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Autore: Mia Swatt    11/01/2011    8 recensioni
2O/O2/2O13 INIZIO REVISIONE STORIA.
[ PRIMA STORIA della Trilogia: L'amore in bilico. ]
Bella vive a Forks con suo padre, Charlie. È figlia unica fino a quando suo zio, fratello di suo padre, non annuncia una partenza imminente per l’Italia insieme alla moglie e chiede a loro di tenere la loro figlia, Elisabeth. Inizia il nuovo anno scolastico, l’ultimo, e l’attenzione della nuova arrivata punta subito su uno dei ragazzi più ambiti della scuola, Jason Cullen. Ma i Cullen hanno un segreto che custodiscono gelosamente. Intanto alla Forks High School arrivano due nuovi ragazzi: Edward e Alice Masen. Bella rimane quasi da subito folgorata dal ragazzo dagli occhi verdi, ma quest’ultimo sembra non ricambiare. Ma c’è qualcosa di strano nel modo in cui Edward guarda Bella. Odio o Amore? E cosa nascondono i nuovi arrivati?
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Ciao a tutti! Eccomi di nuovo a postare! Come avevo già annunciato, questo e il prossimo capitolo saranno cruciali per la storia! Iniziano a scoprirsi le carte e le cose cambieranno radicalmente! Ma non perdiamoci in chiacchiere, rispondo alle recensioni e poi vi lascio alla lettura! Un bacione!

RISPONDO ALLE RECENSIONI
bella cullen89 : Ciao Annina!! Partiamo dalle cose serie ù.ù madonna si Edward in grenbiule secondo me è proprio tanta, tanta roba Q______ Mio Dio! Sarebbe da vederlo!! *-* per quanto riguarda la storia eh si, avevi capito!! XD ma ovviamente non potevo svelarti nulla ù.ù sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto e spero che questo ti piaccia anche di più! Aspetto con ansia il tuo prossimo intervento e ci si sente su fb!! Un bacioneeeee
Sweet Bleeding Star : Ahahahahahah ohi ciao! No, non è nelle mie idee far morire nessuno XD comunque sono molto contenta che apprezzi la storia! Eh Jacob che ruolo avrà? Mhà Mhà chi lo sa ù.ù continua a seguirmi e lo scoprirai! Un bacio
Amantide : Ciao amanta ahahahahah Edward non è un cell! Ahahahahah ma tra poco si scoprirà tutto!! Spero che il seguente capitolo ti piaccia! XD Bacioneeeee
maia96 : Maia sono contenta che tu ti sia affezionata alla mia storia *-* solo per questo ti adoro ahahahah comunque eh purtroppo Edward è frenato, ma da cosa? Lo saprete presto, promesso! Ora alcune carte sono sul tavolo e questo porterà molti cambiamenti. Che ruolo avrà Jacob? Già da questo capitolo, spero, forse, si capisca un pò di più ù.ù adesso ti lascio al capitolo! Un bacioneeee
Marie : Ciao Marika *-* eccomi qui con il nuovo capitolo, spero di non averti fatto attendere troppo!! No dai, sono stata brava ù.ù la domanda di rito, com'è giusto che sia, è cosa vuole Jacob? Per scoprirlo dovrete solo leggere XD non mi dilungo molto e ti lascio al capitolo! Un bacioneeeeee
thecarnival : Ciao!! Grazie per i complimenti, ne sono lusingata!! :) quella scena è piaciuta molto anche a me eheheheh cosa sono i nostri carissimi fratelli Masen? Mmm tra qualche capitolo si scoprirà! Mi raccomando continua a seguirmi e a recensire! Un bacio!
lilyanne89masen : Ahahahahahahahahahahahahahahahah e io dovrei risponderti? Ahahahahahah vabè lo sai che su Jason ci doveva stare una cavolata del genere, non sarebbe gemello di Emmett se no ahahahahahah e tu sei sempre porca -.-" mamma mia tesò -.-" bhè adesso leggi va! E commenta ù.ù ti voglio bene!! Mega bacione <3


Volevo essere l'unica ragione di ogni suo sorriso,
quel dannato bisogno di essere tutto per lei.
Non avevo mai avuto particolari scopi nella vita,
ma in questo desiderio vedevo il vero motivo della mia esistenza.

Sedicesimo Capitolo : Cambiamenti.

Pov. Edward

Le parole di Lis continuavano a rimbombarmi nella testa. Avevo passato questi ultimi giorni ad evitare Bella, ma risultava difficile. Più tempo passavo in sua compagnia e più fingere di essere qualcuno che realmente non ero stava diventando un’impresa ardua. Ignorarla, ferirla, farmi vedere con altre… stava divenendo un tormento non solo per lei, ma anche per me. Io non ero quel genere di ragazzo, non lo ero mai stato. Mi facevo schifo. Mi stavo davvero sui nervi per come la trattavo! Ma era inevitabile.
Mentre lasciavo scorrere le dita sui tasti avorio del pianoforte, mi accorsi che la melodia era cambiata. Clair de Lune aveva lasciato il posto ad una dolce Ninna Nanna. Essa era calda, gioiosa, piena di vita e malinconica al tempo stesso. Trasmetteva bellezza, dolcezza, amore… proprio come la persona che l’aveva ispirata.
Quando la composizione cessò, mi affrettai a prendere un foglio di spartito e scriverci sopra le note, per non dimenticarla. Anche se sapevo che sarebbe stato impossibile.
Bella… scrissi in cima. Un sorriso stese le mie labbra, senza che me ne rendessi conto. Quando pensavo a lei, era inutile negarlo, ero felice.
<< Perché quel sorrisetto? >> chiese il folletto rientrando a casa
<< Così >> risposi, nascondendo il foglio << com’è andata la tua giornata scolastica mostriciattolo? >>
<< Niente male! Ho avuto parecchie lezioni con Jasper >> disse sedendosi sul divano << piuttosto, ho dovuto dare parecchie spiegazioni sulla tua assenza. Specialmente a Tanya >> pronunciò quel nome contorcendo il naso << e ovviamente ai professori >>
<< Non ti sta proprio simpatica, eh? >> chiesi alzandomi e sedendomi di fianco a lei
<< E come lo hai capito? >> chiese con finta aria sorpresa << ma allora c’è un genio sotto questa chioma bronzea da emerito imbecille! >> e mi scompigliò i capelli
<< Ah, ah Alice. Divertente >>
<< Comunque, Bella non se la sta passando molto bene >>
L’ansia mi assalii. Perché? Cos’era successo? Non feci in tempo a parlare che mia sorella mi rispose
<< Il rapporto con Lis è cambiato, da quando lei è a conoscenza del “ piccolo “ segreto della famiglia Cullen. Non sa come comportarsi con Bella, ha paura di farsi scappare qualcosa su di loro o su di noi… >>
<< Ma lei non sa nulla di noi, Alice >> le risposi interrompendola
<< Vero. Ma ha capito che non siamo umani mio caro. Perciò non vuole farsi scappare nulla. Ma credo che allontanare Bella non sia una grande mossa. Specialmente perché lo fa, ma non se ne rende conto >>
Bel problema. Un’idea totalmente matta e insensata mi balenò per la mente << E se le facessi dimenticare cosa sono i Cullen? >>
Alice mi fulminò con lo sguardo << E se ti facessi dimenticare quanto tu sia ritardato? Oh giusto, quella si che sarebbe un’impresa impossibile! >> disse e mi picchiettò sul capo << non puoi farlo, Edward. In primis, Jason ti ucciderebbe e secundis, Lis ha il diritto di sapere! >>
Sbuffai. Bhè non si poteva negare che avesse ragione.
<< Quindi che si fa? >> chiesi
<< Nulla. Dobbiamo solo attendere che Lis diventi padrona della cosa e intanto dobbiamo pregare che non sveli nulla su di noi. Perché tu non vuoi, vero Edward? Non vuoi instaurare nessuna relazione sentimentale con la nostra bella e dolce Isabella, ho capito bene? >> penso che il mio sguardo diceva tutto, visto che Alice alzò le mani in segno di resa << va bene, va bene! Era giusto per chiedere >>
<< Certamente Alice >> risposi ironico
<< Ah comunque non dovevate finire la relazione tu e Bella? >>
Merda! Me ne ero dimenticato! Senza pensarci salii in camera mia, mi cambiai velocemente, tornai giù, presi le chiavi dell’auto e mi avviai all’ingresso.
<< Scusami, ma dove stai andando? >> chiese Alice, uscendo dalla cucina con in mano uno Yogurt al cocco
<< Da Bella >> risposi
<< Fammi capire >> iniziò e già stava ridendo << tu oggi non sei venuto a scuola per non incontrarla ed ora cosa fai? Ti precipiti a casa sua? Certo che sei tutto matto fratellone! >>
<< Ti voglio bene anche io sorellina >> e aprii la porta
<< E almeno questa volta, se proprio volete farlo, portala in camera! >>
<< ALICE! >> maledetta lei e le sue visioni. Mi chiusi la porta alle spalle e la sentii ridere di gusto. Piccolo mostriciattolo impiccione!

Dopo venti minuti, ad una velocità quasi folle, parcheggiai davanti casa Swan. La macchina di Bella era posteggiata nel vialetto e le luci in salotto mi fecero capire, senza ombra di dubbio, che si trovava in casa.
<< Arrivo! >> la sentii dire, mentre si avvicinava alla porta.
Quando Bella aprì, vidi i suoi occhi color cioccolato diventare sempre più grandi, la bocca aprirsi leggermente e il suo cuore battere all’impazzata
<< Ciao >> le dissi cercando di non sorridere
<< Ed…Edward che cosa ci fai qui? >> adoravo quando balbettava
<< Sono passato per la relazione su Parigi. Mi fai entrare? >>
La vidi annuire e spostarsi leggermente e destra per permettermi di varcare la soglia di casa. Dopo aver richiuso mi fece segno di andare in salotto.
Sul tavolino c’era un Notebook nero, acceso. Forse stava studiando…
<< Studiavi? Forse avrei dovuto avvertirti >> dissi voltandomi
<< Cosa? No, no. Stavo cercando qualcosa per la relazione… non sapevo che ci saremmo visti, a scuola non c’eri, così ho pensato di fare qualche approfondimento >> era imbarazzata. Eppure c’era qualcosa che non andava, lo percepivo
<< Già. Scusa, ma questa mattina sono stato poco bene >> dissi inventando la prima balla, plausibile, che mi venne in mente << ma adesso sto meglio, così avevo pensato di venire per finire il lavoro >>
<< Hai fatto bene >> disse sedendosi sul divano. Poco dopo scattò in piedi << oddio scusa! Non ti ho offerto nulla, vuoi qualcosa da bere? Dammi il giubbotto te lo metto via e siediti dove vuoi >>
<< Bella, Bella calma. Ma c’è qualcosa che non va? >> chiesi
<< No, tutto bene. Perché? >> rispose, ma non mi convinceva granché
<< Non so, sei strana oggi >> ammisi
<< No, è tutto apposto >> mi superò, andando ad appendere la mia giacca all’ingresso e tornò velocemente. Solo in quel momento mi accorsi di come fosse vestita. Probabilmente non si era cambiata una volta rientrata a casa. Aveva una magliettina azzurra, un maglioncino corto nero. Sotto un jeans stretto e degli stivaletti neri. I capelli sciolti, tenuti indietro da un piccolo cerchietto. Era incantevole. Voltai lo sguardo e mi resi conto che era proprio come pensavo. Sulla poltrona, non molto lontana dal divano, c’erano il giubbotto e la borsa, anch’essi neri.
<< Sei rientrata da poco? >> chiesi
<< No, da almeno un’ora e mezza >> mi rispose mordicchiandosi il labbro
<< Allora come mai le tue cose sono ancora tutte qui? >>
Vidi Bella guardarsi in torno e sedersi sul divano, sembrava infastidita
<< Sei venuto qui per studiare o per sapere quello che faccio ogni secondo della mia schifosa vita? >> bingo! Qualcosa non andava, forse era giù per sua cugina
<< Bella… >> dissi sedendomi vicino a lei << tua cugina ti adora, anche se è strana da qualche giorno lei ti adora. Alice mi ha accennato a… >>
<< Non c’entra Lis >> e si alzò << e Alice dovrebbe chiudere quella bocca. Almeno con te >> prese il portatile e mi fece vedere ciò che aveva trovato, prima del mio inaspettato arrivo.

Era passata un’ora da quando aveva troncato quella conversazione. Ma non mi capacitavo. Se non era Lis il problema, allora cosa c’era che non andava? Non potevo essere io a renderla così nervosa e agitata.
<< Bella vuoi dirmi che cos’hai? >> chiesi alla fine esasperato
<< Il mio ex si è rifatto vivo >> sentii un colpo al cuore. Lei aveva avuto altre storie, altri ragazzi. Delle relazioni, dei contatti… La cosa mi faceva infuriare.
<< Bene >> dissi freddo << così non mi ronzerai più in torno >> mi lanciò un’occhiata furente. Che deficiente!
<< Sei proprio un coglione >> sibilò tra i denti alzandosi, io feci lo stesso
<< Scusami >> le dissi bloccandola per un braccio << non volevo dirlo. Credimi >> speravo di averla convinta, ma una domanda mi sorge spontanea << è per lui che sei così agitata oggi? È successo qualcosa? >> la risposta scintillò chiara nei suoi occhi. Si.
<< Non mi va di parlarne >> disse
<< Ti prego, dimmi >> cercavo di mantenere la calma, ma era difficile sapendo che il motivo per cui Bella era in quelle condizioni era il suo ex ragazzo! Se le aveva fatto qualcosa, io…
<< Mi ha baciata, al parcheggio della scuola. Ma non volevo! Capisci? Jacob mi fa schifo, come uomo! Quando stavamo insieme io non ho mai voluto… >> le sue guance si colorarono di rosso e capii << andare oltre il bacio, nonostante le sue insistenze. Così il nostro caro Jacob Black, si vedeva con altre cinque ragazze! Cinque! Dopo averlo lasciato è scomparso. Ora riappare, dopo mesi e cosa mi dice? Che il ragazzo mascherato era lui! >>
Ok, aspettate un secondo. Che cosa?!
<< Che cosa?! >> la vidi diventare ancora più rossa e si mordicchiò il labbro, facendosi uscire un po’ di sangue. Fortuna che non ero un vampiro.
<< Alla festa di Halloween ho conosciuto un ragazzo e… >> non sapeva cosa dire << si, insomma! Era mascherato da vampiro, ma non l’ho visto in faccia. Credo fosse muto, non mi ha mai parlato. Le ragazze mi credono pazza, perché loro non si sono accorte di questo tipo. Ma so che c’era! Ma non poteva essere Jacob. Il bacio era… diverso >>
<< Lo hai baciato? >> chiesi, come se non conoscessi già la risposta
<< Si, ma non è questo il punto! >> disse ormai diventata rossa come un pomodoro << quello non era Jacob Black! >>
<< Che bastardo >> dissi tornando serio e ripensando a ciò che mi aveva appena detto. Come si permetteva questo Jacob Black di dire una stronzata del genere? Non poteva essere lui, ovvio. Ero io! La rabbia mi invase.
<< Dove abita questo ragazzo? >> vidi Bella sgranare gli occhi
<< Cosa vorresti fare? >> chiese
<< Andare a farci due chiacchiere >> per cominciare
<< Edward no! Non puoi andare da Jacob, per favore! E poi perché? >>
<< Primo, perché una ragazza non si tocca se lei non vuole >> anche se poteva sembrare strano, per il mio modo di fare, io non avevo mai giocato con Bella. I nostri incontri ravvicinati erano avvenuti perché sapevo e sentivo che anche lei lo voleva << e secondo, non mi sembra il caso di spacciarsi per qualcun altro solo per far colpo, nuovamente aggiungerei, su qualcuno che si è perso tempo prima solo per la propria assurda stupidità >> quando mi voltai per uscire, sentii Bella ridere. La vidi quasi piegata e con le lacrime agli occhi. Da quando era impazzita?
<< Bella ti senti bene? >> chiesi allibito
<< Oddio si, ma… Sembravi quasi geloso! E infastidito, cioè… >> non riusciva a parlare per quanto rideva. E rideva di me! << Edward davvero potresti passare per un ragazzo geloso così! >>
<< Solo perché non tollero certe cose? >>
<< Per il modo! >> e continuava a ridere
<< Puoi smetterla? >> chiesi, mi stavo infastidendo davvero questa volta
<< Scusa, scusa! >> disse cercando di ricomporsi. Quando tornò seria, fui contento della sua reazione. Almeno adesso era serena.
<< Sai, sono contento >>
<< Perché ti ho riso in faccia? >> chiese divertita
<< No. Perché hai riso >> dissi avvicinandomi a lei
<< Edward… >> mi rispose in un sussurro
<< Non temere >> le dissi << non voglio farti nulla. Se non questo… >> posai delicatamente le labbra sulle sua fronte e chiusi gli occhi. Volevo fermare quel momento << se hai problemi vieni da me, ok Bella? >>
Lei rimase interdetta, riuscendo a dire solo un flebile si.
<< Ci vediamo domani allora >> dissi e senza aspettare la risposta, presi il giubbotto e uscii dalla porta.

Ero nel parcheggio della Forks High School, nella mia lucente Volto. Avevo pensato e ripensato a Bella, alle parole di Lis e a tutto il resto, arrivando ad una conclusione. Non potevo più comportarmi da stronzo con lei, la maschera non avrebbe retto ancora a lungo. Non potevo, d’altronde, permettermi di innamorarmi di lei e di costruire una relazione. Non l’avrei messa in pericolo, ma l’avrei protetta da tutto ciò che voleva nuocerla. Sarei stato un suo amico… Questa parola mi fece sorridere tristemente, solo un semplice amico. Ma si sa, quando tieni davvero ad una persona metti la sua felicità, la sua vita, davanti a tutto. Anche davanti a te stesso.
L’arrivo di una Micra nera mi fece decidere di uscire dalla mia auto e aspettare la bella guidatrice.
Vidi scendere le ragazze e Bella sorridermi timidamente.
<< Bella! >> dissi andandole incontro << ciao, come stai oggi? >>
<< Ciao Edward, direi meglio. Grazie >> adoravo quando si mordicchiava il labbro inferiore
<< Mi sono persa qualcosa? >> chiese Lis facendo capolino da dietro Bella
<< Ehm no, non credo >> rispose sua cugina
<< Sarà >> disse Lis << ma voi due non me la contate giusta >>
<< Ti trovo di buon umore, Lis >> le dissi
<< Si, lo so! Sono di ottimo umore! >> rispose quasi saltellando.
Ci raggiunsero poco dopo anche Alice e Rose con Jasper ed Emmett. Chissà come mai Jason non era con loro. La mia risposta arrivò subito. Un’auto blu scura, tirata a lucido, entrò con tutta la sua potenza nel piccolo parcheggio della scuola. Dalla fantastica Maserati uscì Jason.
<< E quella da dove spunta? >> chiese Rosalie
<< Oh mio Dio! >> urlò Lis correndo incontro al suo vampiro << la mia auto! Come fai ad averla tu? Oddio! >> disse saltandogli in braccio
<< Finalmente è arrivata >> parlò Bella << erano settimane che si lamentava per il ritardo >>
<< E ci credo, con quel gioiellino! >> disse, gioioso Emmett
<< Cavoli bella macchina >> concluse Alice << ma non c’è nulla da fare, la mia favolosa e veloce Porsche mi piace troppo per volerla cambiare >>
<< Non te ne avrei regalata un’altra, sorellina >> le dissi, mentre ci apprestavamo tutti a raggiungere l’ingresso della scuola
<< Uffa! >> si lamentò il mostriciattolo, mentre intrecciava la mano di Jasper. Allora tra di loro le cose si erano evolute. Ma quando era successo? Bhè a casa mi sarei fatto raccontare un po’. Rallentai il passo e finii affianco a Bella.
<< Sapevi qualcosa della macchina di tua cugina? >> chiesi
<< Poco e niente, so che era in ritardo e che qualche giorno fa Jason, mentre io e Lis eravamo a fare la spesa, è passato da casa parlando con Charlie >> quando era nervosa sembrava Alice, parlava senza respirare << ha detto a mio padre che ci avrebbe pensato lui e di non dire nulla a Lis, voleva farle una sorpresa. Io lo so perché Charlie se l’è lasciato sfuggire ieri mattina, ma non pensavo arrivasse lui alla guida dell’auto, a scuola e… >>
<< Bella, cosa ne dici di respirare tra una frase e l’altra? >> le domandai, interrompendola
<< Credo sia un buon consiglio >> rispose, sistemandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Era un gesto che mi piaceva da pazzi. Lei non se ne rendeva nemmeno conto, lo faceva quando era imbarazzata o nervosa, come il mordicchiare il labbro inferiore.
Salendo le scale dell’entrata, mi accorsi con la coda dell’occhio, di una moto nera che fece il suo grande ingresso, ma non ci feci troppo caso.
<< Perché sei cambiato? >> mi chiese improvvisamente Bella
<< Come? >>
<< Sei diverso. Con me >> cercò di spiegarsi
<< Ho solo pensato che non ha senso fingere di essere qualcuno che non sono >> le risposi << inoltre non ho mai detto realmente che non vorrei esserti amico, ma solo che non posso >> optai per la sincerità
<< E questo cosa vorrebbe dire? >> chiese
<< Che se fossi furba, accetteresti quei velati consigli che ti ho dato da quando sono arrivato qui. E mi staresti alla larga >>
<< Hai mai pensato che “ i velati consigli “ gli abbia deliberatamente ignorati perché ti considero troppo importante per starti alla larga? >>
Sorrisi. Il suo modo di esprimersi mi faceva stare bene. Lei mi faceva stare bene << Sai che sarebbe meglio che io e te non ci frequentassimo >> le ricordai
<< Credevo che avessi capito che su questo argomento sono un po’ testarda >> rispose alzando lo sguardo su di me
<< Un po’ testarda? >> le feci eco
<< Oh andiamo! Non esagerare! >>
<< Va bene, va bene >> risposi ridendo << come vuoi tu! >>
<< Allora amici? >> mi chiese fermandosi davanti a me, porgendomi la sua piccola mano
<< Amici >> le risposi afferrandola. Era bello vedere che per una volta, la prima volta, da quando ero arrivato in città rideva per me. Con me.
<< Ciao Bella >> disse un ragazzo mettendosi tra di noi << come stai oggi? Ancora nervosa? >> non so perché ma avevo una vaga idea di chi potesse essere.
<< Togliti di mezzo, Jacob >> gli rispose Bella, tornando vicino a me
<< Oh scusami tanto >> mi disse Jacob con finto rammarico << non ti avevo visto! Sei nuovo? Io sono Jacob Black >>
Lo guardai per bene. Aveva indosso un paio di jeans neri, anfibi dello stesso colore, una maglietta a maniche corte grigio scuro e, appoggiato sulla spalla sinistra, faceva bella mostra un giubbotto di pelle nera. Non so il motivo, ma quel ragazzo non mi piaceva per nulla. C’era qualcosa che non andava in lui.
<< Io sono Edward Masen >> risposi freddo, senza nemmeno ricambiare il sorrisetto beffardo che gli era stampato in faccia
<< Piacere di conoscerti >> disse
<< Edward andiamo? >> chiese Bella
<< Si, o faremo tardi >> le risposi e poi tornai con lo sguardo a Jacob << buona giornata >>
<< Ehi aspettate >> disse lui, afferrando Bella per il polso. La cosa mi fece infuriare
<< Mettiamo subito le cose in chiaro, Jacob Black >> il mio tono era freddo e minaccioso << non la devi toccare >>
<< Edward! >> mi richiamò lei << non ne vale la pena >>
<< Oh scusa, non avevo capito che te la portassi a letto >> questo era troppo << io ci ho provato, ma a me non l’ha mai data. Sei un ragazzo fortunato, Edward >> la sua risata mi fece perdere la pazienza. Gli tirai un destro, stendendolo
<< Io non mi porto a letto nessuno. E per la cronaca, anche se lo facessi, non sarebbero affari tuoi e di nessun altro >> presi Bella e ci dirigemmo in aula. Alla prima ora avremmo avuto Biologia.
<< Ti sei cacciato in un grosso guaio, Edward >> disse Bella a bassa voce
<< Non fa nulla. Se l’è cercata >>

Avevo avuto la sensazione che Jacob avesse programmato tutto. C’erano tante cose che non riuscivo a spiegarmi. La sensazione di pericolo, nel trovarmelo davanti, le sue battute e sorrisetti programmati, per provocarmi. Era come se sapesse dove toccare per colpirmi e farmi saltare i nervi. Ma c’era di più. Nei suoi occhi avevo visto come il guizzo di una fiamma rossa. C’erano tanti punti di domanda in questa faccenda, ma una cosa mi era chiara: in Jacob Black non c’era nulla di buono.

VESTITI DI BELLA : http://www.polyvore.com/dream_big_little_man/set?id=26659249

  
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