Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Semele    16/01/2011    3 recensioni
Gray Fullbuster ha un problema. Piccolo o grande dipende dai punti di vista, ma lui sembra esserne ossessionato. Riuscirà a risolverlo?
Gray/Lluvia. Perché non ci si accorge di quel che si ha finché non lo si perde. Probabili spoiler.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Capitolo I

Good Morning!

 Gray era un ragazzo semplice. Dormiva, mangiava, beveva e lavorava.
Sì, gli piaceva divertirsi, ma a diciott'anni passare qualche oretta piacevole scazzottando allegramente con il tuo compagno di bisbocce era praticamente d'obbligo.
Era uno che sapeva stare al proprio posto: non rompeva le scatole ai più (Natsu a parte), non rubava il cibo dai piatti altrui come poteva fare qualche bontempone e … ok, aveva, come ogni buon mago si rispetti, la maniacale convinzione di essere una sorta di Dio in terra ma hey, era Gray Fullbuster! Mago di livello S di Fairy Tail! Per un po' di amor proprio non ci si poteva proprio lamentare.
Poi, vabbé, possedeva anche il discutibile vizio di spogliarsi in ogni situazione ma, in fin dei conti, chi si lamentava?
Se gli uomini se ne fregavano altamente (la massiccia presenza di alcool nel cervello aiutava), le donne, giustamente, tacevano e ammiravano. Con una tale approvazione Gray poteva tranquillamente sentirsi libero di fare qualunque cosa gli passasse per la testa.
Lucy gli dava un po' di problemi: lei andava in giro (s)vestita come le pareva ma rompeva se lui, per pura casualità, non si trovava più i suoi abiti addosso. Tuttavia, alla fine, non era lei il guaio principale.
Come già detto, Gray era un ragazzo semplice.
Da un po' di tempo, però, si trovava in una situazione piuttosto complicata.
E no, non era qualcosa che poteva risolvere con pugni, calci e qualche arto congelato. Purtroppo.
Lluvia non gli parlava più.
Ora, non che provasse tutto questo bisogno di conversare con lei, tuttavia non gli parlava più.
No, anzi, gli parlava. Ma... era diversa.
Se fino a qualche giorno prima appena si girava scorgeva lo sguardo della ragazza fissare insistentemente la sua persona, adesso a malapena lo salutava.
Se prima lei si sedeva con somma felicità accanto a lui, adesso aveva sviluppato una sorta di amicizia con Cana e Levi.
E ne era contento, davvero: non poteva sempre stare con loro, doveva conoscere anche gli altri.
Quando le rivolgeva la parola, però, riusciva a tirarle fuori qualche frasetta di condiscendenza, poi prendeva e se ne andava, lasciandolo lì come un cretino.
Non che ne fosse tanto infastidito, sinceramente, ma gli dava da pensare il perché.
Che cavolo, non gli sembrava di aver fatto nulla di male!
L'aveva sempre trattata alla stessa maniera, né più né meno, quindi non capiva proprio da dove venisse quel comportamento.
Ma, a dargli maggiormente sui nervi, era l'atteggiamento che avevano messo su le ragazze.
Tutte quelle occhiatine piene di pena, tutti quei “Allora? Come ti senti?” “Puoi sfogarti con me, se vuoi” “È normale stare male, finirà presto”, tutte quelle risatine sceme e sadiche che Cana e Levi si facevano scappare quando lo vedevano. Che poi non ce la vedeva proprio Levi – la piccola, tenera Levi – come concentrato di infamia.
E poi lui non stava affatto male, da dove uscivano certe cose?
Naturalmente tutto questo provocava l'ilarità di Happy, Natsu ed Erza.
Sì, anche di Erza. A detta sua questa situazione era troppo spassosa per non darle la giusta considerazione.
Appena Lisanna si prendeva la briga di rivolgergli un'espressione che lui aveva ben presto catalogato “da suicidio”, lei cominciava a ghignare come una matta e doveva andarsene a riprendere fiato, altrimenti sarebbe collassata nel giro di pochi secondi.
Gazille, fortunatamente, stava fuori dai piedi, ma tutto il Fairy Tail gli miagolava dietro sfotto' a non finire.
Il fatto era che lui non ci sapeva fare con le ragazze. Avesse posseduto un minimo di savoir faire si sarebbe chiamato Loki, non Gray.
E, parlando di Loki, aveva preso l'orrendo vizio di comparire nei momenti meno opportuni (provocando le ire di Lucy), rivolgendogli una faccia da presa in giro storica.
E che cavolo, non era lui che si era scopato per anni qualunque essere respirante provvisto di tette! Lo sapeva che era imbranato, non ci voleva il gigolò del Fairy Tail a farglielo presente!
Gli aveva offerto aiuto più volte (per cosa poi? Aveva avuto paura a chiederglielo), e Gray, in risposta, aveva grugnito.
I suoi guai – se di guai si trattavano... insomma, si parlava di Lluvia, cavolo! - se li sarebbe risolti da solo, come sempre.
E al diavolo tutti!

*

Il Fairy Tail era pieno quel giorno. Il caldo afoso aveva portato tutti i maghi a refrigerarsi al fresco sicuro della loro gilda.
E Gray era stato proclamato all'unanimità freezer umano. Cosa che, alla fine, era.
Mirajane lo chiamava ogni due minuti per i cubetti di ghiaccio da mettere nei cocktail, Cana si gustava la sua birra fredda emettendo gorgoglii di apprezzamento al limite dell'umana decenza e Jet gli aveva chiesto di congelare le pareti.
- Come quei cosi che hanno su al nord... sì, dai, quelli dove ci vive la gente! - Aveva detto esaltato, gesticolando come un forsennato e con un sorrisone felice che andava da un orecchio all'altro.
- Gli igloo. - Aveva bofonchiato in risposta Droy, troppo accaldato per insultarlo. - Ma quelli sono rotondi. -
- E noi li facciamo rettangolari! Tanto mica stiamo al nord, no? -
Gray doveva ammettere che quel ragionamento non era tanto distorto, ma forse era il fatto che Levi, accanto a loro, non riusciva a guardarlo in faccia e rimanere seria a non farlo concentrare più di tanto.
- Imbecilli! - Lucy si materializzò con una leggiadria lungi dall'essere invidiata, menando scappellotti a tutti e tre e salvando l'unica altra ragazza di quel gruppo solo per ovvi motivi. – E dopo che il ghiaccio si è sciolto? Io non mi spacco la schiena per le vostre cretinate! -
- Ma così stiamo freschi! Cavolo, lo sai che figata pattinare qua in mezzo? - Jet sembrava un bambino troppo cresciuto. - Non ho ragione, Levi? -
Per fortuna di Levi, non dovette rispondere – non avrebbe comunque potuto farlo: la respirazione si era fatta discontinua e annaspava per riuscire a trovare fiato, le spalle tremavano e Gray poté giurare di aver visto una lacrima spuntarle dall'occhio chiuso. Si stava augurando soffrisse il più a lungo possibile quando qualcosa di troppo caldo e troppo brusco si buttò a pesce sopra di lui, piegandogli la schiena e facendogli andare di traverso il ghiaccio sminuzzato che stava tranquillamente sgranocchiando fino a qualche secondo prima.
- Noooo, stupendo! Sì, incapace, fallo! Non sono mai stato al nord! -
- Scioglieresti tutto quanto, idiota. - Sibilò Gray, togliendosi Natsu di dosso e scaraventandolo contro un tavolo qualunque.
- Eddai, Gray! - Starnazzò anche Happy, svolazzandogli in testa. - Poi ci pensiamo tutti a ripulire, aye! -
- Sì, certo. Tutti quanti con gli stracci in mano. - Loki, comparso in quel momento, spalancò un ghigno da iena. - E il sex appeal di qualcuno crolla a picco. -
Gray, sentendosi ingiustamente tirato in causa, lo fissò truce. - Vuoi che ti spacchi la faccia? -
Il sorriso dello spirito stellare si allargò. - Codina di paglia? -
Non sapeva dire quando la presenza di Loki l'aveva cominciato a infastidire. Sapeva solo che qualche giorno prima l'aveva scorto con Lluvia seduto su una panchina e da quel momento la ragazza aveva cominciato a distaccarsi. Non ci voleva un genio a fare due più due.
- Allora ci pensa Lluvia ad asciugare tutto! - Se ne uscì quindi Natsu, saltando sul tavolo ed evitando senza saperlo una rissa. O forse con più buonsenso di tutti. Non era la prima volta che quella faccia da scemo aveva nascosto un acume che non gli si riconosceva.
- Vero, lei ha il potere dell'acqua! - Si riprese tutto a un tratto Droy, raddrizzando la testa. - Che ci vuole a ripulire tutto? -
- Lluvia si rifiuta di fare una cosa del genere. -
Si girarono tutti, in perfetta sincronia, manco si fossero messi d'accordo.
Lluvia aveva raggiunto quel tavolo il tempo di sentire quella sparata. Tutta coperta nonostante quel caldo, non si poteva non guardare alla stessa maniera allupata di Lucy, Cana o Lisanna, arrivata insieme a lei, mezze svestite per l'afa.
- Eddai! - Pigolò Happy, insistente quando ci si metteva. - Che ti costa? Non ti va di pattinare? -
- Happy, non rompere. - Sbuffò Gray, dondolandosi sulla sedia.
- Già, Happy. Non rompere. - Chissà perché da Loki quelle stesse parole sapevano tanto di presa per il culo.
- L'arredamento finirà in poltiglia, ragazzi. - Li bloccò Lisanna, sedendosi accanto a Levi. - Se non lo fa il master, ad uccidervi ci penseranno gli altri. - E con un sorriso li invitò a smetterla con le cavolate.
- Non me ne frega niente! Io voglio pattinare! -
- Non dire idiozie, per cortesia, Natsu. - Lucy si accomodò insieme alle due. Loki la seguì, posizionandosi con la sua faccia da schiaffi proprio davanti a Gray. Questi masticò lentamente un nuovo cubetto di ghiaccio, serio, fulminando il compagno da sotto la frangia scura.
Fosse stato Luxus, a quest'ora Loki si sarebbe ritrovato ridotto a un mucchietto di cenere.
- Lluvia, ci sono nuovi annunci sulla bacheca. - Mirajane spuntò in quel momento, di ritorno dalla consegna di birra a Macao e a Wakaba. - Ieri ti ho vista interessata così ho pensato di avvisarti. -
Lluvia ringraziò con un cenno del capo mentre l'altra ragazza spariva dietro il bancone.
- Un lavoro, eh? - Bofonchiò Gray, raddrizzando la sedia e colpendo con un calcio ben assestato la gamba dello spirito stellare, che mugolò di dolore. - Vuoi un compagno? -
Ecco, era morto.
Levi dovette scappare: ormai non aveva aria neanche a pagarla e decise che, se voleva sopravvivere, avrebbe dovuto rifugiarsi in zona verde. Quindi si alzò e, piena di solidarietà e buona volontà, cominciò ad aiutare Mira-chan al bar.
Lucy drizzò le orecchie, facendosi vedere impegnata con Happy, Wendy e Charle, arrivate in quel momento, per non destare sospetti.
Jet e Droy, fiutando un pericolo che – ancora - non c'era, abbandonarono ogni tentativo di trasformare la gilda in un igloo gigante e scapparono a gambe levate, dritti in mezzo al caldo.
E se Natsu si limitò ad arcuare le sopracciglia con un leggero ghigno sul viso, Loki cominciò apertamente a ridere. Fortuna che Erza se n'era andata a compiere qualche missione, altrimenti avrebbero dovuto farle la respirazione bocca a bocca.
Gray avrebbe anche potuto sopportare tutto questo, davvero. In fondo un minimo di pazienza la possedeva anche lui e, veramente, faceva troppo troppo caldo per mettersi a fare una strage.
Capì di aver raggiunto il punto di non ritorno quando soffermò lo sguardo sulle guance di Lluvia che si tingevano lentamente di rosso (rabbia? Perché diavolo doveva essere arrabbiata?) e dopo lo spostò sulle labbra lucide e piene. Le vide muoversi, ma non ascoltò proprio quello che la ragazza disse.
Quando la risata di Loki si fece più forte, capì di essersi incantato.
E la cosa non andava bene.
- Scusa, non ho sentito. -
- Si è notato. -
Dopodiché Natsu fu troppo concentrato a stringere i denti per non urlare oscenità e trattenersi dallo spaccare la faccia al mago del ghiaccio per prenderlo per il culo ancora una volta, visto la velocità con cui Gray si premurò di conficcargli la punta della sua scarpa nello stinco.
- Lluvia ha detto che non crede abbia bisogno di un compagno. - Ripeté lei, buttando un'occhiata alle proposte attaccate in bacheca.
- E perché? Non è sicuro che una ragazza vada da sola. -
- Cosa vuoi che le succeda? Volesse ci metterebbe tre secondi a farti il culo. - Oh, Loki avrebbe baciato Natsu seduta stante, se solo non fosse stato troppo sprecato per il genere maschile.
- L'ho battuta. -
- Oh, andiamo, quella cosa che avete fatto vuoi davvero chiamarlo scontro? - Capirai, lo spirito stellare non vedeva l'ora di affinare le sue doti di rompiballe. - Non c'erano neanche testimoni. -
Lluvia intanto taceva, tenendo ostinatamente gli occhi su un annuncio.
- Era una sfida in piena regola e ho vinto. Diglielo Lluvia. -
Ma no, lei non dava segno di volerlo aiutare.
E la cosa lo infastidiva enormemente.
- Sei un incapace. Non sei neanche mai stato in grado di battermi, pensa se puoi vincere con lei. -
- Natsu, non sai neanche da che parte sei girato, vedi di non rompere. -
- Ah, lui. - Loki, lo fissò, in faccia un sorriso che parlava da solo. - E dov'è sparita la tua maglia, genio? -
Le cose cominciarono a degenerare di brutto. A quella provocazione Gray si alzò in piedi e cominciò a togliersi anche i pantaloni. Natsu, fiutando lo scontro già da parecchio, iniziò a far fuoco dalle mani, pronto a vendicarsi del calcio di poco prima. Loki, intanto, si sistemò meglio sulla sedia, dondolandocisi sopra, ben intenzionato di intervenire solo se lo avessero messo in mezzo di prima persona – prima provoca e poi ride, l'idiota- e curioso di vedere l'irritazione di Fullbuster che livelli aveva potuto raggiungere.
Di conseguenza, nessuno di aspettava nulla da Lluvia che, invece, sbatté una mano sul bancone, facendo prendere un colpo a quei tre e rischiando di far cadere Loki all'indietro.
- Finitela di fare gli stupidi. - Sibilò con una serietà che Gray non le riconosceva – ma in fin dei conti non gli tornava neanche il suo comportamento, quindi non fu molto stupito della cosa. - Gray-sama è un grande mago e ha battuto Lluvia. - Continuò, rivolgendosi a Natsu. - L'ha battuta, ha vinto. Contento? Tuttavia Lluvia non è debole. - Si girò quindi verso di Gray, le guance leggermente più rosate. - Anche Lluvia è una maga di livello S e non ha bisogno che le si ricordino le battaglie perse. -
I tre ragazzi tacevano, troppo sconvolti per dire alcunché.
- Lluvia, se solo le andasse, vi spaccherebbe la faccia come ha già fatto in passato con altri maghi. E lo ha fatto bene. Quindi non ha bisogno di compagni che la trattino come un'incapace. Mira-chan – Terminò quindi, rivolgendosi alla ragazza. - questo è il lavoro. Lluvia parte domani. - E, girando i tacchi, uscì dal bar.
La cosa strana non fu tanto vedere una persona tranquilla e solare come Lluvia trattenesi dal picchiare tutti quanti (prima o poi tutti impazzivano, era un dato di fatto), quanto più non sentire il benché minimo rumore all'interno del Fairy Tail.
Già, nulla.
Un silenzio terrorizzato riempiva ogni singolo angolo della gilda. La paura che la ragazza entrasse e cominciasse a sputare veleno sui presenti era quasi tangibile. Tutti gli occhi, dapprima puntati sulla snella figura della maga dell'acqua, allo sbattere della porta d'ingresso si spostarono in sincrono su quei tre dementi.
Natsu, gasatissimo, aveva le stelline agli occhi, pieno stima tutta per Lluvia; Gray, fissava sconvolto il legno dell'uscio, come se la ragazza potesse spuntare dal buco della serratura da un momento all'altro.
Fu Loki a spezzare il silenzio quando, assolutamente scandalizzato, emise un fischio leggero. - Ce la siamo vista brutta. - Sussurrò spaventato, guardando i due.
A quel suono il Fairy Tail si riprese e ognuno ricominciò da dove si era fermato.
Tutti iniziarono a blaterale assurdità varie e quasi nessuno, se non Gray (Natsu era andato a raccattare Happy) si accorse di Levi che, quatta quatta, era scivolata fuori dalla gilda.
Dopo pochi minuti entrarono Gazille e Pantherlily.
Con passo sostenuto, il dragon slayer si avvicinò ai ragazzi, buttandosi scompostamente sulla sedia vicino Loki.
- Caldo malefico. - Bofochiò sudato. - Ehy, Fullbuster, non puoi congelare le pareti? -
Gray, con tutta la -poca- pazienza che possedeva in quel momento, lo ignorò. - Lluvia ha mai sclerato? - Chiese invece, ancora leggermente scosso.
Lily, avvicinandosi di soppiatto al latte che gli aveva porto Mira-chan, scambiò uno sguardo d'intesa con Loki. Il mago del ghiaccio non colse.
- No, non mi pare. Quando è nera fa piovere di brutto ma mai dato di matto. - Rispose pensoso Gazille, prima di ordinare a Mirajane del ferro possibilmente gelato. - Perchè? -
- Nulla. -
- Prima che arrivassi ha praticamente dato dell'incapace al nostro fusto qua. - Loki fu svelto a sputtanarlo allegramente. La faccia di Gray, con il suo sguardo omicida a fargli da cornice, non prometteva nulla di buono.
- L'ha dato anche a te e a Natsu. - Sibilò questi.
- Ma si rivolgeva a te. -
- Lluvia non insulta. Te, poi. - Gazille lo guardò, truce. - Che le hai detto? -
- Che non era logico che una donna andasse da sola in missione. -
Il silenzio che ne seguì fu denso di significati.
- Porca miseria, che ho detto? Mica l'ho mandata al diavolo! -
- Ma a te che importa se Lluvia va da sola o no? - Lily, fortunatamente, aveva il buonsenso che mancava completamente in quella gabbia di matti.
- Non manderei mai una ragazza in giro così, senza protezione. -
- Erza ci va. -
Gray ebbe la decenza di pensare la risposta, piuttosto che sparare cavolate a casaccio.
- Erza può. -
Ecco, appunto.
- Cavolo, solo un maniaco suicida si metterebbe contro Erza! -
- Lucy è andata sola l'altra volta. - Gli fece notare quindi Loki.
- Anche Cana. E Lisanna e Wendy. - Terminò Gazille, sgranocchiando dei chiodi.
- No! Wendy aveva Charle. -
Lily gli rivolse uno sguardo pietoso. - Charle è un gatto. -
- Anche Happy è un gatto ma Natsu ci è sempre andato in giro senza problemi. -
- Stai davvero mettendo sullo stesso piano una bambina come Wendy con quel gorilla mangiafuoco di Natsu? - Lo spirito stellare cominciò a sghignazzare. - Sei proprio messo male! -
- Comunque – Continuò Gazille, vedendo Gray assumere la sua posizione da combattimento. - alle fine vai con lei, no? -
- Non lo ha voluto. -
Loki era uno specialista nel girare quel suo ditaccio maledetto dentro la piaga.
- Non ti ha voluto? - Il dragon slayer aveva una faccia che parlava da sola. - E da quando ti fai comandare da una donna? -
In compenso Gray amava letteralmente quella leggera vena misogina di Gazille. Lo venerava, per questo.
- Stiamo parlando di Lluvia. Una femmina. -
- Già, una femmina. Le girasse un minimo farebbe diventare femmina anche te, lo sai? -
Gazille scosse una mano, incurante. Loki continuò. - Non ti conviene sottovalutarla. -
- Taci, damerino. Siamo noi gli uomini. Siamo noi i forti. -
- Che grandissima cazzata. -
- Fullbuster, tira fuori le palle. - Ordinò infine, puntandogli contro un pezzo di ferro. - Alzati e fai quello che ti dice il cervello. -
- Quale cervello? -
Ma ormai Gray non stava più a sentire Loki.
Spinto da chissà che ondata testosteronica, trovò più che giusto il ragionamento di Gazille.
Quindi si alzò e, animato da un istinto primordiale, si avventò sul bancone.
- Mira-chan, parto con Lluvia. -

 

Salve a tutti!
Per pubblicare questa roba ho esaurito il coraggio per i prossimi sei mesi, vi avverto.
Innanzitutto un sentito “congratulazioni!” a chi è riuscito a arrivare alla fine!
Prima fic, consapevole di non saper scrivere, ma ho questa storia in testa (che segue una mia precisa teoria) da troppo tempo!
Spero piaccia e vi invito a dirmi cosa ne pensate. Non fatevi scrupoli, tutto ciò che vi passa nel cervello ;)

Baci Semele

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Semele