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Autore: Mia Swatt    08/11/2010    4 recensioni
2O/O2/2O13 INIZIO REVISIONE STORIA.
[ PRIMA STORIA della Trilogia: L'amore in bilico. ]
Bella vive a Forks con suo padre, Charlie. È figlia unica fino a quando suo zio, fratello di suo padre, non annuncia una partenza imminente per l’Italia insieme alla moglie e chiede a loro di tenere la loro figlia, Elisabeth. Inizia il nuovo anno scolastico, l’ultimo, e l’attenzione della nuova arrivata punta subito su uno dei ragazzi più ambiti della scuola, Jason Cullen. Ma i Cullen hanno un segreto che custodiscono gelosamente. Intanto alla Forks High School arrivano due nuovi ragazzi: Edward e Alice Masen. Bella rimane quasi da subito folgorata dal ragazzo dagli occhi verdi, ma quest’ultimo sembra non ricambiare. Ma c’è qualcosa di strano nel modo in cui Edward guarda Bella. Odio o Amore? E cosa nascondono i nuovi arrivati?
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Ciao a tutti! Come state? Vi ho fatto aspettare un pò per questo capitolo, mi perdonate? Volevo solo vedere se riuscivo ad aumentare qualche commentuccio... Non mi dilungo molto! Vi dico solo che dopo il capito ci saranno i link per i vestiti dei miei personaggi e un piccolissimo Spoiler sul capitolo successivo, ci sarà una novità eheheh quale? Bhè dopo leggere ;)
≈ Rispondo alle Recensioni:
pollin81 :  Oh pooooolliiii grazie mille!! Mi hai detto una cosa bellissima *----* Sono sempre felice di leggere i tuoi commenti, mi raccomando non smettere! Spero che ti piaccia il seguente capitolo e dimmi pure (se ti va) cosa ne penserai dello Spoiler che metterò in fondo alla pagina! Continua a seguirmi! Un bacioneee
sister_forever94 :  Ciao sister! Sono contenta che la mia storia ti sia piaciuta! Grazie per apprezzare il nuovo personaggio! Era per dare una novità alla storia e credo che la pazza Lis sia proprio quello che ci voleva :) per quanto riguarda Edward... eh si! Lui è sempre il bello e misterioso, ma in questa storia lo sarà davvero mooooolto! Non smettere di seguirmi se vuoi scoprire come andrà a finire! Un bacioneeee
lilyanne89masen : Grazie tesoraaaa!! Ma scusa xke Edward è cefalo? O.O non l'ho capita... Comunque scusa per aver postato così tardi, ma si sa... Mantengo ciò che dico :P Un abbraccioneee

Sesto Capitolo :  Quando cade la  pioggia...

Pov. Bella

Quando mi voltai per guardare la sveglia sul comodino, mi accorsi che era davvero presto.
<< Le sei… >> dissi in un sussurro.
Avevo passato la notte a fissare il soffitto. Non ero riuscita a chiudere occhio. Ero agitata e nervosa. Una parte di me, molto piccola, lo era perché oggi avremmo saputo chi sarebbe entrata a far parte delle Cheerleader. Non volevo diventare una di loro, però mi sarebbe piaciuto scoprire se mi ritenessero all’altezza di esserlo.
Poi improvvisamente un nome riecheggiò prepotente nella mia mente.
<< Edward… >> ogni volta che pronunciavo il suo nome era come una pugnalata nel petto. Ripensavo ai suoi occhi, alle sue labbra, al suo fisico scolpito… Mi alzai di scatto e mi misi a sedere. Una verità dolorosa mi colpì forte. Io non conoscevo realmente Edward. Io non sapevo nulla di lui. Né il suo carattere, né i suoi hobby, nulla sulla sua vita o sulla sua famiglia. E non avrei mai saputo niente.
Il suono della sveglia mi fece sobbalzare. Erano già le 7:15. Come volava il tempo. Mi alzai controvoglia e andai a svegliare Lis, che dormiva profondamente. Scesi a preparare la colazione e mangiai velocemente la mia tazza di latte e cereali.
Sentii l’acqua della doccia scorrere, segno che Lis si stava lavando, così le preparai la sua ciotola e sistemai un attimo la cucina. Charlie non c’era, il suo turno di lavoro cominciava alle 5:30, per dare il cambio all’agente del turno di notte. Quando ebbi finito tornai in camera mia, presi l’intimo pulito e scelsi cosa mettermi addosso. Optai per un maglioncino a collo alto sul bianco-beige, jeans scuri stretti, stivaletti, borsa e giacca marroni.
<< Buongiorno cuginetta! >> disse Lis invadendo la mia stanza << io ho finito, scendo a fare colazione, il bagno è tutto tuo! >> mi diede un rapido bacio sulla guancia e andò in cucina.
Era già vestita. Aveva un jeans blu, stretto, un maglioncino con collo largo a maniche corte grigio e un paio di stivaletti con tacco dello stesso colore della maglia. Stava benissimo!
Misi i libri nella borsa, presi i miei indumenti e andai a fare la doccia.
L’acqua calda mi scorreva addosso lentamente, donandomi tranquillità. La doccia mi aveva sempre rilassata, fin da piccola. Non come un buon bagno, ma riusciva ad infondermi quella calma che solo l’acqua riesce a donarti.

<< Lis ti muovi? >> urlai dalla macchina.
<< Si, si arrivo! >> rispose ancora dentro casa
<< Ma si può sapere cosa stai facendo? >>
<< Trovati! >> disse uscendo, mentre sventolava qualcosa. Chiuse la porta a chiave ed entrò in auto, mettendosi e mettendomi qualcosa in testa.
<< Un cappello? >> chiesi sbigottita
<< Si! Non sono adorabili? Si che lo sono! E poi si addicono perfettamente a come siamo vestite oggi! >>
Sorrisi ormai senza forze. Lis era pazza, ormai lo avevo capito!
Arrivammo a scuola alle otto in punto. Ad aspettarci, come sempre, c’era Alice. Indossava un pantalone stretto bianco, una maglia blu e un trench bianco. Scarpe e borsa blu.
<< Ragazze! Sono agitata per voi! Oggi scoprirete se siete diventate delle Cheerleaders! Wow! Avrò le amiche popolari! Oh mio Dio! Non dimenticatevi di me eh! >> disse Alice saltellando contenta.
<< Alice, Alice calmati! >> intervenni << primo, non sappiamo se siamo dentro o no, secondo, non ci penso minimamente a diventare come una di quelle troiette! >> sputai fuori la parola senza pensarci.
<< Ma guarda un po’! Isabella Swan che dice le parolacce! >> mi voltai di scatto. Cosa diavolo ci faceva lui qui? Così vicino poi!
<< Cosa vuoi fratellone? >> intervenne Alice.
<< Ti ho solo portato il portafoglio, ti è caduto nella macchina >> disse lui porgendole un oggetto rettangolare bombato sull’arancione scuro.
<< Oh grazie Eddy! >> disse lei e gli diede un bacio sulla guancia. Lui sorrise. Per la prima volta vidi il suo sorriso. Quando rideva davvero era ancora più bello! I denti bianchissimi e perfetti e gli occhi ancora più luminosi del solito. Era incredibile.
Come un vento forte e gelido, una consapevolezza mi piombò addosso. Io avevo già visto quel sorriso. Lui mi sorrideva così. Lui… No, non poteva essere. Era uno dei miei sogni, molto vivido e reale, ma pur sempre un’illusione dettata da un desiderio inconscio. Lui non mi aveva mai sorriso così, ero io che volevo che lo facesse.
<< Ah ma quindi sai anche essere gentile >>
Mi voltai molto lentamente verso Lis. Cosa diavolo le passava per la testa?
<< Scusami? >> chiese Edward
<< Noto che sai anche essere gentile >> ricalcò Lis
<< Si. Perché avevi dubbi? >> chiese lui
<< Bhè onestamente si >> disse lei decisa
<< Se hai qualcosa da dire, dilla e basta >> rispose Edward duro
<< Ehi ragazzi! >> intervenne Alice << mi sembra che qui gli animi si stiano scaldando. Perché non prendiamo tutti un bel respiro profondo e ci incamminiamo verso la scuola? Eh? Si? >> Santa Alice!
<< Credo che la tua amichetta abbia qualche problema con me >> disse lui, rivolto alla sorella
<< Amichetta? >> sibillò Lis, avvicinandosi a lui. Ok, basta!
<< Lis smettila! >> si voltarono tutti e tre verso di me
<< Bella… Ma perché? >> chiese tristemente lei
<< Perché si >> mi avvicinai prendendola sotto braccio e superai Edward << dai cuginetta, lascia stare… è meglio così >>
<< Come vuoi >> rispose Lis, circondandomi la vita con un braccio.
Sentii un debole sussurro venire dalle mie spalle. Era stata Alice a parlare. << Sei uno stupido >> disse al fratello e si unì a noi.

La giornata scolastica era passata velocemente. Erano le tre ed io, Lis ed Alice, eravamo in palestra ad attendere i risultato. Già, niente tabelloni. A Lauren era venuta la brillante idea di annunciare a voce, ma soprattutto personalmente, chi sarebbero state le news entry e chi no, così da poter tranquillamente ridere delle sfortunate. Ovviamente dipendeva dal punto di vista, io non mi sarei sentita sfortunata non entrando in squadra.
<< Oddio Bella, guarda! Ci sono anche i Dragon! >> disse Lis emozionata vedendo arrivare anche la squadra di Basket o, più precisamente, Jason.
Poco dopo entrarono anche Lauren e Tanya.
<< Bene ragazze >> iniziò a parlare la prima << è inutile girarci in torno. Noi non scegliamo ragazze incompetenti e non all’altezza delle aspettativi generali della squadra. Chi entra deve essere fedele a noi, leale e rispettosa verso di noi. Deve avere un carattere forte e deciso, deve essere sicura di sé. Deve avere un bell’aspetto e cosa più importante deve sapersi muovere. E deve sapersi gestire in ogni situazione >> mio Dio quanto parlava!
La traduzione del suo discorso era: una Cheerleader deve essere bella, avere un carattere di merda e saper muovere il culo! Ah e cosa più importante, deve essere una grandissima zoccola!
<< Detto ciò >> proseguì Tanya << non perderemo tempo ed elencheremo solo le cinque ragazze scelte, che ricordiamo, saranno tre titolari e due riserve >>.
Si scambiarono un’occhiata e tirarono fuori una lista.
<< Bene. Allora le tre titolari sono: Irina e Kate Smith >> Lauren si dovette fermare per il grande boato che esplose. Le sorelle Smith saltarono in piedi, cominciando ad urlare e saltellare dalla gioia, mentre il resto delle ragazze vociferava. Sentivo qualcuno dire che era palese che fossero entrate in squadra visto che erano le migliori amiche di Tanya.
<< Silenzio per favore >> continuò Lauren << terza e ultima titolare è… Victoria Sanders! >>
<< Oddio! >> urlò una ragazza molto alta e snella dai capelli rossi, ricci << sono entrata! Oh mio Dio! Grazie, grazie! >>
Sentii Lis sbuffare.
<< Uffa! E adesso come starò più vicina a Jason? >>
<< Dai non farne una tragedia… dopo tutto vuol dire che abbiamo classe e siamo migliori di loro se non siamo entrate, no? >>
<< Si, vabbè >> disse alzando le spalle << ma chi se ne frega della classe! Io volevo tifare per quel gran bello stallone! >>
Le mie labbra si stesero in un sorriso rassegnato. Lis era proprio andata!
Irina, Kate e Victoria si avvicinarono a Lauren e Tanya e ritirarono le loro divise ufficiali, con tanto di strette di mano e baci. Bleah.
<< E adesso >> riprese Tanya << le due riserve >>.
Lanciò uno strano sguardo a Lauren, che le rispose alzando le spalle come a voler dire “ già sono allibita quanto te “.
Lauren fece un passo avanti e cominciò a parlare.
<< Premetto che questa scelta non è stato molto condivisa. Ma si sa che è Jessica il nostro capitano e le sue decisioni non si discutono, perciò… Le due riserve di quest’anno sono Isabella ed Elisabeth Swan >>.
Io e Lis ci voltammo contemporaneamente con occhi sgranati. Avevamo sentito bene?
<< Coraggio >> disse Tanya << prima che l’assenza di Jessy ci faccia cambiare idea >>
<< Appunto >> la sostenne Lauren.
Si vede che non conoscevano mia cugina. Non solo l’avevano scelta come riserva, ma le stavano anche dicendo di non volerla! Brutto affare.
<< Come sarebbe a dire? >> disse Lis avvicinandosi a loro
<< Oh Lis! Lascia stare! >> le dissi seguendola
<< Ma non esiste, Bella! Non esiste proprio! >> disse a me e rivolgendosi a loro proseguì << io non voglio la carità di nessuno. Noi non vogliamo la carità di nessuno, ma se Jessica ci ha scelte un motivo ci sarà, quindi… qual è il vostro problema? >>.
Lauren e Tanya scoppiarono in una risata senza precedenti. E con loro anche le tre nuove cretine.
<< Sei seria, vero? >> le rispose Lauren
<< Ma vi siete viste? >> continuò Tanya << ok, magari tu no mia cara, ma tua cugina l’hai vista bene? Non ha nulla a che fare con noi. È solo una ragazzina che non sa vestire >>
<< E di certo non spicca bellezza da tutti i pori >> intervenne Lauren
<< Giustissimo amica! >> la spalleggiò Tanya.
Tutta la palestra era calata in un silenzio tombale.
Un rumore mi fece voltare. Non capivo perché Alice stesse applaudendo.
Con eleganza inumana scese la scalinata, saltando giù dalla piccola ringhiera che divideva gli spalchi dal pavimento beige della palestra.
Si avvicinò piano a noi e solo quando ci raggiunse la smise di battere le mani. La guardavo confusa.
<< Brave >> disse fissando quelle due oche. Cosa voleva dire? Anche lei la pensava così? Anche per lei ero una persona insignificante? No, non poteva essere. Non poteva pensarla così
<< Grazie! >> risposero in coro
<< Figuratevi ragazze >> rispose sorridendo << volevo proprio congratularmi con la vostra testa di cazzo! >> a quelle parole Lis scoppiò a ridere << ma davvero pensate tutto questo della gente? Mi fate pena. Il mondo va a rotoli per colpa di quelle come voi! Bella è una ragazza straordinaria e ha un cuore enorme! Voi al posto di quell’organo cosa avete? Eh? Nulla. E sapete perché? Perché potete essere belle quanto volete, ma siete delle oche. Senza un cervello, ma soprattutto senza un cuore >>
<< Già, inoltre non è che siete tutte queste bellezze… vorrei proprio vedervi di prima mattina. Inoltre si vede che avete le tette e il naso rifatto. Sapete perché fate colpo sui ragazzi? Perché la maggior parte di loro ragionano con un unico organo. Ah e se non vi è chiaro, non è il cervello, ma è molto, molto più in basso. E voi siete bravissime ad aprire subito le gambe >> intervenne Lis << secondo me dovreste cambiare nome. Da Cheerleader a Troie! E con la T maiuscola! >>
<< Come osi? Sei solo una piccola stronza! >> quasi ringhiò Tanya scagliandosi su Lis.
Alice mi spinse via, prima che mi arrivassero addosso.
<< LIS! >> urlai in preda al panico << lasciala andare! >>.
Tutto si svolse velocemente.
Jason afferrò da dietro Lis, che si dimenava, mentre Emmett teneva Tanya.
<< Finalmente qualcuno che gliene ha detto quattro >> disse una voce vicino a me, che non avevo mai sentito.
Mi voltai e vidi Rosalie, che sorrideva compiaciuta ad Alice, la quale ricambiava il sorriso.
Lauren si piantò davanti a me << Vedi? Ovunque vai fai casini. Non servi a nulla Swan, nessuno ti vuole. Jacob mentre stava con te se la faceva con altre quattro ragazze! Perché tu non gli bastavi. E vogliamo parlare di Edward? Ho visto come lo guardi e lui come ti evita. Per lui non sei assolutamente niente! Se non un fastidio >>
<< Perché non chiudi il becco oca? >> sembrava… no, non sembrava! Rosalie stava ringhiando davvero a Lauren, che indietreggiò spaventata.
Mi liberai dalla presa di Alice e corsi via, in lacrime.
Stava piovendo, anzi diluviava, ed io mi stavo inzuppando tutta. Ma non me ne importava. Volevo scappare lontano, non volevo più stare lì.
<< Bella fermati! >> una mano fredda mi afferrò il braccio. La stretta era decisa e anche non volendo, fui costretta ad arrestare.
<< Cosa vuoi? >> chiesi senza voltarmi
<< Parlare con te, provare a calmarti! Non lo so >>
<< Ma cosa te ne frega, Edward? Cosa? >> quasi urlai.
La sua stretta si fece più salda e mi costrinse a voltarmi. Aveva le mani sulle mie spalle e mi teneva nella sua presa ferrea.
<< Mi importa di te! Mi importa! >> sgranai gli occhi. Non capivo più nulla.
Restammo a fissarci per non so quanto tempo, mentre l’acqua fredda ci cadeva addosso. La sua felpa grigia, ormai, era diventata un paio di totalità più scure e i jeans stretti erano diventati ancora più scuri di quelli che erano. I capelli, dal solito ramato, sembravano quasi castano scuro. Ma l’unica cosa che era rimasta invariata e che non riuscivo a non fissare erano i suoi occhi. Due pozze di smeraldo puro. Accecante.
<< Che ne dici di spostarci da qui? Ti prenderai un malanno, Bella >>
<< Bhè anche tu… >> dissi timidamente
<< Andiamo >> disse e lo seguii sotto la tettoia più vicina.
Arrivati al coperto mi resi conto di avere un freddo terribile! Avevo i capelli completamente zuppi, il liscio non esisteva più, avevano presa la loro forma ondulata – mossa. Gli stivali, in camoscio, erano da buttare.
<< Non dare peso a quello che dicono >> mi voltai verso Edward, che aveva cominciato a parlare << tu non sei brutta, anzi. Sei molto bella, Isabella. E non sei una persona insignificante, hai carattere. Evidentemente non il carattere che vogliono loro. Sono solo marionette, Bella. Tu non sei fatta per stare in quel giro, sei fatta per emergere e fare grandi cose. Come ha detto Alice, tu hai un cervello e un cuore enorme. Non farti buttare giù da quelle… vipere >>.
Non sapevo cosa dire. Pensava davvero tutto questo di me? E allora perché mi trattava sempre così freddamente? Avrei voluto chiederglielo, parlarci a cuore aperto, dirgli che mi piaceva. Che mi piaceva da morire! Ma non lo feci. Non volevo rovinare il momento.
<< Grazie… >> gli risposi a tono molto basso. Forse non lo aveva nemmeno sentito. Restammo così per non so quanto.
Quando poi arrivarono Lis e Alice, Edward si allontanò ed io tornai a casa.

Era passato qualche giorno da quella spiacevole discussione in palestra. Ed era passato qualche giorno da quella piacevole conversazione con Edward.
Purtroppo le cose erano tornate esattamente come prima, tra me e lui. Era tornato l’Edward freddo e distaccato. Mi aveva detto che non dovevo darci troppo peso, perché lui era così. Aveva visto una ragazza in difficoltà ed avendo una sorella era suscettibile sull’argomento, perciò si fece in quattro per farmi tornare il sorriso, consolandomi, non perché fossi io. Lo avrebbe fatto con chiunque altra.
Tanya iniziò a seguirlo un po’ ovunque. Da prima sembrava infastidito, ma il sabato sera, della medesima settimana, io, Lis, Alice e Rosalie eravamo all’Essence, e l’avevamo vista in compagnia proprio di Edward.
Evidentemente non le considerava poi così tanto oche…
Le cose erano un po’ cambiate per noi tre e i Cullen. Da quella discussione Lis e Rosalie divennero molto amiche, così iniziò ad uscire con noi. Era una ragazza simpatica, molto sicura di sé, ma simpatica. Era fissata con la moda, proprio come Alice, per questo si erano affiatate subito. Noi avevamo un rapporto cordiale, amichevole, ma non troppo stretto. Conobbi meglio anche il resto dei Cullen. Adoravo Emmett! Era un orso enorme! Quando ti abbracciava ti stritolava. Vedevo Rosalie che non era gelosa del rapporto che si era creato tra me e il suo fidanzato, questo perché lei sapeva quanto lui l’amasse. Il loro rapporto era particolare. Sembrava quasi eterno, come se niente e nessuno avesse mai potuto separarli. Si erano scelti. Erano nati per stare insieme e lo sapevano. Il rapporto tra Jason e Lis si solidificò ancora un po’. Anche se avevamo rifiutato di far parte delle Cheerleader, Jason era sempre nei dintorni. Ed il motivo era palese: si era preso una cotta per mia cugina.
Ma anche il nostro piccolo folletto sembrava aver fatto colpo. Quando stavamo seduti a mensa, vedevo spesso strane occhiate tra lei e Jasper. Chissà se la mia migliore amica sarebbe riuscita a far aprire un po’ quel bel ragazzo.
Più passavo del tempo con i Cullen e più mi rendevo conto che c’era qualcosa di strano in loro. Erano sempre freddi, e si parla di temperatura corporea, i loro occhi erano strani. Erano dorati e non mangiavano mai. 

Anche Lis si stava facendo qualche domanda ed Alice sembrava saperne qualcosa, ma non si sbottava mai. Poco mi importava cosa avessero di strano, eravamo diventato tutti amici. E ne ero contenta!

Allora? Cosa ne pensate? Vi lascio i Link dei vestiti e poi lo Spoiler!

Vestiti di Bella: http://www.polyvore.com/heart/set?id=24283453

Vestiti di Lis: http://www.polyvore.com/life_is_grey/set?id=24278248

Vestiti di Alice: http://www.polyvore.com/blue_words/set?id=24343175

» Spoiler: Il prossimo capitolo sarà... Pov. Edward! Ed ecco un piccolo assaggio...  
La vidi arrossire, mentre si spostava una ciocca di capelli dietro all’orecchio e mi sorrise. Avrei voluto ricambiare il suo sorriso, ma non lo feci.
Girai lo sguardo altrove. Da perfetto stronzo.
Con la coda dell’occhio la vidi abbassare lo sguardo tristemente, ma subito mia sorella le fu accanto, trascinando le ragazze da Jasper e company.

Ricordo in fine che io e la mia amica Ely abbiamo una Pagine Fb per le nostre storie, non sta ingranando molto, quindi se vi va fatevi un salto! La Pagina si chiama Betrayed and Lilyanne's stories.

  
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