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Autore: mel91    03/11/2005    11 recensioni
è il settimo anno per Harry Potter. Tutto comincia con un attacco da parte dei suoi nemici che lo sconcerterà. Volete sapere il perchè?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise, Zabini, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Il, trio, protagonista, Molly, Weasley, Nimphadora, Tonks, Nuovo, personaggio, Peter, Minus, Remus, Lupin, Tom, Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Harry Potter e la guerra mondiale magica finale

Harry Potter e la guerra mondiale magica

 

 

Cap. 1

Tutto ebbe inizio così

 

La vita è strana.

Questo era il pensiero di un ragazzo moro, con i capelli molto spettinati.

Mi sembra di rivivere l’anno scorso. Quando è morto Sirius…

Quel ragazzo era Harry Potter, diciassettenne, che stava camminando per Privet Drive.

Infatti come un anno prima era morto Sirius Black, pochi mesi prima era morto Silente, il preside di Hogwarts.

Ora non so più cosa fare. Potrei tornare a scuola oppure no. Ormai sono maggiorenne…

Questo pensiero lo colpì: era il giorno del suo diciassettesimo compleanno e lui sapeva cosa significava.

Lì a Privet Drive non aveva più alcuna protezione contro Voldemort.

Strano ma vero, a nessuno dei suoi amici era venuto in mente. Sapeva di essere sorvegliato, ma se era come l’anno prima… doveva cavarsela da sé.

 

In quel momento sentì un rumore alle sue spalle… il rumore di una Materializzazione. Anzi due.

Harry scrutò l’orizzonte, finché non vide tremolare un  cespuglio: vi si avvicinò, ma non aveva fatto neanche due passi che due ombre si alzarono da dietro di esso. 

Si trovò davanti due uomini che, benché incappucciati, riconobbe immediatamente: Macnair e Malfoy.

I capelli biondi del secondo contrastavano nettamente con i capelli scuri del primo.

Due uomini che odiava dal profondo del cuore: uno aveva quasi ucciso un ipprogrifo suo amico, l’altro era in primis il padre del suo acerrimo nemico, in secundis era uno stronzo Mangiamorte. Naturalmente anche Macnair era un Mangiamorte.

I due avevano un ghigno sul volto, un ghigno malefico. Harry non dovette pensare troppo a quale incantesimo volevano lanciargli

O cazzo…

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Grimmauld Place 12

Ron fissava Hermione: non la smetteva di camminare e intanto diceva:

-         Perché Ron? Perché Harry non ha risposto a tutte le lettere che gli abbiamo mandato? Quelli dell’ordine non si preoccupano, dicono che vuole essere lasciato solo…. Io non credo. Secondo me è nei guai e dovremmo andare a trovarlo.

-         Per la barba di Merlino! Oggi è il suo diciassettesimo compleanno!!! Vo…Voldemort lo può colpire!

-         Per tutte le cavallette hai ragione!!!

Hermione e Ron corsero giù per le scale e, appena incontrarono Lupin, gli raccontarono quello che avevano capito.

-         Lo so – rispose – ce lo siamo ricordato anche noi. Abbiamo mandato di corsa Tonks e Moody a Privet Drive, ma non ci hanno ancora risposto.

Hermione impallidì: Harry era nei guai se lo sentiva. Ma cosa poteva fare?  

 

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-         Immobilus!! - urlarono all’unisono i due.

Cosa?? Harry si ritrovò spiazzato. Pensava che quei due fossero venuti lì per ucciderlo, ed invece lo bloccavano?

Questo permise ai due Mangiamorte di riuscire nel loro intento.

Già, pensò Harry, solo Voldemort ha il dovere di uccidermi.

Stava pensando questo che sentì il rumore di una terza Materializzazione. 

Voldemort.

-         Salve Potter. Non si saluta più un vecchio nemico? Ah già, non puoi parlare…. Ragazzi lasciatelo.

-         Cosa, signore? Non dirà sul serio?- chiese Macnair.

-         Oh, invece sì.

Macnair guardò Lucius, che annuì col capo. Abbassarono le bacchette.

Finito l’effetto dell’incantesimo Harry pensò.

O merda… Cosa cazzo faccio?

Harry prese, dalla tasca dei pantaloni, la bacchetta.

-         Avada Kedrava!!

Prima ancora di poter anche lontanamente pensare ad un incantesimo il fascio verde gli era già addosso.

Il tempo rallentò. Harry poté dare uno sguardo a quel fascio mortale che si avvicinava.

Potrei anche morire. Non sono che una nullità.

Invece no. Io devo uccidere Voldemort, la persona che ha ucciso i miei genitori e anche, indirettamente, Sirius e Silente. Lo devo fare per loro, per Hermione, per Ron, per Lupin, e per tutti i miei amici.

 

Cosa faccio?  

Harry sentì uno strano formicolio agli occhi…

Che si tramutò in un lampo.

-         Ahh!! – urlò Voldemort. La maledizione senza perdono era ritornata indietro, tramutata: ora era Vodemort sotto l’effetto dell’incantesimo Immobilus. Si liberò poco dopo e si Smaterializzò.

I due Mangiamorte guardarono impietriti il loro capo andarsene.

Tentarono di lanciare degli incantesimi contro Harry, ma furono bloccati da due persone che Harry conosceva bene: Moody e Tonks. Macnair e Malfoy sparirono subito dopo.

-         Harry stai bene?- domandò Tonks.

Harry però era ancora sbalordito da quello che era successo.

Sono stato io? E se sì, cosa diavolo ho fatto? 

E così svenne.

 

Fine.

Lo so, è un po’ corto. È la mia prima fanfic siate clementi e recensite.

 

  
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