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Autore: OttoNoveTre    23/12/2010    6 recensioni
In quel di Volterra, con budget un pochino più pingui di quelli dei comuni mortali, i nostri vampiri preferiti vanno in cerca del regalo perfetto. Raccolta di storielle molto brevi e non particolarmente serie.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aro, Caius, Marcus, Sulpicia, Volturi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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- Questa storia fa parte della serie 'Vento focoso e passionale sotto le magnolie'
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Nel frattempo, dall'altra parte dell'oceano

Nessie stava giocando la sua quarta partita a scacchi col papà, ma Edward aveva vita dura a starle dietro senza l'aiuto del suo potere, vanificato da mamma Isabella, alle spalle della sua bimba.
Questo spiega come mai fosse parecchio nervoso.
Non lo aiutò Alice che, entrando nella stanza, scompigliò i riccioli della bambina, con il suo sorrisone da zia affettuosa.
- Brava Nessie, quattro vittorie consecutive!-
- Per ora tre, la quart...-
Edward non fece nemmeno in tempo a finire la frase che Nessie mise il suo alfiere superstite davanti al re.
- Scacco matto!-
Alice, Nessie e Bella si diedero ad un girotondo di festeggiamento, Edward fissò per qualche secondo la scacchiera, e strinse un po' più forte del dovuto le gambe di ferro del tavolino, che conservarono la forma delle sue dita.
Alice si era messa Nessie in braccio.
- Cucciola mia, che ne dici di un po' di shopping natalizio? Ho già visto Carlisle che ci sgridava per aver portato a casa un sacco di pacchetti! Ah, il telefono Ed...-
Mentre Edward si chiedeva quanto le visioni di shopping sfrenato fossero vere e quanto una scusa, cominciò davvero a squillare il telefono.
- Edward?-
- Ciao, papà.-
- Nonno! Ciao nonno!-
Edward si mise un dito sulla bocca, così Nessie tacque e tornò da Alice.
- Edward, non dire niente a nessuno, ma ho sentito Tanya e potrebbe esserci un problema, dì a Bell...-
Edward non fece in tempo a sentire la fine della frase, che sentì l'urlo di Nessie: Alice era semisvenuta a terra, con gli occhi sbarrati di quando aveva una delle sue visioni. Bella si era già chinata per sostenerla, mentre Nessie piagnucolava e la scuoteva per la camicia.
Passò qualche istante, le pupille tornarono normali, ma l'espressione di Alice era terrorizzata.
- I Volturi. Vogliono andare in Alaska.-

Carlise decise che sarebbe partita tutta la famiglia a parte Nessie, gentilmente ospitata dagli amici lupi.
Sull'aereo, tutti si avvicinarono ad Alice. Edward parlò per primo.
- Cosa hai visto?-
- Eravamo schierati davanti alla casa dei Denali. Questa volta verranno solo i tre fratelli e alcune guardie minori. Poi ho sentito Caius che parlava, ma era tutto così confuso... "Togliete del tutto il sangue di animale...oppure davanti al fuoco..." Ricordo solo questi due pezzi.-
Carlisle si rabbuiò.
- Temo di aver capito le loro intenzioni: vogliono imporre una nuova regola a tutti i vampiri. Vogliono che ci nutriamo anche noi di sangue umano.-
- E perché andare prima da Tanya?-
- Hanno visto che noi siamo organizzati, ma delle menti fredde e insensibili all'amicizia come quelle dei tre fratelli non hanno considerato che andremo subito in loro aiuto. Purtroppo non so come eviteremo di combattere questa volta...-
Il viaggio proseguì in un cupo silenzio.

- Aspetta... Cos'è che vorresti, Caius?-
Erano nella radura innevata fuori da casa Denali, lo scudo di Bella proiettato su tutti loro.
Davanti, i tre sovrani e un manipolo di guardie.
Carlisle si era fatto avanti, pronto con un discorso che difendesse la loro dieta vegetariana, ma la domanda di Caius l'aveva lasciato discretamente basito.
- Un orso bianco, Carlisle! Le sorelline qui ne mangiano per nutrirsi, e dato che voi togliete del tutto il sangue dell'animale, meglio venire a chiederlo a voi piuttosto che ammazzarlo! Non so proprio come facciate a bere quella schifezza.-
- Mi stai dicendo che sei qui per un orso?-
Caius sbuffò.
- E' il regalo di Natale per Dora, una bella pelliccia di orso bianco da stendere sul letto o davanti al fuoco, per poi sdraiarcisi sopra e...-
E qui fece un occhiolino poco regale a Carlsle, che potendo sarebbe arrossito fino alle radici dei capelli.
- Quindi, non volete proibirci di cibarci di sangue di animali?-
Aro rise.
- Carlisle, amico mio! Come ti è venuta in mente una cosa del genere? Vi avremmo dato un mese di preavviso come la volta scorsa, non sono cose da organizzarsi così, informalmente. Volevamo solo approfittare del fatto che da queste belle signorine avremmo trovato un animale già bello dissanguato, senza ucciderne uno per nulla. Eh, uno strazio trovare i regali adatti ogni anno, vero? In questo l'eternità non è molto vantaggiosa... Allora, avreste un orsetto per noi?-
Tanya, basita, corse a caccia assieme a Carmen ed Eleazar. Tornarono un'oretta dopo con un orso e lo misero con cautela nelle mani delle guardie.
- Bene! Ma che magnifica occasione di farsi gli auguri! Carlisle, Isabella cara, Edward...-
Aro fece un giro di strette di mano. Quando arrivò ad Edward, lui percepì un suo pensiero come se fosse scritto a caratteri cubitali.
Strizzetta, eh?







Ufficiale, sto correndo per riuscire a finire la raccolta entro il 25, ma è una mission impossible. Speriamo almeno entro capodanno :)
Prima di mettere in campo le donne della guardia Volturi, ecco un siparietto con Aro che ne combina una delle sue. Non so bene come mi sia venuta in mente l'idea... Ho messo assieme il difetto delle visioni parziali di Alice e la mania di Edward a drammatizzare tutto senza rimanere lucido XD Poor Edward (...o no?)
Grazie a tutti voi che seguite!
   
 
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