Io
e Ginny, camminavamo a braccetto per Diagon Halley.
Era il 31 Agosto e faceva molto, molto caldo, domani sarebbe cominciata
la
scuola. Qualcuno di voi avrà pensato sicuramente
“povera te!”, ma che ci
crediate o no, io ero contenta. Non vedevo l’ora di
oltrepassare il ritratto
della Signora Grassa e sedermi con un libro sulle gambe a leggere di
fronte al
cammino riparandomi dalle fredde serate. Non sopportavo il caldo,
l’aria era
afosa e a malapena riuscivo a respirare, specialmente in quel momento,
con
Ginny che mi stritolava il braccio.
-
Ginny potremo evitare di camminare a
braccetto, fa leggermente caldo. -
-
ma Herm è divertente. – rispose lei mettendo
il muso.
-
si, ma fa caldo. – ribadii io, lasciandole il
braccio.
Ci
fermammo alla gelateria Fortebraccio, per un
bel gelato rinfrescante, poi continuammo a camminare. Ogni tanto ci
fermavamo
davanti a favolose vetrine, ammirando cose che non potevamo permetterci
e con
aria scontenta proseguivamo per la solita strada.
-
Ginny fermiamoci al Ghirigoro, dovrei fare
una buona scorta di piume e calamai per la scuola, non vorrei rimanere
sprovvista quest’anno. –
-
come vuoi. –
Arrivate
alla libreria, mi fermai sulla porta e
respirai un po’ l’odore che c’era dentro,
l’odore dei libri, un odore stupendo.
Un non so che di pergamena e menta, per me i libri avevano questo
odore, dicono
che per ogni persona il loro profumo è diverso. Mi guardai
un po’ in giro e
notai che in fondo nella sezione Quidditch c’erano Harry e
Ron. Cosa ci facevano
al Ghirigoro? Ginny aveva detto che non sarebbero venuti a Diagon
Halley.
-
Ginny che ci fanno Harry e Ron qui? –
-
non saprei, andiamo a salutarli. –
Per
uno stupido motivo, impiantai i piedi a
terra rifiutandomi di camminare, non mi era mai successo prima,
così Ginny mi
tirò per la mano e persi l’equilibro, ma Ron
vedendomi corse verso di me e mi
prese al volo.
-
Tutto bene Hermione, sei inciampata? –
-
si, credo di avere i lacci sciolti. – lo
risposi imbarazzata e in fretta mi liberai dalla sua presa.
-
sicura di stare bene? Sei rossa. –
-
davvero? Sarà il caldo. – lo rassicurai,
mettendomi a ridere come un bambina, non mi era mai capitata una cosa
del
genere! Avevo una sensazione strana nello stomaco che non mi era molto
familiare.
-
Che fate voi qui? – chiese Ginny ad Harry per
rompere il ghiaccio.
-
cercavamo dei libri che sono usciti da poco
sul Quiddich, voi? –
-
ad Hermione servivano delle piume e dei
calamai, non è vero Herm? – annuii semplicemente,
in quanto ero abbastanza
sicura che se avessi provato a parlare mi sarebbe uscita una voce
strana.
-
Ah bene, noi andiamo, abbiamo trovato il
libro che ci serviva ed inoltre a Ron non piace stare così
tanto tempo vicino
ai libri.- disse Harry
-
si lo so, ci vediamo in sala comune, ciao
ragazzi. –
-
ciao! – recitarono in coro i due.
Mi
guardai un po’ in giro e andai dritta verso
le penne e i calmai, che erano quello che serviva.
-
Herm che ne dici di Harry? – mi chiese Ginny
per rompere il silenzio
- Harry?
Harry Potter? Quel
Harry? – chiesi
incredula.
-
No Harry Trouman, ovvio che sia Harry Potter,
ce l’hai presente, capelli scuri occhiali tondi. –
-
chi è Harry Trouman?. –
-
Hermione! –
-
si scusa ti ascolto. – la risposi, facendo
finta di prestare attenzione ai suoi discorsi annuendo con il capo. Non
capivo esattamente
di che cosa stesse parlando, ma ero quasi certa che stesse facendo un
confronto
tra Harry e Dean Thomas, mah certe volte Ginny era strana,
l’avessi avuti io
tutti i ragazzi che le ronzavano introno. Mentre guardavo tra gli
scaffali,
notai un agenda in particolare. Fui tentata di prenderla e notai che
era fatta
di un tessuto particolare, ruvido quasi fossero dei fili di paglia
intrecciati.
Sulla copertina era disegnata una rosa bianca, simbolo del silenzio,
posata su
di uno sfondo celeste e le pagine era ruvide e gialle che davano
all’agenda un
aspetto vecchio, ma molto bello. Avevo sempre desiderato avere un
diario tutto
mio, un diario dei segreti e quell’agenda mi sembrava
perfetta.
-…credo
che Dean sia più adatto a me, si certo
Harry è carino, ma non saprei è così,
tu che dici? – continuava Ginny.
-
Mmm? –
-
Hai capito che cosa ho detto? –
-
si è trovo che sia fantastico. –
-
cos’è fantastico? Non mi stavi ascoltando
vero? Vabbè ci rinuncio, perché continui a
fissare quell’agenda?.- mi chiese,
tentando di guardarmi in faccia
-
stavo pensando di farmi un diario e quest’agenda
la trovo perfetta. –
-
si, sarebbe un idea carina, anche se sai che
tu puoi dirmi tutti i tuoi segreti.-
-
si certo, lo so.- beh a dire la verità, Ginny
era un’amica fantastica ma in quanto ai segreti non era molto
capace a tenere
la bocca chiusa, alcune volte.
Mi
feci una bella scorta di penne e calamai e
portai tutto alla cassa. La commessa fece il conto poi prese in mano
l’agenda e
mi guardò.
-
sai ragazzina, questa è un’agenda particolare,
ti consiglierei di tenerne molta cura, sei molto fortunata ad averla.
–
-
dice davvero?- le chiesi.
-
oh si, non tutti sono capaci di notarla,
molti la trovano una semplice agenda per scriverci gli appunti, ma
questa è
molto più che una agendina, è speciale. Ho
vietato a molti di comprarla, ma tu
sei la persona giusta. –
Giusta?
Io? E perché mai. Avevo intuito che
fosse particolare, ma non pensavo fosse una specie di agenda magica.
Più la
tenevo in mano e più avevo voglia di non lasciarla, era come
un portafortuna.
Uscimmo
dalla libreria e continuammo a fare un
paio di spese, finite tutte le commissioni ci dirigemmo al paiolo
magico per
passarci la notte prima di ritornare ad Hogwarts .
-
sai Herm, quella commessa aveva un’aria
strana.-
-
dici? Io l’ho trovata…magica. –
-
Magica? Mah a me è sembrata più che altro
svitata.-
Arrivate
al paiolo magico, prendemmo le nostre
valige che si trovavano già lì ( sicuramente un
favore della signora Weasley) e
ci dirigemmo nelle nostre camere.
-
Certo che una pulitina a queste stanze
potrebbero farla! – esclamò Ginny entrando nella
camera, beh aveva ragione. Su ogni
mobile più o meno dovevano esserci due dita di polvere, per
fortuna avremmo
dovuto sopportare questa sporcizia solo per poco.
Dopo
aver sistemato la roba scendemmo giù a
cenare. Cenammo tutti insieme (tutti s’intende la famiglia
Weasley + Harry). Durante
il pasto non facevo che fissare Ron. Nonostante mangiasse come una
animale,
aveva un non so che di carino. Oddio mi stavo innamorando di Ron!
Scossi la
testa velocemente come per scacciare via quei stani pensieri.
-
Herm ti vedo strana, sicura di stare bene? Anche
stamattina era strana. – mi chiese Ron con la bocca piena.
-
si stò bene grazie. – risposi sorridendo.
-
Ronnino caro! Non si parla con la bocca
piena! – lo richiamò la madre.
-
scusa mamma. – disse Ron ingoiando il
boccone.
-
Si Ronnino non parlare con la bocca piena, è
pericoloso! – esclmarono in coro i gemelli. Ron divenne
più rosso di quanto
naturalmente lo fosse e incominciò ad inseguire i fratelli
per le scale. Durante
queste vacanze mi erano mancate le scenette della famiglia Weasley e mi
scappò
un sorrisetto.
Finita
la cena ognuno rientrò nelle proprie
stanze e io e Ginny nella nostra. Ci mettemmo nei nostri letti, ma
nonostante
fossi molto stanca non avevo voglia di dormire, così accesi
la luce del comodino
e presi il Diario, incominciai a scrivere.
“Caro
diario
Oggi
è stata una giornata molto
particolare…….”
Spazio
autrice:
ciao a tutti, questo è il primo capitolo
della mia nuova fan e spero vi sia piaciuto. L’idea mi
è venuta quando
spolverano la mia stanza ho trovato il mio vecchio diario
così ho deciso di
scriverla. Ricordate che il diario sarà molto importante
nella storia e non
dimenticatelo mai u.u. Mi raccomando commentate e fatemi sapere cose ne
pensate, un bacione :*, al prossimo capitolo! ;)