriso ironico mi salì sulle labbra, mentre mi mettevo nell’ottica dello snocciolare i tre nomi.
- Ti sentirà, ma non per quel motivo – osservai io con calma – perché si tratta di lui, Greyback e Hagrid –
Horace non rispose a lungo, forse rimuginando su quanto per lui fosse assurda l’idea che il suo pupillo potesse pensare di uccidere uno solo degli studenti della scuola.
- Allora è stato di certo quel Mezzogigante! – sputò lui, incrociando ostinatamente le braccia.
Non feci in tempo a rispondergli a tono – quindi rimproverandogli di essere razzista – che due dei nostri tre sospettati apparvero davanti a noi.
Il terzo trasportava in braccio una specie di statua simile a una sfera con tanti rami.
- Come volevasi dimostrare… - mormorai io, scrutando con aria di rimprovero gli studenti che mi erano appena spuntati davanti.
Notai solo dopo qualche secondo che Rubeus era tenuto sottotiro dalla bacchetta levata di Riddle e che Greyback aveva appoggiato a terra quella che sembrava la terribile rappresentazione di un’Acromantula di pietra.
- Ma… ma… - balbettò Horace sconvolto - …centoventi punti in meno a Serpeverde! Come osate andare in giro di notte senza permesso, birbanti? –
- Un attimo, professore… abbiamo un motivo se siamo qui! – sentenziò Riddle con aria sicura e con tono coinvolgente.
- Spero che sia un motivo plausibile, Tom! – lo rimbeccai io, temendo che qualcuno lì in mezzo fosse vittima di un complotto.
- Certo, professore… abbiamo scovato questo ragazzo mentre dava da mangiare di nascosto a quell’animale… - spiegò il Caposcuola, indicando con gesto elegante il ragno pietrificato - …e non mi pare che sia un animale legale da introdurre nell’edificio scolastico! –
Vidi Horace scuotere freneticamente la testa, mentre gli occhi di un silenzioso Rubeus mi fissavano come in cerca di aiuto.
- E, come abbiamo studiato nell’ora di Cura delle Creature Magiche, le Acromantule sono ragni estremamente velenosi… quindi si presume abbiano potuto avvelenare tutte le vittime che sono state colpite fino ad ora! –
- Rallenta con le accuse, Tom… - lo avvertii con gli occhi brillanti - …si è innocenti fino a prova contraria, non è vero? –
- Professore, non mi pare ci siano prove a suo favore - mi fece notare Riddle con sguardo trionfante.
- Questo lo decideremo io e il professor Dippet. Ora andate in dormitorio con il professor Lumacorno, penserò io a questo ragazzo! –
Feci cenno a Riddle di allontanare immediatamente la bacchetta dal suo compagno, appoggiai una mano sulla spalla di Hagrid - che era ormai diventato alto più di me – e lo condussi con calma nel mio ufficio.
Il suo sguardo era quello di un colpevole, questo è certo, ma non era cattivo.
Non poteva aver ucciso dieci persone. A differenza di Riddle.
- Dimmi, Rubeus… come ti sei procurato un’Acromantula? – gli chiesi gentilmente, spingendogli sotto il naso una scatola mezza vuota di Api Frizzole.
Il ragazzo le fissò con terrore, come se temesse che le avessi avvelenate. Per dimostrargli il contrario, mi servii anch’io di quei bizzarri dolcetti.
- Allora, Rubeus? Non è un interrogatorio, è solo una chiacchierata da me a te… -
- Professore… mi ci caccerete via da qui? – balbettò lui, con gli occhi luccicanti di lacrime in procinto di straripare.
- Questo dipende da te, Rubeus - risposi io con calma, fissandolo dritto negli occhioni neri e lucidi.
- Perché… perché questa è la mia unica casa, io sono da solo e… - tirò su rumorosamente con il naso, prima di scoppiare rovinosamente in lacrime - …e io non credevo di fare male a portarci Aragog qui! Io non pensavo di non rispettare le regole! Io… Hogwarts è la mia casa, professore! L’unica casa che ho! –
Avevo già sentito pronunciare quel discorso da diversi studenti abbandonati dai genitori o semplicemente orfani che non avrebbero mai voluto andare via da Hogwarts.
Quella scuola era l’unica dimora fissa che avevano e abbandonarla anche solo per le vacanze costava loro ogni volta la felicità e la serenità.
- Non ti manderemo via – lo rassicurai, prendendo una decisione al momento – impedirò che tu venga cacciato da Hogwarts. Ma questo non ti garantisce di poter restare come studente, in fondo tutte le prove sono contro di te… -
- Ma io non ho fatto niente, professore! – protestò lui, con il labbro tremante di indignazione.
- Tu no, ma forse il tuo ragno… -
- Aragog non ci farebbe male a una mosca, signore! Non lui, non è stato lui ad uccidere gli studenti! –
- E allora chi? – gli chiesi, convinto che lui sapesse qualcosa che noi professori non sapevamo.
- Non lo so… - mormorò lui, abbassando improvvisamente lo sguardo - …ma non Aragog. Lui no proprio. –
Sospirai pesantemente, intrecciai automaticamente le dita delle mie mani.
- Rubeus, mi dispiace dirti che nonostante io creda alle tue parole non posso fare niente per scagionarti… tutte le prove convergono contro di te, e per questo sarai sottoposto a un regolare processo dal quale dubito che uscirai come innocente… -
Le mie parole dure come pietre suscitarono una serie di spasmi alle sue spalle, prima di scatenare una sequela di singhiozzi.
- Ma, come ti ho già detto, non permetterò che tu venga scacciato da Hogwarts. Questo castello sarà per sempre la casa di chiunque la ritenga tale. -

Non fu facile convincere Armando ad accettare la presenza di Hagrid nel castello, in seguito all’accusa di cui era stato investito, ma alla fine il mio collega decise di fidarsi ciecamente di me.
Forse perché avevo giurato solennemente che avrei dato le dimissioni se si fosse ripetuto di nuovo un episodio simile a quello della Camera dei Segreti.
Forse perché si fidava di quello che ormai definiva affettuosamente “il mio sesto senso”.
Avevo ancora impresse nella mente le immagini della condanna riservata a quel povero ragazzone, giudicato dall’intera commissione dell’intimidatorio Wizengamot.
Gli avevano proibito di usare la magia per il resto della sua vita, pena la reclusione ad Azkaban.
L’avevo visto raccogliere con sguardo triste i moncherini di legno della cosa più preziosa che aveva e nasconderli nella tasca del suo peloso cappotto marrone – molto simile a quello che indossava la prima volta in cui l’avevo notato singolarmente.
Eravamo usciti insieme dall’edificio del Ministero della Magia, l’avevo Smaterializzato con me verso i confini di Hogsmeade per poi procedere con lui attraverso il villaggio, diretti alla scuola che gli avrebbe offerto un posto fisso di lavoro.
Sarebbe stato il Guardiacaccia, si sarebbe occupato delle creature che vivevano nella Foresta Proibita e delle varie commissioni per i professori.
Eravamo rimasti silenziosi a camminare sotto la pioggia, coperti da un vistosissimo ombrello rosa evocato dal sottoscritto, fino a quando non l’avevo sentito tossicchiare rumorosamente.
- Sì, Rubeus? –
- Professor Silente… signore… io le sono debitore per la vita… - biascicò lui, guardandosi imbarazzato le mani.
- Non è necessario, Rubeus, l’ho fatto con piacere… - risposi semplicemente, rivolgendogli un sorriso sincero e rassicurante.
Non replicò, limitandosi a seguirmi nel parco della scuola fino alla casupola che sarebbe diventata la sua dimora. Gli avevo mostrato il campo delle zucche che la circondava, la breve distanza dalla Foresta, la grandezza proporzionata alla sua stazza, prima di decidere di congedarmi.
- Allora a presto, Rubeus… -
- Aspetti un attimo, signore! – mi fermò lui con tono di urgenza – Posso… chiederle una cosa? –
Annuii sollecito, invitandolo con lo sguardo a parlare.
- L’ombrello rosa… posso tenerlo? – lo vidi arrossire violentemente, ma non abbassare gli occhi – Mi piace molto! –
Non trovai strana quella richiesta. Piaceva molto anche a me.
- Certo – risposi con tranquillità, porgendoglielo senza esitazione.
Non mi pentii di quel gesto, dato che Hagrid non lasciò mai incustodito quell’ombrello per molti anni a venire.


Note dell'autrice

Buongiorno a tutti!
Tra un impegno vacanziero e l'altro è stato difficile tenermi al passo con l'aggiornamento delle mie storie, e infatti sono come sempre in mostruoso ritardo. Spero che però questo capitolo possa ripagarvi dell'attesa... nonostante l'argomento non sia dei più allegri!
Buon proseguimento di vacanze a tutti, a presto!
Lady Lynx

Julia Weasley: la data diceva tutto, ma è bello sapere che almeno un piccolo tocco di mistero sia riuscito a dare colore a quel piccolo episodio. Ho deciso di inserire Angela Waters come "amica" di Silente perchè non sono mai stata una fan dei personaggi stretti nei pregiudizi... in fondo chi dice che proprio tutti i Serpeverde debbano odiare un Grifondoro? Greyback vuole proprio essere quel Fenrir Greyback che negli anni seguenti dovrebbe diventare un lupo mannano. Come dici giustamente tu, Lupin è stato il primo ad essere ammesso ad Hogwarts quindi non è possibile che Fenrir sia già stato morso. Sono felice di aver azzeccato la data, tentare di documentarsi è servito a qualcosa ^^ Grazie per la recensione!
_Mary: ho dovuto usare la tecnica dell'estraniamento dal mondo esterno per calarmi in una atmosfera così "halloweeniana", e mi fa piacere sapere che in qualche modo sia riuscita a rendere l'idea! Ti ringrazio per avermi fatto notare l'errore, proprio non mi ricordavo questo dettaglio. Bene, sarà una delle cose che dovrò correggere in futuro (non mi metto a farlo adesso altrimenti non riuscirò mai a finire questa raccolta che va già avanti zoppicando ^^).  Grazie per la recensione!
LadyMorgan: haha, temo che in questo periodo tu non ti sia persa poi molto. Per quanto riguarda Minerva, la decisione di descriverla come Animaga - sempre che sia dica così - durante la scuola è scaturita dopo aver pensato ai Malandrini. Insomma, loro non erano propriamente dei geni a scuola e ci erano riusciti... perchè non avrebbe dovuto farcela la iper intelligente McGranitt? Sono contenta che ti sia piaciuta anche l'interazione tra i due fratelli, comunque!
Tom è un personaggio piuttosto ambiguo, all'inizio io lo trovavo affascinante nella sua cattiveria (sarà anche colpa dell'attore che hanno messo per interpretarlo quando aveva 16 anni? XD). Ora, dovendolo affrontare dal punto di vista di Silente, lo trovo incredibilmente irritante. Ti ringrazio per avermi segnalato l'errore che riguarda Mirtilla, come ho detto a _Mary lo correggerò in futuro per non stravolgere il mio ritmo di scrittura ^^ Grazie per la recensione!
marik1989: con la mia scarsa velocità di aggiornamento, immagino che tu sia ormai riuscita a metterti in pari! XD Ti ringrazio per i complimenti, non avrei mai pensato che la vita di Silente potesse interessare così tanto. Ho dovuto "studiare" un po' i libri e altre fanfiction prima di affrontare il momento in cui avrei mandato in scena Tom, avevo il terrore di non rendergli giustizia... quindi non sai quanto mi faccia piacere sapere che ti sia piaciuto! Silente forse non lo sopporta proprio perchè, come dici tu, lo vede già come un potenziale avversario. I rapporti tra i due continuano a peggiorare, come puoi vedere! Grazie per la recensione!
Circe: non ricordo se Halloween fosse stato citato anche dalla Rowling come il giorno dell'apertura della Camera, ma sono contenta che ti piaccia questa ambientazione temporale ^^ Forse l'aura di mistero è stata un po' rovinata dal fatto che ormai tutti conosciamo il vero colpevole di tutti i delitti della Camera, e quindi dal fatto che l'alibi di Tom ai nostri occhi non è più credibile. Comunque accetto il tuo appunto, magari migliorerò in futuro la parte che mi hai segnalato.  Per quanto riguarda Fenrir, non ho trovato date che parlassero del periodo in cui aveva frequentato Hogwarts e quindi mi è parso utile inserirlo in questa circostanza - anche considerando che per mordere poi Lupin doveva essere decisamente più vecchio di lui. Fenrir però in questo momento non è un lupo mannaro perchè il primo ad essere stato ammesso ad Hogwarts è stato proprio Lupin. Grazie per la recensione!
quigon89: sono più che felice di aver azzeccato sia la data che l'ambientazione! Il tuo suggerimento era interessante e l'avrei seguito, se solo non fosse che questa è la vita di Silente... e Albus cosa ne potrebbe mai sapere del modo in cui Tom ha sigillato la Camera? Ho ritenuto forzato approfondire la vicenda "chiusura della Camera" proprio per questo motivo, non mi sembrava coerente con gli episodi più importanti della vita di Albus. A proposito di Fenrir, non ho trovato nessuna data relativa alla sua nascita e quindi ho deciso di inserirlo in questo periodo per due motivi: per essere stato il colpevole del morso che ha "mannarizzato" Lupin doveva essere per forza più vecchio di lui; considerando il rapporto che ha con Voldemort negli ultimi libri, mi sembrava evidente che in passato ci fosse stata una certa complicità tra i due. Grazie per la recensione!
  
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