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Autore: adry91    06/11/2010    17 recensioni
Bella vive a Phoenix da quando è nata e la sua vita ruota intorno ai suoi sei migliori amici: Alice, Rosalie, Emmett, Jasper, Jacob e Edward. Si conoscono fin da quando erano dei bambini, ma crescendo le cose cambiano e lei si ritrova solo con Jacob e Edward che sono iper protettivi nei suoi confronti. Un giorno accade che Jacob si dichiara e in seguito le chiede di sposarlo. Lei accetta, ma lo ama davvero? Si certo, ma il suo non è amore, non quello vero almeno. Ed Edward? Cosa farà a questo punto? E se si accorgesse proprio ora che sta per perdere la persona più importante della sua vita? E se lei lo considerasse solo il suo migliore amico? E se invece non fosse così? La loro è solo amicizia? Si certo, ma non del tutto. Cosa succederà, allora? Bella sposerà Jacob? Forse solo da uno sbaglio si può scoprire la verità. Ma qual'è questa verità? Se vi ho incuriosito anche solo un pò correte a leggere la mia storia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stephenie Meyer

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stephenie Meyer. Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

 

Eccomi qui con l’ultimo capitolo della storia. Ebbene si, siamo arrivati alla fine e questo epilogo segna proprio il “the end” della storia. Spero che il capitolo possa piacere a tutti e che in qualche modo possa coincidere con il finale che vi aspettavate dal primo momento in cui avete cominciato a leggere questa storia. Come vi avevo anticipato ci sarà un pov Bella e poi un pov Edward, per vedere meglio la prospettiva di entrambi. Che altro dire? Per adesso vi lascio alla lettura, per il resto ci rivediamo dopo il capitolo.  Un bacione e buona lettura.

 

 

Capitolo 29

Attimi di felicità

 

POV BELLA

Quattro anni dopo

 

Come si fa a trovare un aggettivo in grado di descrivere alla perfezione la felicità che un essere umano è in grado di provare?

Questo è ciò che mi sono sempre chiesta negli ultimi due anni. Alla fine sono arrivata all conclusione che non esiste nessuna parola presente nel vocabolario che può descrivere quello che sentivo dentro di me.

Per 22 anni ho vissuto la mia vita credendo che quello che facevo ogni giorno era il meglio che potessi fare per essere quantomeno serena, visto che la felicità l’avevo sempre vista come una chimera irraggiungibile.

Poi, all’improvviso è arrivato un bagliore, una stella talmente luminosa che è riuscita a dare luce alla mia vita e a farmi capire cosa davvero mi stessi perdendo.

Quella luce si chiama Edward e per 22 anni è stato il mio migliore amico.

Un giorno, però, il mio migliore amico si è trasformato nell’amore della mia vita, o meglio, un giorno finalmente mi sono resa conto che il destino aveva messo nel mio cammino la mia anima gemella praticamente da sempre e io stupida quale sono sempre stata mi sono accorta tardi della fortuna che avevo ricevuto, ma per fortuna era tardi, ma non troppo tardi e così dalla bellezza di quattro anni vivo una favola insieme all’uomo che adoro e che amo con ogni fibra del mio essere.

Qualche mese dopo esserci messi insieme io ed Edward andammo a vivere insieme nel mio vecchio appartamento, mentre quello che fino ad allora era stata l’appartamento di Jake ed Edward venne occupato da Jasper e Alice, mentre Emmett e Rosalie ne occuparono un altro sempre nello stesso pianerottolo.

Ebbene si, i fantastici quattro tornarono all’ovile. Si trasferirono di nuovo a Phoenix dove ormai vivono stabilmente e io non posso che essere felice per questo, perché averli con me, qui, è la cosa più bella che possa esistere.

Alice un anno fa diede alla luce una bellissima bambina, Ashley, identica in tutto e per tutto a Jasper, mentre Rosalie da ormai due anni e mezzo aveva regalato ad Emmett uno splendido bambino, Kellan. Certo era che se messi a confronto Emmett e Kellan non si riusciva a capire chi fosse il padre e chi il figlio, ma questo era un dettaglio di poco conto conoscendo la reputazione del maggiore dei fratelli Cullen.

Con Jake restammo in buoni rapporti nonostante il suo trasferimento a San Francisco. La nostra amicizia aveva risentito parecchio di ciò che avevo combinato anni prima, ma nonostante tutto avevamo un buon rapporto e lo stesso si poteva dire del rapporto suo e di Edward.  Nulla a che vedere con la loro vecchia amicizia, ma sempre meglio di niente. Diciamo che, in fondo, Jake non lo aveva mai perdonato, ma era comunque andato avanti riuscendo a ricostruire con il suo vecchio amico un rapporto civile.

A San Francisco aveva incontrato Leah, la sua segretaria. Un anno dopo si erano messi insieme e lei era riuscita a curare tutte le ferite che io avevo lasciato in lui e, ormai, da un anno lei era diventata a tutti gli effetti sua moglie.

Carlisle ed Esme erano felicissimi del fatto che i ragazzi fossero tornati a casa, anche perché avevano la possibilità di vedere i loro nipotini praticamente ogni giorno e cosa ancora più importante erano felicissimi di vedere finalmente il sorriso sincero negli occhi di Edward, quel figlio che per anni avevano visto estraniarsi da quel bellissimo mondo fatto di amore e felicità.

Charlie, beh papà, era sempre il solito. Gli anni passavano, ma lui restava sempre il buon vecchio papà che era stato fin dalla mia nascita. Mi aveva appoggiata quando successe tutto il trambusto con Jake e abbracciò Edward quando gli comunicammo che ci eravamo messi insieme. Ovviamente non prima di averlo minacciato che se mi avesse fatto soffrire lo avrebbe ucciso con le sue stesse mani.

Quanto al lavoro, avevo smesso di lavorare al negozio di abbigliamento. Adesso ero a tutti gli effetti socia di quella che con il mio ingresso era diventata la “R.A.B. Design”. Ebbene si, adesso lavoravo nell’azienda di moda di Alice e Rosalie, ma non ero solo una dipendente, ma una socia, una delle proprietarie a tutti gli effetti.

Mi volto e osservo Edward, bello come un dio greco, che mi guarda sorridendomi sghembo, poi entrambi ci voltiamo e vediamo una bellissima bambina dai capelli boccolosi ramati e due grandi occhi verdi che cammina goffamente.

In mano ha un cuscino con due anelli e si dirige verso di noi sorridendoci felice.

Consegna gli anelli e poi torna a sedersi e io e Edward riprendiamo a guardarci.

- Io, Edward Cullen, accolgo te, Isabella Marie Swan, come mia sposa e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita – mi dice Edward sorridendomi mente infila la fede nel mio anulare sinistro.

- Io, Isabella Marie Swan, accolgo te, Edward Cullen, come mio sposo e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita – ripeto io guardandolo intensamente negli occhi.

Il prete continua a parlare, ma io mi distraggo concentrata completamente ad ammirare gli occhi del mio David di Michelangelo.

- Con i poteri conferitimi dalla legge io vi dichiaro marito e moglie. Lo sposo può baciare la sposa – dice il prete rivolgendosi a noi.

Io e Edward ci sorridiamo e poco dopo le nostre labbra sono unite in un bacio carico di amore mentre dietro di noi tutti ci applaudono.

Quando ci stacchiamo ci voltiamo a guardare gli invitati, notando che tutti sono rigorosamente in piedi, ma i miei occhi e quelli di mio marito si posano sulla cosa più splendida che c’è in quella Chiesa,  la nostra

bambina, quella stessa bambina che pochi minuti prima ci aveva consegnato quegli anelli che simbolicamente rappresentavano l’amore dei suoi genitori.

La piccola, seduta vicino a nonna Esme e nonno Carlisle, ci guarda sorridendo felice ed Edward si abbassa alla sua altezza e senza dire una parola allunga le mani verso di lei invitandola a correre verso di noi.

La nostra bambina non se lo fa ripetere due volte e velocemente scende dalla sedia e corre a tuffarsi nelle braccia del padre mentre il fotografo immortala il momento con una bella foto ricordo.

Edward prende in braccio la bambina e le bacia la fronte, poi si avvicina di nuovo a me e anche io posso finalmente baciare la guancia del mio angioletto che mi sorride gioiosa come mai era stata, poi mi avvicino a mio marito e gli do un bacio mentre un’altra foto viene scattata.

Partono altri applausi, ma in questo momento per me esiste solo Edward e la nostra piccola Renesmee, nata tre anni prima.

Con Renesmee tra le braccia del padre, tutti e tre attraversiamo la navata della Chiesa, quella stessa Chiesa che da bambini aveva visto me ed Edward pronunciare una promessa, una promessa che solo adesso avevamo mantenuto.

Raggiungiamo l’uscita della Chiesa e lì ricevemmo un altro fragoroso applauso, mentre tutti ci guardano sognanti, fra tutti i genitori di Edward e mio padre che finalmente vede la sua unica figlia sposata.

- Le favole si avverano? – domando a Edward sottovoce.

- No, le favole no. Sono i sogni che si avverano – mi risponde lui baciandomi a fior di labbra.

- Ti amo – gli dico.

- Vi amo – mi risponde lui baciandomi a fior di labbra prima di lasciare un delicato bacio sulla guancia della piccola.

Renesmee sorride felice e ricambia il bacio datogli dal padre.

- Ache io – dice lei con la sua vocina delicata.

Quella piccolina adora il suo papà, per lei, lui, è la cosa più importante di tutta la sua vita e lo stesso vale per Edward. Padre e figlia hanno un rapporto che fatico a riuscire a descrivere, un legame che li unisce in modo incondizionato.

È il 23 Maggio e questo giorno resterà nella memoria di tutti noi, ma soprattutto in quella mia e dell’uomo che amo.

La maggior parte delle persone pensa che sia il cervello a controllare le nostre azioni, tuttavia è spesso il cuore che fa la maggior parte del lavoro. Può farci fare le cose più pazze, ma può anche farci provare nuove avventure. Perché quando apriamo il nostro cuore possiamo conoscere un mondo di amore ed essere piacevolmente sorpresi dalle persone che sono già nella nostra vita. Sfortunatamente, i nostri cuori sono molto sensibili, e quando si spezzano si spezza tutto intorno a noi. Eclissi di cuore totale e io, beh io ho rischiato di far eclissare per sempre il mio cuore, ma fortunatamente c’è stato qualcosa di più forte, più forte di tutto: il destino. Tutto ciò che è successo nella mia vita non era altro che il volere del destino. Non sarebbe mai potuto essere diverso, tutto è come dev'essere.

 

 

POV EDWARD

Tre anni dopo

 

Sdraiato sulla poltrona di casa guardo la televisione mentre mia figlia dorme beata accoccolata al mio petto.

In questo momento non posso fare a meno di baciarle delicatamente la fronte per poi osservare la foto posta sul mobiletto del salone, una foto che ritrae me e Bella, tre anni prima, durante il giorno del nostro matrimonio.

Era stata una giornata bellissima, ma la cosa ancora più bella era stata che la sera, Bella, mi aveva fatto il regalo più bello del mondo, mi aveva comunicato che presto la nostra famiglia avrebbe vantato un componente in più.

Ebbene si, l’amore della mia vita, aspettava il nostro secondo figlio e non c’era cosa al mondo che poteva rendermi più felice di così.

Nove mesi dopo nacque Nate che oggi è un pestifero bambino di due anni e mezzo, ma che è la gioia di mamma e papà.

Quando comunicammo la notizia a Renesmee, lei non sembrò molto contenta, per lei l’arrivo di un bambino significava una minaccia, aveva paura che Bella, ma soprattutto che io non gli prestassimo più le mie solite attenzioni. Non ci mettemmo molto, però, per farle capire come davvero stavano le cose e alla fine lei ci sorrise felice e trepidante come noi aspettò che il piccolino di casa venisse alla luce.

- Amore siamo a casa – sento dire da Bella dopo aver sentito la porta di casa aprirsi.

- Papà timo a caa – ripete il piccolo Nate che si diverte a ripetere sempre quello che sente dire da noi o dal resto della famiglia.

Non faccio in tempo a rispondere che me li vedo entrare in salotto. Lei bella come sempre e lui, il mio piccolo tesero, accoccolato alla spalla della mamma che la stringe a sé.

Nate ha i capelli castani come quelli della mamma, ma con qualche riflesso ramato ereditato da me, gli occhi azzurri identici ai miei, l’espressione goffa di Bella e il sorriso sghembo del sottoscritto.

Non appena mi vede salta subito all’erta e scalcia per essere messo a terra. Bella lo accontenta e lui corre verso di me e mi abbraccia, cercando per quanto possibile di non svegliare la sorellina, cosa che, però, non gli riesce per nulla, difatti Renesmee apre subito gli occhi.

- Nate, sei sempre il solito – lo rimprovera la mia piccola che adesso ha già sei anni.

- Ti, tempe il soito – ripete lui ridendo e buttandosi nelle braccia della sorella.

- Quanto ti voglio bene io a te ah? Quanto te ne voglio? – gli chiede Renesmee scompigliandogli i capelli.

- Tao tao, come i sieo e come i mare – le risponde lui ripetendo la frase che la sorellina gli dice sempre.

Bella nel frattempo si avvicina e si siede in braccio a me baciandomi a fior di labbra, poi dà un bacio sulla fronte a Renesmee.

- E tu quanto me ne vuoi? – gli domanda la piccola al fratellino.

- Io tao così – le risponde lui allargando le braccia fin quanto gli è possibile per fargli capire che gliene vuole proprio tanto.

Renesmee gli sorride e lo bacia poi i due si abbracciano mentre io e Bella ci guardiamo sorridendo. Questi quadretti familiari sono all’ordine del giorno in casa nostra, ma io e la donna che amo non ci abitueremo mai a vederli.

- Non potrei vivere senza di voi, lo sai? – domando all’orecchio di Bella.

- Lo so, ma è sempre bello sentirtelo dire – mi risponde lei baciandomi a fior di labbra.

- Hey, papi è mio – interviene Renesmee buttandosi tra le mie braccia e cercando simpaticamente di spingere la mamma sul divano guardandola con faccia da finta imbronciata.

- Questo è tutto da vedere – le risponde Bella prendendola in braccio e iniziando a fargli il solletico.

Renesmee ride e la sua risata riempie tutta la stanza, poi a quella sua dolce e melodiosa si aggiunge quella buffa di Nate che si guarda la scena seduto comodamente sul tappeto vicino al divano.

La mia piccolina ride a crepapelle e chiede il mio aiuto così non posso fare a meno di avvicinarmi e imprigionare Bella da dietro e liberare finalmente mia figlia.

- Tanto papi aiuta sempre me – cantilena Renesmee soddisfatta mentre fa alla madre una linguaccia.

Bella cerca di liberarsi dalla mia morsa ferrea, ma non glielo permetto e dopo un segnale affermativo alla mia bambina, lei inizia a fare il solletico alla mamma che si dimena come un’anguilla.

Alla fine impietosito dagli occhioni dolci di mia moglie la lascio libera, ma mi ritrovo io ad essere imprigionato dalle uniche donne della mia vita, mentre il mio piccolo Nate a carponi si avvicina a Bella strattonandola per la gamba.

- Mao ho fae – dice lui contento.

Bella smette subito di attaccarmi e lo stesso fa Renesmee concentrandoci tutti sul piccolo Nate e finalmente io smetto di ridere.

- Andiamo a mangiare piccolino – dice Bella a nostro figlio – noi tre continuiamo dopo – dice poi rivolgendosi a me e Renesmee mentre Nate si siede di nuovo a terra tutto tranquillo.

Renesmee ed io ci guardiamo e poi ci voltiamo verso Bella e le facciamo una linguaccia, mentre lei fa lo stesso.

- Andiamo tesoro – dice poi a Nate mentre anche io e Renesmee ci alziamo dal divano per seguire il resto della famiglia.

Nate scuote la testa facendoci capire che non ha intenzione di andare in cucina e Bella lo guarda attentamente cercando di capire il perché di quel rifiuto.

- Io no fae – ci fa notare il piccolo sorridendoci sghembo.

Solo allora mi rendo conto che il piccolo è intervenuto per “salvare” me dalle grinfie delle donne di casa e non posso fare a meno di sbaciucchiarmelo prima di prenderlo in braccio e farlo girare per la stanza mentre lui ride felice.

- Ci ha prese in giro – si lamenta Renesmee guardando sconvolta la madre.

- Amore, c’è una cosa che devi sapere – dice Bella alla figlia parlando sottovoce mentre io mi dedico al mio piccolo ometto – tuo fratello e tale e quale a tuo padre, sono due paraculi – conclude convinta che io non l’avessi sentita.

Renesmee scoppia a ridere seguita da Bella che, però, ricorda a nostra figlia che quella parola non si deve dire, mentre io faccio finta di nulla e continuo a giocare con mio figlio.

Poco dopo a noi si uniscono Bella e Renesmee e ci ritroviamo tutti e quattro sul tappeto di casa a giocare felici, come una vera famiglia.

A tarda sera ordiniamo una pizza e ceniamo tutti insieme, poi mettiamo i bambini a letto.

Per far crollare Renesmee basta una fiaba raccontata da mamma e papà insieme, con Nate, invece, ci mettiamo un po’ di più e solo il passo cadenzato di Bella con una ninna nanna che gli canto io in sottofondo riescono a fare il miracolo di farlo addormentare.

Mia moglie lo posiziona nella culla facendo attenzione a non svegliarlo, poi mi raggiunge in camera nostra.

Io sono già a letto, con una mano dietro la nuca che aspetto mia moglie per sentirmi finalmente completo.

Quando lei arriva si mette a letto, mi da un bacio a fior di labbra, poi appoggia la sue testa sul mio petto.

- Ho sempre saputo che fossi tu – mi dice Bella mentre si stringe più forte a me.

- Cosa? – chiedo non capendo il significato delle sue parole.

- Anche se in passato mi era difficile ammetterlo, ho sempre saputo che fossi tu la persona che volevo vicino a me quando tutti i miei sogni fossero diventati realtà – mi risponde lei lasciandomi un delicato bacio sul petto.

La stringo di più a me e in quel momento il Paradiso mi sembra essere ad un passo da me.

Restiamo in silenzio per un po’, poi lei inizia a disegnare cerchi immaginari sul mio petto.

- Cosa pensi? – mi chiede.

- Che siamo in quattro, il tuo numero preferito – le rispondo.

- Si, hai ragione, ma sai che c’è? Inizio a pensare che il mio numero preferito non sia più il quattro, ma il cinque – mi spiega sorridendomi.

Beh, in effetti un altro piccolo per casa non mi dispiacerebbe affatto e lei lo sa. È da quando è nato Nate che continuo a ripetere di volere un altro figlio, mentre lei fino ad ora è sempre stata un po’ più reticente alla cosa.

Stare dietro a Renesmee è stata un’impresa visto che era piuttosto movimentata come bambina e lo era tutt’ora, ma poi con Nate abbiamo raggiunto il culmine. Quel bambino è una peste, ma mi ricorda molto me da bambino e diciamo che anche Bella da piccola non era poi così tranquilla come può sembrare, motivo per cui mi stupisce il fatto che lei avesse appena detto una cosa del genere.

- Davvero? – le chiedo stupito.

- Certo, mai stata più sicuro di così in vita mia – mi risponde continuando a sorridere.

Faccio ribaltare le posizioni e lei si ritrova su di me mentre i nostri visi sono ad una spanna l’uno dall’altro.

- Lo sai vero, che dovremmo impegnarci parecchio? – le domando retorico e malizioso allo stesso tempo.

- Mai impegno è stato più gradito – le faccio notare mentre lei si accaparra delle mie labbra.

Quando ci stacchiamo lei mi guarda fisso negli occhi e mi sorride.

- Che c’è? – le domando curioso.

- C’è che credo che non dovremmo impegnarci poi così tanto – mi spiega.

- Che vuoi dire? – le domando curioso.

- Che fra meno di sei mesi e mezzo diventerai papà per la terza volta – mi rivela lei mentre io mi ritrovo a sorridere come un’ebete.

- Mi stai dicendo… – provo a dire prima che lei mi interrompe.

- Si, ti sto dicendo che sono incinta di due mesi e mezzo. Ho ritirato le analisi nel pomeriggio – mi risponde mentre io non posso fare a meno di stringerla più forte a me – deduco che sei contento – mi dice poi vedendo la mia reazione.

- Deduci male. Io non sono contento, questa è una classificazione troppo limitata per spiegare come mi sento, io sono semplicemente felice – le rispondo mentre lei mi sorride radiosa.

- Ti amo – mi dice poi guardandomi negli occhi.

- Ti amo anche io, più di ogni altra cosa al mondo – le rispondo prima di catturare le sue labbra in un bacio e in questo momento non possiamo che lasciarci travolgere dal sentimento che proviamo l’uno per l’altra e così senza nemmeno accorgercene finiamo per fare l’amore ritrovandoci oggi, dopo sette anni da quando ci siamo messi insieme, ad essere innamorati ancora di più del primo giorno.

Non riesco a spiegare quanto sia felice della notizia appena ricevuta e anche lei lo è e questo è tutto ciò che conta.

Fare l’amore con la donna che ami sapendo che dentro di lei cresce il frutto del vostro amore è qualcosa che non può essere spigato, un emozione di un’intensità senza paragoni.

Quando entrambi raggiungiamo l’apice, Bella si risistema di nuovo tra le mie braccia, con la testa appoggiata al mio petto, ma dopo brevi secondi alza la testa facendo incontrare i nostri occhi.

- È bello vero? – mi chiede sorridendomi.

- Cosa? – le rispondo accorgendomi di quanto a volte riesca ad essere enigmatica.

- Noi – mi risponde come se la cosa fosse ovvia.

- È perfetto – le rispondo sorridendole sghembo prima di catturare le sue labbra in un altro passionale bacio.

Se alcune vite formano un cerchio perfetto, altre assumono delle forme che non possiamo prevedere né comprendere appieno. Il dolore è stato parte integrante del mio percorso, ma mi ha fatto capire che niente è più prezioso di un grande amore per il quale sarò sempre grata alla vita.

E l’amore che lega me e Bella è davvero un grande amore, quello con A maiuscola e nessuno mai riuscirà a toglierci quello che abbiamo costruito insieme passo dopo passo.

Il dolore? Beh quello c’è stato, ma quando sento lei stringersi tra le mie braccia, quando i miei figli corrono da me per giocare o semplicemente per abbracciarmi, è proprio in quel momento che mi rendo conto che ne è valsa la pena soffrire, perché tutte le pene e i dolori passati sono stati oscurati da una gioia e una felicità troppo grande per essere spiegata, un qualcosa di prezioso e unico.

Io non sono una persona speciale. Sono solo un uomo normale con pensieri normali e con una vita normale. Non ci sono monumenti dedicati a me, il mio nome sarà dimenticato. In una sola cosa sono riuscito in maniera assolutamente eccezionale. Ho amato una donna con tutto il cuore e tutta l’anima e per me questo è stato, è e sarà sempre sufficiente.

 

 

 

 

…Adry91…

 

 

Risposte alle vostre recensioni:

 

- ledyang: Beh in effetti hai proprio ragione. Ti ho fatto penare proprio tanto in questa storia, ma come vedi alla fine è andato tutto bene. Credo che il finale possa essere di tuo gradimento o almeno lo spero.

 

- baby2080: In effetti Jake ha fatto un gesto che non tutti avrebbero fatto, ma del resto si dice che quando si ama davvero qualcuno bisogna lasciarlo andare e volere la sua felicità. Credo che Jake abbia seguito tutto questo. L’aggiornamento di “Ora e per sempre” c’è stato e fra poco inserirò l’altro.

 

- giuly97: Come vedi non ci ho messo molto a postare l’epilogo. Del resto era già scritto, quindi non mi serviva troppo tempo. Spero che ti piacerà. Dispiace anche a me che la storia finisca, ma prima o poi doveva pur finire. Spero almeno che ne sia valsa la pena leggerla questa storia.

 

- hopelove: E’ vero, contro il vero amore non si può fare nulla e Bella l’ha capito a sue spese. Jake si è mostrato molto maturo e finalmente Bella ed Edward possono godersi il loro amore senza più sensi di colpa o roba varia.

 

- vanderbit: Non sei stata affatto stressante, anzi tutto il contrario. Mi hai mostrato la tua impazienza nel voler leggere una storia che a quanto pare ti piace davvero, quindi non posso che essere contenta di questo. Jake, beh lui ha fatto un grande gesto. Eccoti l’epilogo. Spero ti piaccia.

 

- Stecullen94: Dispiace anche a me che la storia sia giunta al termine, ma prima o poi doveva succedere. Come vedi si, Bella e Edward restano insieme e questo è tutto ciò che conta.

 

- ste87: Mi fa piacere sapere che consideri questa storia perfetta, sono molto contenta di questo. In pochi si sarebbero comportati come Jake, ma in fondo questa è una storia e a volte è bello scrivere di comportamenti che vorresti ci fossero nella realtà, ma che purtroppo non tutti mettono in atto. Eccoti adesso l’epilogo, credo che non potesse essere diversamente.

 

- eliza1755: Anche a me dispiace che la storia sia finita, ma prima o poi doveva succedere, com’è giusto che sia per ogni cosa. Su Jake ti ho sempre appoggiata, diciamo che essendo una Edward forever non potevo non provare una certa antipatia per Jake, ma stavolta l’ho mostrato migliore di quanto io stessa lo considero davvero. L’importante, in ogni caso, sia che quei due siano riamasti insieme, tutto il resto sono solo dettagli.

 

- Ed4e: Non preoccuparti per lo scorso capitolo, non fa nulla, capita di non accorgersi a volte dell’aggiornamento. In effetti hai ragione, Jake è stato quello che ha perso più di tutti, ma come vedi anche lui adesso ha trovato quella felicità che meritava anche lui.

 

- isabellacullen: Dispiace un casino anche a me che la storia sia finita, ma non potevo più allungarla. Tutto ciò che doveva succedere è successo, continuare sarebbe stato solo non mettere una fine per non dispiacermi, ma era sbagliato, dovevo farlo. Jake ha subito il tradimento peggiore, ha perdonato Bella e come vedi dall’epilogo è riuscito in qualche modo a perdonare anche Edward anche se i due non avranno mai più il rapporto che li legava un tempo. Quanto al capitolo “Uniti dal destino” il capitolo non è ancora finito. Quando lo sarà posterò. Non posso dirti se hai ragione o meno. Lo saprai nel capitolo che posterò.

 

Siamo giunti alla fine di questa avventura e voglio approfittarne per ringraziare di cuore tutti coloro che hanno letto questa storia. Un grazie va a chi ha recensito, uno a chi ha inserito la storia nei preferiti, uno a chi l’ha inserita nelle seguite, uno a chi l’ha messa in quelle da ricordare e uno va a tutti coloro che sono stati lettori silenziosi.

È difficile mettere la parola “fine” ad una storia, ma purtroppo bisogna farlo, perché come tutte le cose c’è un inizio e una fine e per questa storia era giunto il momento del “the end”. Spero che la storia vi abbia in qualche modo emozionato e che vi sia piaciuta. Io nel mio piccolo ci ho messo tutto l’impegno possibile.

Mi avete seguita e sostenuta sempre, anche quando gli aggiornamenti hanno portato ritardo, quindi:

Glitter Words

 

 

 

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·        ORA E PER SEMPRE (à il link della storia: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=532704&i=1 ).

INTRODUZIONE: Un semplice invito di matrimonio può cambiare quella che sembra essere diventata una vita stabile? Questo si chiede Bella quando si ritrova tra le mani l’invito del matrimonio di Alice e Jasper. Partire e raggiungere quella che un tempo era la sua migliore amica affrontando i fantasmi del suo passato? Oppure restare a casa e non correre rischi? Bella vive a New York, fa la giornalista, si è lasciata i Cullen alle spalle e si porta dietro da cinque anni due grandi responsabilità che portano il nome di Ej e Lizzie. Chi sono? E che c’entra Edward in tutto questo? Se vi va di scoprirlo correte a leggere la mia storia. Sono tutti umani.

 

·        UNA RIVINCITA D’AMORE (à il link della storia: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=547040&i=1 ).

INTRODUZIONE: Isabella Swan fugge via dalla sua città all’ètà di dieci anni, grassottella e timida viene presa in giro da tutti. Si rifugia a Jacksonville dalla madre, ma otto anni dopo il brutto anatroccolo si è trasformato in un bellissimo cigno. Decide di tornare a Beverly Hill, la sua città natale, dove i suoi vecchi amici la attendono, ma Bella è cambiata non solo fisicamente e vuole prendersi la sua rivincita su tutti coloro che un tempo la prendevano in giro. Nella sua vecchia città, però, non tutto è come lo ha lasciato. I Royal King, i suoi vecchi amici, sono in lotta continua contro i Blue Ice, un altro club di ragazzi popolari e ricchi. Cosa succederà con l’arrivo di Bella? Che succederà se un giorno i due gruppi si ritrovano costretti a collaborare? Filerà tutto liscio? Personaggi decisamente diversi da come abbiamo imparato a conoscerli, ma chissà…magari dall’odio nascerà qualcos’altro e quella che era sembrata una rivincita potrebbe diventare ben altro. Sono tutti umani. Vi ho incuriosito? Correte a leggere.

 

 

 

  
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