Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Funny Face    17/08/2010    6 recensioni
Dal quarto capitolo Cat Fight: "-Io questa Hermione Granger non me la bevo- rispose Alicia finalmente guardandola negli occhi. -Ti svegli una mattina e scopri che ti piace il Quidditch, non parli piu' di scuola, come tuo solito, sfidi i professori e fai la gatta morta con il mio ragazzo- Hermione impallidi' riflettendo su quanto effettivamente Alicia avesse centrato il punto. Quell' Hermione che stava venendo fuori non era la classica Hermione Granger, quella che l'aveva portata ad avere la fama di studentessa modello. La riccia tossicchio' lievemente. -Beh, Alicia, chiariamo anzitutto una cosa. Io e te non siamo mai state amiche, quindi per te non puo' esistere questa o quella Hermione Granger. Punto secondo: questa storia che Hermione Granger abbia un fidanzato potrebbe anche essere vera. E punto terzo, io non faccio la gatta morta con il tuo ragazzo!- Hermione giuro' di aver sentito un applauso da parte di George, almeno fino al punto secondo." Fred/Hermione. Baci, Funny Face.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo quinto: Merlino era della Bretagna e Circe era italiana.

 

 

Se Harry non avesse piu' volte ribadito negli anni che il suo Mantello non andava utilizzato per ragioni improprie, chiunque avrebbe detto che Hermione Granger lo stava sfruttando alla grande.
Era diventata un fantasma, probabilmente seguendo le orme di Nick-Quasi-Senza-Testa. La si vedeva solo a lezione, china sul suo libro e in Sala Grande a mangiare qualcosa distrattamente.
Tutto in orari completamente diversi da quelli di Fred Weasley che con grande disappunto notava quanto fosse brava a sparire e ad evitarlo. Magistrale, l'aveva definita in una conversazione con George qualche sera prima.
Era passata una settimana intera dal giorno in cui Alicia aveva quasi divorato per spuntino Hermione davanti a tutti e, nonostante la storia non fosse piu' sulla bocca di tutti, (Il fatto che Ginny Weasley avesse rifiutato per la seconda volta le gentili avances di Blaise Zabini aveva dato di cui sparlare) non era stata del tutto accantonata, anzi gli occhi vigili del club di pettegole non si perdevano un solo avvenimento, per quanto minimo, di quel silenzio imbarazzante.
La notizia che aveva fatto piu' parlare il comitato, da cui Harry aveva preso le distanze, poiche' era un continuo confabulare sulla sua migliore amica (nonostante cio' continuava ad origliare, specie quando si trattava di avvincenti aneddoti su Draco Malfoy e le sue due pseudo corteggiatrici) era stata la rottura fra Alicia e Fred.
Fred Weasley aveva piantato Alicia Spinnet.
Nessuno sapeva bene quando fosse successo o cosa si fossero detti ma tutti sapevano che Alicia Spinnet era distrutta e ferita nel suo orgoglio e cercava anche lei, insieme a Fred, di spiccicare una parola con Hermione Granger.
L'unica volta che Alicia ci era quasi riuscita, l'aveva rincorsa lungo tutto il corridoio del dormitorio, aveva ricevuto non solo una porta in faccia ma era stata anche ammutolita con una piccola fattura dalla riccia Grifondoro che le aveva urlato qualcosa come un "ma lasciami in pace", cosa che aveva scatenato l'euforia di George e Ginny, fuggiti da Mielandia nella tarda sera per festeggiare l'evento.
-Allora?- sorrise Harry nella direzione di Hermione che lo fissava mentre lui sdraiato sul suo letto, dal momento che ormai viveva nella sua stanza del dormitorio femminile di Hogwarts, cosa che causava le ire di gran parte delle piccole arrampicatrici sociali che vedevano in Harry un lasciapassare verso la popolarita'.
-Allora cosa?- sbotto' la ragazza osservando l'amico rovinare quel letto che lei come ogni mattina aveva rifatto con tanta cura.
-Non sei contenta che si siano lasciati?- chiese Harry sconvolto. -Insomma, io mi sono preso la briga di venirti a dire tutte queste cose e tu mi sai solo guardare con quegli occhi truci?-
-Si, okay si sono lasciati- sbuffo' Hermione. -Eppure non mi sento meglio. Non cambia nulla!-
-Se tu magari concedessi a Fred una singola possibilita' di parlarti, anziche' evitarlo come la peste da una settimana, le cose potrebbero cambiare- le fece notare Harry.
-Sai- confesso' Hermione sistemandosi sulla piccola poltroncina su cui era seduta. -Forse questa storia di Fred e' una sciocchezza, volevo solo dimostrare a me stessa, e ad Alicia, che ero una ragazza a tutti gli effetti. Forse Fred non mi piace poi cosi' tanto-
Harry boccheggio' sconvolto guardando l'amica giocare distrattamente con i suoi capelli. -Hai mobilitato mezza Hogwarts, ci sono team Alicia e team Hermione li' fuori pronti a seguire l'evolersi della faccenda, e ora mi dici che non ti piace cosi' tanto?-
-Alicia aveva ragione, Harry. Questa non sono io. Io non ho mai amato il Quidditch, non ho mai fatto scenate pubbliche, ne' sfidato un'altra ragazza a giocare a chi e' la piu' popolare- disse Hermione puntando i suoi occhi contro quelli del migliore amico.
-Credo che non ci sia nulla di male nel cambiare- replico' Harry insistente.
-Credo che pero' stia cambiando troppo in fretta- si lamento' Hermione piegando la testa di lato e chiudendo gli occhi. -Vorrei tanto ritornare al giorno in cui Ginny si lamentava con Ron di quanto fosse insopportabilmente geloso. Tornare al giorno in cui non venivo classificata come una ragazza da Alicia ed ignorarla, far finta di niente e rintanarmi in un libro-
Harry le sorrise dolcemente e corse ad abbracciarla, rovinando ulteriormente il letto ben sistemato della ragazza. -Ehi, non dire cosi'-


Fred si rigiro' fra le coperte del letto e sbuffo' sonoramente, incurante dei mugolii infastiditi di George che tentava disperatamente di prendere sonno.
Alicia non faceva che guardarlo male ogni volta che lo incontrava.
Hermione non faceva altro che non incontrarlo, semplicemente. Il che rendeva le cose piu' difficili.
-George- chiamo' Fred sapendo che l'unica persona che poteva capirlo era quella che tentava di dormire a un metro da lui.
-Che c'e'?- chiese il gemello aprendo gli occhi disperato.
-Io devo parlare con Hermione- disse il ragazzo scuotendo il fratello per farlo risvegliare del tutto.
-E io che ci posso fare- bofonchio' George girandosi dall'altro lato.
-Ma che ne so! Organizza un incontro.. io non ci riesco-
-A parte che non sono Cupido- disse il ragazzo sbadigliando. -Ma tu, Fred Weasley, non stai tentando abbastanza. Avanti sei un Weasley, un Grifondoro, ma soprattutto il mio gemello. Dov'e' il tuo coraggio? Dov'e' la tua spavalderia? Si', Hermione anche a me a volte fa paura, leggermente, ma tu devi tentare-
-Giuro, George, quando inizi con questi patriottismi sulla tua famiglia e la tua casa di appartenenza, inizi seriamente a terrorizzarmi- sorrise Fred, lieto di sapere che suo fratello era sempre li' per lui. -Ma anche se le parlassi sarebbe un discorso stupido-
-Certo, lo tieni tu, il gemello scemo- scherzo' George ridacchiando.
-No, perche' tanto... quello che lei doveva dire l'ha gia' fatto. Perche' a me Fred Weasley non piace e non piacera' mai!- disse Fred cercando di riprodurre una voce femminile citando le parole di Hermione.
George scrollo' le spalle. -Fred, non era solo un'immensa adorazione per il suo fondoschiena inizialmente? Da quando ti ha reso un troll come Ron?-
Fred sospiro'. -Ma che cosa vuoi che ne sappia io-
George lo guardo' mentre tirava su le coperte e spegneva velocemente il lume sul suo comodino.
-Certo- borbotto' George. -Lo devo sapere io magari!-
 
-Bene, la lezione e' terminata- sorrise gentilmente la professoressa Sinistra congedando gli alunni e gettando un'occhiata distratta verso Hermione Granger, la sua alunna preferita che non la finiva di fare su e giu' col capo fra il libro ed il cielo stellato.
-Signorina Granger- disse chiamandola con il suo solito tono pacato. -Le piace molto questa materia?-
-Mi affascina- ammise Hermione sorridendo verso la professoressa. -Le dispiace se rimango ancora qualche minuto qui?-
La professoressa annui' e scoppio' in un leggero risolino. -Me lo chiede ad ogni lezione, signorina Granger, e come ad ogni lezione acconsentiro'. Ma dopo fili immediatamente nel suo dormitorio-
Hermione la rassicuro' con un cenno affermativo e torno' a dedicarsi alla vista delle stelle.
-Sai, anche a me piace molto questa materia. Probabilmente e' una delle poche che studio per davvero- esordi' una voce piuttosto familiare facendo sobbalzare Hermione.
La ragazza si volto' e vide proprio chi non avrebbe voluto vedere. Codarda. Fred Weasley avanzo' verso la ragazza. -Possibile che abbia dovuto corrompere Harry Potter, aspettare una lezione di Astronomia, convincere con una scusa assurda la professoressa Sinistra che avevo dimenticato una cosa di vitale importanza qui pur di spiccicare due parole con te?-
Hermione boccheggio' nella sua direzione, poi ritorno' a guardare il cielo. -Ah. E cosa mi dovresti dire?-
-Vorrei parlare di quello che e' successo una settimana fa con Alicia- disse Fred sedendosi accanto a lei.
-Dobbiamo?- chiese Hermione mordendosi nervosamente le labbra. -Insomma, e' stata una semplice lite fra ragazze. Qualcosa di stupido, infantile e..-
-Non sei venuta a fare il tifo alla partita domenica- la interruppe Fred mostrando un'espressione rancorosa.
-Avete vinto lo stesso- sorrise Hermione imbarazzata.
Ha notato la mia assenza.
-Uhm gia'- convenne poco convinto Fred sorridendole. -Quindi, nessun rancore?-
-Nessun rancore- rispose Hermione porgendogli la mano ed aspettando che lui la stringesse.
Fred la guardo' quasi chiedendosi che cosa ci dovesse fare con quella mano. Le sorrise e velocemente scosto' la mano abbracciandola invece.
Hermione rimase sconvolta per la rapidita' del gesto e di quanto rapidamente le sue guance si fossero colorate dello stesso colore dei capelli del ragazzo che la stringeva fra le sue braccia.
Mi ha abbracciato!
Ma non baciato!
Oh ma sta zitta e goditi il momento!
-Promettimi che a questa partita ci vieni- disse Fred sciogliendosi dall'abbraccio e tenendole il viso fra le mani.
Hermione annui', poco convinta mentre notava quanto fossero belli i suoi occhi.
Sei svenevole Granger, smettila.
E tu sei incredibilmente cinica.
Non sei in un romanzetto rosa, smettila di guardarlo cosi' o rischi che ti esca la bava da bocca, cosa poco signorile.
-Beh, allora ti lascio alle.. tue stelle, ecco. Vado- disse il ragazzo alzandosi ed uscendo dalla porta. -Ah comunque Alicia l'ho lasciata-
Hermione si volto' verso la porta che si era appena chiusa e sospiro' ancora incredula per cio' che Fred le aveva detto.
-L'hai baciata?- domando' George tirando Fred per il colletto della camicia.
-Allora?- chiese insistente Harry spuntando da dietro alle spalle di George.
Fred guardo' i due sorpreso e poi soffermo' il suo sguardo, maggiormente incredulo sulla terza persona.
-Avanti signor Weasley- sorrise la professoressa Sinistra divertita. -Crede davvero che io abbia creduto a quella sua scusa sulla Ricordella che le ha ricordato dell'altra Ricordella vicino a cui aveva la foto di una sua certa zia di cui non mi sovviene il nome?-
-Muriel, professoressa- le disse George ridacchiando. -Abbiamo deciso di rendere la nostra professoressa preferita complice di questa storia-
-Allora, signor Weasley? Si sbrighi! Non ho mica un'intera notte da sprecare per lei?!?- chiese insistente la professoressa.
George, ed anche Harry seppur piu' discretamente, occhieggiarono verso l'aitante figura della giovane ed intrigante professoressa in maniera piuttosto ammiccante ma poi spostarono nuovamente i loro occhi su Fred.
-No, non l'ho baciata- ammise Fred stringendosi nelle spalle.
-Merlino, questi ragazzi di oggi. Non hanno nemmeno un po' di iniziativa- borbotto' la professoressa alzando gli occhi al cielo.
George e Harry annuirono con un'espressione di disapprovazione e rivolsero sguardi cagneschi verso Fred che sospirava sconvolto da quale piega assurda quella situazione stesse prendendo.
George guardo' la professoressa. -Io sono molto diverso da Fred, su questo, professoressa. Io ho iniziativa!-
-Siete gemelli, no?- chiese la professoressa ridendo. -Vada lei dentro al posto di suo fratello e la baci con passione come ogni signorina vorrebbe essere baciata-
-Merlino- mormoro' George ridacchiando. -Lei sta diventando decisamente la mia professoressa preferita-
La professoressa Sinistra sorrise scuotendo il capo e li congedo', intimando loro di tornare nei dormitori o finalmente chiudere quella divertente storia con una confessione.
-George, siamo qui per Fred ed Hermione non per te e la professoressa Sinistra- gli fece notare Harry seguendo la traiettoria dello sguardo di George che seguiva le forme sinuose della professoressa che si allontanava nella penombra.
-E si ricordi- disse la professoressa Sinistra prima di sparire. -Se una ragazza dice di voler bianco, allora e' certo che voglia nero-
-Bene- bofonchio' Fred passandosi una mano fra i capelli. -Questo vuol dire solo una cosa. Maghi e streghe sono di pianeti diversi-
-Infatti Merlino era della Bretagna e Circe era italiana- puntualizzo' George soddisfatto di sfoggiare le poche cose che ricordava di Storia della Magia.
-Peccato che Francia e Italia siano nazioni e non pianeti- gli fece notare Fred smorzando il suo entusiasmo sul nascere.

 

Allora, qualche nota. Sinistra e' la professoressa piu' snobbata della scuola quindi ho preso al volo quest'occasione e l'ho resa un po' particolare :D
Il titolo ovviamente si rifa' al libro "Men are from Mars, Women are from Venus".
Questo e' il penultimo capitolo ma ho intenzione di scrivere anche un epilogo :)
Grazie a chi segue questa storia, a chi la recensisce, etc. Vado un po' di fretta, scusatemi davvero :D
Se avete due minuti cliccate su quel tasto "Inserisci una recensione"? Vorrei sapere davvero il vostro parere!
Baci,
Alice

P.S. ULTIMO CAPITOLO DOMENICA 22 AGOSTO. PER L'EPILOGO DURANTE LA SETTIMANA PROSSIMA.
 

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Funny Face