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Autore: Valery_Ivanov    19/10/2010    3 recensioni
Ciao a tutti!! Beh, che dire di questa storia… è ambientata dopo la fine di Inuyasha, quindi mi spiace per le fan di Naraku, ma lui non sarà presente!! E’ incentrata sul personaggio di Sesshomaru che, dopo la sconfitta di Naraku, è tornato al suo palazzo nelle terre dell’ovest, solo per scoprire che… beh, leggete e lo saprete! E no, non si parla di mogli o etichette noiose da seguire, infatti il Principe lascerà ben presto il suo palazzo diretto verso un anonimo villaggio del Giappone. La sua missione? Oh, ma insomma, non vorrete che vi racconti tutta la storia in questa breve introduzione, no? Cliccate sul titolo e saprete tutto!!
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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«Ehi, Ryuji, guarda

Eccomi tornata!!! Allora, come avevo avvisato per ogni personaggio che comparirà troverete affianco il link con la sua “foto”; ho voluto fare questo piccolo esperimento perché questa storia è nata dalle immagini dei personaggi e non viceversa. Spero che gradirete!^^ Mi scuso in anticipo se le immagini prese appartengono a qualche altro manga/anime che non conosco!

 

Dioni: ecco il primo capitolo, spero ti sia piaciuto! Per ora le cose sono tranquille, ma presto la trama si complicherà parecchio! Fammi sapere che ne pensi di questi nuovi personaggi, anche se qui sono appena accennati! 1 bacio!

 

visbs88: innanzitutto, grazie per la recensione! Non ti anticipo niente, ma puoi stare tranquilla per quanto riguarda l’allungare le mani su Sesshomaru… se ti piacciono i mercenari allora questa è la storia che fa per te, e più avanti capirai perché!!! ;-) un bacio e fammi sapere se questo primo capitolo ti è piaciuto!

 

serin88: ciao! Certo che non ho cambiato caratterialmente Sesshomaru, ci mancava! Anzi, mi sforzerò mi mantenerlo il più IC possibile per tutta la storia, nonostante si ritroverà in una situazione un po’… inusuale!! Ma, come hai detto tu giustamente, a tempo debito saprai tutto!!! Continua a seguirmi, baci!!

 

Mendori: ahah, hai perfettamente ragione!!! Dunque, il perché venga mandato Sesshomaru in prima persona e lui non si stupisce di questo verrà spiegato nei prossimi capitoli… ho voluto posticiparlo, poi capirai perché! E per quanto riguarda il potere di Shizuki Sesshomaru deve scoprire qual è e poi portarla al castello, dove ci penseranno i suoi sottoposti a “convincerla” a collaborare… era intesa così, la cosa, ma comunque quando si scoprirà il “potere” di Shizuki si capirà anche perché il vecchio ha detto questa cosa che può sembrare una contraddizione… un po’ contorto, lo so, ma tranquilla, nulla è lasciato al caso!! ;-) grazie della recensione, un bacio!!!

 

 

 

 

Chapter one: Il villaggio di Yoto

 

 

«Miyoshi!!! Miyoshi, aspettami!!» (http://i55.tinypic.com/ogxpty.jpg)

«Aaaah, Fumiyo (http://i54.tinypic.com/14d2ey9.jpg), sei insopportabile!! Perché non ti sbrighi, invece di far ritardare anche me??»

La ragazza raggiunse l’amica di corsa, piegandosi sulle ginocchia per riprendere fiato.

«Uffa, sei tu che sei troppo veloce, Miyo!»

L’altra sbuffò e riprese a camminare a passo svelto, seguita dall’amica che arrancava sulla sua scia.

«Se solo passassi meno tempo ad acconciarti e più ad esercitarti, Fumiyo, non avresti questi problemi!» esclamò Miyoshi, esasperata. L’altra mise il broncio.

«Ma una sacerdotessa deve essere sempre bella, lo sai!»

«Una sacerdotessa deve…»

«Fumi, Miyo!!»

La conversazione delle due ragazze fu interrotta da una voce fin troppo squillante, che le fece voltare.

«Oharu! (http://i55.tinypic.com/30lpj0j.jpg) Da dove vieni?»

La nuova arrivata le raggiunse con un sorriso smagliante, guardandosi intorno. «Cercavo Izuki! Sapete dov’è?»

«Sul al tempio, credo» rispose Miyoshi, riprendendo speditamente il cammino. Le altre due la seguirono. Presto scorsero la figura semplice ed elegante del tempio in legno chiaro e, avvicinandosi, incrociarono una giovane ragazza dai capelli rossi, intenta a spazzare il cortile; quando le vide alzò una mano in segno di saluto, con un dolce sorriso sul volto.

«Ehi, Atsuko! (http://i53.tinypic.com/23jodc6.jpg) C’è Izuki?»

La ragazza aspettò che si avvicinassero; solo Oharu era in grado di farsi sentire a quasi un chilometro di distanza.

«Bentornate, ragazze… mi spiace, Oharu, ma Izuki non c’è; è andata a fare una passeggiata nel bosco da sola, probabilmente per allenarsi un po’»

«Aaaaah, accidenti!!! Mi ha preceduta, quella scema!!» Oharu sbuffò platealmente, piantandosi le mani sui fianchi. Fumiyo le ignorò e si trascinò a passo stanco dentro, scomparendo oltre la porta del tempio.

«Che pappamolla» commentò Miyoshi con una punta di disprezzo e Atsuko le lanciò uno sguardo di rimprovero.

«Beh, ma e me non va di allenarmi da sola come fa Izuki!!» esclamò Oharu, imbronciata. «Miyo!»

«Sì?»

«Vieni tu con me, dai!!!» l’apprendista sacerdotessa esitò un attimo, lanciando uno sguardo incerto ad Atsuko, che ridacchiò. Sapeva benissimo che non desiderava altro che andare con l’amica. La rossa sorrise.

«Vai, vai, briccona; ti copro io!»

Miyoshi si illuminò e mandò un bacio con la mano all’amica, mentre già si voltava per correre via. «Ti adoro, Atsuko, lo sai?»

«Lo so, lo so… non fatevi male!!» le ammonì la rossa, ma le due erano già lontane.

 

«Signor Sesshomaru, guardate!! Non è bellissima?»

«Rin, piantala!! Sei troppo grande per correre dietro alle farfalle!!»

«Uffa, Jaken!! Sei un vecchio noioso!!»

«Cosa?!?!? Come ti permetti, io ti…»

«Basta così»

I due litiganti si zittirono immediatamente, gettando uno sguardo intimorito alla maestosa figura bianca che incedeva verso di loro.

«Padron Sesshomaru, io…»

«Silenzio, Jaken»

Il demone rospo si prostrò davanti al suo signore e tacque. Più si avvicinavano alla loro meta e più il suo padrone diventava nervoso. Ovviamente lui non aveva idea di dove stessero andando e perché, ma non si sarebbe mai sognato di chiederlo. Dopo la morte di Naraku Rin aveva iniziato a crescere e lui aveva pensato che presto avrebbe smesso di farle da balia e il suo Signore lo avrebbe preso ub naggior considerazione; ma quella maledetta ragazzina era cresicuta solo d’aspetto! (http://i55.tinypic.com/i210y0.jpg) Non era cambiata di una virgola da quando l’avevano conosciuta e anche ora che aveva – quanto? 16 anni? – continuava ad esaltarsi per ogni stupidaggine che incontravano nei loro viaggi!

«Guardate, signor Sesshomaru, siamo arrivati ad un villaggio!!»

Era vero. Sotto di loro si stendeva un agglomerato di case ben tenute, circondate da ampi e rigogliosi campi coltivati; la gente camminava tranquilla per le strade, ridendo e scherzando. Il villaggio terminava alle pendici di un piccolo colle, in cima al quale si intravedeva il tetto di un tempio.

«Signor Sesshomaru, ci fermeremo qui a mangiare?» chiese Rin, eccitata.

«No» fu la secca risposta. Il demone iniziò a scendere verso il villaggio, subito seguito dai suoi fedeli servitori.

«Ehm, Padrone, scusate se mi permetto, ma… ecco… stiamo cercando qualcosa in questo piccolo villaggio?» chiese titubante il demone rospo, affiancandosi al suo signore.

«No»

Non cerchiamo qualcosa.

 

«Ah, Izuki, sei tornata» (http://i56.tinypic.com/3322lqu.jpg)

«Già! Ho una fame… dov’è Miyo?»

«E’ uscita ad allenarsi con Oharu; era venuta a cercare te, per la verità, ma visto che non c’eri…»

«Capito! Quelle due torneranno praticamente stasera!» esclamò la ragazza, stiracchiandosi. «Dopo pranzo andrò a cercarle»

Atsuko annuì, finendo di apparecchiare la tavola.

«Che abbiamo di buono, oggi?»

L’apprendista sacerdotessa sorrise, controllando il cibo sul fuoco. «Vedrai»

Izuki si sedette con un sospiro, sfilandosi i copribraccia e le fasce attorno alle mani.

«Com’è andato l’allenamento?» chiese Atsuko, porgendole un bicchiere d’acqua.

«Ah, grazie! Bene, mi sono divertita a giocare con gli scoiattoli! Anche se erano spaventati da qualcosa, ma non ho ben capito…»

«Atsu, dove lo devo mettere questo?» Fumiyo entrò con una ciotola fra le mani, bene attenta a non inciampare nel gradino.

«Ciao, Fumi»

«Oh, Izuki, sei tornata!»

«Grazie, Fumiyo, mettila qui» la richiamò Atsuko, indicandole un ripiano vuoto.

«La Maestra mangia con noi?» chiese la ragazza dai capelli blu, posando la ciotola e sedendosi di fronte ad Izuki. Atsuko annuì, concentrata sul suo lavoro. «Aaaah, Atsu, tu sì che sarai una perfetta sacerdotessa!!» esclamò l’ultima arrivata con un sospiro, posandosi il mento sul palmo della mano.

«Anche tu sei qui per imparare, Fumi» ribattè la rossa con tranquillità. Izuki ridacchiò, ben felice di non dover seguire il rigido apprendistato delle amiche.

«Ehi, Atsu, non hai sentito qualcuno suonare?» chiese all’improvviso la ragazza, tendendo l’orecchio. Pochi secondi dopo tutte udirono il familiare scampanellio.

«Già» rispose Atsuko, facendo cenno a Fumiyo di andare ad aprire. La brunetta si alzò con uno sbuffo. «Chi può essere?»

Attesero pochi secondi per ottenere risposta; era il piccolo Shiko, accaldato dalla corsa che aveva appena fatto.

«A-apprendista Atsuko, giù al villaggio c’è un demone che cerca una ragazza di nome Shizuki… io le ho detto che non ne conosco nessuna, ma…»

«Hai fatto benissimo» rispose subito la rossa, sfilandosi il grembiule da cuoca. «Izuki, tu resta qui. Fumiyo, controlla che il pranzo non si bruci. Shiko, andiamo, portami da questo demone» il bambino annuì e l’apprendista lasciò la stanza, su cui era calato il silenzio.

 

Sesshomaru, nel frattempo, si stava – incredibile ma vero – trovando in difficoltà con gli abitanti del villaggio. Sembravano non temerlo affatto e la cosa lo faceva infuriare.

«Tu, sporco umano» appellò freddamente un uomo di mezza età, calvo, con le guance eccessivamente rosse. «Sto cercando una ragazza»

«Eh, amico mio, e chi non la cerca?» rispose quello facendogli l’occhiolino e prendendo un grande sorso da una fiaschetta di sakè che teneva alla cintola.

«Si chiama Shizuki» continuò il demone, ignorandolo.

«Oh, hai già deciso che nome vuoi che abbia? Ma questo non si fa con i figli, di solito?»

Gli occhi ambrati di Sesshomaru si assottigliarono freddamente, cosa che ovviamente l’uomo non notò. Puzzava da far schifo. L’avrebbe ucciso, sì, non c’era bisogno di chiedere informazioni; avrebbe ucciso qualsiasi persona presente in quel rivoltante villaggio fino a trovare la ragazza che stava cercando.

«Mi scusi, Signor Demone, posso aiutarla?»

Il Principe si voltò, incrociando uno sguardo limpido di un blu intenso; apparteneva ad una ragazzina minuta con una coda di capelli rossi e la veste da sacerdotessa bianca e rossa.

«Sto cercando una ragazza» ripetè lui freddamente, lasciando andare l’uomo ubriaco. Quello si allontanò barcollando e canticchiando una canzone sconcia.

«Shizuki» completò per lui la piccola sacerdotessa, inchinandosi. «Se vorrete seguirmi, vi condurrò da lei. Posso chiedervi prima però perché la cercate?» la voce della ragazza era estremamente tranquilla, come se stessero chiacchierando amabilmente del tempo. Evidentemente le potenzialità della ragazza chiamata Shizuki erano sconosciute nel villaggio; questo gli avrebbe risparmiato molto tempo. Invece di nasconderla, lo stavano portando dritto da lei.

«Devo parlarle»

Per ordinarle di seguirmi al mio palazzo.

La piccola sacerdotessa gli fece cenno di seguirla e, senza un’altra parola, si incamminò verso il tempio in cima alla collina. Sesshomaru la seguì, impassibile.

  
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