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Autore: Kat Logan    12/01/2011    7 recensioni
"Se questa crudele realtà tenterà di dividerci,ci basterà stringerci con ancor più forza".
Le protagoniste sono Haruka e Michiru, due personaggi di Sailor Moon che adoro particolarmente, spero possiate amarli anche voi quanto me.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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- Questa storia fa parte della serie 'Il mio ultimo respiro, per te.'
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- zankokuna kenjitsu ga futari wo hikisakeba
yori issou tsuyoku hikare au
ikurademo ikurademo ganbareru kigashita
I'm just a prisoner of love -
 
"Prisoner of love" Utada Hikaru
 
 
 
Haruka correva.
Correva così veloce che i suoi piedi sembravano toccare appena l'asfalto, sembrava quasi stesse per spiccare il volo da un momento all'altro.
Correva leggera, facendo mangiare la polvere agli avversari, ma il suo obbiettivo non era vincere, voleva solo essere tutt'uno con il vento.
Quel vento che le si scagliava violento sul viso e le scompigliava i corti capelli biondi, rendendola ancora più affascinante del solito.
Nella sua testa c'era più caos che fuori, i pensieri erano così assordanti che non si accorse di aver tagliato il traguardo per prima. Ormai non sentiva nemmeno più le grida isteriche delle ragazze e dei ragazzi che accorrevano ogni volta a far il tifo per lei.
Dopo il suo risveglio non dava più importanza alla sua popolarità, era diventata solitaria, troppo presa a cercare di ricordare piccoli frammenti di qualcuno o qualcosa che aveva scordato e che sapeva di dover assolutamente ricordare.
Le uniche cose che continuava a fare erano correre, andare in moto e guidare ad alta velocità la sua spider gialla, tutto solo per sentirsi il vento addosso, come se solo lui potesse sussurrarle all'orecchio i segreti che non conosceva,come se solo lui potesse restituirle i ricordi che aveva perduto.
 
Haruka indifferente ai complimenti e alla fila invidiabile di ammiratrici ed ammiratori che aveva, prese le sue cose e si avviò fuori dal campo sportivo adiacente alla scuola, quando una melodia malinconica catalizzò la sua attenzione.
"Riconosco questo suono" pensò la ragazza.
Rimase immobile per un momento, cercando di concentrarsi.
Nulla.
Nella sua testa regnava sovrano il vuoto, anche se aveva la certezza di conoscere quel tipo di musica.
Un passo dopo l'altro seguì la provenienza della melodia, trovandosi poco dopo in un piccolo parco con davanti una ragazza dai lunghi capelli ondulati intenta a suonare il violino.
La guardò, era di spalle e anche se non poteva vederla in viso le apparve bellissima.
Un profumo simile a quello della salsedine le inebriò i sensi, pensò al mare, e quando la ragazza si voltò, smettendo di suonare e la guardò con i suoi grandi occhi blu, le sembrò di essere nel bel mezzo di una tempesta.
Le sembrò di affogare in quel blu intenso.
 
"Haruka.." si lasciò sfuggire in un sussurro la violinista.
"Come sai il mio nome?" domandò la biondina sorpresa.
L'altra ragazza si portò una mano alla bocca, prese il suo violino e lo ripose nella custodia di fretta, "beh..lo sanno tutti chi sei, sei piuttosto popolare" disse con un lieve sorriso sulle labbra.
La sua bocca pronunciava quelle parole, ma le espressioni del suo viso sembravano tradirla. Sembrava si stesse sforzando di non dire qualcosa.
Haruka si sedette sulla panchina vicina a lei.
La guardò.
Ogni suo gesto trasmetteva eleganza e raffinatezza.
"Qual'è il tuo nome? non ricordo chi sei..anche se vedo hai la divisa della mia scuola"
"Sono Michiru,è normale tu non sappia chi sono,la gente non parla di me quanto di te!" le labbra si incresparono facendo svanire il sorriso di poco prima.
"Non fraintendere, non ricordo un sacco di cose ultimamente!" la rassicurò Haruka, lasciandosi andare a una risatina isterica e portandosi una mano alla testa. 
Si sentiva in imbarazzo, si sentiva colpevole dell'improvviso malumore della ragazza, non era da lei tutta quella poca sicurezza in se stessa, ma qualcosa in Michiru la rendeva nervosa e non sapeva il perchè.
"Mi dispiace tu abbia smesso di suonare, sei veramente brava!" balbettò impacciata cercando di rompere il silenzio e sperando di poterla trattenere li con lei.
"Grazie".
"Perchè hai interrotto? non suoni in pubblico?" domandò con il suo sorriso sghembo.
"Suono in pubblico quando mi esibisco, questa è una canzone che ho composto da poco e la suonerò per una sola persona."
"E chi è il fortunato?" domandò Haruka incuriosita.
Michiru alzò lo sguardo su di lei "cosa ti fa pensare sia un lui?!" 
Sembrava divertita.
"Allora lei.." incalzò, sottolineando con la voce e uno sguardo furbetto l'ultima parola, "dev'essere una persona molto importante..."
"E' la più importante!" esclamò MIchiru, con un'enfasi nella voce che non lasciava spazio a dubbi."Ora devo andare, scusami!"
Haruka non fece in tempo a ribadire, che la ragazza si era già allontanata di fretta sparendo verso il tramonto.
Sorrise.
"Non te la caverai così facilmente, Michiru."
 
 
 
 
Note:
Ciao a tutti!
Premetto che è la prima volta che scrivo uno Shoujo-ai, nonostante mi piaccia il genere.
Ho voluto dare il titolo della canzone "Prisoner of Love" alla mia fan fiction, perchè sono state le parole di Utada Hikaru a darmi ispirazione per iniziarla.
So che questo primo capitolo è veramente breve. Le idee continuano ad affollarmi la testa, ma non voglio rischiare di mettere "troppa carne al fuoco".
Spero che qualcuno possa apprezzarlo ugualmente e magari si appassioni e ami questi due personaggi quanto li amo io.
Personalmente non vedo l'ora di continuare a scrivere. Se qualcuno recensirà, sarò felicissima di leggere quello che pensate.
 
 
 
 
 
   
 
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