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Autore: Ezrebet    18/09/2010    2 recensioni
Rivisitazione della famigerata 6° Stagione. Che cosa sarebbe successo se Buffy avesse compreso la sofferenza di una sanguinario vampiro?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I

Dawn la guardava dalla sua scrivania. Buffy sentiva quello sguardo su di sé, ma non voleva ricambiarlo. Dawn non aveva capito né approvato e l’aveva espresso più volte, da quando era rientrata da Los Angeles.

Era inutile tentare di spiegarle come si sentiva. Era nel marasma  completo e fare di nuovo l’amore con lui l’aveva confusa ancora di più. Si svegliava di notte e pensava ininterrottamente al nuovo Spike che aveva incontrato e che le piaceva, perché non aveva perso niente di tutto ciò che l’aveva attratta.

Fu Tara a trovarla. La vide entrare nella sede dell’organizzazione dalla telecamera e poco dopo era sulla soglia del suo ufficio.

“Ciao, Buffy” la salutò. Entrò e le si sedette di fronte “Il viaggio in Tibet è stato interessante, ma che fatica.. I monaci sono veramente dei grandi e mi hanno insegnato un sacco di cose..” notando il suo sguardo, disse “Ok. Non sono qui per raccontarti le mie avventure. Sono qui per la faccenda di Spike”.

“E’ già risolta. E’ tornato umano. E’ sopravvissuto alla battaglia con i demoni di Angel e ora lavorerà in America, con Andrew” disse decisa a non dilungarsi sull’argomento.

“Ah, si? Hai già risolto? Bene” la sbirciò “E allora come mai ho ricevuto una telefonata isterica da Andrew? A parte il fatto che  ha anticipato a me e a Willow il rientro, io non ho capito. E’ tornato, Buffy. Ed è umano.. La profezia l’ha cambiato, per sempre..E tu..rinunci, proprio adesso?”.

Buffy la guardò trattenendo le lacrime..Mio Dio, non faceva altro che piangere negli ultimi tempi..

“Vedi? Perché sei scappata via?”.

E si trovò a raccontarle quanto era accaduto, senza omettere niente.  Tara non sembrava sorpresa. Alla fine sussurrò “Spike ha dimenticato tante cose, tutto della sua..vita e forse è stato un bene. Un regalo del fato” sorrise “Ma non ha dimenticato l’amore per te. Le cellule del suo corpo ti hanno riconosciuto, subito.. Tu hai fatto la stessa cosa. Buffy” le strinse una mano “Non tirarti indietro, proprio adesso”.

“Andrew ti ha chiesto di dirmi queste cose?” le domandò con espressione sospettosa.

“No. Mi ha detto di farti ragionare sulla questione e io la intendo così” alzò le spalle “L’amore non si incontra spesso, nella vita. E tu devi prendere questo treno”.

Rimasta sola, Buffy prese il telefono in mano..ma mentre faceva il numero della sede a Los Angeles, si fermò e chiuse. Non era ancora il momento.

II

Willow accolse Spike all’aeroporto. Lo vide scendere dall’aereo dell’organizzazione e rimase senza parole. Credeva di essere preparata, ma si accorse che non era davvero così. La sua carnagione era sana, era vestito con colori chiari, i suoi capelli, adesso di un caldo castano, erano spettinati e gli davano un’aria da ragazzino che le piacque.

Oh, mio Dio, è Spike, è proprio lui, ed è vivo.

Gli andò incontro, sorridendo, e si presentò subito, notando il suo sguardo smarrito.

“Sono Willow. Ciao..noi ci conosciamo ma tu non te lo ricordi..e così..” tese la mano e lui la strinse, imbarazzato “Ah. Mi conoscevi quando..”.

“Si da vari anni. Fin da quando mi hai rapito per un filtro d’amore e hai minacciato di azzannarmi se non te lo preparavo” gli disse. Spike divenne serio all’istante e la ragazza si rese conto di averlo scioccato, probabilmente “Oh. Beh. E’ successo vari anni fa. Non hai più fatto cose simili..Anzi, c’era una certa stima fra noi e abbiamo anche collaborato, contro il male primigenio..” tentò di rassicurarlo. Poi si voltò “Andiamo, l’automobile ci aspetta fuori”.

Durante il viaggio, Willow scoprì che Spike sapeva dai documenti che era una potente strega, amica di Buffy da molto tempo.. La ragazza annuì poi disse “Si. Ma c’è qualcosa che non troverai nei documenti..” e gli raccontò degli ultimi tempi, della piega che aveva preso la loro relazione, della confidenza che c’era tra loro..

“Tu..hai fatto questo..” la fissò, riprendendosi da quel fiume di parole “Non so che cosa dire..Io ero..ero un vampiro sanguinario..senz’anima..” si fermò quando sentì la mano di lei sul braccio “Basta con questa storia. E’ vero, eri un vampiro..ma stavi cambiando. Non so come, ma tu sei cambiato. Amavi Buffy e hai combattuto con noi. Sei morto per salvarci e per salvare il mondo da quei demoni orribili..e l’hai rifatto..” sospirò “Non so davvero come altro dirvelo”.

“Anche a Buffy l’hai detto?” chiese sommessamente.

“Sì. Da allora. Sempre” lo fissò “Ma lei lo sa già..lei ti ama, ti ha sempre amato..Questo non significa che tu debba ricambiarla per forza..Ma se c’è una possibilità..”.

“Io sono innamorato di lei” fece lui e Willow riconobbe Spike in quel tono, quasi capriccioso.

“So che sembra assurdo, ma è così. Santo cielo, non ricordo altro che questo..” continuò scuotendo la testa “Nient’altro. Neanche riesco ad immaginarmi con i denti da vampiro.. mordere gente inerme..” smise di parlare “Ma sento che lei..” abbassò lo sguardo, come cercando le parole “..lei c’era, non so come ha potuto ma..” la guardò ancora, smarrito “..una come lei..come ha fatto a mescolarsi con uno come William il Sanguinario?”.

 “L’amore è una sorta di magia. Un’alchimia. E fra di voi è scattata. Non subito..tu eri..beh..non eri un tipo facile. Certo che no. Avete passato un paio d’anni a tentare di ammazzarvi a vicenda. Roba passata”.

Willow cercò le parole, poi riprese  “Il destino ti ha concesso di dimenticare la crudeltà, Spike. Questa è un’ulteriore occasione. Non perderla.. ora sei libero”.

III

Lo trovò appoggiato alla porta di casa, nel pianerottolo. Lei si fermò sull’ultimo scalino e Spike mormorò “Mi ha aperto un tuo vicino”.

Buffy non si mosse. Poteva ancora voltarsi e scappare, oppure cacciarlo via, oppure..

“Devo parlarti. Posso?” le domandò. E lei ricordò tutte le volte che l’aveva inseguita, nella notte di Sunnydale, prima che lei cedesse, che capisse, che ascoltasse sé stessa.

Annuì. Gli passò accanto, aprì la porta e lo fece entrare. Spike rimase in piedi sulla soglia, imbarazzato. La guardava togliersi la giacca, accendere la luce, dirigersi in cucina.

“Preparo il caffè. Ne vuoi?..” gli domandò. Egli annuì, seguendola.

Era chiaro che non sapeva come iniziare, che parole usare, che cosa dire.. Buffy si appoggiò al tavolo e lo guardò “Spike, dì qualcosa..”.

Ma lui, invece di parlare, le si avvicinò e le prese il viso tra le mani, baciandola. Buffy, colta alla sprovvista, dapprima tentò di opporsi, ma poi cedette a quella frenesia. Lo abbracciò. Spike la sollevò e la strinse di più, adagiandola sul tavolo. In un attimo, fu sopra di lei e la fissava, gli occhi pieni di desiderio.

“Non ho smesso un attimo di pensare a te, in questi giorni. Un solo attimo. So che sei dentro me, lo sento e lo voglio, Buffy” la scrutava e lei poté sentire il suo cuore martellargli nel petto. La cosa la emozionò e le riempì gli occhi di lacrime. Lui riprese “Dimmelo, se è così anche per te” gli tremava la voce “Dimmi che mi ami, nonostante tutto quello che sono stato..”.

Buffy gli appoggiò le mani sulle guance in fiamme e lo guardò, sentendosi improvvisamente al posto giusto, nel momento giusto.. “Io ti amavo già, Spike. Ho visto il tuo cambiamento..già allora. Io ti ho sempre amato..”.

Lui appoggiò la testa sul suo seno, stringendola. Buffy affondò le mani tra i suoi capelli e lo accarezzò. Lo sentì rialzarsi e sentì le sue mani ovunque, la sua bocca ovunque.  Quando fu dentro di lei, non poté fare a meno di gridare e lui spense il grido con un bacio, profondo ed indimenticabile.

IV

Giles ricevette l’invito mentre si riposava in giardino, al debole sole di maggio. Una giornata di sole, finalmente. Se ne stava sulla sua poltrona preferita, un plaid sulle gambe, un libro aperto sulle ginocchia.. Un paradiso, per uno come lui..

La cameriera appoggiò il vassoio del the sul tavolo. Giles notò la lettera. La prese e lesse.

Era un cartoncino bianco, con una cornice dorata che racchiudeva una scritta in corsivetto inglese:

Invito.

 Aprì il biglietto e lesse ad alta voce, “William Shelby e Buffy Ann Summers sono lieti di invitarLa alla cerimonia di nozze che si terrà presso la Chiesa di San Cristoforo a Roma, il dieci di giugno prossimo venturo..” la voce gli mancò. Dovette rileggere un paio di volte.

Oh, mio Dio, e dunque è successo, pensò togliendosi gli occhiali. Era stato Andrew, in verità, a spiegargli come erano andate le cose. Gli aveva aperto gli occhi, sulla relazione tra la cacciatrice e il vampiro.. l’ex vampiro, a questo punto. Andrew era contento che si fossero ritrovati. Adorava il lieto fine, era un sentimentale..

 Pensò che ci sarebbe andato, al matrimonio della sua pupilla. Voleva vedere con i suoi occhi la nuova vita di Buffy. E avrebbe parlato al nuovo Spike..santo cielo, uno Spike umano ed inglese, come era lui.

Ripose il biglietto sul tavolo e cominciò ad assaporare il suo the, come faceva ogni pomeriggio da quando era rientrato in Inghilterra.

 

E questa è la fine. Ringrazio tutti quelli che hanno letto e commentato e anche quelli che non hanno commentato. So che non è andata così, ma in un mondo alternativo, forse..
Grazie a tutti e a presto.
Ezrebet
   
 
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