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Autore: Ellie    09/11/2005    9 recensioni
Una volta finita l’università, gli inseparabili amici Harry, Ron, Hermione e Ginny decidono di andare a vivere tutti insieme in una villa appartenente ad un lontano parente dei Weasley, per affrontare insieme i problemi più comuni della loro età, come trovare un lavoro o tenere dietro alla casa. Tutto questo, in un quartiere come Gringott, tranquillo e fuori città, sembra un gioco da ragazzi. Ma quando si hanno per vicini di casa persone come i Malfoy, i “problemi più comuni” cambiano radicalmente…!

[Alternative Universe]
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Mai, nel grande salotto di villa Malfoy, una discussione era apparsa così interessante e coinvolgente da durare ininterrotta per più di un’ora.
Ma del resto quella giornata, così come tutte le altre appartenenti alla prima settimana di maggio, fin da subito si era rivelata diversa da una qualsiasi calda giornata di primavera. Prima di tutto perché quella mattina era venerdì, e venerdì in casa Malfoy significava avere ospiti, così come per il martedì e la domenica mattina; accadeva sempre, infatti, che la padrona di casa Narcissa Malfoy, moglie di Lucius Malfoy, invitasse le signore delle ville vicine per prendere il tè accompagnato da deliziosi biscotti freschi che Mary, domestica e cuoca personale di casa Malfoy, cucinava praticamente ogni giorno.
All’appuntamento era raro che mancassero alcune delle cinque signore che avevano il privilegio di potersi considerare “intime” con Mrs. Malfoy (che nei gusti era molto selettiva e disprezzava chiunque non avesse un alto patrimonio e una famiglia ben sistemata), ma tal volta succedeva, per un motivo o per l’altro, ed era quindi difficile trovare riunite tutte le sei signore più ricche del quartiere. Tuttavia, in quella settimana che era ormai diventata “speciale” a tutti gli effetti, non c’era stato un giorno in cui una delle sei signore mancasse, ed era addirittura stata fissata una data in più per l’appuntamento a casa Malfoy, ovvero il mercoledì mattina.
Motivo di quei numerosi incontri non era un nuovo costosissimo (e quasi sempre inutile) acquisto di Mrs. Malfoy, ma un argomento molto più interessante, talmente interessante da vantare di essere discusso da più di un’ora. Era noto a tutti quanto le sei signore amassero spettegolare su tutto e tutti, in particolare sulle famiglie meno ricche che abitavano il loro stesso quartiere, ma che proprio a causa del loro basso patrimonio erano da sempre escluse dagli appuntamenti organizzati da Mrs. Malfoy o da lussuose cene e feste. In breve però i pettegolezzi finivano e le ricche signore si trovavano costrette a cambiare argomento piuttosto frequentemente.
Ma quella volta era diverso. E soprattutto, i pettegolezzi sarebbero potuti andare avanti all’infinito, poiché erano incentrati su una famiglia che nessuna delle signore presenti e nessuno degli abitanti del quartiere aveva mai conosciuto. Si trattava di una famiglia che si sarebbe trasferita nella lussuosa ex villa Robson, disabitata da oltre vent’anni. Per gli abitanti del quartiere venire a sapere che la villa sarebbe stata nuovamente abitata era stata una sorpresa decisamente grande, questo perché il quartiere Gringott era famoso per essere abitato fin dall’antichità dalle stesse famiglie, e di conseguenza tutti sapevano tutto di tutti. Era naturale perciò che l’arrivo di altre persone in quella che assomigliava a una grande famiglia provocasse tanta sorpresa e suscitasse le curiosità delle signore e non solo.
Ma torniamo per l’appunto alla discussione delle sei signore riunite in casa Malfoy. A prendere parola su tutte fu la padrone di casa, dopo aver sorseggiato un’ennesima tazza di raffinato tè.

<< Piuttosto, sembra sicuro che la nuova famiglia si trasferirà lunedì mattina. >>
<< Sul serio?! >> Esclamò Mrs. Parkinson, seguita dai mormorii eccitati delle altre signore. << Oh, Narcissa cara, come lo sei venuta a sapere?! >>
<< Mio marito Lucius, che come sapete lavora in città, ha saputo da qualche amico la data. Inoltre ha scoperto che la famiglia è composta da due uomini e due donne. >>
<< Oh! Proprio come la tua meravigliosa famiglia! >> Fece un’altra donna.
<< Esattamente. >> Approvò Narcissa, soddisfatta come se ci fosse qualcosa di cui vantarsi. Dopo essersi gustata i soliti sguardi colmi di ammirazione e rispetto che le signore le rivolgevano, Mrs. Malfoy si girò, dedicando la sua attenzione a qualcun altro. << Hai sentito, Draco, tesoro? >> Esclamò con un incredibile tono zuccheroso che non le si addiceva affatto, rivolta al primogenito.

Il figlio maggiore, Draco Malfoy, stava seduto su una delle grandi poltrone di lussuosa pelle nera con le gambe elegantemente incrociate e con in mano un libro appena iniziato. Non diede alcuna risposta alla madre, e non si degnò neppure di alzare gli occhi. La sua unica reazione fu un leggere ruga che comparve sulla fronte solitamente liscia, cosa che succedeva ogni volta che il giovane disapprovava qualcosa. E di certo il modo in cui la madre lo trattava non gli andava a genio, anzi, quel suo zuccheroso modo di fare lo irritava parecchio.
Narcissa non sembrò preoccuparsi della reazione (o meglio, della non-reazione) del figlio e, dopo aver lanciato una breve occhiata alla secondogenita seduta nella poltrona accanto a quella di Draco, si girò nuovamente verso le sue ospiti. Queste abbandonarono per un attimo il discorso sulla nuova famiglia per dedicarsi ad elogiare il figlio maschio dei Malfoy, lodando la sua bellezza, l’eleganza presa dalla madre e la sua perfetta istruzione. Evitarono però di dire alcunchè sulla figlia femmina, ben sapendo che Mrs. Malfoy provava molta antipatia per lei e che la disprezzava. Motivo di tutto questo era il fatto che molti sospettassero che Luna Malfoy fosse in realtà nata non da Narcissa ma da un’altra donna, probabilmente una certa Felicity Lovegood, ex domestica di casa Malfoy, che era stata licenziata subito dopo la nascita di Luna. Nessuno sapeva però per certo la verità, visto che nessuno aveva mai visto né Narcissa né Felicity incinte (in quel periodo entrambe erano in vacanza al mare, insieme a Lucius e al piccolo Draco) e tutti evitavano accuratamente l’argomento, timorosi della reazione dei coniugi Malfoy.
Draco continuò a ignorare le donne, tenendo lo sguardo fisso sul libro. In realtà lo scritto non gli interessava molto, anzi. Il vero motivo per cui continuava a leggere era che cercava di fare qualsiasi cosa pur di non ascoltare gli stupidi discorsi delle signore lì riunite. Sbuffò impercettibilmente, mentre il suo desiderio di essere da tutt’altra parte cresceva immensamente. Non era certo lì per sua volontà, bensì per volere della madre, che, purtroppo per lui, varie volte esigeva che il figlio fosse presente a quegli appuntamenti, nonostante Draco non dicesse mai niente. Ma la madre preferiva quasi che fosse così; che il figlio rimanesse sempre zitto e si facesse ammirare a dovere dalle altre signore che stravedevano per lui, sognando segretamente di dargli una figlia in sposa (in particolare Mrs. Parkinson).
La presenza di Luna, al contrario, non era affatto voluta da Mrs. Malfoy, ma sceglieva la figlia stessa di assistere agli appuntamenti. La madre tentava sempre di dissuaderla, ma alla fine era costretta a cedere. E così molte delle volte in cui Mrs. Malfoy ospitava le altre ricche signore, la figlia minore si presentava nella sala e sedeva nella poltrona accanto a quella del fratello, fissando le signore chiacchierare. A vederla così, con i suoi particolarissimi occhi sbarrati sempre fermi sulla madre e le ospiti, sembrava che stesse ascoltando per filo e per segno la conversazione e che non si lasciasse sfuggire una parola, ma chi la conosceva meglio sapeva benissimo che in realtà la giovane donna non stava affatto ascoltando, ma pensava invece ai fatti suoi.
Sicuramente i figli di Lucius e Narcissa Malfoy erano strani, ma del resto anche i loro genitori non si potevano considerare del tutto normali.

<< Chissà come saranno! >> Esclamò Mrs. Parkinson per la centesima volta, e subito la sua esclamazione fu seguita dai mormorii eccitati delle altre presenti.
<< Di certo devono essere ben ricchi, per aver comprato una villa come quella. >> Disse un’altra donna. << Mi dispiace per il povero Draco, che una volta sposato avrebbe potuto facilmente comprarla per sé e per la sua futura famiglia. >>
Mrs. Parkinson annuì e sospirò tristemente, ripensando a quanto aveva sperato (e sperava tuttora) che nell’ex villa Robson ci andassero a vivere Draco Malfoy e sua figlia Pansy.
Narcissa intervenne: << Vorrà dire che Draco costruirà una villa ancora più grande dell’ex villa Robson. >> Il suo tono doveva essere altezzoso e menefreghista, ma in realtà traspariva chiaramente una nota seccata. Col marito aveva progettato a lungo di comprare l’ex villa Robson, ma visto che il figlio non aveva ancora trovato moglie i progetti erano stati sempre rimandati. E poi arrivava una famiglia sconosciuta e soffiava sotto il naso di tutti la grande villa! Questo Mrs. Malfoy non era ancora riuscita a digerirlo.
<< Sono certa che diventerà la villa migliore di tutto il quartiere! >> Squittì Mrs. Parkinson, come sempre desiderosa di guadagnarsi “l’amicizia” della padrona di casa.

Il gruppo di ricche signore continuò a confabulare fino alle 11:30, poi, una dopo l’altra, le ospiti se ne tornarono alle rispettive dimore.
Draco e Luna si affrettarono a raggiungere le loro camere personali. Mentre salivano le scale per arrivare al secondo piano, il primogenito si rivolse alla sorella.
<< Si può sapere perché vieni sempre ad assistere a questi incontri penosi?! E pensare che potresti restare a farti gli affari tuoi! >>
La sorella aspettò un po’ prima di rispondere, guardando il fratello con i grandi occhi sporgenti, con uno sguardo così stralunato che avrebbe fatto perdere la pazienza a chiunque. Ma non a Draco, che era ormai abituato ai modi stravaganti della sorella più giovane. Quindi aspettò pazientemente la risposta, che infine arrivò.
<< Mi diverte ascoltare i loro discorsi. >>
<< Oh, avanti! >> Esclamò Draco, imbronciato. << Non vorrai farmi credere che sia questa la verità! Anche se te ne stai per tutto il tempo a guardare si capisce benissimo che in realtà non ascolti una parola! >>
Anche questa volta la sorella aspettò un po’ prima di rispondere. << Beh, ti faccio compagnia. >>
Questa volta fu il fratello a spalancare gli occhi, poi scosse la testa, sbuffando, e si chiuse in camera.

Al piano di sotto Narcissa stava sfogliando poco interessata una rivista quando, non poco sorpresa, udì la voce del marito nell’ingresso.
<< Lucius! >> Lo salutò, raggiungendolo. << Come mai sei già a casa? >>
<< Ho chiesto al boss di staccare un’ora prima. >>
La moglie lo guardò con un sopracciglio alzato. Già, doveva immaginarselo. Il capo del marito, Cornelius Caramell, era totalmente succube del capofamiglia dei Malfoy e di conseguenza Lucius, nonostante non fosse il boss ufficiale, si poteva considerare il più potente all’interno dell’azienda in cui lavorava.
<< Ho altre notizie sugli acquirenti dell’ex villa Robson. >> Annunciò il capofamiglia con la sua voce strascicata. La moglie si fece attenta. << Rispondono al nome di Weasley. >>
<< Weasley? >> Ripetè la donna, non nascondendo una certa sorpresa.
<< Perché quella faccia? >>
<< Ma no, nulla, solo che… il cognome Weasley non mi ispira molta ricchezza… >>
<< Non pretenderai che tutte le famiglie ricche abbiano dei cognomi nobili ed eleganti come Malfoy! >> Ribattè Lucius con un tono elegantemente sarcastico.
<< Già… >> Sorrise maliziosamente Mrs. Malfoy. << Andiamo in piscina? >>
<< Certamente. Così facciamo anche qualche chiacchiera su questi Weasley… >>
<< Oh, contaci! >> Esclamò la moglie, a dir poco entusiasta. << Certi argomenti non mi stancano mai! >>

Fine Prologo

Salve a tutti! Eccoci all’inizio di una nuova fanfic. “Due parole” sono d’obbligo… ma siete liberissimi di saltare questo commento ^^.
Innanzitutto, ci tengo a precisare che l’idea per questa storia mi è venuta quest’estate giocando a The Sims (il primo, visto che le mie tasche e la memoria del mio computer non si possono permettere di più)… era una giornata di pioggia (quest’estate ce ne sono state molte. Troppe.), e dopo aver scritto qualche appunto per i nuovi capitoli di Lost e per nuove fics (prossimamente sui vostri schermi) ho deciso di giocare un po’ col computer che mio padre si era portato dietro. Così inizio a vagabondare fra giochi stile Prato Fiorito e Pinball, quando, con enorme sorpresa, mi trovo davanti qualche file a me conosciuto, fra cui il gioco degli Aqua (XD) e, per l’appunto, The Sims. Dopo essere arrivata alla conclusione che quel PC era il mio computer vecchio (che nostalgia!) ho deciso di giocare un po’ a The Sims per passarmi il tempo. E così mi è venuta l’ispirazione (della serie “le idee migliori [beh, vedremo se sarà migliore!] ti vengono nei momenti più stupidi”).
Un’ultima doverosa precisazione da fare: in questa fanfic uno dei personaggi principali è Luna Lovegood, qui chiamata Luna Malfoy; su EFP c'è un’autrice che ha questo nome, ma ci tengo a precisare che quest’ultima non centra niente col personaggio di Luna! Luna Malfoy è in realtà Luna Lovegood, il personaggio inventato dalla Row. Qui, per esigenze di copione, è diventata figlia di Lucius e Narcissa e sorella di Draco, e ha acquistato il cognome Malfoy (col passare dei capitoli si scoprirà di più a riguardo).
E questo è tutto, credo. Mi farebbe molto piacere ricevere delle recensioni con il vostro parere… non ci vuole molto, noo? ;) Basta cliccare qui sotto e scrivere un brevissimo commento… ci conto, eh!
[Il capitolo 1 arriverà fra uno o due giorni.]
  
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