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Autore: NekoRika e Vale GilBird    20/09/2010    4 recensioni
Ovvero: come uccidere il buon senso, istruzioni per l'uso.
"Signor Jeagerjacques, è comodo? Sa, al momento c'è una lezione in corso. Vuole un caffè? Chiamo qualcuno che le porti una brioche? Forse del tè?"
"Si, grazie, ora che ci penso un caffè andrebbe bene. Macchiato, con poco latte, non troppo caldo."
Silenzio di tomba.
"Signor Jeagerjacques, il suo umorismo di primo mattino è qualcosa di impagabile, lo sappiamo. Ma dopo cinque anni non ha ancora capito che questa è un'aula universitaria e non un bar?"
"Ok, ok, prof. Sono pronto. Mi siedo e non rompo più." E con ciò, si voltò verso Ulquiorra.

[GrimmUlqui]
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Jaggerjack Grimmjow, Schiffer Ulquiorra
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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GrimmUlqui1

Note iniziali: Visto che abbiamo già avuto un fraintendimento, specifichiamo che questa storia NON è ambientata in Giappone. Conosciamo la cultura Giapponese, studiamo Giapponese, e abbiamo fatto vacanze studio in Giappone, e proprio perché sappiamo quanto sono rigide le loro norme, le loro scuole, non ci siamo cimentate. tanto più che in una università Giapponese non ci siamo mai state e probabilmente non ci andremmo mai, è una nostra bella abitudine non scrivere su cose che non conosciamo di prima mano. Se avessimo voluto ambientare la storia in Giappone avremmo scritto di una vacanza studio.
Quindi, dove è ambientata? Idealmente in Italia, visti i riferimenti culturali, ma visto che i nomi non sono certo italiani (ma nemmeno Giapponesi), e non potevamo tradurre i nomi in Giacomo e Umberto (con nomi d'arte Grimmjow e Ulquiorra) abbiamo evitato di dare una collocazione specificaXD
Questa storia è una AU, quindi un minimo di OOC mi sembra normale, visto che i backgroud sono diversi, che i personaggi non sono Arrancar, che non hanno poteri, non combattono, e via dicendo. E' il cosiddetto "OOC giustificato" che c'è in tutte le AU. Se da fastidio un consiglio (o una critica costruttiva) sul come "arginare il problema" non sarebbe male.
E' una commedia, quindi contiene situazioni leggere. E' normale che sia così, così come è normale che non ci sia un realismo assoluto. Nelle commedie, che siano manga o film, ci sono sempre state situazioni paradossali ed esagerazioni. Se avessimo voluto scrivere una cosa iper-realistica lo avremmo messo nelle note.
Questo è un capitolo di transizione, utile solo ad inquadrare la situazione e a spiegare un paio di cose. E' breve. Comunque buona lettura!^__^







Ulquiorra aveva sempre vissuto una vita tranquilla. Aveva una stretta cerchia di amici con cui si trovava bene, una brava famiglia, e assolutamente nessun problema di sorta. Era felice dell'andamento della sua vita, della sua scelta degli studi, dell'università che frequentava.

Fin da bambino non aveva avuto ben chiaro cosa fare del suo futuro. Di una sola cosa era sempre stato certo: amava disegnare. Il disegno era per lui passione e sfogo allo stesso tempo, qualcosa alla quale dedicare anima e corpo. Così, nel dover decidere l'università, la sua scelta era ricaduta nell'ambito della moda. Non che gli stesse particolarmente a cuore, semplicemente gli era sembrata l'unica opportunità sensata, dal momento che univa la sua passione ad un guadagno accettabile. L'architettura l'aveva esclusa a priori, non essendo tagliato per il disegno geometrico, e la pittura, per quanto gli piacesse, non era adatta a qualcuno che nel futuro desiderava un lavoro decentemente redditizio.

Era stato con questi presupposti che aveva iniziato le lezioni, qualcuna apprezzandola, qualcuna sopportandola. L'università era prestigiosa, un ottimo ambiente. Unico problema: la presenza di quel tizio dai capelli azzurri e una fama di fannullone/perdigiorno a tempo indeterminato. Ulquiorra pensò amaramente che aveva avuto il piacere di conoscerlo durante la prima settimana di università.

Ricordava che qualche anno prima, mentre frequentava le superiori, una sua amica aveva accennato alla presenza di una “figura leggendaria” -naturalmente nel senso ironico del termine- all'interno della facoltà di architettura. L'aveva raccontata come una diceria passata da persona a persona, che aveva sentito riferire da altre ragazze. Rukia era una delle sue più care amiche, difficilmente mentiva, anzi, era una delle poche ragazze toste e dirette che conosceva. Non aveva messo in dubbio le sue parole, semplicemente non si era mai fidato delle voci di corridoio che passavano da scuola a scuola, su persone lontane che nessuno aveva realmente visto di persona. Al tempo aveva creduto che fosse un balla: insomma, chi cazzo poteva rimanere per cinque anni all'università e non dare nemmeno un esame? Era assurdo persino da pensare.

Poi ricordava che anche il fratello di Rukia, Byakuya, gli aveva detto qualcosa al riguardo: Grimmjow Jeagerjacques – questo il suo nome – proveniva da una famiglia ricca; figlio di un famoso architetto, per levarselo (probabilmente) dalle scatole i genitori avevano continuato a “donare” fondi alla scuola, con la cieca convinzione che un docente magnanimo potesse finalmente regalare la laurea al figlio. 

Quando aveva sentito quella storia raccontata prima da Rukia poi da Byakuya non aveva collegato il loro riferirsi alla stessa persona. I pettegolezzi non erano mai stati di suo interesse, aveva sempre preferito pensare ai fatti propri, e anche se i suoi amici avevano accennato alla questione in seguito alla sua scelta sull'università da frequentare, non aveva mai pensato che qualcosa del genere -qualcuno del genere- avrebbe potuto interferire con la sua vita.

Non avrebbe mai immaginato di ritrovarselo durante la prima settimana, così, all'improvviso: non si era preparato psicologicamente.

La lezione era stata noiosa, doveva ammetterlo, però cavolo, un po' di appunti doveva prenderli. Se non avesse seguito le lezioni l'esame sarebbe stato veramente tosto. Il professore di certo non aiutava a mantenere vivo l'interesse: spiegava lentamente, ogni tanto si fermava, perdeva il segno, riprendeva da un punto imprecisato della lezione, proseguiva, poi si fermava di nuovo... ci mancava solo Grimmjow a rompere le palle. Con tutti i posti liberi che c'erano nell'aula, proprio in quello vicino al suo aveva dovuto sedersi?

Ulquiorra, preso dai suoi pensieri, per poco non camminò oltre la fermata dell'autobus, rimuginando e rimuginando. Il tragitto casa-scuola consisteva in un'oretta di bus, volendo poteva arrivare a piedi seguendo una scorciatoia, ma faceva troppo caldo. Per quello optò per il mezzo pubblico. Trovare un posto dove sedersi e dormire un'ora sarebbe stato di sicuro più piacevole che camminare sotto il sole cocente. La strada a piedi poteva essere più bella da vedere e più piacevole da percorrere, ma in quel momento non aveva bisogno di niente del genere. Era esausto, mentalmente stanco e nervoso.

Ed era solamente la prima settimana di università. Aveva bisogno di tornare a casa il prima possibile, di fare una doccia. Aveva bisogno di rilassarsi, di togliersi Grimmcoso dalla mente, di perdere un po' di tempo a leggere uno dei suoi libri preferiti, oppure di disegnare. Sì, di disegnare, di lasciare andare il pennello sulla tela, di lasciare che la fantasia volasse libera. Avrebbe escluso a priori il colore azzurro dal suo ipotetico dipinto, ne era certo.

Eppure la mente continuava a tornare sulle vicende appena accadute. Certo, gli amici gli avevano parlato di lui, la reputazione di quel Grimm-qualcosa lo precedeva, ma non pensava che potesse essere così rompipalle, così insistente, così... il fatto è che non aveva mai conosciuto qualcuno così inutile. Provava una sensazione di fastidio nei suoi confronti, un fastidio definito e marcato. Non capiva come qualcuno potesse buttare a puttane la propria vita in quel modo.

Se l'università non fosse stata fondata dal bisnonno, quel tizio sarebbe stato sbattuto fuori già da un pezzo. Da quanto si sapeva, il preside attuale doveva essere il nonno, e Ulquiorra si chiedeva veramente come potesse permettere al nipote di comportarsi indisturbatamente in quel modo, anzi, come potesse la famiglia avere ancora la speranza di vederlo laureato.

A giudicare da come era venuto fuori il figlio, pure la famiglia doveva essere parecchio strana. Forse stavano solo aspettando il momento opportuno per ammazzarlo e nascondere il cadavere. A saperle queste cose...

In ogni caso, adesso conosceva quell'individuo. Ma proprio vicino a lui aveva dovuto sedersi? Ulquiorra non aveva mai fatto niente di male nella sua vita, da quanto gli sembrava di ricordare.

Sperava che quel Grimm-qualcosa avesse perso ogni interesse nei suoi confronti. Non gli aveva dato nessuna confidenza, in più aveva risposto a monosillabi. Sperava che tutto ciò avesse funzionato. Sperava che quel primo incontro sarebbe rimasto l'unico, che non avrebbero fatto altro che ignorarsi reciprocamente lungo i corridoi e in qualsiasi aula fossero malauguratamente venuti ad incontrarsi.

Trovò finalmente due posti liberi sull'autobus, prese posto su un sedile e sull'altro appoggiò lo zaino. Cercò l'ipod, lo accese e indossò gli auricolari, pensando che un po' di musica avrebbe sicuramente fatto bene. In una decina di minuti si addormentò. Percorse il tragitto di ritorno in uno stato di dormiveglia, sbadigliando di tanto in tanto e controllando le fermate. Quando scese era più stanco di quando si era addormentato. Maledetto Grimmjow.













The corpse Bride: Allora, iniziamo per punti. Non abbiamo mai specificato che la fanfiction è ambientata in Giappone. Non ci sogneremmo MAI di ambientare una storia in una università Giapponese perché non l'abbiamo mai frequentata, sappiamo come funziona il loro sistema scolastico, ma non avendoci mai messo piede preferiamo non toccare cose che non conosciamo di prima persona per non scrivere cazzate. Quindi, l'università non è Giapponese. Conosciamo la cultura Giapponese perché studiamo Lingue orientali all'università, indirizzo Giappone. E siamo pure state in Giappone, rispettivamente una e due volte.
- Quando abbiamo scritto abbiamo usato come riferimento la nostra facoltà, non certo una scuola Giapponese in cui non siamo mai state. Problemi per i cappelli azzurri? C'è gente che gira con i capelli fuxia, viola, con i dread, con la cresta punk, e come se non bastasse gira gente vestita nei modi più disparati. Nessuno fa storie se una persona viene vestita dark, gothic, gothic lolita, cosplay, visual, e via dicendo. Una di noi due (Rika) è andata all'università con i capelli biondi e blu, e con abbigliamento vario, quindi non vedo proprio il problema se Grimmjow ha i capelli azzurri. Loro non sono in un'università di lingue, ma frequentando una facoltà d'arte, e penso che il discorso sia simile. C'è un motivo se non li abbiamo messi a fare giurisprudenza o medicina.
- Non è ambientata in Giappone, i professori non sono Giapponesi, e le battute le fanno. E' capitato a noi, non vedo perché non debba capitare a loro. Grimmjow è fin troppo sfrontato, ma ha un motivo per cui può esserlo. Un motivo stupido e banale, ma è pur sempre un motivo, e questa è una commedia, quindi non ci sentiamo in dovere di ricercare il realismo assoluto. Tanto più che le commedie, sia in ambito manga, sia in ambito film, da sempre sono giocate sull'esagerazione, e volendo sulla parodia e sul surreale.
- Come detto siamo state in Giappone, a fare homestay. Non è uso comune, ma se proprio lo vogliono i Giapponesi un cappuccino lo trovano senza problemi, e pure un caffé, e pure un cornetto. La pizza è un chiaro riferimento alla cultura italiana, e vuole esserlo. E poi pure in Giappone c'è.
- Abbiamo insegnanti che ricordano i nomi di quasi tutta la classe. Abbiamo insegnanti che ci salutano per strada, che ci fermano sui treni, che si fermano a chiacchierare con noi. Qualcuno è anche stato invitato al ristorante con gli studenti. E stiamo parlando di un'università pubblica, figurarsi in una privata, o in una a numero chiuso, dove tutto questo è pure più probabile.
L'OOC. Siamo in una AU. Bleach non ha mai avuto una gran introspezione, anzi, è sempre stato molto superficiale su questo. Grimmjow di base è un personaggio molto impulsivo, diretto, sfrontato, e abbastanza tutto fumo e niente arrosto, visti i combattimenti che lo riguardano. (Sembra voglia spaccare il mondo e poi le prende puntualmente) Ulquiorra è serio, freddo, pacato, cinico e riflessivo. Almeno questo è quello che vediamo noi, tenendo presente che un po' d'interpretazione è legittima. In una AU scolastica, senza che i personaggi abbiano subito nessun trauma di nessun genere, senza i combattimenti e senza la possibilità di uccidersi a vicenda, senza poteri, e via dicendo, non potevamo certo renderli "incisivi" come nel manga, abbiamo dovuto togliere i lati cupi, e abbiamo dovuto rendere il tutto più leggero. Ulquiorra sopporta, e cos'altro avrebbe potuto fare? E' un ragazzo di vent'anni, non ha nessuna esperienza simile alle spalle, fin'ora ha solo vissuto la sua vita tranquillo e beato. Che altro doveva fare? Ci è sembrata la cosa più logica farlo sopportare, almeno fino ad un certo punto. Grimmjow è spensierato proprio perché non ha subito tutto ciò che subito nell'anime. Saranno anche OOC, paragonati al Grimmjow e all'Ulquiorra del manga, ma siamo in una AU comica, i background sono diversi. Senza considerare che hai sparato sentenze al riguardo senza dare nemmeno mezzo consiglio sul come renderli più "loro" nella nostra trama. La SasuNaru? Non abbiamo mai seguito la SasuNaru, che anzi, non ci piace per nulla come coppia. Non abbiamo nemmeno mai visto Junjou Romantica, ed evitiamo shojo e yaoi-pseudo-shojo. Le coppie che seguiamo sono di tutt'altra pasta, e non abbiamo preso in considerazione la GrimmUlqui perché "fa molto figo" o perché "stuzzica". Stiamo provando a scriverci una commedia, e non un'angst pesantissimo o una lemon, tutto qui. Stravolgimento dei personaggi? Ripeto, qualche consiglio non sarebbe stato male.

franky9397: GrazieXD Sono felice di esserci riuscitaxD So che il capitolo è parecchio inutile, ma serve come intermezzo per mettere in chiaro un paio di cose e per preparare i prossimi.
Vale: Grazie del commento *__* Si, beh, è il primo capitolo...dovevamo un pò presentare i personaggi! 

Ninive Shyal
: Mi dispiace, ma non ci piace granché la Ulquiorra/OrihimeXD Però fa piacere sapere che come inizio ti è piaciuto, nonostante non sia la coppia che preferisci^o^
Vale: Come ha detto la Rika, non siamo molto amanti dello UlquiHime XD Scusa! XD Mi fa piacere che ti sia piaciuto ^__^

Selfish: Beh, penso che l'OOC sia inevitabileXD E' una AU, Ulquoirra e Grimmjow non possono essere come nella serie originale, i background sono diversi, stonerebbe troppo con la storia. Non ci sono i presupposti per renderli in quel modo, e abbiamo dovuto mettere il tutto su un piano più leggero e meno serioso. In ogni caso se hai idee per far notare meno la cosa siamo più che disponibili verso i consigli^__^ Per Ulquiorra, almeno da parte mia (Rika), non c'è stato nessun desiderio di dargli un senso dell'umorismo, quando più di calcare sull'ironia. Ma a gestire Ulqui è principalmente Vale, e lo caratterizza come riesce meglio a lei, e come lo vede lei in contesto AU. Io gestisco Grimmjow, e i motivi per cui l'ho reso in questo modo li ho spiegati già nell'introduzione: non possiamo mettere cattiveria, crudezza o elementi simili in questi personaggi, quindi per Grimmjow rimane l'impulsività, l'atteggiamento di chi vuole rimanere fuori dagli schemi imposti. C'è anche l'aspetto da considerare se in trama nascono così e basta, in una AU bisogna pensare al motivo per cui uno potrebbe conciarsi con capelli azzurri e fisico palestrato in quel modo, molto bello da vedere, e tutto il resto. Insomma, i personaggi sono adattati alle esigenze di trama, per farla breveXD Per i cognomi usiamo le traslitterazioni "ufficiali", quelle del manga, se dovessi tradurre il Katakana sarebbero diversi anche i nomi^^
Vale: Come dice Rika, gestire Ulquiorra è un pò complicato, perchè non è certamente un tipo che risponde a battute (un tipo alla Ichigo per dire XD), lo vedo più portato per il sarcasmo e l'ironia. Riassumendo, visto che ha detto tutto Rika, siamo in una AU, quindi certe scelte ce le siamo prese più o meno liberamente, anche perchè la storia non è ambientata in Giappone (come abbiamo già precisato). Non hanno nè poteri paranormali, nè ci saranno botte in stile Bleach. Altrimenti non mettevamo AU^^ Comunque, grazie per la recensione! E poi, su, Ulquiorra è simpatico...è che nel manga non ha occasioni per mostrarloXD
  
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