- -Amber-
- Salve! Dunque, per prima cosa vorrei congratularmi con la mia compagna perché ha fatto… un ottimo lavoro, decisamente! La trama della storia c’è venuta un pomeriggio, un colpo di genio insomma ^^! Parlando della storia… sarete catapultati in un mondo completamente nuovo dove un gruppo di amici ne passerà davvero di tutti i colori! Tra inseguimenti, amori, azione, traditori e sacrifici la nostra protagonista dovrà fare una scelta difficile. Che cosa farà? Cosa succederà? Per scoprirlo basta immergersi in questa nuova ed emozionante avventura!!
- P.S.: vorrei dedicare questa storia all’amicizia che mi lega a Meky
- Buona lettura
- Amber
- -Meky-
- Ciao a tutti!! Ma quanta gente… [una folata di vento passa nella zona vuota]. Eddai! Stavo per fare una fanfictions seria, senza battute del cavolo come quella precedente!! Sigh, il mio sogno è andato in fumo… Ma siamo allegri!^^. Già, perché questa fic ci è venuta proprio bene, vero Iri?
- Come al solito ci saranno dei punti…
- 1): per gli eventuali errori… io sono la correttrice, quindi per balle varie rompete me (a vostro rischio e pericolo -.- Scheeeerzo… ;oD). Questo vale anche per la presentazione del testo (i colori delle scritture li abbiamo scelti insieme), i caratteri differenti in questo primo pezzo, ecc. Insomma, mi diverto a dirigere il tutto, non so perché… Però è divertente! ^o^
- 2): questa fic è stata scritta per il 17° concorso che Erika ha realizzato [Grazie Erika per il sito fantastico!!]
- 3): la fic, diciamo, è stata scritta a "pezzi" da me e Amber, anche se la trama è stata pensata insieme; gli svolgimenti nei particolari li abbiamo inventati sul momento da sole. Naturalmente alla fine abbiamo riletto tutto insieme…
- 4): spero apprezziate i miei sforzi di correzione. Vedete il mio computer, i pezzi scritti in altri comp. (scrivevamo un po’ a casa mia e un po’ a casa sua) fatica a farli leggere (tutte le volte che aprivo un chap mi si chiudeva da solo alla prima correzione, senza che riuscissi a salvare)… quindi…
- 5): nella correzione delle parole piccanti [Aaaamber…. Grrrr… è_é]… Allora, non le ho corrette tutte per non cambiare il modo di scrittura della mia compagna, non mi sembrava giusto nei suoi confronti, CHIARO?!?!?! Bene…
- La mia presentazione è mooolto lunga, quindi taglio corto. Spero vi piaccia la ff, perché io nel scriverla ci ho messo tutto l’impegno possibile, come in tutte le altre mie opere.
- Meky
- Ps: ah, Iri-chan? Grazie per i complimenti tesoro!
- - Dedico questa fic a chi sa ascoltare il cuore -
- - e a coloro che mi vogliono bene. -
- - Grazie a te, Amber, per aver permesso alla nostra ballata -
- - di continuare. -
- - Dedico tutto ciò -
- - anche a te, Signora del Destino -
- - che mi hai permesso ancora una volta di sognare -
- - Dal mio cuore con affetto -
- Meky, elfa apprendista maga
- Color: Amber Color: Meky Color: insieme
Girl of moon
Meky e Amber
- "Giro girotondo,
- casca il mondo
- casca la terra
- tutti giù per terra!"
Capitolo I
Nuovo arrivo
Complotto
- La ragazza si svegliò nella penombra della sua piccola stanza. Sbadigliò, quando la voce del padre le arrivò alle orecchie sorrise
- -Ludwy, la colazione è pronta! Svegliati pelandrona che devo andare al lavoro!- La ragazza si alzò e aprì la porta trovandosi davanti il padre dai capelli d’argento che tanto amava
- -Vai pa’, non ti preoccupare…-
- -Torno all’ora di cena- Le baciò la guancia –Fa la brava a scuola OK?- Lei sorrise
- -Non preoccuparti…- L’uomo uscì dalla casetta al limitare del bosco, e lei sospirò appoggiandosi al muro che divideva la sua camera e la cucina. Rivolse lo sguardo al tavolo con la colazione fumante e chiuse gli occhi –Perché? Perché esiste la scuola?- Si sedette e iniziò a mangiare, poi andò in camera. Prese la cartella e ci mise dentro dei libri e quaderni stracciati da qualche compagno di classe, poi andò in bagno e prese a pettinarsi i lunghi capelli neri, e li raccolse con un piccolo elastico. Dopodiché uscì, e iniziò a percorrere le strade che la separavano dalla scuola. Quando finalmente arrivò, entrò in classe e si preparò alla solita giornata sedendosi nell’ultimo banco singolo in fondo all’aula dove era stata assegnata da quando aveva messo piede in quella scuola.
Continua…