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Autore: Selenite    13/01/2011    11 recensioni
Mahel è un'allegra ragazza di 16 anni, il cui nome le è stato dato dalla madre, una scrittrice di libri per ragazzi, prendendo ispirazione da un personaggio delle sue stesse storie. Nonostante Mahel odi il suo nome, si ritroverà nell'universo delle fiabe di sua madre, per aiutare il co-protagonista Lagharta alla salvezza del mondo. Sembra una storia fantasy come le altre, ma non lo è... Perchè Lagharta non è un eroe come tutti gli altri. E odia Mahel dal più profondo del suo cuore.
Ho messo rating piuttosto alto, in quanto ci sarà la presenza di alcune scene abbastanza crude. Ringrazio in anticipo per la cortesia che chiunque vorrà riservarmi nel leggere ^^
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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***
Dedicato alla mia sorellona, Valentina.
Perchè anche se ci trattiamo male e non legge una riga di ciò che scrivo, sono sicura che mi vuol bene più di chiunque altro al mondo.
Grazie di spiegarmi tutto quello che sai. Anche se mi prendi in giro, ti voglio bene (ma non diciamolo troppo in giro u.u)
***

CAPITOLO 16

Il Tempio di Vie


Aveva lo sguardo abbassato, imbarazzata e frustrata.
Saluss le stava accanto, carezzandole con le manine la guancia ancora arrossata dal pianto, un sorrisetto strano dipinto sul faccino.
Lagharta ed Alvexia la precedevano, parlottando stranamente, cercando di andare d'accordo dal momento che la “principessina” non poteva scegliere tra loro due. Da una parte il bel guerriero, che ormai aveva ammesso senza scampo d'equivoci che non poteva fare a meno di quel suo scondizolargli attorno, dall'altra parte la demone dagli occhi carmini, che era capace di un sorriso così bello da mettere in difficoltà.

Scosse la testa, cercando di scacciare qualsiasi pensiero cattivo, stringendo a sé Saluss e sorridendo tristemente per la paura che aveva avuto poco prima.
-Non farlo mai, mai, mai più...- sussurrò Mahel, carezzandole i capelli con le dita -Ti voglio troppo bene per sopportare il tuo silenzio...-
Saluss svolazzò sino alla sua guancia, schioccandole un bacio -Non abbandonerò mai il fianco del mio padrone e della sua promessa sposa...- sussurrò invidiosa, sapendo che ormai non c'era altro futuro possibile che quello.
-Non ruberò mai la persona che ami, stai tranquilla Saluss...- rispose di rimando Mahel, guardandola negli occhietti piccoli e furbi.
Saluss li spalancò stupita, arrendendosi all'unica capacità di Mahel di capire ed accettare i cuori altrui -Si vede molto, eh...?-
-Tranquilla. Sei la sua preferita. Così come dev'essere. E se lui proverà anche solo a volermi più che bene, lo picchierò anche per te- aggiunse Mahel poco convinta, sicura che mai sarebbe successo di nuovo che un ragazzo si innamorasse di lei.
Il ricordo di Michael le attraverò la mente per un attimo, svanendo in un sorriso lontano e struggente, che arrivo sino alla mamma...ed al papà.
Non avreste potuto creare un mondo più bello...” disse a sé stessa, stringendo forte il pendente fatto con la pietra di Colonna e pensando a quanto potesse essere un sentimento d'amore nato tra le pagine di un libro.

-Ammettilo fusto, a te Mahel piace da pazzi- si ritrovò a dire ad alta voce la Lilith, ridacchiando soddisfatta dei suoi pensieri “buoni”.
-Non dire sciocchezze, ragazzina- le rispose brusco il moro, guardandola con astio -Se ti sopporto è per non sentirla guaire...-
-Ma sentilo, sei così dolce- ridacchiò di nuovo, portandosi le dita affusolate davanti la bocca -Cosa aspetti a baciarla, eh?-
Lagharta la bruciò con gli occhi, anche se lo sguardo di questa volta non spaventò la Lilith, dal momento che brillavano di un sentimento puro ed ingenuo -Ah-ha non attacca, fusto. Se tu ammetti che la principessina è la detentrice del tuo cuore, posso anche smetterla di prenderti in giro...- e, sottovoce, sussurrò -...forse...-
Lagharta si buttò le mani sugli occhi, borbottando frasi senza senso, infastidito da quella ragazzina impertinente che sembrava andare in brodo di giuggiole per Mahel.
Entrambi si voltarono verso la principessina, sorridendo.

I lunghi capelli castani fluttuavano al vento, mentre giocava con Saluss.
La fatina le aveva afferrato una ciocca, portandola in aria, sempre più su, sempre più su. Mahel rideva di cuore, anche se aveva ancora gli occhi rossi per il pianto disperato di poco prima. Un sorriso così spontaneo e sincero che ne portava un altro sulle labbra altrui.
Com'era bella, Mahel...Lagharta si era ritrovato a pensarlo più volte.
Magari Mahel non era la classica ragazza da saltare all'occhio per la sua bellezza senza fiato. Era una ragazzina normale, con un fisico di costituzione magro e slanciato, ma negata per qualsiasi azione minimamente altetica. Non era neanche intelligente, a scuola se l'era sempre cavata nella media, tranne per la sua passione. Aveva le sue fissazioni, le sue paure, i suoi tormenti.
Eppure guardandola, lui non poteva pensare che alla parola “bella”. Forse per via di quel sorriso contagioso, di quella risata dal suono splendido. Oppure per le sue mani, incapaci di gesti bruschi. Era una fra le tante, come ne esistono ovunque.
Ma in sé era speciale. E lo sapeva bene.
Solo lei era capace di farlo sentire in pace con sé stesso, accettandosi per quello che era. Di scatenare nel suo cuore sentimenti contrastanti, come il fastidio e l'affetto.
Era convinto di provare lo stesso sentimento di protezione e affetto morboso che provava la Lilith, verso quell'animaletto fastidioso.
-Posso concederti di dire che non permetterò a nessuno di farle del male. Lascerò che torni dal suo “legame” tutta intera e con lo stesso sorriso che mostra a noi...- borbottò abbastanza forte perhé la Lilith lo sentisse.
Alvexia lo colpì sorridendo ad un braccio, annuendo.
Mahel sarebbe stata al sicuro, finchè fosse rimasta al loro fianco.

Quando si accorsero che erano quasi giunti a destinazione, si rilassarono nella marcia.
Avevano guadagnato un giorno, percorrendo una via laterale scoperta quando Mahel era caduta sopra di loro. Avevano anche trovato una famiglia servizievole, che venuti a conoscenza della loro marcia al Tempio, e considerando Mahel una sacerdotessa per via del suo aspetto, si erano gentilmente offerti di ospitarli per la notte.
-Ormai ci siamo...è stata una lunga marcia- disse Lagharta, sistemandosi ai piedi del letto dove avrebbero dormito Alvexia e Mahel -Mi raccomando Mahel, non fare una delle tue solite figuracce-
-Non lo faccio di proposito- rispose lei, tirandogli il cuscino addosso -Chiamasi scarsa predisposizione alle arti atletiche, la mia...-
-Scarsa?- rise Alvexia -Sei incapace, ecco cosa sei- la spintonò leggera sulle spalle, ridendo -Non sei neanche capace di camminare sulle tue gambe!-
Mahel gonfiò le guance indisposta, sentendo ridere sia Alvexia che Lagharta, che non sapeva più se considerare un avvenimento inusuale o meno -Cattivi-
Lagharta si sedette sul letto di Mahel, tra lei e Alvexia -Tu cosa farai dopo che Mahel avrà parlato con le sacerdotesse? Ci aiuterai a fare ciò che dobbiamo o te ne andrai...?-
Alvexia abbassò la testa, triste -Penso che tornerò...da chi mi aspetta...- sussurrò toccandosi il medaglione attorno al collo -Anche lui ha bisogno di me...-
Mahel sorrise, prendendole una mano -Qualsiasi decisione prenderai, non faremo niente per fermarti. Ormai noi siamo amici, no...?-
Alvexia sollevò il capo e sorrise mestamente. Amicizia...amore...qualcosa che non aveva mai avuto tra le mani, qualcosa di così prezioso e importante da non volerne fare a meno.
Annuì con la testa e si preparò per dormire, con il rimorso di lasciare andare due persone che, per la prima volta, erano entrate nel suo cuore.

Non poteva crederci.
Era enorme. Imponente. Incredibile.
La collina sul quale si ergeva il Tempio era un enorme prato pieno di fiori di ogni tipo. Alcuni dei quali non credeva neanche esistessero nel suo mondo. Alvexia le spiegò essere “Fiori di Luna”, un seme raro di fiori che cresceva solo nel prato del Tempio, arrivati su Gaia direttamente dalla mano della Dea Vie.
Racchiudevano il potere della Luna, che Alvexia pensò probabilmente essere lo stesso che scorreva dentro Mahel ora che stava diventato simile ad una Dea, che era alla base del potere della stessa Vie.
Era incantata.
Assomigliavano molto a dei gigli, era il colore che era inusuale. Una tonalità di azzurro quasi trasparente, riusciva a vederne le vene all'interno dei petali, bianche e perlate, che si scurivano fino a diventare un azzurro cristallo.
Provò a prenderne un petalo tra le dita e questi si illuminò flebilmente -Alvexia, che succede?-
Alvexia sorrise -Si dice che il Fiore di Luna reagisca al potere divino, Mahel. Sicuramente sente la forza nascosta che possiedi nei capelli e reagisce. Probabile che il tuo potere sia...- si fermò, ricordando le parole della donna misteriosa di qualche sera prima -Tranquilla, penso che sia per quello-
-Oh...è meraviglioso...credi che potrei coglierlo?-
-No- le disse Lagharta, scuotendo la testa -I Fiori di Luna sono il contatto tra le sacerdotesse e la Dea. Viene colto dalle sacerdotesse nelle notti di plenilunio e usato nelle cerimonie ufficiali per la Dea...-
-Capisco. Fa niente, faccio loro una foto...- disse Mahel riprendendo in mano la macchina fotografica. Un bacio, leggero -A te papà...per i fiori del tuo mondo...-
Lagharta non fece domande su quell'oggetto strano che Mahel portava con sé, pensava che era meglio tenersi alla larga dagli aggeggi infernali che possedeva quella ragazzina incapace. Sorrise, mentre Alvexia lo guardava invece con occhi lucenti, forse ancora troppo attaccata alle sue origini non proprio “legali”.
-Che cos'è? Oh Mahel, è stupenda, luccica! Dici che vale qualcosa?!-
Guardò verso il Tempio, che Mahel ancora non aveva notato presa com'era dai Fiori di Luna. Quando la vide alzare gli occhi sorrise, perchè la sua espressione era la stessa di tutti coloro che lo vedevano, per la prima volta.

Enorme, imponente, maestoso.
Troppo una figata, pensò Mahel vergognandosi delle sue parole.
Un edificio così grande che non sapeva neanche come fosse stato costruito. Assomigliava al materiale della colonna del suo Lago, ne era stupita.
Capiva qualcosa in più di Colonna, adesso.
-Benvenuta al Tempio di Vie, Mahel...-
Mahel spalancò gli occhi e la bocca e rimase muta. In silenzio.
Completamente rapita da quel luogo magico.



***

Vi chiedo scusa se oggi non mi fermo a ringraziare ognuna/ognuno di voi, ma ho alcune cose da fare per prepararmi a ritornare a lavoro. Stasera appena torno risponderò a tutti tramite il nuovo sistema, non preoccupatevi.
Vi prego davvero di scusarmi *si inchina* però un ringraziamento unico a tutte voi è di dovere ^-^ ed è prima di tutto un piacere. Grazie a Genis, Elizabeth_Tempest, Dust_and_Diesel, Fairy_chan88, Lete, LinusVanPeltl, hinayuki, piccolaKiki, fruttina89. Grazie anche alle 25 persone che hanno messo la storia fra le preferite, le 34 che l'hanno messa fra le seguite e le 5 che l'hanno messa fra le ricordate.
Grazie per tutta la vostra cortesia e gentilezza.
Un bacio,
Selenite =)
  
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