Anime & Manga > Naruto
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Autore: Giude    12/10/2010    4 recensioni
Che mi succede? Naruto è proprio qui, vicino a me. Eppure non lo avverto. Non sento niente.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Nessuno Cap. 3

                                                                                      Capitolo 3



Sasuke sudava. Sudava freddo. Si era ritrovato improvvisamente in una situazione pericolosa, e ciò lo agitava parecchio, eccitandolo al contempo.

Naruto era lì, a suo completa disposizione. Quelle natiche sode lo attiravano, quasi lo invitassero a profanare l'incavo caldo e accogliente. Lo osservava, ammirava estasiato quella creatura divina.

Eppure qualcosa lo tratteneva. Sensi di colpa, forse. Non avrebbe mai potuto commettere lo stesso errore una seconda volta. Anche se...

Sasuke, tutto ok?” l'amico gli si era avvicinato, incuriosito da quel suo sguardo perso nel vuoto. “Eh? Ah, si. Tutto ok Naruto.” sorrise appena. “Perchè non ti cambi? Sei tutto sudato!”


Quei boxer blu gli stanno divinamente...


Sasuke??” Naruto, infastidito da tale indifferenza, gli lanciò dell'acqua addosso, bagnandolo quasi del tutto. “Ma che diavolo fai??” Sasuke si alzò di scatto, come svegliato improvvisamente da un lungo sonno. “Ora sarai costretto a cambiarti!” Naruto aveva il suo solito sorriso impertinente stampato in faccia.


Cazzo non posso cambiarmi davanti a lui... Se ne accorgerebbe!


Non è il caso, Naruto. Dai usciamo da qui” fece per prendere il borsone da terra, ma qualcosa lo trattenne. Girandosi, notò che la mano del biondo lo aveva afferrato per il polso. “Devo per forza cambiarti io, Sasuke?” il suo tono era serio, autoritario. Sasuke lo fissò dritto negli occhi, e per un breve attimo si perse dentro quell'oceano. “Naruto...” mollò il borsone a terra e, toltosi con foga la maglietta, sbatté contro gli armadietti l'amico. Gli morse il collo con violenza. “Sasuke...” Sasuke non sentiva niente, in quel momento; era troppo concentrato sulla gola del biondo. “Sasuke!” venne spinto via con violenza “Ma si può sapere che cazzo stai facendo?!” quegli occhi azzurro cielo erano spalancati e colmi di terrore e stupore “Cosa...?” Sasuke non capiva, lo guardava senza riuscire a capire le sue parole. “Ma che avevi capito?? Ti ho detto di spogliarti perchè potresti ammalarti se esci tutto bagnato!” Sasuke lo fissava immobile. Quelle parole lo fecero sprofondare sotto terra. Adesso desiderava solo sparire per sempre. “Meglio che vada... Ci vediamo domani a scuola.” sparì dietro la porta bianca, e con lui anche la sua reputazione. Aveva rovinato tutto già in partenza. Avrebbe dovuto cambiare nuovamente scuola.


La mattina dopo non ce la fece a presentarsi alle lezioni. Non aveva il coraggio di guardare Naruto in faccia.


Avrà già raccontato l'accaduto a mezza scuola... Bravo Sasuke.


Tanti sacrifici inutili.





Anche questa settimana è finalmente passata. Arrivato il fine settimana, Sasuke si sente finalmente libero di poter respirare. Il suo Naruto sarà sotto stretto controllo, solo loro due rintanati in casa. È emozionato, Sasuke, come sempre. Sono passati tre anni, si; eppure quello che prova non si è mai spento, anzi ha l'impressione che diventi sempre più potente e maniacale. Sasuke è troppo possessivo, se ne rende conto. Ma ha paura. Ha paura di perdere la cosa più importante della sua vita, l'unica forse. È innamorato, Sasuke, perdutamente.


Questa settimana è purtroppo giunta al termine. Naruto guarda con nervosismo l'orologio appeso sopra il bancone del bar. Tra pochi minuti finirà il suo turno, dovrà prendere la metro e andare a casa, dove Sasuke lo aspetta. Passeranno il week end in casa, a bere, fumare e scopare. Pensando a ciò, Naruto si sente qualcosa allo stomaco, come quando si va a scuola la mattina, e magari hai qualche interrogazione o verifica scritta. Vorrebbe non andarci oggi. Almeno per oggi. Vorrebbe uscire con i suoi colleghi, che lo invitano sempre per una bevuta dopo il lavoro. E invece no; lui deve andare a fare la spesa, e poi deve preparare la cena per loro due, affinché per Sasuke sia l'ennesima serata perfetta. Tre anni, sono passati. E da tre anni, ogni sabato e domenica, loro due rimangono nascosti nel loro mondo. Hanno paura forse? Naruto no. Forse è Sasuke che si vergogna di quello che è, di quello che sono.

   
 
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