● RISPONDO ALLE RECENSIONI ●
bella cullen89 : Ciao Annina!! Partiamo dalle cose serie ù.ù madonna si Edward in grenbiule secondo me è proprio tanta, tanta roba Q______ Mio Dio! Sarebbe da vederlo!! *-* per quanto riguarda la storia eh si, avevi capito!! XD ma ovviamente non potevo svelarti nulla ù.ù sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto e spero che questo ti piaccia anche di più! Aspetto con ansia il tuo prossimo intervento e ci si sente su fb!! Un bacioneeeee
Sweet Bleeding Star : Ahahahahahah ohi ciao! No, non è nelle mie idee far morire nessuno XD comunque sono molto contenta che apprezzi la storia! Eh Jacob che ruolo avrà? Mhà Mhà chi lo sa ù.ù continua a seguirmi e lo scoprirai! Un bacio
Amantide : Ciao amanta ahahahahah Edward non è un cell! Ahahahahah ma tra poco si scoprirà tutto!! Spero che il seguente capitolo ti piaccia! XD Bacioneeeee
maia96 : Maia sono contenta che tu ti sia affezionata alla mia storia *-* solo per questo ti adoro ahahahah comunque eh purtroppo Edward è frenato, ma da cosa? Lo saprete presto, promesso! Ora alcune carte sono sul tavolo e questo porterà molti cambiamenti. Che ruolo avrà Jacob? Già da questo capitolo, spero, forse, si capisca un pò di più ù.ù adesso ti lascio al capitolo! Un bacioneeee
Marie : Ciao Marika *-* eccomi qui con il nuovo capitolo, spero di non averti fatto attendere troppo!! No dai, sono stata brava ù.ù la domanda di rito, com'è giusto che sia, è cosa vuole Jacob? Per scoprirlo dovrete solo leggere XD non mi dilungo molto e ti lascio al capitolo! Un bacioneeeeee
thecarnival : Ciao!! Grazie per i complimenti, ne sono lusingata!! :) quella scena è piaciuta molto anche a me eheheheh cosa sono i nostri carissimi fratelli Masen? Mmm tra qualche capitolo si scoprirà! Mi raccomando continua a seguirmi e a recensire! Un bacio!
lilyanne89masen : Ahahahahahahahahahahahahahahahah e io dovrei risponderti? Ahahahahahah vabè lo sai che su Jason ci doveva stare una cavolata del genere, non sarebbe gemello di Emmett se no ahahahahahah e tu sei sempre porca -.-" mamma mia tesò -.-" bhè adesso leggi va! E commenta ù.ù ti voglio bene!! Mega bacione <3
quel dannato bisogno di essere tutto per lei.
Non avevo mai avuto particolari scopi nella vita,
ma in questo desiderio vedevo il vero motivo della mia esistenza.
Sedicesimo
Capitolo
: Cambiamenti.
Le parole di
Lis continuavano a rimbombarmi nella
testa. Avevo passato questi ultimi giorni ad evitare Bella, ma
risultava
difficile. Più tempo passavo in sua compagnia e
più fingere di essere qualcuno
che realmente non ero stava diventando un’impresa ardua.
Ignorarla, ferirla,
farmi vedere con altre… stava divenendo un tormento non solo
per lei, ma anche
per me. Io non ero quel genere di ragazzo, non lo ero mai stato. Mi
facevo
schifo. Mi stavo davvero sui nervi per come la trattavo! Ma era
inevitabile.
Mentre lasciavo scorrere le dita sui tasti avorio
del pianoforte, mi accorsi che la melodia era cambiata. Clair de Lune
aveva
lasciato il posto ad una dolce Ninna Nanna. Essa era calda, gioiosa,
piena di
vita e malinconica al tempo stesso. Trasmetteva bellezza, dolcezza,
amore…
proprio come la persona che l’aveva ispirata.
Quando la composizione cessò, mi affrettai a
prendere un foglio di spartito e scriverci sopra le note, per non
dimenticarla.
Anche se sapevo che sarebbe stato impossibile. Bella… scrissi in
cima. Un sorriso stese le mie labbra,
senza che me ne rendessi conto. Quando pensavo a lei, era inutile
negarlo, ero
felice.
<< Perché quel sorrisetto? >>
chiese il
folletto rientrando a casa
<< Così >> risposi, nascondendo
il
foglio << com’è andata la tua
giornata scolastica mostriciattolo?
>>
<< Niente male! Ho avuto parecchie lezioni
con Jasper >> disse sedendosi sul divano <<
piuttosto, ho dovuto
dare parecchie spiegazioni sulla tua assenza. Specialmente a Tanya
>>
pronunciò quel nome contorcendo il naso << e
ovviamente ai professori
>>
<< Non ti sta proprio simpatica, eh? >>
chiesi alzandomi e sedendomi di fianco a lei
<< E come lo hai capito? >> chiese con
finta aria sorpresa << ma allora c’è
un genio sotto questa chioma bronzea
da emerito imbecille! >> e mi scompigliò i
capelli
<< Ah, ah Alice. Divertente >>
<< Comunque, Bella non se la sta passando
molto bene >>
L’ansia mi assalii. Perché? Cos’era
successo? Non
feci in tempo a parlare che mia sorella mi rispose
<< Il rapporto con Lis è cambiato, da quando
lei è a conoscenza del “ piccolo “
segreto della famiglia Cullen. Non sa come
comportarsi con Bella, ha paura di farsi scappare qualcosa su di loro o
su di
noi… >>
<< Ma lei non sa nulla di noi, Alice >>
le risposi interrompendola
<< Vero. Ma ha capito che non siamo umani mio
caro. Perciò non vuole farsi scappare nulla. Ma credo che
allontanare Bella non
sia una grande mossa. Specialmente perché lo fa, ma non se
ne rende conto
>>
Bel problema. Un’idea totalmente matta e insensata
mi balenò per la mente << E se le facessi
dimenticare cosa sono i Cullen?
>>
Alice mi fulminò con lo sguardo << E se ti
facessi dimenticare quanto tu sia ritardato? Oh giusto, quella si che
sarebbe
un’impresa impossibile! >> disse e mi
picchiettò sul capo << non
puoi farlo, Edward. In primis, Jason ti ucciderebbe e secundis, Lis ha
il
diritto di sapere! >>
Sbuffai. Bhè non si poteva negare che avesse
ragione.
<< Quindi che si fa? >> chiesi
<< Nulla. Dobbiamo solo attendere che Lis
diventi padrona della cosa e intanto dobbiamo pregare che non sveli
nulla su di
noi. Perché tu non vuoi, vero Edward? Non vuoi instaurare
nessuna relazione
sentimentale con la nostra bella e dolce Isabella, ho capito bene?
>>
penso che il mio sguardo diceva tutto, visto che Alice alzò
le mani in segno di
resa << va bene, va bene! Era giusto per chiedere
>>
<< Certamente Alice >> risposi ironico
<< Ah comunque non dovevate finire la relazione
tu e Bella? >>
Merda! Me ne ero dimenticato! Senza pensarci salii
in camera mia, mi cambiai velocemente, tornai giù, presi le
chiavi dell’auto e
mi avviai all’ingresso.
<< Scusami, ma dove stai andando? >>
chiese Alice, uscendo dalla cucina con in mano uno Yogurt al cocco
<< Da Bella >> risposi
<< Fammi capire >> iniziò e
già stava ridendo
<< tu oggi non sei venuto a scuola per non incontrarla ed
ora cosa fai?
Ti precipiti a casa sua? Certo che sei tutto matto fratellone!
>>
<< Ti voglio bene anche io sorellina >>
e aprii la porta
<< E almeno questa volta, se proprio volete
farlo, portala in camera! >>
<< ALICE! >> maledetta lei e le sue
visioni. Mi chiusi la porta alle spalle e la sentii ridere di gusto.
Piccolo
mostriciattolo impiccione!
<< Arrivo! >> la sentii dire, mentre si
avvicinava alla porta.
Quando Bella aprì, vidi i suoi occhi color
cioccolato diventare sempre più grandi, la bocca aprirsi
leggermente e il suo cuore
battere all’impazzata
<< Ciao >> le dissi cercando di non
sorridere
<< Ed…Edward che cosa ci fai qui?
>>
adoravo quando balbettava
<< Sono passato per la relazione su Parigi.
Mi fai entrare? >>
La vidi annuire e spostarsi leggermente e destra
per permettermi di varcare la soglia di casa. Dopo aver richiuso mi
fece segno
di andare in salotto.
Sul tavolino c’era un Notebook nero, acceso. Forse
stava studiando…
<< Studiavi? Forse avrei dovuto avvertirti
>> dissi voltandomi
<< Cosa? No, no. Stavo cercando qualcosa per
la relazione… non sapevo che ci saremmo visti, a scuola non
c’eri, così ho
pensato di fare qualche approfondimento >> era
imbarazzata. Eppure c’era
qualcosa che non andava, lo percepivo
<< Già. Scusa, ma questa mattina sono stato
poco bene >> dissi inventando la prima balla, plausibile,
che mi venne in
mente << ma adesso sto meglio, così avevo
pensato di venire per finire il
lavoro >>
<< Hai fatto bene >> disse sedendosi
sul divano. Poco dopo scattò in piedi << oddio
scusa! Non ti ho offerto
nulla, vuoi qualcosa da bere? Dammi il giubbotto te lo metto via e
siediti dove
vuoi >>
<< Bella, Bella calma. Ma c’è
qualcosa che
non va? >> chiesi
<< No, tutto bene. Perché? >>
rispose,
ma non mi convinceva granché
<< Non so, sei strana oggi >> ammisi
<< No, è tutto apposto >> mi
superò,
andando ad appendere la mia giacca all’ingresso e
tornò velocemente. Solo in
quel momento mi accorsi di come fosse vestita. Probabilmente non si era
cambiata una volta rientrata a casa. Aveva una magliettina azzurra, un
maglioncino corto nero. Sotto un jeans stretto e degli stivaletti neri.
I
capelli sciolti, tenuti indietro da un piccolo cerchietto. Era
incantevole.
Voltai lo sguardo e mi resi conto che era proprio come pensavo. Sulla
poltrona,
non molto lontana dal divano, c’erano il giubbotto e la
borsa, anch’essi neri.
<< Sei rientrata da poco? >> chiesi
<< No, da almeno un’ora e mezza
>> mi rispose
mordicchiandosi il labbro
<< Allora come mai le tue cose sono ancora
tutte qui? >>
Vidi Bella guardarsi in torno e sedersi sul divano,
sembrava infastidita
<< Sei venuto qui per studiare o per sapere
quello che faccio ogni secondo della mia schifosa vita?
>> bingo!
Qualcosa non andava, forse era giù per sua cugina
<< Bella… >> dissi sedendomi
vicino a
lei << tua cugina ti adora, anche se è strana
da qualche giorno lei ti
adora. Alice mi ha accennato a… >>
<< Non c’entra Lis >> e si
alzò
<< e Alice dovrebbe chiudere quella bocca. Almeno con te
>> prese
il portatile e mi fece vedere ciò che aveva trovato, prima
del mio inaspettato
arrivo.
Era passata un’ora da quando
aveva troncato quella
conversazione. Ma non mi capacitavo. Se non era Lis il problema, allora
cosa
c’era che non andava? Non potevo essere io a renderla
così nervosa e agitata.
<< Bella vuoi dirmi che cos’hai?
>>
chiesi alla fine esasperato
<< Il mio ex si è rifatto vivo
>>
sentii un colpo al cuore. Lei aveva avuto altre storie, altri ragazzi.
Delle
relazioni, dei contatti… La cosa mi faceva infuriare.
<< Bene >> dissi freddo <<
così
non mi ronzerai più in torno >> mi
lanciò un’occhiata furente. Che
deficiente!
<< Sei proprio un coglione >>
sibilò
tra i denti alzandosi, io feci lo stesso
<< Scusami >> le dissi bloccandola per
un braccio << non volevo dirlo. Credimi >>
speravo di averla
convinta, ma una domanda mi sorge spontanea <<
è per lui che sei così
agitata oggi? È successo qualcosa? >> la
risposta scintillò chiara nei
suoi occhi. Si.
<< Non mi va di parlarne >> disse
<< Ti prego, dimmi >> cercavo di
mantenere la calma, ma era difficile sapendo che il motivo per cui
Bella era in
quelle condizioni era il suo ex ragazzo! Se le aveva fatto qualcosa,
io…
<< Mi ha baciata, al parcheggio della scuola.
Ma non volevo! Capisci? Jacob mi fa schifo, come uomo! Quando stavamo
insieme
io non ho mai voluto… >> le sue guance si
colorarono di rosso e capii
<< andare oltre il bacio, nonostante le sue insistenze.
Così il nostro
caro Jacob Black, si vedeva con altre cinque ragazze! Cinque! Dopo
averlo
lasciato è scomparso. Ora riappare, dopo mesi e cosa mi
dice? Che il ragazzo
mascherato era lui! >>
Ok, aspettate un secondo. Che cosa?!
<< Che cosa?! >> la vidi diventare
ancora più rossa e si mordicchiò il labbro,
facendosi uscire un po’ di sangue.
Fortuna che non ero un vampiro.
<< Alla festa di Halloween ho conosciuto un
ragazzo e… >> non sapeva cosa dire
<< si, insomma! Era mascherato
da vampiro, ma non l’ho visto in faccia. Credo fosse muto,
non mi ha mai
parlato. Le ragazze mi credono pazza, perché loro non si
sono accorte di questo
tipo. Ma so che c’era! Ma non poteva essere Jacob. Il bacio
era… diverso
>>
<< Lo hai baciato? >> chiesi, come se
non conoscessi già la risposta
<< Si, ma non è questo il punto!
>>
disse ormai diventata rossa come un pomodoro << quello
non era Jacob
Black! >>
<< Che bastardo >> dissi tornando serio
e ripensando a ciò che mi aveva appena detto. Come si
permetteva questo Jacob
Black di dire una stronzata del genere? Non poteva essere lui, ovvio.
Ero io!
La rabbia mi invase.
<< Dove abita questo ragazzo? >> vidi
Bella sgranare gli occhi
<< Cosa vorresti fare? >> chiese
<< Andare a farci due chiacchiere >>
per cominciare
<< Edward no! Non puoi andare da Jacob, per
favore! E poi perché? >>
<< Primo, perché una ragazza non si tocca se
lei non vuole >> anche se poteva sembrare strano, per il
mio modo di
fare, io non avevo mai giocato con Bella. I nostri incontri ravvicinati
erano
avvenuti perché sapevo e sentivo che anche lei lo voleva
<< e secondo,
non mi sembra il caso di spacciarsi per qualcun altro solo per far
colpo,
nuovamente aggiungerei, su qualcuno che si è perso tempo
prima solo per la
propria assurda stupidità >> quando mi voltai
per uscire, sentii Bella
ridere. La vidi quasi piegata e con le lacrime agli occhi. Da quando
era
impazzita?
<< Bella ti senti bene? >> chiesi
allibito
<< Oddio si, ma… Sembravi quasi geloso! E
infastidito, cioè… >> non riusciva
a parlare per quanto rideva. E rideva
di me! << Edward davvero potresti passare per un ragazzo
geloso così!
>>
<< Solo perché non tollero certe cose?
>>
<< Per il modo! >> e continuava a
ridere
<< Puoi smetterla? >> chiesi, mi stavo
infastidendo davvero questa volta
<< Scusa, scusa! >> disse cercando di
ricomporsi. Quando tornò seria, fui contento della sua
reazione. Almeno adesso
era serena.
<< Sai, sono contento >>
<< Perché ti ho riso in faccia?
>>
chiese divertita
<< No. Perché hai riso >> dissi
avvicinandomi a lei
<< Edward… >> mi rispose in un
sussurro
<< Non temere >> le dissi <<
non
voglio farti nulla. Se non questo… >> posai
delicatamente le labbra sulle
sua fronte e chiusi gli occhi. Volevo fermare quel momento
<< se hai
problemi vieni da me, ok Bella? >>
Lei rimase interdetta, riuscendo a dire solo un
flebile si.
<< Ci vediamo domani allora >> dissi e
senza aspettare la risposta, presi il giubbotto e uscii dalla porta.
L’arrivo di una Micra nera mi fece decidere di
uscire dalla mia auto e aspettare la bella guidatrice.
Vidi scendere le ragazze e Bella sorridermi
timidamente.
<< Bella! >> dissi andandole incontro
<< ciao, come stai oggi? >>
<< Ciao Edward, direi meglio. Grazie >>
adoravo quando si mordicchiava il labbro inferiore
<< Mi sono persa qualcosa? >> chiese
Lis facendo capolino da dietro Bella
<< Ehm no, non credo >> rispose sua
cugina
<< Sarà >> disse Lis
<< ma voi
due non me la contate giusta >>
<< Ti trovo di buon umore, Lis >> le
dissi
<< Si, lo so! Sono di ottimo umore! >>
rispose quasi saltellando.
Ci raggiunsero poco dopo anche Alice e Rose con
Jasper ed Emmett. Chissà come
<< E quella da dove spunta? >> chiese
Rosalie
<< Oh mio Dio! >> urlò Lis
correndo
incontro al suo vampiro << la mia auto! Come fai ad
averla tu? Oddio!
>> disse saltandogli in braccio
<< Finalmente è arrivata >>
parlò Bella
<< erano settimane che si lamentava per il ritardo
>>
<< E ci credo, con quel gioiellino! >>
disse, gioioso Emmett
<< Cavoli bella macchina >> concluse
Alice << ma non c’è nulla da fare,
la mia favolosa e veloce Porsche mi
piace troppo per volerla cambiare >>
<< Non te ne avrei regalata un’altra,
sorellina >> le dissi, mentre ci apprestavamo tutti a
raggiungere
l’ingresso della scuola
<< Uffa! >> si lamentò il
mostriciattolo, mentre intrecciava la mano di Jasper. Allora tra di
loro le
cose si erano evolute. Ma quando era successo? Bhè a casa mi
sarei fatto
raccontare un po’. Rallentai il passo e finii affianco a
Bella.
<< Sapevi qualcosa della macchina di tua
cugina? >> chiesi
<< Poco e niente, so che era in ritardo e che
qualche giorno fa Jason, mentre io e Lis eravamo a fare la spesa,
è passato da
casa parlando con Charlie >> quando era nervosa sembrava
Alice, parlava
senza respirare << ha detto a mio padre che ci avrebbe
pensato lui e di
non dire nulla a Lis, voleva farle una sorpresa. Io lo so
perché Charlie se l’è
lasciato sfuggire ieri mattina, ma non pensavo arrivasse lui alla guida
dell’auto, a scuola e… >>
<< Bella, cosa ne dici di respirare tra una
frase e l’altra? >> le domandai, interrompendola
<< Credo sia un buon consiglio >>
rispose, sistemandosi una ciocca di capelli dietro
l’orecchio. Era un gesto che
mi piaceva da pazzi. Lei non se ne rendeva nemmeno conto, lo faceva
quando era
imbarazzata o nervosa, come il mordicchiare il labbro inferiore.
Salendo le scale dell’entrata, mi accorsi con la
coda dell’occhio, di una moto nera che fece il suo grande
ingresso, ma non ci
feci troppo caso.
<< Perché sei cambiato? >> mi
chiese
improvvisamente Bella
<< Come? >>
<< Sei diverso. Con me >> cercò
di
spiegarsi
<< Ho solo pensato che non ha senso fingere
di essere qualcuno che non sono >> le risposi
<< inoltre non ho mai
detto realmente che non vorrei esserti amico, ma solo che non posso
>>
optai per la sincerità
<< E questo cosa vorrebbe dire? >>
chiese
<< Che se fossi furba, accetteresti quei
velati consigli che ti ho dato da quando sono arrivato qui. E mi
staresti alla
larga >>
<< Hai mai pensato che “ i velati consigli
“
gli abbia deliberatamente ignorati perché ti considero
troppo importante per
starti alla larga? >>
Sorrisi. Il suo modo di esprimersi mi faceva stare
bene. Lei mi faceva stare bene << Sai che sarebbe meglio
che io e te non
ci frequentassimo >> le ricordai
<< Credevo che avessi capito che su questo
argomento sono un po’ testarda >> rispose
alzando lo sguardo su di me
<< Un po’ testarda? >> le feci eco
<< Oh andiamo! Non esagerare! >>
<< Va bene, va bene >> risposi ridendo
<< come vuoi tu! >>
<< Allora amici? >> mi chiese
fermandosi davanti a me, porgendomi la sua piccola mano
<< Amici >> le risposi afferrandola.
Era bello vedere che per una volta, la prima volta, da quando ero
arrivato in
città rideva per me. Con me.
<< Ciao Bella >> disse un ragazzo
mettendosi tra di noi << come stai oggi? Ancora nervosa?
>> non so
perché ma avevo una vaga idea di chi potesse essere.
<< Togliti di mezzo, Jacob >> gli
rispose Bella, tornando vicino a me
<< Oh scusami tanto >> mi disse Jacob
con finto rammarico << non ti avevo visto! Sei nuovo? Io
sono Jacob Black
>>
Lo guardai per bene. Aveva indosso un paio di jeans
neri, anfibi dello stesso colore, una maglietta a maniche corte grigio
scuro e,
appoggiato sulla spalla sinistra, faceva bella mostra un giubbotto di
pelle
nera. Non so il motivo, ma quel ragazzo non mi piaceva per nulla.
C’era
qualcosa che non andava in lui.
<< Io sono Edward Masen >> risposi
freddo, senza nemmeno ricambiare il sorrisetto beffardo che gli era
stampato in
faccia
<< Piacere di conoscerti >> disse
<< Edward andiamo? >> chiese Bella
<< Si, o faremo tardi >> le risposi e
poi tornai con lo sguardo a Jacob << buona giornata
>>
<< Ehi aspettate >> disse lui,
afferrando Bella per il polso. La cosa mi fece infuriare
<< Mettiamo subito le cose in chiaro, Jacob
Black >> il mio tono era freddo e minaccioso
<< non la devi toccare
>>
<< Edward! >> mi richiamò lei
<<
non ne vale la pena >>
<< Oh scusa, non avevo capito che te la
portassi a letto >> questo era troppo << io
ci ho provato, ma a me
non l’ha mai data. Sei un ragazzo fortunato, Edward
>> la sua risata mi
fece perdere la pazienza. Gli tirai un destro, stendendolo
<< Io non mi porto a letto nessuno. E per la
cronaca, anche se lo facessi, non sarebbero affari tuoi e di nessun
altro
>> presi Bella e ci dirigemmo in aula. Alla prima ora
avremmo avuto
Biologia.
<< Ti sei cacciato in un grosso guaio, Edward
>> disse Bella a bassa voce
<< Non fa nulla. Se l’è cercata
>>
Avevo avuto la sensazione che Jacob avesse programmato tutto. C’erano tante cose che non riuscivo a spiegarmi. La sensazione di pericolo, nel trovarmelo davanti, le sue battute e sorrisetti programmati, per provocarmi. Era come se sapesse dove toccare per colpirmi e farmi saltare i nervi. Ma c’era di più. Nei suoi occhi avevo visto come il guizzo di una fiamma rossa. C’erano tanti punti di domanda in questa faccenda, ma una cosa mi era chiara: in Jacob Black non c’era nulla di buono.
VESTITI DI BELLA : http://www.polyvore.com/dream_big_little_man/set?id=26659249