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Autore: Valery_Ivanov    22/12/2010    4 recensioni
Ciao a tutti!! Beh, che dire di questa storia… è ambientata dopo la fine di Inuyasha, quindi mi spiace per le fan di Naraku, ma lui non sarà presente!! E’ incentrata sul personaggio di Sesshomaru che, dopo la sconfitta di Naraku, è tornato al suo palazzo nelle terre dell’ovest, solo per scoprire che… beh, leggete e lo saprete! E no, non si parla di mogli o etichette noiose da seguire, infatti il Principe lascerà ben presto il suo palazzo diretto verso un anonimo villaggio del Giappone. La sua missione? Oh, ma insomma, non vorrete che vi racconti tutta la storia in questa breve introduzione, no? Cliccate sul titolo e saprete tutto!!
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi tornata!!! Non veloce come l’altra volta, ma purtroppo sono strapiena di impegni!! All’inizio di ogni capitolo vi lascerò i link con le immagini, così chi vorrà potrà fare un po’ di “ripasso”! xD

 

Miyoshi --> http://i55.tinypic.com/ogxpty.jpg

Fumiyo --> http://i54.tinypic.com/14d2ey9.jpg

Oharu --> http://i55.tinypic.com/30lpj0j.jpg

Atsuko --> http://i53.tinypic.com/23jodc6.jpg

Izuki --> http://i56.tinypic.com/3322lqu.jpg

Rin --> http://i55.tinypic.com/i210y0.jpg

 

E adesso le risposte alle recensioni!!!!

 

visbs88: ciao!! Grazie per il commento e il consiglio, starò più attenta!! :P tranquilla se non riuscirai a memorizzare subito le immagini, io le ho messe soprattutto perché ci sono una quantità infinita di personaggi in questa fanfiction, e ricordarsi solo i nomi è impossibile XD le avventure inizieranno presto, questi primi capitoli sono leggermente introduttivi perché, avendo appunto un sacco di personaggi da inserire, questi iniziali vanno presentati bene, visto che sono tra i più importanti! Presto ne succederanno delle belle, vedrai!!! Un bacio!!

 

serin88: ciao!!! Hai ragione, Izuki non è il tipo da seguire Sesshomaru solo perché lui glielo ordina, ma… vedrai!! La tua curiosità sarà appagata in questo capitolo, quindi preparati a leggere! :P e sì, Rin è cresciuta parecchio! Sono contenta che ti piaccia l’idea delle immagini, io mi sono divertita troppo a cercarle!! Baci!!

 

Dioni: ciao!! Eh già, il compito di Sesshomaru si rivelerà più difficile del previsto, e non solo a causa di Izuki!! Ci saranno numerose miko nella mia storia, ma non solo quelle! Ma in questo capitolo comparirà la sacerdotesse superiore, che per me è stata una vera angoscia, non riuscivo a trovare un’immagine che mi piacesse da associarvi! Dimmi il tuo parere!! :P kiss!!

 

 

 

Chapter two: Sacerdotesse

 

«Penso che troverete Shizuki piuttosto sconcertante» commentò Atsuko a metà strada, rompendo il silenzio fra loro. Sesshomaru non rispose. Non c’era motivo per cui qualcosa dovesse sconcertarlo particolarmente.

«Siete la sacerdotessa del villaggio?» chiese con la sua voce fredda, rimanendo un paio di passi indietro rispetto alla ragazza. Aveva un’aura strana, qualcosa che spingeva a mantenere un certo rispetto nei suoi confronti. Lei sorrise, facendo illuminare gli occhi di quel blu splendente. Ecco, quel colore sì che era sconcertante.

«Sono un’apprendista; la sacerdotessa di questo villaggio si chiama Kayoko e ha, oltre me, altre cinque allieve»

«E cosa se ne fa un villaggio di sei sacerdotesse?» osservò il demone con tono indifferente.

«Non ci occupiamo solo di questo villaggio, ma di tutta la regione; qui intorno ci sono una dozzina di villaggi molto piccoli, che non hanno un tempio proprio» spiegò morbidamente Atsuko, avvicinandosi senza fretta alla cima del colle. Sesshomaru tacque. Arrivati davanti al portone del tempio la ragazzina si voltò verso di lui, piantando quei suoi zaffiri negli occhi ambrati del principe, che la guardò impassibile.

«Non sono tutte come me, le sacerdotesse. Io comunque mi chiamo Atsuko»

Entrando nel tempio, Sesshomaru si chiese cosa volesse dire.

 

«Restate a pranzo, vero?? Oh, vi prego, ditemi di sì!!!»

«Fumi, smettila di infastidire il nostro ospite» la rimproverò fermamente Atsuko, aggiungendo un posto alla lunga tavola. Fumiyo per tutta risposta si aggrappò ad un braccio del demone, guardandolo con occhi adoranti. Sesshomaru le lanciò un’occhiata gelida che avrebbe congelato anche un vulcano, ma che sembrò non sortire alcun effetto su quella petulante ragazzina. Da quando lui e Atsuko erano arrivati al tempio quella sottospecie di inviata dell’inferno si era attaccata a lui come una sanguisuga, mangiandoselo con gli occhi e chiedendogli continuamente di restare a pranzo con loro. Sentiva che presto il suo sangue avrebbe imbrattato le pareti della stanza.

A parte le due apprendiste non c’era nessun altro nella stanza, anche se quella Fumiyo aveva detto qualcosa come “le altre stanno arrivando”, facendogli temere il peggio. Iniziava a capire cosa volesse dire Atsuko con quella frase, e non ne era affatto contento. In quel momento entrò una terza ragazzina che lo squadrò con ostilità, avvicinandosi ad Atsuko. Aveva un abbigliamento che Sesshomaru avrebbe definito “sconclusionato”; era come se avesse sommato vari pezzi di abiti e armature trovati in giro. Il risultato non era certo dei migliori, e il demone dubitava anche della sua funzionalità. Appena la vide l’esagitata chiamata Fumiyo le saltò letteralmente su un braccio, arpionandoglielo come una piovra. Sesshomaru si sentì improvvisamente in pericolo e notò perfettamente la risatina nascosta di Atsuko a quella scena.

«Izuuu, guarda chi c’è!! Lui è il Nobile Sesshomaru, è un principe!!!» esclamò esaltata la ragazzina dai capelli bluastri, tirando energicamente l’altra che, strano ma vero, riuscì a resistere e rimanere al proprio posto. «Diglielo anche tu che ci farebbe molto piacere averlo a pranzo!!! Ti pregoooo…»

Sesshomaru pensò che mai come in quel momento aveva desiderato uccidere una femmina umana.

La nuova arrivata – Izu, o quello che era – emise un verso sprezzante, scrollandosi di dosso Fumiyo con un gesto secco. «No, non ci farebbe affatto piacere averlo a pranzo» sbottò, incrociando le braccia. «Cosa sei venuto a cercare qui, demone?»

Il principe assottigliò appena gli occhi, infastidito dal tono della ragazza.

«Una persona» rispose freddamente. «Una che si chiama Shizuki»

L’altra sbuffò. «Io sono Shizuki. Ma qui tutti mi chiamano Izuki, o Izu»

Sesshomaru la squadrò in silenzio. E quegli idioti al castello gli avevano fatto percorrere chilometri e chilometri di strada per quella… quella… squallida umana??

«Deve esserci un errore» osservò senza scomporsi. L’altra sbuffò maggiormente.

«Senti un po’, signor principe, cosa ti aspettavi? Uno spirito? Una demone? Un mostro

Sesshomaru non rispose. In effetti, cosa si aspettava? Di sicuro non una gracile ragazzina umana.

«Mi è stato riferito di un’aura anomala proveniente da una femmina di nome Shizuki» disse infine, impassibile.

«Beh, ti è stato riferito male!» esclamò Izuki esasperata, alzando gli occhi al cielo.

Ma si tradì.

Sesshomaru avvertì per un istante infinitesimale un cambiamento nell’aura della ragazza, qualcosa come un’increspatura… fece un passo verso di lei, senza mostrare alcuna espressione sul volto.

«Sai combattere?» le chiese a bruciapelo, fissandola. Izuki sembrò scocciata. Forse credeva di aver vinto, pensò Sesshomaru con soddisfazione, tendendo i sensi al massimo per sentire ancora quella lieve incertezza.

«Certo, sono una guerriera» ribattè lei con voce tagliente.

Eccola.

Come un piccolo sassolino tirato nell’acqua che la increspa appena per qualche istante, ma abbastanza a lungo da poter essere visto da un occhio umano. L’aura di Shizuki faceva la stessa cosa: quando i sentimenti della sua padrona erano troppo intensi o troppo improvvisi si creava una piccola frattura, che subito veniva richiusa, ma non abbastanza in fretta per i suoi sviluppati sensi da demone. Aveva davvero pensato di poterlo ingannare?

La guardò sprezzante. «E che tipo di guerriera potrebbe mai essere una ragazzina umana?»

«Una guerriera e basta» intervenne una voce alle sue spalle. Sesshomaru non si voltò; era talmente concentrato a percepire le variazioni nell’aura di Shizuki che non si era accorto dell’arrivo di qualcun altro? Impossibile. Tese i sensi.

Nulla.

«Io sono Kayoko, la Sacerdotessa di questo villaggio» continuò la voce misteriosa, permettendo alla sua padrona di entrare infine nel suo campo visivo. (http://i52.tinypic.com/xqdws5.jpg)

La Sacerdotessa era una donna dalla bellezza mozzafiato e appariva effimera e delicata come un soprammobile di porcellana, con una sfumatura nostalgica nello sguardo e nella voce; dai suoi movimenti sembrava fatta d’aria e dava in generale la sensazione di qualcosa di molto fragile, che poteva rompersi al minimo tocco. La voce era fin troppo dolce e triste, cosa che dava un fastidio indescrivibile al demone. Tutto in lei gridava debolezza.

La donna si avvicinò al tavolo e posò l’elaborato copricapo ornato di gioielli che portava in testa, facendo svolazzare le ampie maniche. La sua veste era diversa da quelle delle altre ragazze, molto più sontuosa e di colori diversi; il simbolo di una Sacerdotessa della Luce, una donna che aveva salvato più di mille vite. Com’era possibile? Era troppo giovane per poter ricoprire quella carica…

«Io sono Sesshomaru, Signore delle Terre dell’Ovest» rispose impassibile. La Sacerdotessa lo osservò a lungo e infine decise di parlare.

«So perché siete qui» esordì con un sospiro, sedendosi. «Le vostre terre sono minacciate e voi avete bisogno di un potere in grado di salvarle» fece una pausa, durante la quale nessuno osò fiatare. «Non vi dirò che qui non lo potreste trovare» proseguì infine. «Perché sarebbe una menzogna»

«Sacerdotessa!» esclamò Izuki sconvolta, interrompendola. La crepa nella sua aura si fece più profonda e Sesshomaru quasi sussultò per la sensazione di pericolo che percepì.

«Izu, stai calma» rispose Kayoko con voce dolce. «So quello che faccio. Sono andata a parlare con Maeko non appena ho saputo dell’arrivo di un demone nel villaggio e lei è d’accordo con me»

La ragazza tacque, chinando il capo, ma a Sesshomaru non sfuggì il modo in cui strinse rabbiosamente i pugni.

«Nobile Sesshomaru, io non posso fornirvi informazioni dettagliate riguardo al potere che state cercando, ma conosco chi potrebbe farlo; per oggi sarete nostro ospite qui nel tempio. Domani potrete incontrare questa persona e ascoltare la sua proposta»

Il demone valutò silenziosamente ciò che la sacerdotessa aveva detto; in fondo lui non aveva alcuna fretta di partire e, più il tempo passava, più la voglia di sapere cosa si nascondeva in quel villaggio cresceva. Annuì.

Fumiyo, che era stata incredibilmente in silenzio per tutto il tempo, evidentemente messa in soggezione dalla presenza della Sacerdotessa, al suo cenno gli si aggrappò nuovamente al braccio con un gridolino terribilmente fastidioso.

«Sììììì, il Signor Sesshomaru rimane qui con noi!!!!!»

Il demone, scostando lo sguardo, incontrò quello di ghiaccio di Shizuki, che si voltò con stizza e lasciò la stanza. Un tocco leggero gli raggiunse la veste.

«Venite, vi mostro la vostra stanza» lo invitò allegramente Atsuko, facendogli cenno di seguirla. Forse avrebbe dovuto dirgli che era solito dormire nel bosco, ma per qualche ragione che non volle cercare la seguì silenziosamente, con Fumiyo ancora attaccata al braccio. Rin e Jaken erano abituati ad aspettarlo anche per giorni, concluse, osservando il sorriso della ragazza dagli occhi blu.

  
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