Libri > Twilight
Ricorda la storia  |      
Autore: Aly92    25/09/2010    5 recensioni
Ciao Gente!!! Allora, sono tornata!!!Ecco una nuova storia per voi!!! Allora, ci sono Ed e Bella sposati da tre anni, ma qualche cosa gelerà il loro rapporto!!!
Una modella bionda ...
Uno scimmione poco intelligente ...
Le cose torneranno a posto secondo voi?
Lasciatemi un commentino e mi rendete felice!!!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Emmett Cullen, Isabella Swan, Rosalie Hale
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Genteeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!! Allora, sono tornata con una nuova storiaaaaaaa!!!

Giusto per rompervi un po'le scatole ^^-

Vi lascio subito alla storia ...

Tradimento

POV Edward

 

Sto uscendo da casa di Rosalie.

Abbiamo appena fatto sesso, dopo un’estenuante giornata di lavoro all’ospedale.

Con lei mi sento quasi a casa, peccato che non sia lei la donna di cui sono innamorato.

Lei mi riserva tutte le attenzioni che dovrebbe darmi mia moglie.

Rose è la mia amante da circa un anno, è grazie a lei se non ho ancora dato di matto, è solo una valvola di sfogo, ma non riesco a fare a meno di lei.

È molto bella, bionda, alta, la pelle bianca e perfetta, le labbra rosse e carnose, gli occhi languidi e celesti, fa la modella e ha diciotto anni … è … tutto l’opposto della donna che ho sposato …

Isabella, la mia Isabella.

Non molto alta, i capelli castani dai riflessi rossi, magra e con tutte le forme al punto giusto.

Era dolce, solare, altruista, aveva due profondi occhi nocciola … era così … ora non lo è più.

No, non è morta, ma da un anno a questa parte è cambiata.

È stata via un’intera settimana e quando è tornata non ha voluto dirmi nulla, si è solo chiusa in camera per due giorni.

Quando finalmente è uscita mi ha guardato e io … io non ho capito più nulla.

Niente. Niente era rimasto della mia dolce e tenera donna.

I suoi occhi dolci e cioccolatosi non c’erano più, al loro posto, due iridi rosse e dispiaciute quasi, la sua pelle era diventata ancora più bianca di come fosse già e la sua sbadataggine buttata da qualche parte, sostituita da una grazia sconvolgente.

Dopo un attimo di smarrimento le ho chiesto che diavolo fosse successo, dove cazzo fosse stata, mi sono sfogato su di lei, le ho buttato addosso tutta la disperazione provata in quei giorni dove lei non c’era.

In risposta ho ricevuto una sorta di ringhio …

Da quella notte le cose tra noi sono degenerate.

Ci siamo velocemente allontanati.

Ora ci vediamo a malapena e ci parliamo raramente.

Spesso trovo la casa vuota e la vedo tornare ad orari indecenti per chiunque.

Perso nei miei pensieri non mi sono accorto di essere giunto a casa.

Fermo davanti alla porta non so bene cosa fare … alla fine decido che è inutile stare così al freddo e così entro.

“Sono tornato” alzo la voce per farmi sentire da lei, perché sento la sua presenza … ma nessuna risposta mi giunge …

Vado verso la cucina e mi verso un bicchiere d’acqua, noto come ogni sera che la mia cena è fumante sul tavolo, non so come faccia, ma la trovo sempre calda e squisita, accompagnata da un biglietto. Mi sento quasi male ogni volta che torno da casa di Rose e trovo la qualche pietanza pronta per me …

Questa volta su quel piccolo pezzo di carta c’è scritto:

“Un altro giorno è terminato

Il dolore nel cuore aumenta

Sono morta e sono finita all’inferno

Sei il mio angelo

L’unica mia luce

L’unica mia speranza in questo mondo buio

Il mio raggio di sole nelle giornate nuvole

E il mio raggio di luna nelle notti senza stelle

Sei il mio solo appiglio per andare avanti

Perdonami

Ti amo

B”

“Ti amo anch’io” il mio è un semplice sussurro. Ho pensato al divorzio, ho pensato di lasciarla, ma non ne ho avuto la forza, il dolore che ho provato è stato centuplicato rispetto a quello che provo adesso.

Finito di mangiare metto i piatti nella lavastoviglie e mi dirigo in camera nostra e la trovo lì, seduta sul davanzale a guardare il cielo, non si volta e con un sospiro inizio a spogliarmi, la sento prendere un respiro profondo … lentamente si gira verso di me, ma faccio finta di nulla.

Fingo di non aver letto dolore nel suo volto.

Fingo che lei non sia qui.

Fingo di non vedere il suo implorarmi di guardarla.

“Edward, dobbiamo parlare” ora non un muscolo ha il coraggio di muoversi di un millimetro, era tanto che non sentivo la sua voce e un brivido mi è corso per tutto il corpo.

Leggiadra come un ninfa si alza e si avvicina, per poi sedersi sul letto e farmi il gesto di imitarla e mettermi accanto a lei.

Lo faccio.

Ho sempre fatto ciò che lei mi chiedeva e ancora ora non riesco a negarle niente.

Un altro respiro profondo e di nuovo sembra sul punto di piangere, ecco un’altra cosa che non ha più fatto e che prima era praticamente quotidiana.

“Di cosa vuoi parlare?” la mia voce esce stanca, spaventata … ho paura che mi voglia lasciare, non lo sopporterei e questa volta nemmeno Rose riuscirebbe a risollevarmi dalla depressione.

Morirei, punto.

“Di noi” due parole. Cinque lettere. Due tra le più brevi parole del vocabolario, ma dette da lei in questo contesto, hanno il potere di gelarmi.

Non mi muovo.

Non respiro.

Non penso.

Tutto in torno a me sparisce.

Solo quelle due dannate frasi rimbalzano da una parte all’altra nella mia testa.

“Edward, dobbiamo parlare … di noi”

Vedendo, forse, il mio stato riprende a parlare e ogni nuova parola, oltre che ad essere incomprensibile per me, è una pugnalata al cuore.

“Non può andare avanti così. So perfettamente che la colpa di tutto è mia. Del nostro allontanamento, del muro che ci separa, della freddezza della nostra vita coniugale, del freddo delle nostre lenzuola, del tuo dolore e del mio, della nostra infelicità e anche … della tua relazione.” Le ultime parole le ha sussurrate. Non so cosa dire. Non credevo sapesse di Rose. Sono gelato, il mio cervello non recepisce più nulla, solo un forte dolore che arriva dal cuore, quell’organo che in questo momento sta incespicando, perdendo battiti preziosi.

Lei. Lei si sta prendendo la colpa di tutto.

Ma è anche mia, vorrei dirglielo ma non riesco a parlare. Allora nuovamente fa uscire la sua voce.

“Un anno fa ho passato un brutto periodo, non voglio giustificarmi, sia chiaro … ma … sono cambiata … o meglio mi hanno cambiata … è come se fossi morta e rinata … per quanto ti ami non riesco più a starti vicino … e … e non sopporto più di vedere il dolore che ti provoco provandoci … quindi-”

“NO!” la interrompo bruscamente, non può lasciarmi, non deve, non deve! “La colpa non è solo tua … avrei dovuto starti vicino! Essere più paziente un anno fa … invece … ti ho abbandonata … nel bene e nel male … io non ci sono riuscito … ho infranto quella promessa fatta tre anni fa di fronte a Dio e … e non sai quanto vorrei tornare indietro per poter rimediare … non mi lasciare … non mi lasciare …” un ennesimo sospiro esce dalle sue labbra e io … io lentamente sto morendo … piango come non facevo da tempo e ogni lacrima si porta via un pezzo di me, della mia vita e della mia amina.

“Edward … ti prego … ti sto distruggendo …”

“Isabella Marie Swan Masen … mi ami?” la mia voce è fredda, ma ho bisogno di sentire che è ancora innamorata di me …

“Si, ti amo”

“Allora non lasciarmi … lascerò Rose, ma … non … andare via … resta con me” la lascerò … si … non voglio perdere mia moglie … non le sono stato fedele, ma … ma lei mi perdonerà e resterà con me … lo so … lei è buona … mi – mi perdonerà … si mi perdonerà e tutto tornerà come prima …

“Non lo sto facendo perché mi hai tradita … per quanto io odi quella donna per averti consolato, non posso chiederti di lasciarla … ti fa sentire meglio, lenisce il tuo dolore e per questo le sono grata …” non sento più nulla … mi sta lasciando … il mio amore mi sta lasciando e io non so cosa fare …

Tento di fermare quell’acqua salata che mi bagna le guance, mi mordo con forza il labbro inferiore finché in bocca non sento il sapore di sangue …

“Isabella … ti scongiuro” dico queste parole guardandola negli occhi, ma … il suo sguardo e perso e … nero … le sue iridi sono diventate nere! E osserva attentamente il minuscolo taglio che ho sulle labbra. È affamata, un leggero ringhiare esce dalla sua gola e tremo …

“Bella” sussurro il soprannome che tanto le piace e si ridesta da quella specie di trans in cui era caduta e con gli occhi sgranati la vedo alzarsi dal letto e con passi misurati, come se si trattenesse, va veloce verso la finestra spalancandola … la ansimare in cerca di controllo …

Sono sempre più confuso …

Dopo qualche secondo al suo fianco appare un uomo, è enorme, alto almeno due metri e muscoloso quanto un lottatore di pugilato.

“Bella! Bella ascoltami … respira … concentrati sul mio odore … forza … poi se lo fai fuori con chi balli la samba tra le lenzuola, eh?” la sento ridere e annuire … poi Lui riprende a parlare … “Ehm … ok, so che non avrei dovuto intervenire e mi avevi chiesto di starne fuori … ma … non volevo che commettessi una sciocchezza … mi perdoni? Ti preeeeeeeeegoooooooo!” ma chi diavolo è ora questo cerebroleso? Cosa vuole da MIA moglie?

Amore … chi cazzo è questo?!” il mio tono esprime rabbia … forse perché sono leggermente incazzato …

“Tutto ok Orso, ti perdono … Edward rilassati … lui è Emmet, mi ha aiutato fino ad ora e continua ad aiutarmi come hai visto, per me è … il mio fratello-orso …” lo vedo sorridere fiero a quelle parole … i suoi occhi dorati sono amichevoli …

“Ok … e come ha fatto a salire dalla finestra dato che siamo al terzo piano?” li vedo entrambi irrigidirsi, poi Bella guarda suo fratello e lui annuisce … che diavolo vuol dire?!

“Edward … tu mi ami?” annuisco, certo che l’amo, anche se probabilmente quello scimpanzé se l’è scopata e anche se l’ho tradita“Allora devi promettermi che non scapperai finché non ho terminato e soprattutto che a nessuno … nessuno dirai ciò che ora sto per confidarti … poi lascerò per sempre questa casa e uscirò dalla tua vita” non voglio che se ne vada … ho bisogno che lei resti qui con me …

“Lo giuro” ma non ti lascio! Abbiamo fatto tanti errori, ma potremo superarli … questo è quello che mi ripeto da qualche secondo …

Poi la sua voce si espande per la stanza per poi raggiungere le mie orecchie.

“Circa un anno fa, più esattamente trecentosettantacinque giorni fa, sono uscita di casa. Sarei dovuta andare a trovare mio padre … volevo parlargli … volevo che il mio papà fosse il primo a sapere della mia gravidanza, lo so, avrei dovuto dirlo prima a te,-La mia Bella era incinta? Un bambino? Un figlio tutto nostro, mio e suo … che sogno … ma noi non abbiamo avuto un figlio, che diavolo è successo?! - ma gli avevo fatto questa promessa al nostro matrimonio e volevo mantenerla … ma non ci sono mai arrivata a casa … un … uomo … mi ha aggredita quando la macchina mi si è spenta per strada … ha tentato di … di … strapparmi … i vestiti- la sua voce è spezzata da singhiozzi … e a me si blocca il respiro … un … mostro, ha tentato di violentare il mio angelo … e io … io anziché starle vicino l’ho tradita con Rosalie … sono un idiota! Come ho potuto?! Come?!- ricordo perfettamente le sue mani che mi buttano violentemente a terra e la mia testa che sbatte forte sull’asfalto … il sangue inizia lento ad uscire dalla mia fronte … tutto diventa annebbiato a quel punto … poi … solo dolore” la voce di Bella si blocca … cosa è successo dopo? L’ha violentata? L’ha picchiata? O questo bestione l’ha salvata? Dio ti prego fa che sia quest’ultima opzione …

Ed è proprio lui che ora prende parola …

“Edward … da qui in poi Isabella non ricorda nulla se non il dolore, ma non te lo dico così tanto per dire, ma perché come lei ho avuto un’esperienza simile … cazzo … Bella! Sto facendo un discorso serio!!!-

Bella gli sorride dolcemente ed un po’stupita … è così dolce … poi Emmet continua a raccontarmi … -ero a caccia, dopo ti sarà tutto più chiaro, quando ho sentito degli strani rumori e mi sono avvicinato a controllare e davanti ai miei occhi c’era un uomo che tentava di violentare una ragazza … l’ho subito colpito in modo da stordirlo … purtroppo Isabella oltre che la ferita alla testa era anche stata malmenata … una chiazza di sangue le aveva imbrattato i pantaloni … ho sentito il suo cuore rallentare e … ho pensato che l’unico modo per salvarla fosse … trasformarla … in un mostro …” mi alzo incazzato dal letto e con gli occhi pieni di rabbia mi avvicino a quell’uomo …

“Come osi dire che mia moglie è un mostro!!! L’hai guardata bene? È … è … è un angelo … il mio angelo!” le ultime parole le ho sussurrate, ma so che mi hanno sentito …

“Lascialo continuare … per favore” il dolore che leggo sul suo volto e nelle note della sua voce mi distrugge … faccio un cenno d’assenso e con lo sguardo basso torno a sedermi … la voce di quello torna a inondarmi le orecchie …

“Le ho iniettato un veleno che l’ha trasformata …- Emmet prende la sua mano e insieme si avvicinano, di nuovo mi sento invadere dall’ira … come osa quell’essere toccarla?! Poi prende la mia e la mette su quella di lei …- Cosa senti?” mi concentro su ciò che mi ha appena chiesto, sento solo la mano vellutata, liscia e … gelida, ma che mi scalda dentro …

“Sento la pelle liscia e morbida di mia moglie … un po’fredda, ma non capisco- lentamente Bella mi fa appoggiare al suo seno sinistro … non capisco … vuole farmi eccitare con questo che ci guarda? Poi mi accorgo che il suo petto è immobile … non sta respirando e … non c’è battito … il … il suo … cuore … eppure è qui che mi guarda addolorata … come è possibile?! – B-Bel-la il … il t-uo c-cuore … non … non batte!!!”

“Dopo tre giorni di dolore … un dolore atroce che si può trovare, forse, solo all’inferno, mi sono risvegliata … morta … o meglio, non-morta … sia io … che … Emmet, siamo vampiri … per questo, non posso chiederti di stare con me … per questo, sparirò per sempre dalla tua vita … ecco perché questa notte andrò via …” non sento più nulla …

Vuoto …

Tutto ciò che percepisco è il vuoto …

E io cado …

Un pozzo? Probabile …

Un infinito pozzo nero, pieno di dolore …

“Bella … non mi lasciare” l’ho sussurrato talmente piano che non l’ho sentito nemmeno io … ma lei si …

“Ed, amore … ti rovinerei la vita … te l’ho già rovinata abbastanza … tu … tu mi devi dimenticare … tu devi riuscire a dimenticarmi … a vivere come se non mi avessi mai conosciuta”

“NO! Io TI AMO! Tu non puoi lasciarmi … io … io non vivo se tu non sei con me, anche se il tuo corpo è ‘morto’ TU sei viva! Ci deve essere un modo per stare ancora insieme” prima che mia moglie possa parlare, la voce di Emmet mi arriva bassa e seria … mi ero dimenticato che c’è pure lui …

“Si … dovresti diventare come noi”

“Ok”

“NO”

“Perché?! Io voglio te! Sono disposto a tutto! Emmet, trasformami! Ora!” Isabella piange … non una lacrima, ma i singhiozzi scuotono tutto il suo piccolo corpo …

Le zanne di questo vampiro si avvicinano al mio collo quando …

Dlin dlon.

Imprecando in tutti i modi possibili e immaginabili, ma chi cazzo può essere?! Spalanco con rabbia la porta e …

 “Rose?” che ci fa qui?! Sa che non deve venire qui!

“Sono stufa … voglio che lasci tua moglie! Voglio che tu stia con me! Lei DEVE sapere” Bella, che sicuramente ha sentito tutto, appare sulla soglia del salotto … uno sguardo dolce il suo, eppure c’è una traccia di dolore … straziante per il mio cuore …

“Ciao Rosalie, io sono Isabella, la moglie di Ed, tu devi essere la sua amante … dico bene … oh, che maleducata … vieni, entra e fa come se tu fossi a casa tua! Emmy! Vieni, dobbiamo fare delle commissioni ricordi?!” vedo quanto tutto questo le costi … ma … un momento! Commissioni? Che commissioni? Prima dovevano trasformarmi e ora se ne vanno a fare shop- cazzo! Dove sta andando?!

“Bella! Dove diavolo stai andando?! Torna qui! Non abbiamo ancora finito!!! Bella!!!” i suoi occhi rossi sono liquidi, come se da un momento all’altro delle lacrime salate dovessero sgorgare, ma nessuna goccia d’acqua scende sulle candide guance …

“Addio Amore Mio” un sussurro quando passa a pochi centimetri da me …

No, no, no, NO!!!

La vedo uscire con Emmet dalla porta … lei lo trascina fuori … inizio ad andargli dietro gridando il suo nome … ma di lei nessuna traccia …

Mi accascio a terra e lacrime di dolore sgorgano dai miei occhi, scivolano per la mia faccia, quando giungono alle mie labbra, posso sentire il loro sapore, sono salate e lasciano un sapore amaro …

Non so bene come ma ad un certo punto mi ritrovo in camera mia … non dormo e la notte passa … lenta … lo sguardo è perso nel vuoto …

Sento spesso la porta aprirsi e chiudersi, ma ogni volta che mi giro per guardare chi sia, al posto di una chioma mogano, ne appare una bionda …

Rose continua a prendersi cura di me … ma non m’importa …

Mi lava, cerca di farmi mangiare con scarsi risultati …

Ormai non sento nemmeno più le sue mani che mi rasano, mi pettinano, mi accarezzano nella speranza che io torni ad essere il suo focoso amante, ma non m’importa …

Tic tac tic tac tic tac

L’unico suono che sento è questo …

Nient’altro, solo quel tic tac …

Scandisce il tempo …

Vedo chiaramente come la luce che filtra dalla finestra della mia camera da letto cambi … ciò significa che sono giorni che Lei se n’è andata …

Non mi muovo, mai … riesco giusto ad andare al bagno ogni tanto …

Sento spesso il telefono squillare e la voce di Rosalie spiegare a qualche collega che non sto bene e non riesco ad alzarmi dal letto …

Ma che senso ha andare a lavorare?

Che senso hanno tutti i sacrifici fatti finora?

Che senso ha la mia vita?

Che senso ha il battito del mio cuore?

Che senso ha la mia esistenza senza Bella?

Man mano che i giorni passano Rose viene sempre più di rado, giusto per darmi una sistemata …

Tic tac tic tac tic tac

Io sono fermo, ma il tempo passa comunque, il ticchettio dell’orologio sembra si diverta a prendermi per il culo, come a dirmi che il mondo là fuori se ne sbatte il cazzo di me!

Il mondo là fuori … anche lei ne fa parte … anche a lei non importa più nulla di me? No, certo che no ora lei ha quel bestione di Emmet … vampiro come lei, forte e veloce … e per stargli vicino non deve sforzarsi

Una porta che sbatte mi fa sobbalzare, sento subito il rumore dei tacchi di Rosalie avvicinarsi sempre di più … la porta viene spalancata, il rumore che produce sembra uno sparo …

Con espressione vuota, la guardo, per quanto la sua bellezza sia incredibile non Lei … riabbasso lo sguardo e rilascio un sospiro …

“Ora basta Edward! Sono stufa di vederti così! Sono due mesi che stai in questo stato pietoso … Reagisci cazzo! Quella troietta che avevi per moglie se l’è filata con quella specie di scimmione! Se n’è andata e non tornerà!!”

“Non osare mai più dare della troia a mia moglie se vuoi ancora i tuoi capelli attaccati alla tua testa” la mia voce è bassa e roca, minacciosa … causa della rabbia e di tutto il tempo passato in silenzio … la vedo indietreggiare intimorita … bene …

Rosalie scappa con le lacrime che le bagnano il viso e io finalmente rimango di nuovo solo …

Lentamente mi alzo, i muscoli delle gambe indolenziti per l’immobilità non mi reggono e io finisco a terra, rimango lì per qualche minuto, poi piano piano vado verso la cucina … lì troverò ciò che mi occorre …

Prima Rose ha detto che sono passati due mesi … due mesi che mi sono sembrati due secoli … non posso andare avanti così, su questo devo darle ragione … e ora so come fare … c’è solo un modo per far finire il dolore che sento …

Il cassetto a destra della credenza …

Ed eccolo …

Un bel coltello grande e affilato …

Se penso a quanta gente ho fatto la ramanzina per aver tentato di uccidersi mi viene da sorridere … ora capisco perfettamente cosa provavano, un vuoto che a tutti i costi volevano riempire o almeno dimenticare, la loro perdita di speranza e la ricerca della pace …

Di quella pace che ti culla per l’eternità, in un caldo tepore, senza alcuna tristezza o dolore …

Due tagli netti, uno sul braccio destro e uno su quello sinistro e quel liquido che invade le mie vene inizia a riempire il pavimento.

Le palpebre si fanno pesanti, mi siedo sul pavimento e aspetta che la fine sopraggiunga …

Non quella del mondo esterno.

Ma quella del mio mondo.

La mia fine.

L’ultima cosa che vedo e sento prima di perdere i sensi è un angelo che grida disperato il mio nome e dalla mia bocca un lieve sussurro “Ti amo Isabella”.

Penso finalmente di aver trovato la pace, quando un atroce dolore inizia ad invadermi, parte dal collo per poi lentamente espandersi fino ad arrivare al cuore … dentro di me il fuoco …

La mia carne brucia lenta e costantemente, mia sofferenza anziché diminuire aumenta sempre di più, ma non so se sia più quello fisico o quello causato da Bella … la mia mente non è abbastanza lucida da poter ragionare …

Sento qualcosa che stringe la mia mano e una voce indistinta e familiare che mormora parole di perdono … che sia quell’angelo che ho visto prima di finire in quest’inferno? Ma allora cosa ci fa qui? Magari è la punizione per il mio adulterio e ora devo pagare il prezzo delle mie azioni, e forse poi, forse, andrò in paradiso con il mio angelo …

Non so dopo quanto tempo esattamente, il dolore si concentra sul cuore che batte furioso, un urlo mi squarcia il petto …

Tum tum … tum tum … tum tum …

Il mio battito cardiaco si sta spegnendo e il dolore sceme …

Tum tum … tum tum …

 Manca poco, lo sento …

Tum tum …

 Ora forse potrò riposare in pace …

Tum …

 Niente … sento ancora dolore … la voragine nel mio petto non si è colmata, anzi, ora è molto più profonda … perché? Perché ancora sono schiavo di un amore distruttivo?

“Apri gli occhi … ti prego … ti scongiuro Amore mio … apri gli occhi” una voce celestiale mi arriva alle orecchie come una di quelle melodie che portavano i marinai alla loro disfatta …

Quel suono perfetto però è incrinato da delle note di dolore, infatti è spezzato da singhiozzi … però non capisco … devo aprire gli occhi? Non sono morto?

Lentamente lo faccio e … vedo.

Vedo tutto … niente si cela al mio sguardo … ogni granello di polvere, ogni più piccola ed invisibile crepa o sfumatura …

Prendo un respiro e percepisco un profumo che mi fa girare la testa lo seguo e la fonte è un fagotto rannicchiato e singhiozzante … il corpicino piccolo ma perfetto … e quei capelli cioccolato con riflessi rossi …

Bella?!

“B-Bella” un sussurro a malapena impercettibile ma che ferma i suoi fremiti … lentamente … troppo, solleva il suo viso e …

È perfetta! Nessuna imperfezione, non c’è nemmeno più quella piccola cicatrice che aveva sulla fronte …

In meno di un battito di ciglia mi ritrovo sdraiato sul letto con mia moglie coricata sopra di me che ricomincia a piangere chiedendomi perdono per ciò che ha fatto, che non avrebbe dovuto compiere un gesto tanto egoista … ma non capisco …

“Perché mi stai chiedendo perdono?” solo ora noto come la mia voce si sia trasformata e mi accorgo anche di un brivido che le percorre la schiena …

“Ti … ti ho … trasformato … io … vegliavo su  … di te … Alice … lei, non … riusciva … a veder-ti … e quando … mi s-sono assentata … per la caccia … io … ti ho … trovato … pieno di … sangue e … e stavi morendo, io non … potevo permettere che … che succedesse … oddio ti prego … perdonami!!!” lei … lei mi … io sono … ora noi … oh mio dio!!!

“Non devo perdonarti … ma ringraziarti Amore mio” il suo sguardo confuso mi scruta e quando può vedere la felicità che provo mi stringe ancora più forte …

Ridiamo … ridiamo felici e ci troviamo a fare l’amore … dopo circa due ore … qualcuno si schiarisce la gola per attirare la nostra attenzione …

“Scusate piccioncini … ma sta arrivando uno schianto di ragazza che cerca Ed … quindi … io la intrattengo e tu porti Edduzzo a fare un giro per non ammazzare quella bambolina”

Emmet … inizio a credere che dentro il suo sia vuoto … deserto e arido …

In due secondo Bella è pronta e io sono ancora in balia dei miei pensieri … quando me ne rendo conto mi preparo alla svelta e ci lanciamo nella mia prima caccia …

Dopo un alce, due cervi e un puma mi sento sazio … il bosco ha un’aria inquietante, ma magico … mi sento a mio agio come mai …

Passiamo la notte nel bosco a fare l’amore, poi alle prime luci dell’alba riusciamo a tornare a casa senza saltarci addosso … o meglio che io le salti addosso … mi sembra ancora tutto un sogno … sono euforico …

Quando mettiamo piede in casa sentiamo Emmet chiacchierare con Rose … e fin qui niente di male, il problema è quando li vediamo …

Si guardano in modo che … si, non ci sono dubbi … anche Rose diventerà una vampira … ne sono quasi sicuro …

Un mese dopo.

Guardo mia moglie girare per casa intenta a pulirla tutta … anche nostra sorella si sta dando da fare … oggi si unirà a noi un nuovo membro e vogliamo tutti festeggiare … quattro giorni fa Emmet ha morso Rose e ieri la sua trasformazione è terminata, in questo momento sono a caccia …

Certo che ne sono successi di casini in questo ultimo anno …

Il rapporto tra me e mia moglie si gela …

Mi trovo l’amante …

Scoprire che Isabella è una vampira e che si è allontanata per non sgozzarmi …

La mia amante mi piomba in casa pretendendo che lasciassi la mia Piccola …

Bella che scappa …

Due mesi passati nell’agonia e nel dolore …

Rose che si occupa di me …

Il mio tentato suicidio …

La mia trasformazione …

I nostri nuovi genitori e fratelli …

I giorni e le notti passate a far l’amore con Bella …

E ora …

Ora la mia amante diventerà mia sorella …

E si sposerà con Emmet … io lo avevo detto che c’era stata la scintilla …

Rose e Bella non vanno molto d’accordo, ma con il tempo forse le cose si sistemeranno … in parte … forse … improbabile …

Beh, avrò l’eternità per scoprirlo … e non credo che mi annoierò, infondo la mia nuova famiglia è completamente pazza e Bella …

Isabella è la mia vita, non potrei mai annoiarmi con lei al mio fianco … e poi la amo …

E il nostro amore durerà per l’eternità non trovando mai la parola “fine”.

 

 

Marika: Allora??? Che ne dite???

Emm: Uhhhhhh ... Sebro intelligente ... o.O

Marika: Si si!!!

Emm: E poi ho la mia Rose .... ma doveva proprio scoparsi Eddy?

Marika: Modera il llinguaggio Bimbo ... comunque si ... è la storia!

Emm: Ma così Rosy mi ha traditoooooooooo!!!

Rose: Non dire cazzate!!!

Emm: Mondo crudeleeeeeeee ... pikkèèèèèèèè?!!?!?!?!?

Marika: E mentre Rose insulta Emmy e mentre Emmet grida disperato ... io ... *suspance ...* mi faccio pubblicità!!! *Le fans cadono a terra  incredule, perchè speravano in chissà che ...* XD

ALTRE MIE STORIE!!!

Il Destino Ci Vuole Insieme (Versione lunga)

Una Settimana in Campeggio

Amore Sbagliato.

Angeli demoniaci

Un Passato Da Ricordare ... Una Vita Da Aggiustare ...

Il destino ci vuole insieme

Ed: Maryyyyyyy!!!!

Marika: Dimmi Eddino *ç*

Ed: A quali fans dovevo fare visita?

Marika: A quelle che recensiscono!! ^^-

Ed: Non sono lontane, vero?

Marika: Non lo so ... ma se ci vai ti faccio le coccole!!! ^^

Ed: Siiiiiiiiiiii!!!!

B: Grrrrrrrrrrrrrr!!!

Marika e Ed: Aiuttttttoooooooooo!!! *Me e Ed scappano*

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Aly92